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Autore: The_Lock    04/06/2016    2 recensioni
Tyler, Sydney, Kyle, Lydia e Skylar sono i nuovi prescelti per difendere Kandrakar e l'equilibrio dell'universo. Nove sono le missioni che dovranno affrontare, e nove saranno i temibili nemici che minacceranno la Pace e le loro vite; sì perché questi nuovi nemici sono più sanguinari di qualsiasi altro nemico mai affrontato e, per cominciare in bellezza, i ragazzi saranno costretti ad andare alla ricerca del Cuore di Kandrakar
Genere: Avventura, Commedia, Sovrannaturale | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het, Slash | Personaggi: Altro Personaggio, Hay Lin, Wilhelmina (Will) Vandom
Note: Lime, Missing Moments, What if? | Avvertimenti: nessuno
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4.1  Missione 4: The Void

 

Il vicepreside Brown controllò la lista ancora una volta, successivamente la firmò e la consegnò al bidello affinché l'appendesse sulla bacheca vicino al suo ufficio. Dopo la scomparsa della Vandom, il vicepreside aveva scoperto che un desiderio nascosto della preside era quello di garantire ai ragazzi più meritevoli un'esperienza all'estero di circa un quadrimestre, e fu per questo che, con l'aiuto dei fondi regionali, il vicepreside decise che sarebbe stata una buona idea accontentare le ultime volontà della ex Preside. Non incontrando particolari opposizioni da parte del consiglio scolastico e dei genitori in generale, il vicepreside- con l'aiuto di alcuni professori e segretarie -stilò una lista di venti studenti fra i più meritevoli che avrebbero vinto il viaggio studio a Bluebeech, una città a più di cinque ore d'aereo di distanza; ma il campus omonimo avrebbe era uno dei più facoltosi dell'intero Paese e di certo qualsiasi studente fra quelli scelti sarebbe stato felice di ottenere quel privilegio. O forse no?

“COOOOOOOSA?” urlò Lydia, guardando il foglio e piantandoci un'unghia verde prato all'altezza del proprio nome che era addirittura il primo di tutto l'elenco.

“Che succede?” domandò Kyle, arcuando le sopracciglia.

“Vado a Bluebeech!” urlò, saltellando sul suo posto, per poi calmarsi e sventolare una mano vicino al volto, come per farsi aria “Non che dubitassi! Ma non sapevo di essere la più brava di tutta la scuola!” confessò, abbracciando l'amico.

“Wow, una sensazione che non conoscerò mai, vero?” domandò Kyle, accarezzandole la schiena. “Chi altri viene con te?” domandò il moro.

“Non lo so, non ho controllato.” spiegò, sospirando e sorridendo ancora. Un fiume di persone s'era ormai coagulato vicino al foglietto, e fu difficile per chiunque cercare di leggere qualcosa a causa della lunga fila di teste e di capelli che coprivano la carta. Lydia e Kyle videro uscire dalla folla Sydney e Skylar che, sconvolti come dopo una rissa, ebbero due reazioni ben differenti. Sydney sorrise e corse ad abbracciare Lydia, ed insieme iniziarono a cantare: “Andiamo a Bluebeech, andiamo a Bluebeech!”; mentre Skylar, pallido di rabbia, cominciò ad imprecare.

“Com'è possibile che io non sia finito in quella lista? Ho la media dell'8.7!” tuonò.

“Consolati, amico! Saremo io, te e Tyler.” lo consolò Kyle, dandogli delle pacche sulla spalla.

“Un corno! Io mi meritavo questo viaggio studio!”
“Dai su, Sky, non fare così! Ti invieremo una cartolina!” scherzò Sydney, e il bruno, di risposta gli fece il dito medio.

 

“Aspetta!” disse Lilian, staccandosi dalle labbra di Tyler. I due avevano trascorso buona parte delle vacanze a baciarsi nella camera dell'uno o dell'altra, ma adesso i due erano nascosti nello sgabuzzino dei bidelli e stavano baciandosi ormai da molti minuti, quando Lilian decise di interrompere le loro smancerie.

“Che succede?” domandò Tyler, aggrottando la fronte.

“Io... sono stata selezionata per andare a Bluebeech.” spiegò, facendo una smorfia.

“Ma è fantastico!” esultò Tyler, baciandola di nuovo, ma Lilian lo allontanò dolcemente e sbuffò, fortemente combattuta su quello che doveva dire.

“Se vuoi non vado.” spiegò.

“Scherzi? Perché non dovresti?”

“Perché stiamo insieme da così poco e adesso devo passare ben quattro mesi lontano da te...” mormorò, aggrottando la fronte.

“Non ti preoccupare! Potremo sentirci con delle telefonate e dei messaggi! E poi, ehi...- disse, facendole l'occhiolino -posso sempre teletrasportarmi creando un varco da qui a Bluebeech!” propose, riuscendo a provocare in lei un sorriso.

“Un giorno mi spiegherai meglio tutta questa storia di Kantrakarm.”

“Kandrakar.” la corresse, e lei fece spallucce. I due si baciarono ancora per qualche minuto, poi la campanella suonò, interrompendo entrambi che si guardarono con un sospiro ed uscirono dallo sgabuzzino.

“Ty! Vuoi sapere la magnifica notizia?” disse Lydia, correndo dall'amico per poi intravedere Lilian alle sue spalle che usciva dallo sgabuzzino. La rossa inclinò leggermente il capo, mentre i suoi occhi verdi rimbalzavano da Tyler a Lilian e viceversa, fino a quando, spalancando le palpebre, rimase a bocca aperta e leggermente sconvolta.

“Ora devo andare. Ciao.” disse Lilian, baciando Tyler sulla guancia e incamminandosi verso l'aula di chimica.

“Allora? Qual è la magnifica notizia?” domandò il rosso, sorridendo fino alle orecchie.

 

“TU E LILIAN?” urlò Sydney, facendo ricadere la forchetta nel piatto.

“Oddio, neanche mi fossi fidanzato con un demone!” sbuffò Tyler, continuando a punzecchiare il cibo con la sua forchetta, improvvisamente inappetente.

“Quella m'ha quasi stuprato!” sussurrò il biondo, avvicinando la sua bocca all'orecchio di Tyler.

“Non è vero! Sei il solito esagerato.” tagliò corto il rosso “Però... ti prego! Anche Lydia lo sa... o lo sospetta... anzi no, conoscendo Lydia lo sa per certo, ma l'ho detto prima a te perché di solito sei il più gentile e vorrei che mi aiutassi a far sentire Lilian a suo agio!” spiegò, assumendo il tono da supplica. Sydney sospirò e alla fine annuì, alzando gli occhi al cielo. Poco dopo, infatti, al tavolo si unì il resto della squadra, più Cordelia, Banquo e Lilian. Kyle e Skylar, ignari ancora della notizia, si scambiarono degli sguardi allarmati, ma una gomitata di Sydney ad entrambi li richiamò all'ordine.

“Skylar, mi sono sorpreso di non aver letto il tuo nome sulla lista.” spiegò Banquo.

“Già non dirlo a me!” rispose il bruno.

“Io so chi ti ha soffiato il posto.” disse Lilian, iniziando a frugare nella sua tracolla e tirando fuori un fascicolo abbastanza sottile. “Ho controllato la lista per vedere chi fossero le altre persone a dover dividere Bluebeech con me, e questo nome proprio non ricordavo mai di averlo sentito! Allora sono andata dal vicepreside e ho chiesto chi fosse questo Dylan Nuances e ho scoperto che si è trasferito insieme alla sorella gemella Vyvyen questo semestre. Siccome la media di Dylan è molto alta, il vicepreside ha quindi deciso di inserirlo in questo progetto scartando... te!” disse Lilian.

“Lo ammazzo!” annuì Skylar, facendo spallucce.

“Come hai ricevuto tutte queste informazioni?” domandò Kyle, guardando Lilian con sospetto “L'hai minacciato?” domandò, ricevendo un'altra gomitata da parte di Sydney.

“Sono la direttrice del giornalino! Tutte le porte sono aperte per me.” spiegò Lilian.

“Ragazzi, non sono loro Dylan e Vyvyen?” domandò Banquo, indicando con la forchetta l'entrata della mensa. Contro ogni norma della buona educazione, tutti i ragazzi che davano le spalle all'entrata si voltarono, mentre i restanti allungarono il collo per vedere meglio. In effetti, due ragazzi si stavano facendo strada nella folla: Dylan alto e con il fisico atletico, aveva i capelli color corvino e due occhi viola, mentre Vyvyen, anch'essa più alta della media e con un fisico ben costruito, aveva occhi che tendevano al giallo e una cascata di boccoli biondi. I due fratelli lanciarono uno sguardo ostile verso il tavolo, puntando gli occhi un po' su tutti, e proprio mentre gli occhi viola di Dylan si poggiarono su quelli castani di Tyler, il rosso sentì il cuore di Kandrakar frizionare d'energia.

“Oh mio dio!” mormorò il rosso, sconvolto. Capendo al volo, Lydia fece cadere la propria forchetta e si rivolse a Banquo, chiedendogli di andare a prendere un'altra forchetta.

“O-ok.” rispose il ragazzo e la rossa gli sorrise.

“Che c'è?” domandarono tutti contemporaneamente, allungando il loro collo per avvicinarsi a Tyler così da impedirgli di urlare troppo.

“Sono gli altri Guardiani!” sussurrò.

 

“Già li odio.” ruggì Kyle, camminando lungo il corridoio insieme agli altri cinque.

“Ci dobbiamo presentare?” domandò Tyler, aggrottando la fronte.

“Sì, qualcosa tipo 'ciao siamo noi i veri Guardiani, ora levatevi dal caz..' potrebbe andare.” rispose Skylar, torvo non solo della notizia di Bluebeech, ma anche dell'ironia secondo la quale adesso i nuovi Guardiani abitavano non solo nella stessa città, ma addirittura andavano alla stessa scuola.

“Vi prego, l'ultima cosa che voglio è una faida!” sbottò Sydney. I ragazzi uscirono, quindi, dall'istituto, uno con un malumore peggiore dell'altro, quando videro che i due fratelli li stavano aspettando all'uscita della scuola, poggiati su una macchina che, evidentemente, era la loro.

I due gruppi si avvicinarono e si fissarono a lungo con uno sguardo indagatore. Alla fine, fu Dylan a parlare per primo.

“Guardiani. Mi chiamo Dylan e sono il guardiano dell'Ombra.” spiegò, stendendo il braccio e porgendo la mano per una stretta. La voce del ragazzo era risuonata particolarmente profonda e rauca, ed il suo sguardo, tutt'altro che amichevole, incuteva un certo timore ai sei ragazzi dell'altra squadra.

“Io sono Vyvyen, guardiana della Luce.” spiegò Vyvyen, abbozzando un sorriso e stendendo anche lei il braccio. Al contrario del fratello, Vyvyen s'era da subito dimostrata particolarmente amichevole, sebbene era evidente che cercasse di tenere determinate distanze dall'altra squadra. A turno, l'altra squadra si presentò, aggiungendo al nome proprio l'elemento a cui erano stati assegnati, ed i due fratelli sembrarono davvero molto interessati a quelle informazioni che non staccarono mai gli occhi dai loro colleghi.

“Io, invece sono Cordelia.” spiegò la mora, tendendo la mano ai due. Dylan la strinse con poca sicurezza ed alzò un sopracciglio, sapendo che in realtà i guardiani dovevano essere solo in cinque, non si spiegava la presenza di un sesto elemento.

“Ah, no! Non sono una guardiana.” specificò Cordelia “Sono solo una... collaboratrice.” specificò, sorridendo, senza venir ricambiata.

“Sia chiaro, Guardiani. Non ci tratterremo dal vincere.” spiegò Dylan con voce minacciosa.

“Sarà più divertente, allora.” ringhiò Kyle.

“Che vinca il migliore, allora.” disse Vyvyen.

“No, sorellina, non dire così. È poco educato escluderli a priori.” sorrise Dylan, e successivamente i due entrarono in macchina e partirono, scomparendo dietro l'angolo.

 

“Lo uccido, lo resuscito e poi lo uccido di nuovo!” sbottò Kyle, incamminandosi insieme agli altri.

“Calmiamoci. È evidente che voleva provocarci.” spiegò Lydia “Ma noi siamo superiori, sia d'esperienza che di fattore numerico, quindi non abbiamo molto da temere.” aggiunse, cercando di calmare i suoi amici irrequieti.

“Che poi che poteri sono la luce e l'ombra?” domandò Cordelia, aggrottando la fronte.

“Hanno preso gli elementi sfigati, è ovvio.” tagliò corto Skylar.

“Ragazzi, calmiamoci! Non sappiamo neanche quale sarà la prova di Kandrakar quindi è inutile pensarci troppo.” sospirò Tyler.

“Che ne dite di una cioccolata calda?” propose Cordelia, e tutti e gli altri ragazzi annuirono.

“Già che ci sono, vi dovrò dire una cosa.” confessò Tyler, pensando alle reazioni di Skylar, Kyle e Cordelia nei riguardi della relazione sua e di Lilian.

 

Passò una settimana senza che ci furono notizie da Kandrakar o ulteriori discussioni con Dylan o Vyvyen, ma i ragazzi continuavano sempre a tenere d'occhio quei due fratelli, neanche fossero stati loro l'obiettivo della quarta missione.

“La cosa che mi da i brividi è che mi ricordano troppo Olivia, Felipe e Nicholas.” spiegò Skylar, ricordando la seconda missione e gli encantados che si erano celati nella loro forma umana. I ragazzi avevano deciso di accompagnare Lydia e Sydney all'aeroporto, così da potersi godere quegli ultimi momenti con i loro amici, prima di una separazione lunga quattro mesi.

“Non ci credo. Sto per partire.” sospirò Lydia, mordendosi le labbra.

“Hai preso tutto?” domandò suo padre Stephan. “Caricabatteria? Spazzolino? Pigiama? Fon?”

“Perché dovrei portarmi il fon in viaggio?” chiese Lydia, sorridendo al padre.

“Non so. Io ho il mio fon speciale, magari ne hai uno anche tu.” disse, facendo spallucce e facendo ridere la ragazza. Qualche metro più in là, la famiglia Waterline era intenta ad abbracciare il figlio e sembrava davvero decisi a non lasciarlo più andare.

“Mamma! Devo salutare anche gli altri.” disse Sydney.

“Lo so.” rispose Vera con tono greve “Ma... ci mancherai!” spiegò, sull'orlo del pianto.

“Sono quattro mesi, mamma!”

“Tranquillo Syd! Tua madre ti chiamerà solo dieci volte al giorno.” scherzò il padre, riuscendo a far sorridere anche la madre, oltre che il figlio.

“Uh, c'è Kyle!” disse Vela, alzando il braccio per salutarlo.

“Mamma! Lo sai che ci siamo lasciati!” bisbigliò, facendole abbassare il braccio.

“No, Syd! Tu hai lasciato lui!” rispose la madre “E comunque rimarrà uno dei miei preferiti per molto tempo!” annuì, facendo spallucce.

 

“Non sapevo ti portassi l'intera casa.” scherzò Skylar, vedendo le tre valigie di Lydia.

“Se mi perdono i bagagli tirò giù l'aeroporto!” annunciò la ragazza.

“Ci mancherete tantissimo.” disse Tyler, leggermente triste.

“Anche voi!” rispose Sydney, dandogli un colpetto sulla spalla.

“Tanto ci vedremo ogni volta per venirvi a prendere e andare a Kandrakar o completare la missione!” disse Kyle che odiava quei lunghi saluti poiché lo mettevano parecchio a disagio. Una voce metallica parlò all'interfono ed annunciò che il volo per Bluebeech sarebbe partito a breve ed invitava tutti a dirigersi al Gate.

“Fate i bravi.” disse Skylar, abbracciando i sue due amici ed anche Lilian, sapendo di metterla in imbarazzo.

“Scriveteci appena atterrate!” rispose Tyler, abbracciando a lungo Lydia e Sydney e poi prendendo a baciare Lilian davanti agli altri.

“Eravate i miei preferiti!” miagolò Cordelia, abbracciando i due ragazzi contemporaneamente, mentre Kyle e Skylar si scambiarono degli sguardi divertiti. Kyle abbracciò a lungo Lydia, per poi baciarla sulla guancia e dirle che gli sarebbe mancata, e quando dovette salutare Sydney, si accontentò di un cenno del capo e nient'altro, lasciando il biondo parecchio interdetto. E così, Lilian, Lydia e Sydney presero le loro valige e si allontanarono, voltandosi solo una volta prima di sparire dietro l'angolo e salutando tutti con un ampio gesto della mano.

  
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