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Autore: Justice Gundam    27/06/2016    3 recensioni
Reborn, un continente sconosciuto, dove smog nero e piogge acide rovinano ancora di più gli edifici fatiscenti che costeggiano le strade della capitale Reborn City. Intere città ridotte in rovina, Pokemon in fuga, e dietro le scene, un'organizzazione che tira i fili per i propri terribili scopi. Questo mondo ha bisogno di eroi... e sarà qui che, mentre Ash e Misty affrontano il loro viaggio attraverso Unima, accadimenti misteriosi porteranno Vera, Drew, Max ed Hitomi, in una corsa contro il tempo per fermare il Team Meteora e riportare un raggio di luce agli abitanti di quel mondo crudele. (Contestshipping)
Genere: Avventura, Azione | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het, Shoujo-ai | Personaggi: Drew, Max, Nuovo personaggio, Vera | Coppie: Drew/Vera
Note: AU | Avvertimenti: Tematiche delicate | Contesto: Anime
Capitoli:
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Pokemon: A World Reborn
Una fanfiction di Pokemon scritta da: Justice Gundam

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Capitolo 27 - Audace assalto nel Quartiere Lapislazuli


Quella sera, la pioggia che cadeva insistente sulle strade del quartiere Lapislazuli non aveva soltanto l´effetto di rendere meno confortevole l´attesa, ma anche di dare un aspetto ancora piú desolato agli edifici di Reborn City. Era un momento di attesa e di paura per Vera e i suoi compagni, che non potevano fare altro che aspettare il momento in cui Vittoria aveva proposto di entrare in azione, presumendo che per allora la sorveglianza nell´orfanotrofio sarebbe stata un po´ meno stretta.

"Mi rendo conto che dopo l´evasione di Heather, il Dr. Connal avrá fatto aumentare la sorveglianza..." sussurró Vittoria, la cui voce era in parte ammutolita dal suono cupo della pioggia acida sulla tettoia sotto la quale si erano riparati. "Ma non credo che si aspetteranno un attacco cosí massiccio, soprattutto se lo coordiniamo come si deve. Charlotte, dall´interno, dovrebbe anche renderci le cose piú facili. Spero solo che abbia la possibilitá di entrare in azione senza che il buon dottore la fermi."

"E gli altri, si uniranno a noi piú tardi, immagino." disse Max, lo sguardo fisso verso il piano superiore dell´orfanotrofio. Il ragazzino con gli occhiali ebbe un moto di orrore quando vide che le finestre semi-oscurate al piano piú alto cominciarono ad accendersi di luce gialla e poi spegnersi all´improvviso, come delle gigantesche lampadine intermittenti. Non c´era bisogno di molta immaginazione per capire cosa stesse accadendo... "Ugh... fatemi indovinare... questa é una delle sedute di terapia del Dr. Connal, vero?"

"Altaria..." mormoró Alty, sbattendo lentamente le ali in un gesto che voleva esprimere il suo orrore e la sua indignazione.

Vittoria annuí lentamente e strinse una mano a pugno. "Proprio cosí... non sapete che rabbia mi faccia non poter intervenire subito e dare una bella lezione a quel maledetto. Ma dobbiamo essere prudenti. Tra non molto, Charlotte ci dará il segnale, e non escludo che anche miss Saphira e Laura interverranno a renderci le cose piú semplici."

"A questo proposito, com´é che in questo periodo non abbiamo piú sentito parlare di Saphira?" chiese dubbiosa Hitomi. La bambina dai capelli a caschetto non sembrava ancora provare lo stesso rispetto degli altri nei confronti della leader della resistenza, a giudicare dal tono di voce. "Ci sono state diverse occasioni in cui avremmo potuto avere bisogno di lei. Soprattutto contro quel Lord Solaris..."

Vittoria sospiró, e Vera ebbe l´impressione che la giovane esperta di aikido non si fosse sentita rivolgere quella domanda per la prima volta nel corso della sua appartenenza al gruppo di partigiani. "A volte me lo chiedo anch´io, se devo essere sincera. Miss Saphira ha effettivamente una strana mania di scomparire in momenti in cui potrebbe darci una mano... anche se, effettivamente, quando dice che sta organizzando ogni cosa per quando sferreremo l´attacco decisivo al Team Meteora, non ha tutti i torti a voler essere sicura che tutto proceda per il verso giusto."

"Glaceon..." disse il Glaceon di Vera, comprendendo ció che Vittoria voleva dire. Non c´era bisogno di ripetere che il Team Meteora era un´organizzazione criminale molto potente, e che un attacco diretto sarebbe stato puro suicidio.

"Del resto, anche quello che stiamo facendo adesso consiste nel danneggiare man mano il Team Meteora e fargli usare le loro risorse..." commentó Vera. "Va bene, immagino che a questo punto non abbiamo molta altra scelta se non fidarci di miss Saphira. Anche se anch´io preferirei saperne di piú su di lei..."

"Beh, potrai chiederlo a Charlotte, quando ne avrai l´occasione." disse Vittoria, notando che finalmente il macabro scintillare delle scariche elettriche al piano superiore dell´istituto era cessato. "Okay, ragazzi... credo che adesso sia il momento di muoverci. Restate tutti assieme, e tenetevi pronti ad ogni evenienza, non possiamo permetterci nessun errore!"

Con cupa determinazione, i ragazzi e i loro Pokemon si avviarono verso l´ingresso dell´orfanotrofio, cercando di esporsi alla pioggia acida quanto meno possibile... e non accorgendosi della presenza di una graziosa Pokemon floreale che stava nascosta tra i vicoletti bui, tenendoli d´occhio...

Non appena fu sicura che Vera e i suoi compagni si fossero dileguati, la Lilligant di Laura uscí dal suo nascondiglio, restando ad osservare da lontano il gruppo di giovani allenatori finché non furono quasi a ridosso del loro obiettivo. Annuendo con energia, la Pokemon floreale scivoló nuovamente nell´oscuritá, decisa ad avvertire Laura e Saphira. Era il momento di agire... tra non molto, le sorelle Belrose sarebbero state di nuovo assieme, e nulla che il Dr. Connal o il Team Meteora potessero tentare lo avrebbe impedito.

Bisognava essere sicuri che tutto andasse per il verso giusto...
 

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La cella nella quale Charlotte stava aspettando il momento giusto era un posto angusto e privo di confort - il letto era poco piú che un giaciglio sul pavimento, e l´arredamento consisteva in niente piú che un tavolo, una sedia e una lampada usurata, che tra l´altro doveva restare spenta dalle sette di sera fino alle sette del mattino. L´unico punto di contatto con l´esterno dell´edificio era una finestra che si affacciava sulla strada, dalla quale piú di una volta la ragazzina dai capelli rossi si era affacciata, guardando con invidia e rabbia il mondo esterno che le era stato a lungo negato.

Ma adesso, quello che Charlotte provava non era né rabbia né invidia - semplicemente, la sicurezza che quella pazzia sarebbe finita ben presto, sia per lei che per tutti i bambini imprigionati in quella sorta di campo di concentramento. Era tutta questione di tempo... a quel punto, le sue sorelle avrebbero sicuramente saputo che Vera e i suoi compagni della resistenza si erano presentati all´orfanotrofio, e tra non molto, avrebbe ricevuto il segnale convenuto...

"Ancora un po´, Charlotte... ancora un po´ e sará il momento della riscossa!" disse tra sé la ragazza, ripassando mentalmente il piano che si era fatta. Sarebbe bastata una mancanza di coordinazione, una semplice esitazione da parte di chiunque degli elementi coinvolti, e tutto avrebbe potuto andare all´aria. Da parte sua, doveva essere pronta a dare il massimo...

Ancora qualche secondo...

Un frullo d´ali alla finestra attiró la sua attenzione. Nascondendo la sua trepidazione, Charlotte si voltó verso l´unico contatto con il mondo esterno che aveva lá dentro, e vide che su di essa si era appoggiato un Pidove, un Pokemon simile ad un colombo dalle piume grigie con le ali di colore piú scuro e il petto decorato da un ciuffo di piume bianche a forma di cuore. Incuriosita e vagamente eccitata, Charlotte si avvicinó... e vide che in effetti, il Pokemon colombo sembrava riconoscerla. Non solo, aveva anche un messaggio legato alla zampa...

"Oh? Sei venuto da parte di Saphira e Laura, vero?" chiese Charlotte al Pokemon messaggero, che sembró comprendere la domanda e si intrufoló tra le sbarre della prigione. Svolazzó giú, raggiungendo la ragazzina e consegnandole il messaggio, prima di volare via di nuovo e dileguarsi nel cielo ingombro di nubi nere della notte di Reborn City. "Grazie, piccolo Pidove... e adesso vediamo un po´ cosa bolle nella pentola delle mie care sorellone..."

Usando quel po´ di luce che penetrava dalla finestra della sua cella, Charlotte lesse il messaggio... e un sorriso speranzoso apparve sul suo viso lentigginoso. Esattamente quello che sperava! Vera e i suoi compagni stavano per entrare in azione, e avrebbero presto avuto compagnia... quindi, questo voleva dire che toccava a lei cominciare quella che lei, non senza un po´ di ironia, avrebbe definito un´azione di disturbo.

Fece una palla del messaggio e lo gettó nella toilette, in modo che nessuno potesse ritrovarlo... poi, si diresse con decisione alle sbarre della sua cella e le afferró con le mani, cominciando ad urlare a pieni polmoni!

"HEYYYYYY!" esclamó, cercando di modulare la voce in modo che fosse quanto piú penetrante ed irritante possibile! "Hey, branco di mammalucchi, mi sentite? Voglio le mie sigarette! Adesso!"

Immediatamente, i due secondini che si trovavano lí vicino fecero una smorfia di fastidio e raggiunsero la cella, guardando la prigioniera con quello che sembrava un misto di astio e sufficienza... e anche il resto dei prigionieri, nelle loro celle, cominciarono a lamentarsi per essere stati svegliati nel bel mezzo della notte!

"Charlotte! Cosa significano questi capricci?" esclamó uno dei due con severitá. "Lo sai anche tu che non possiamo esaudire questa tua richiesta!"

"Non era una richiesta, testa di rapa! Era un ordine! Voglio le mie sigarette! Portamele qui!" insistette Charlotte, sperando che quel tipo fosse tanto stupido quanto ne dava l´impressione. Per fortuna, sembrava che in effetti lo fosse, visto che tiró fuori un mazzo di chiavi e le usó per aprire la porta della cella. Aveva tutta l´intenzione di farla tacere anche con metodi violenti, ma Charlotte aveva giá tutto calcolato...

"Adesso ti insegno io a non mancarci di rispetto, piccola delinquente..." cominció ad intimare il secondino, alzando una mano per assestare un poderoso ceffone... ma non aveva di fronte una bambina che si faceva intimorire con poco, bensí una ragazza piena di rabbia e di determinazione che era giunta al limite della sopportazione. Non appena il suo carceriere fu arrivato a tiro, Charlotte sollevó una gamba e gli sferró un poderoso calcio nel punto piú sensibile in cui un uomo poteva essere colpito!

Gli effetti furono istantanei. Il colorito dell´uomo passó rapidamente dal normale rosa, ad un rosso acceso e infine al viola, e i suoi occhi strabuzzarono fuori dalle orbite in un´espressione di dolore lancinante!

"Ah... Ah... AAAAAAAAAAAAAAAAH!" la guardia si abbatté al suolo ululando di dolore, e Charlotte si lanció addosso all´altra, approfittando dell´effetto sorpresa per tirargli un pugno sotto il mento e mandarlo a terra con un grugnito di dolore! Massaggiandosi la mascella, la guardia inizió a rialzarsi, giusto in tempo per vedere Charlotte che guizzava fuori dalla sua cella!

"Charlotte! Maledetta mocciosa, calmati subito! Torna nella tua stanza!" esclamó.

Charlotte si voltó per un istante e gli fece una pernacchia. "PFFFFT! Mi calmeró dopo che mi avrete dato le mie cicche, babbeo! Che cosa hai intenzione di fare, tu e il tuo amichetto che non credo potrá mai piú avere figli?" lo prese in giro, prima di riprendere la sua fuga. Tutt´attorno, il resto degli orfani stavano cominciando a tifare per lei a voce alta, incitandola a riempire di botte qualche altra guardia!

"Evviva! Vai, Charlotte!"

"Dagli un altro pugno, a quei pagliacci!"

"Charlotte, sei un mito!"

"Hahahaa, lo so! Essere un mito é una cosa che si tramanda nella mia famiglia!" esclamó ridendo Charlotte, prima di riprendere la sua fuga. A quel punto l´intero orfanotrofio era stato allertato... e la prima parte del piano di fuga era stata completata! Ora toccava a Vera e agli altri, sperando che arrivassero in fretta...
 

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C´era una piccola sorpresa per Vera e i suoi compagni: nel momento in cui ebbero raggiunto l´ingresso dell´edificio, videro che ad attenderli c´erano giá alcuni loro compagni. La presenza di Heather e Shelly non li sorprese piú di tanto, dal momento che le due bambine avevano le loro ruggini personali contro il direttore di quella sorta di carcere minorile... ma non si erano aspettati di vedere anche Cain e Pietro.

"Ehilaaa´! Salve, miei cari!" esclamó Cain, nel suo ormai tipico tono. A Drew dava l´impressione che cercasse di flirtare con tutti, ragazzi o ragazze che fossero. "Bella nottata per un appuntamento al buio, eh? O almeno cosí direi se questa fosse l´occasione galante che mi piacerebbe che fosse!"

Vera fece un cenno con la mano, che i quattro membri della resistenza ricambiarono, mentre lei e i suoi amici si riunivano davanti all´ingresso. "Cain, Pietro! Ci fa piacere vedervi, ma come mai da queste parti?" chiese Max.

"C´é da chiederlo, quattrocchi? Io e Shelly siamo qui per dare una lezione al buon dottore!" esclamó decisa Heather. Il suo Vibrava, che la seguiva da breve distanza, drizzó le antenne e annuí, mentre Shelly e la sua Yanma facevano un passo in avanti.

Pietro, da parte sua, alzó le spalle. "Beh, noi... diciamo che abbiamo semplicemente pensato che qualcuno poteva avere bisogno di una mano, e quindi ci siamo uniti alla compagnia." disse l´aspirante rockstar.

Heather incroció le braccia sul petto e voltó la testa dall´altra parte, con un´espressione di buffa indignazione dipinta sul viso! "Hmph! Guardate che non avevamo bisogno di voi due! Potevo cavarmela benissimo da sola!" affermó testardamente.

Cain si riavvió fieramente i capelli viola. "Oh, tranquilla, piccola Heather, non andró a dire a nessuno che in fondo ti fa piacere avere qualcuno che ti dá una mano e che ti aiuta!" rispose argutamente. Heather cominció a borbottare qualcosa tra sé, e Shelly, Bagon e Yanma dovettero coprirsi la bocca per non scoppiare a ridere!

"Touché, vero?" disse Hitomi con un sorrisetto obliquo.

Heather, colta in fallo, pestó un piede a terra in segno di rabbia impotente. "Ugh... ma voi gli affaracci vostri non potete proprio farveli, eh?" esclamó. "Piuttosto... piuttosto di perdere tempo con queste sciocchezze, qualcuno mi spiega come facciamo ad entrare qua dentro? La porta é chiusa e sbarrata!"

Drew fece cenno ad Heather di non scomporsi e si diresse con fare sicuro verso la porta. "Io non mi preoccuperei di questo, signorina!" affermó, strizzando un occhio. "Se é come penso io, allora qualcuno ha giá pensato a farci aprire le porte!". Detto questo, il giovane coordinatore dai capelli verdi avanzó verso la porta e la spinse... e subito dopo, si udí un CLIC, e la porta si aprí alla spinta di Drew. Heather sgranó gli occhi stupefatta quando Drew si voltó verso di lei come per dire che glielo aveva detto... e da dietro la porta apparve la ormai familiare figura di Anna, che sorrideva da un orecchio all´altro!

"Anna!" esclamó Ortilla. "Speravamo davvero che ci sareste stati voi a darci una mano!"

La bambina dai capelli neri aprí del tutto la porta e fece entrare i ragazzi, guardando con curiositá i nuovi arrivati. "Salveeee! Salve a tutti! Sapevo che sareste tornati! E avete portato anche dei nuovi amici, che bello!"

"Cosa? Hey, un momento! Come sarebbe a dire?" domandó Heather. "La porta era chiusa! Pietro ed io l´abbiamo appena provata!"

"Chi sei tu, piccola?" chiese Shelly con esitazione, sbucando fuori da dietro Heather. "E... e come fai a conoscere Vera e... e gli altri? Li hai... visti quando sono venuti qui?"

Anna si voltó verso Heather e strizzó un occhio con l´aria di una che la sapeva lunga. "E´semplice! Ho visto Vera che brillava attraverso il muro, e cosí ho aperto la porta!" rispose. Quando vide che Heather, Shelly e i loro Pokemon la stavano guardando increduli, la bambina dai capelli neri si affrettó a spiegare. "Vera brilla! E´ una cosa fantastica! Comunque, io sono Anna, piacere di conoscervi!"

"Ehm... heheheee... il piacere é tutto nostro, piccola Anna!" rispose Shelly dopo un attimo di esitazione. Heather restó dov´era, mormorando qualcosa sul fatto di essere finita in un vero e proprio manicomio...

"Salve a tutti! Il mio nome é Cain... e loro sono i miei amici, Pietro, Heather e Shelly!" disse il ragazzo dai capelli viola, indicando uno alla volta i suoi compagni. "Sei piuttosto vivace, piccola Anna, lo sai?"

Mentre Anna sorrideva in maniera ancora piú sgragiante, suo fratello Noel si avvicinó, portando in braccio il suo Cleffa di peluche e scuotendo la testa. "Lei é sempre vivace... soprattutto quando é meno appropriato!" commentó tranquillamente.

"Ma é quando é meno appropriato che é piú necessario!" ribatté Anna senza perdere un colpo. "Comunque... adesso iniziamo ad evadere da questo postaccio, vero?"

"Sará un po´ difficile, non credete?" affermó Noel, voltandosi verso le scale, dalle quali proveniva un bel po´ di confusione. "I nostri Pokemon ci sono stati confiscati, quindi temo che non potremo darvi una mano. Charlotte sta tenendo occupati gli uomini del dottore, ma non riuscirá a fare tutto da sola. Dobbiamo..."

"Eccoli lí, gli intrusi!" esclamó la voce di un secondino, che assieme a due dei suoi colleghi si stava precipitando in quel momento giú per le scale per affrontare l´emergenza. "Siete complici di quella piccola teppista, vero? Lo sapevo, io, che non avreste portato altro che guai!"

"Eccoli qui... sono arrivati prima ancora di quanto temessi..." mormoró Shelly, deglutendo per il nervosismo.

Heather, da parte sua, non vedeva l´ora di iniziare... "Tranquilla, Shelly, adesso questi me li faccio io!" esclamó, la sua sicurezza aumentata dalla rabbia che provava in quel momento. Nel momento in cui i tre uomini di Connal raggiunsero il piano terreno, Heather e il suo Vibrava si piazzarono davanti a loro, impedendo loro di raggiungere il resto del gruppo. "Cominceró da voi a prendermi la mia rivincita! Consideratelo il mio ringraziamento per l´inferno che mi avete fatto passare!"

"Heather!" la richiamó Vera, temendo che la bambina dai capelli fucsia stesse facendo il passo piú lungo della gamba. "Loro sono in tre, e tu sei da sola!"

"Heather non é da sola! Combatteró anch´io al suo fianco!" esclamó Ortilla. La piccola coordinatrice si piazzó rapidamente a fianco di Heather e Vibrava, lanciando una Pokeball e costringendo i tre galoppini del Dr. Connal a fermarsi di colpo!  "Vai, Scraggy! Dobbiamo dare una mano anche noi!"

"A-anch´io! Altrimenti... per cosa sarei qui?" esclamó la piccola Shelly, schierandosi anche lei a fianco della sua migliore amica. La sua Yanma emise un ronzio acuto e squadró severamente i tre scagnozzi, che stavano giá mandando in campo i loro Pokemon - uno era uno Slowpoke, un Pokemon Acqua/Psico dalla pelle rosata e il muso rotondo dall´espressione beatamente stupida; un altro era un Loudred, una creatura blu dall´aspetto tozzo con una grande bocca spalancata e delle lunghe orecchie circolari; e infine, un Pokemon che Vera non aveva mai visto, una strana creatura composta da una coppia di ingranaggi di acciaio grigio che giravano assieme, incastrandosi l´uno nell´altro. Il piú piccolo ei due ingranaggi aveva una buffa faccia composta da un occhio, una toppa che prendeva il posto dell´altro occhio, un grosso naso verde che corrispondeva al perno centrale, e una bocca tonda che restava bloccata in un´espressione meravigliata. L´altro ingranaggio, piú grande, era di colore piú scuro, e non aveva un volto.

"Klang, il Pokemon Ingranaggio. Tipo Acciaio. Forma evoluta di Kilnk." disse il Pokedex di Max. "È formato da un ingranaggio grande e uno piccolo.Esegue attacchi ripetuti lanciando i suoi minuscoli ingranaggi a gran velocità ma, se non ritornano, è in seria difficoltà. Comunicano il loro stato d'animo cambiando senso di rotazione. Più si arrabbiano, più girano velocemente."

"Certo che se ne vedono, di Pokemon strani..." commentó il ragazzo. "Ma... adesso abbiamo altri problemi! Gli uomini del dottore stanno arrivando anche di lá!"

Max indicó un corridoio da cui venivano altre voci e suoni di passi... ma prima che potesse allarmarsi troppo, Cain tiró fuori una Pokeball con espressione assolutamente calma e tranquilla, e fece uscire uno dei suoi Pokemon in modo che apparisse proprio all´uscita del corridoio! "Oooh, non é un problema, ragazzi miei! Lasciate fare allo zio Cain! Vai, Weezing!" esclamó... e un istante dopo, un Pokemon che era abbastanza familiare a Vera e a Max si piazzó davanti agli uomini del Dr. Connal prima che potessero uscire! Un Weezing, un Pokemon composto da due Koffing tenuti assieme, e il cui corpo era composto in gran parte da fumi e gas tossici, si paró dinnanzi ai loro nemici, deciso a combattere fino allo stremo!

"Weeeee-zing!" esclamó con voce roca.

Pietro ghignó e lanció a sua volta una Pokeball. "Hey, non vi siete scordati di me, vero?" esclamó. "Tocca a te, Relicanth! E´ l´ora del rock and roll!"

"Rrrrrelo..." grugní il Pokemon Acqua/Roccia, anche lui apparendo davanti ad un corridoio e bloccando lí gli uomini del Dr. Connal in modo che non potessero sopraffare il gruppo di Vera con la forza del numero! Anna esultó vedendo con quale rapiditá i ragazzi avevano bloccato i loro avversari, e anche il serio Noel non poté fare a meno di essere impressionato dalla loro efficienza!

"Okay, gente, qui ci pensiamo noi! Vai, Scraggy, usa Breccia!" esclamó Ortilla, il cui Scraggy si lanció alla carica contro il Klang nemico, sferrando un potente colpo di karaté che solo per un pelo il Pokemon Ingranaggio riuscí ad evitare. La Yanma di Shelly aveva usato, su indicazione della sua allenatrice, un attacco Sonicboom, bombardando lo Slowpoke nemico con raffiche di onde sonore, mentre il Vibrava di heather sferró un poderoso attacco Dragospiro, a cui il Loudred nemico rispose scagliando una scarica di energia sonora dalla sua enorme bocca! I due attacchi si scontrarono a mezz´aria e si cancellarono a vicenda in una pioggia di scintille blu, ma Loudred attaccó nuovamente con un Riduttore che costrinse Vibrava ad indietreggiare!

"Ugh... attento, Vibrava! Usa Battiterra!" esclamó Heather.

"Yanma, usa Ventargenteo!" ordinó Shelly, nel momento in cui la libellula gigante scansó agilmente un attacco Acquadisale da parte dello Slowpoke nemico. Vibrava e Yanma sferrarono uno spettacolare attacco coordinato - il primo colpí il terreno con la coda, provocando una piccola scossa che investí Slowpoke e Loudred e li sballottó per un breve momento... poi, Yanma scaglió una raffica di scintille lucenti che aveva fatto apparire attorno a sé semplicemente sbattendo le sue ali con energia!

Vedendo che almeno per il momento le cose sembravano andare per il verso giusto, Vera, Max, Hitomi, Vittoria e Drew si affrettarono su per le scale, gettando un´occhiata per sicurezza anche a Cain, Pietro e i loro Pokemon. Il Relicanth della giovane rockstar se la stava cavando bene contro un Fearow mandato da un custode, mentre il Weezing di Cain stava riempiendo il corridoio con il suo attacco Murodifumo, impedendo ai nemici di vedere a un palmo dal naso!

"Va bene!" esclamó Vittoria. "Voi state attenti a Noel e ad Anna! Noi torneremo presto, e con Charlotte e gli altri bambini!"

"Grazie, Vittoria! Dí a Charlotte che sono qui che la aspetto!" esclamó Heather. "Attento, Vibrava, quello ti sta addosso!"

"Vibrrrrrrava!" esclamó il Pokemon Vibrazione, evitando per un pelo un´altra scarica di onde sonore che Loudred aveva indirizzato verso di lui...

Vittoria fece un cenno con la testa, e incitó i suoi compagni piú giovani a non esitare e a salire al piano superiore. "Okay... allora é meglio se ci affrettiamo, ragazzi! Il Dr. Connal e gli altri suoi uomini si staranno giá preparando a riceverci! Vediamo di trovare Charlotte e di liberare gli altri bambini!"

"E recuperare anche i loro Pokemon, giá che ci siamo." volle ricordare Drew.

"Sí, anche quello..." affermó Vittoria, rimproverandosi per aver lasciato qualcosa per la strada. "Da qui in poi, stiamo tutti assieme! Non si puó mai sapere cos´abbia in mente quel diabolico dottore!"

"Tranquilla, Vittoria! Non ci faremo fermare!" esclamó Max, mentre il gruppo saliva le scale verso il primo piano. I nemici si stavano giá muovendo per intercettarli... e non appena Max mise piede al piano superiore, uno dei secondini lo afferró per il polso, trattenendolo rabbiosamente e strappandogli un grido di sorpresa! Ma non fece in tempo a fare altro prima che un feroce colpo di palmo, sferrato da Vittoria con potenza e precisione, lo colpisse al setto nasale, mandandolo a terra con un grugnito! "Ah! Cavolo... grazie, Vittoria, quello mi aveva colto di sorpresa!"

"Ce ne sono altri, state attenti!" esclamó Drew, mandando in campo uno dei suoi Pokemon, il suo fedele Absol, quando vide che assieme alle guardie c´erano degli altri Pokemon... alcuni dei quali erano di un tipo che lui e i suoi compagni non avevano mai visto!

"Non sono ammessi intrusi in questo orfanotrofio!" esclamó un secondino, accompagnato da un Magnemite che guardava con espressione feroce il gruppo di Vera.

"Vi state cacciando in un grosso guaio... andatevene, prima che sia troppo tardi per voi!" continuó un altro. Accanto a lui c´era un piccolo Pokemon dall´aspetto umanoide ma la testa esageratamente grande rispetto al corpo, di un bizzarro colore azzurro-verdino, con delle strane linee nere simmetriche disegnate sulla fronte e un paio di occhi verdi simili a spie luminose. Aveva gli arti corti e un po´ goffi, con una coda che quasi non si vedeva, e le sue braccia terminavano ciascuna con tre dita simili a bottoni, una rossa, una gialla e una verde.

"Elgyem, il Pokemon Cervello. Tipo Psico. Si dice che sia arrivato 50 anni fa da un deserto nel continente di Unima, in cui sembra si sia schiantato un UFO. Fino ad allora, nessuno l'aveva mai avvistato. Con i suoi incredibili poteri psichici comprime il cervello dei suoi nemici provocando loro fortissime emicranie." disse il Pokedex che Max aveva provvidenzialmente tirato fuori.

Vittoria e il suo Gallade andarono a muso duro contro le guardie. "Nemmeno per sogno! Adesso voi liberate quei bambini e la smettete con le vostre losche attivitá!" esclamó impulsivamente l´esperta di Pokemon Lotta. "E vi avverto che io e il mio Gallade non scherziamo!"

"Come preferisci, allora..." disse l´impiegato con lo Elgyem. "Elgyem, mostrale cosa sappiamo fare!"

"Elgyyyyyyem!" replicó il piccolo Pokemon alieno, facendo illuminare gli occhi mentre si voltava di scatto verso Vittoria e Gallade. Il Pokemon Psico/Lotta si mise in guardia, pronto a respingere qualsiasi attacco il nemico decidesse di usare contro di lui... ma con grande sorpresa di tutti, Elgyem rivolse il suo attacco contro qualcun altro!

"Huh... ma cosa...?" cominció a dire Vittoria, portandosi le mani alla testa... prima di esplodere in un tremendo urlo di dolore, sentendosi all´improvviso come se qualcuno le avesse messo la testa in una morsa d´acciaio e la stesse stringendo con forza per schiacciargliela! "AAAAAAAAARGH!"

"Vittoria!" esclamó Vera, raggiungendo la sua compagna che era caduta in ginocchio in preda al dolore, prendendosi la testa nelle mani mentre si dibatteva nel vano tentativo di liberarsi da quella tortura! "Vittoria, che succede? Cosa ti stanno facendo?"

"Sono i poteri di quel Pokemon..." affermó preoccupato Max, guardando Elgyem che si voltava verso di sé e verso Hitomi. "Ha trasmesso a Vittoria un impulso psichico che le ha provocato un mal di testa per il quale ci vorrebbe un quintale di aspirina!"

"Non durerá a lungo." esclamó Drew. "Absol, usa Sbigoattacco!"

"Blaziken, tocca a te!" continuó Vera, facendo uscire il suo starter che si lanció immediatamente all´attacco del Magnemite nemico! Quest´ultimo si difese con un attacco Raggioscossa, chiudendo il suo occhio per poi riaprirlo di scatto e scagliare uno sfrigolante raggio di energia elettrica contro Blaziken... ma il velocissimo Pokemon Vampe scansó l´attacco spostandosi rapidamente di lato, e poi scagliandosi contro Magnemite con un poderoso attacco Doppiocalcio, mentre Absol, muovendosi di scatto, raggiunse Elgyem prima che potesse attaccare di nuovo, e lo colpí in pieno con la lama ricurva posta al fianco della sua testa! Entrambi i Pokemon delle guardie andarono a terra al primo colpo, ma altri ne stavano arrivando... alcune guardie avevano mandato in campo degli Slowpoke, dei Koffing... uno di loro aveva addirittura un Kadabra... ed erano senza ombra di dubbio piú numerosi del gruppo di Vera...

"Si sta mettendo male..." disse Hitomi, mantenendo comunque il suo tipico sangue freddo. Con un gesto della mano, aprí una Pokeball dalla quale uscí il suo Granbull... e Max replicó mandando in campo il suo amico Gardevoir!

"Non preoccuparti, Hitomi! Abbiamo tutto sotto controllo!" esclamó Max. "Attento, Gardevoir! Aspetta un attimo, e poi..."

Gardevoir attese per qualche istante che un gruppo di nemic fosse raccolto attorno a lui... e quando i Pokemon nemici furono in numero sufficiente, il Pokemon Psico/Folletto spalancó le braccia e parló telepaticamente, con tono autoritario e deciso, contro i Pokemon che servivano i dottori dell´orfanotrofio del terrore.

"Non vi permetteró di fare del male al mio amico Max e ai miei compagni! PSICHICO!" esclamó il primo Pokemon con cui Max aveva fatto amicizia... e una tremenda scarica di energia mentale eruppe dal corpo di Gardevoir e travolse i nemici che lo stavano circondando, scagliandoli via come se fossero stati travolti da una bufera! Il Gallade di Vittoria, dopo essersi assicurato che la sua allenatrice stesse bene, si voltó verso gli attendenti dell´orfanotrofio e si lanció su di loro, colpendo uno di loro con un tremendo pugno allo stomaco! L´uomo strabuzzó gli occhi e si accasció a terra privo di sensi, e un attimo dopo, Gallade sferró un attacco Nottesferza ad un Kadabra nemico, scansando il suo Psicoraggio e mandandolo a terra con facilitá!

"Maledizione, siamo nei guai! Sono troppo forti per noi!" esclamó uno degli addetti, incitando gli altri a scappare. "Presto, colleghi! Dobbiamo impedire loro di passare oltre! Ritirata strategica!"

"Dove pensate di andare...? Tornate subito qui!" esclamó Vittoria, alzandosi in piedi un po´ a fatica per il poderoso attacco mentale che aveva subito dallo Elgyem nemico. I secondini uscirono tutti dalla stanza, raggiungendo un corridoio dalla parte opposta, e l´ultimo di loro tiró fuori un telecomando e premette un pulsante, con il risultato che un attimo dopo una saracinesca di metallo caló di colpo, separando Vittoria e i ragazzi di Hoenn dagli uomini del Dr. Connal!

La reazione di Vera davanti a questa trova fu... beh, non certo molto impressionata. "Una saracinesca? Sul serio? Credono davvero che questo fermerá i nostri Pokemon?" commentó.

Come leggendole nel pensiero, Blaziken scosse la testa e si avvicinó alla saracinesca, sgranchendosi le mani per un attimo prima di piegarsi e sollevare la saracinesca a mani nude con un terrificante rumore metallico! Una fiammata partí dalle mani artigliate di Blaziken e cominció a fondere la saracinesca, e gli uomini del Dr. Connal non poterono fare altro che guardare sgomenti lo starter di Vera che avanzava verso di loro!

"Oh, no! Questo é un disastro! Non riusciamo a fermarli!" esclamó uno dei secondini.

"Il dottore... non sará per niente contento!" mormoró un altro, afferranmdo una Pokeball con una mano tremante. Ormai, la saracinesca era completamente fuori uso, e Blaziken la strappó letteralmente dalla sua sede e la gettó di lato, ridotta ad un cartoccio. Con lui in testa, il gruppo di Vittoria e dei ragazzi di Hoenn entró nella stanza... una grande camera dal pavimento di mattonelle bianche, semibuia e dall´aspetto tanto sterile e cupo quanto lo era il resto dell´orfanotrofio, mentre gli addetti si ritiravano spaventati verso delle rampe di scale che salivano verso il piano superiore. Nel momento in cui Vera entró, seguendo il suo Blaziken, cominció a sentire delle vocette acute e un po´ lamentose che provenivano dalle scale... e comprese subito che si trattava dei bambini e dei ragazzi tenuti lá dentro dal Dr. Connal!

"F-fermi! Fermi! Cosa credete di fare, eh?" esclamó un addetto, mandando in campo il suo Klang e cercando in qualche modo di sbarrare al gruppetto di allenatori. "Qui... qui di sopra... ci sono tutti gli orfani che abbiamo salvato dalle strade di Reborn City! Ed é nostra responsabilitá continuare a badare a questi bambini! Faremo quello che dobbiamo per proteggerli!"

"Allora perché tutti quelli a cui ho chiesto di questo posto me ne hanno parlato in termini terrificanti?" chiese Vittoria, affiancata dal suo Gallade. I sintomi del precedente attacco di Elgyem non se n´erano ancora andati del tutto, ma la giovane esperta di aikido si era giá rimessa in forze abbastanza da poter combattere di persona se ce ne fosse stato bisogno. "Tutti dicono che in questo orfanotrofio fate del male ai bambini e li tenete in una specie di prigione! Credo che dovreste chiedervi chi é davvero il cattivo, da queste parti!"

"E´ vero! Se quello che affermate é la veritá... se davvero state proteggendo questi bambini, perché non ce lo fate vedere?" chiese Vera. "O avete paura che noi scopriamo la veritá?"

"Blaz, blaziken..." ringhió Blaziken sgranchendosi le mani. Absol, Gardevoir, Gallade, e il Granbull di Hitomi erano al suo fianco, e si tenevano pronti ad intervenire nel caso i secondini avessero fatto uscire ancora una volta i loro Pokemon...

Gli addetti rimasero per un istante in silenzio, prima che uno di loro si facesse avanti per rispondere... ma al posto suo, fu qualcun altro a controbattere alla domanda di Vera, e in una maniera alquanto esplicita!

"Rai raichuuuuuu!"

La voce di un Raichu - inutile chiedersi di chi, a questo punto - risuonó nella stanza... e un potente attacco Fulmine la illuminó come se fossero state accese cento lampadine tutte assieme! Una scarica elettrica si abbatté su Blaziken, che alzó di scatto il braccio destro e riuscí a pararlo con non poche difficoltá... ma alcune scariche elettriche sfrecciarono verso Max, che sgranó gli occhi per lo sgomento prima che Gardevoir si piazzasse davanti a lui ed alzasse uno Schermoluce per proteggerlo! La scarica si infranse sullo schermo di energia, anche se alcuni lampi raggiunsero ugualmente Gardevoir intorpidendogli un braccio!

"Max! Gardevoir!" esclamó Vera, per poi verificare se il suo Blaziken stesse bene. Il suo starter si stava guardando il braccio con cui aveva fermato l´attacco, stringendo le dita per cercare di farsi passare il torpore. "Blaziken, stai bene?"

"Stiamo... stiamo bene, Vera! Non preoccuparti, faró tutto quello che é in mio potere per proteggere Max... ma chi é stato ad attaccarci?" rispose Gardevoir telepaticamente.

"Grrrrranbull..." ringhió il Granbull di Hitomi, rivolgendo un´espressione furiosa alla coppia Pokemon-allenatore che stava scendendo le scale - il Dr. Connal e il suo Raichu, che avevano deciso di intervenire personalmente! E non erano da soli... assieme a loro c´erano anche un Luxray e - cosa che per Vera e i suoi compagni era ancora piú inquietante - un Electivire, che seguivano il dottore e Raichu a breve distanza.

"Eccolo, é lui... il Dr. Connal!" esclamó Vittoria indignata.

Hitomi, che non aveva mai visto né Luxray, né Electivire, puntó il suo Pokedex verso di loro, ricevendo un attimo dopo le informazioni di cui aveva bisogno. "Luxray, il Pokemon Occhiluce. Tipo Elettro. Forma evoluta di Luxio. Grazie alla sua vista a raggi X, Vede attraverso qualsiasi cosa. Individua e cattura le prede che si nascondono dietro gli oggetti, oltre che i suoi cuccioli smarriti. L'abilità radioscopica di Luxray si rivela utile quando gli fa scoprire oggetti pericolosi."

"Electivire, il Pokemon Saetta. Tipo Elettro. Forma evoluta di Electabuzz. Quando lancia un attacco spinge la punta delle sue due code contro l'avversario e rilascia una scarica elettrica di oltre 20000 volt. Quando accumula tanta elettricità sparge scintille azzurrine dallo spazio tra le due corna."    

"E cosí, voi dite di voler proteggere questi bambini, eh?" chiese Connal, guardando Vera e i suoi compagni con calma inquietante. I suoi sottoposti tirarono un sospiro di sollievo e si profusero in ringraziamenti, ma Connal non badó nemmeno a loro. "E ditemi, voi sapete qualcosa di che razza di posto sia Reborn? Voi potete capire come facciamo le cose da queste parti? Per me, voi siete solo un branco di ragazzini viziati che credono di avere il diritto di imporre il loro punto di vista, senza badare alle conseguenze."

"Senza badare alle...?" esclamó Drew, la cui indignazione gli aveva fatto abbassare la guardia e abbandonare il suo classico atteggiamento frivolo. "Mi permetta di dire che non é nella posizione di rimproverarci per questo. Il suo Raichu ha rischiato di fare del male a qualcuno di noi!"

"Gallade!" Il Gallade di Vittoria si mise in guardia, vedendo il Luxray di Connal piazzarsi a pochi metri davanti a lui e fissarlo con espressione intimidatoria.             

"Era l´unico modo per farvi ascoltare la ragione." rispose lo psichiatra, a braccia conserte. "Ma se, dopo tutto questo tempo, ancora non vi rendete conto di come funzionano le cose qui a Reborn City, saró contento di darvene un´ulteriore dimostrazione. Prego... venite con me."

Raichu, Luxray ed Electivire coprirono il dottore mentre, con assoluta nonchalance, voltava le spalle al gruppo di Vera e risaliva le scale da cui era venuto, e dalle quali le esclamazioni e le voci dei bambini continuavano a provenire. Con prudenza, giusto per essere sicuri che Vera e i suoi compagni non tentassero nulla, i tre Pokemon Elettro seguirono il loro allenatore, con Electivire che si girava per fare cenno agli intrusi di non attardarsi.

"Bene... e adesso, cosa dovremmo fare?" chiese Hitomi, senza cambiare il suo tono piatto e un po´ strafottente. "Se volete la mia, il vecchio barbagianni ci sta attirando dritti in trappola."

"Avevamo comunque intenzione di affrontarlo, quindi... io dico di seguirlo." affermó Vittoria, senza dare l´impressione di aver avuto bisogno di tanto tempo per rfletterci. "Andiamo, amici. Cosí vi renderete conto con i vostri occhi di come fanno le cose, in questo posto schifoso."

"Blaziken..." disse Blaziken, sfoderando gli artigli. Lui e Vera si guardarono negli occhi, annuirono l´uno verso l´altra, e cominciarono a seguire il Dr. Connal e i suoi Pokemon verso il piano superiore, passando accanto ai secondini spaventati che non osavano alzare un dito contro di lei...

"Speriamo di non dovercene pentire..." disse tra sé la piccola coordinatrice.
 

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Gli uomini dell´orfanotrofio avevano combattuto vigorosamente... ma alla fine, gli attacchi dei Pokemon di Heather, Shelly ed Ortilla si erano rivelati troppo potenti, e la furia con cui colpivano aveva infine messo in minoranza i loro avversari! L´Altaria della piccola coordinatrice si stava facendo onore, e in quel momento stava usando un preciso ed efficaceattacco Aeroassalto, afferrando uno Stunky nemico tra le zampe e poi scaraventandolo contro il terreno! Scraggy, a sua volta, stava mettendo a frutto l´addestramento ricevuto: era al momento impegnato a combattere contro un Golett, un Pokemon simile ad una statua d´argilla dal corpo tondeggiante, con tozze braccia e gambe ed una testa rozzamente scolpita con soltanto un paio di occhi giallini.

"Golett, attacca con Mega Pugno!" esclamó l´attendente. Il Pokemon Terra/Spettro tiró indietro il braccio sinistro, caricandosi per mezzo secondo prima di sferrare un pugno tremendo che Scraggy riuscí a malapena ad intercettare, puntando i piedi a terra e usando entrambe le mani per bloccarlo! La potenza del colpo di Golett fu tale che Scraggy venne spostato dal punto dove si trovava malgrado i suoi migliori sforzi, e venne trascinato indietro per quasi due metri, mentre il suo avversario tirava indietro l´altro braccio per sferrare un altro colpo come quello.

Ma Ortilla, grazie agli allenamenti che aveva fatto, riuscí a cogliere il momento piú opportuno per reagire.

"Adesso, Scraggy! Attacca con Sgranocchio!" esclamó la bambina dai capelli turchini. Scraggy strinse gli occhi e, con un movimento rapido e deciso delle braccia, devió il braccio sinistro di Golett e fece perdere l´equilibrio a Pokemon Statuanima, che annaspó in preda alla sorpresa e cercó di rimettersi in guardia. Ma ormai, il suo avversario era riuscito a sgusciargli tra le braccia e ad avvicinarsi a lui, aprendo la bocca e rivelando i suoi incisivi acuti!

Un attimo dopo, Scraggy mise a segno una raffica di morsi contro Golett e lo fece barcollare! Il Pokemon Statuanima sembró per un attimo contorcersi sotto l´attacco di Scraggy, e dopo un pao di secondi, si abbatté al suolo privo di sensi!

"Scrrrrrraggy!" esclamó soddisfatto Scraggy, tenendo le braccia incrociate mentre Ortilla applaudiva entusiasta. Alty atterró vicino a lui, e i due Pokemon si guardarono fieramente negli occhi e si diedero il cinque!

"Altar altar!"

"Scrrrrraggy!"

"Bravi, ragazzi! Ottimo lavoro!" esclamó Ortilla, che ora non aveva piú avversari a cui badare. "Adesso vediamo un po´ come se la stanno cavando Shelly ed Heather..."

Il Vibrava di Heather stava combattendo con determinazione, opponendosi ai poderosi attacchi di un Klang nemico e colpendolo con un potente attacco Geoforza. Gli occhi del Pokemon formicaleone si illuminarono di giallo, e il terreno sotto il Klang nemico sembró ribollire per una frazione di secondo prima che da esso scaturisse una colonna di luce gialla, colpendo il nemico e mandandolo a terra! Piú in lá, la Yanma di Shelly stava affrontando un Tranquill, inducendolo a seguirla in un inseguimento mozzafiato vicino al soffitto della grande sala! La libellula gigante, piú agile del suo avversario, descriveva in aria delle spettacolari acrobazie, inducendo il Tranquill nemico a sprecare le sue forze nel tentativo di raggiungerla...

"Accidenti, resta ferma una buona volta!" esclamó l´allenatore di Tranquill. "Le vostre azioni indisciplinate non gioveranno a nessuno! Avanti, Tranquill, usa Eterelama!"

"Quill!" Il Pokemon simile ad un fagiano grigio sferró un fendente in aria con una delle sue ali e scaglió contro Yanma un proiettile energetico di colore argentato e a forma di falce di luna... ma Shelly aveva giá pronto il suo contrattacco!

"O-okay... forza, Yanma, usa Doppioteam... e poi Forzantica!" disse Shelly dopo un mezzo secondo di esitazione. La libellula gigante si spostó lateralmente... e creó alcune immagini illusorie di sé stessa, una delle quali venne raggiunta dall´attacco Eterelama, infrangendosi in tanti pezzetti... ma mentre Tranquill riprendeva quota per tentare di nuovo, Yanma mosse le sue ali e creó alcune rocce luminose ai propri lati, per poi scagliarle con letale precisione contro il suo avversario! Tranquill sgranó gli occhi e sbatté le ali in un tentativo di evitare l´attacco... ma ormai era troppo lanciato per proteggersi, e venne centrato in pieno dall´attacco Forzantica, stridendo di dolore prima di abbattersi al suolo privo di sensi, mentre le rocce create da Yanma scomparivano come se non fossero mai esistite!   

Noel ed Anna erano rimasti ad assistere alla battaglia... e non appena videro che le loro amiche avevano vinto, la bambina dai capelli neri scattó in piedi e cominció ad applaudire, mentre Noel abbozzava un sorriso. "Si´! Te l´avevo detto, fratellino Noel, che ce l´avrebbero fatta! Dovresti dare piú ascolto a quello che dice Nostra!" esclamó Anna, abbracciando il suo Jirachi di peluche!

"Devo ammettere che hanno fatto un ottimo lavoro..." disse Noel senza scomporsi piú di tanto.

"Sí! Bel colpo, Yanma!" esclamó Shelly con un sorriso radioso. "Ancora.. ancora non riesco a credere che abbiamo vinto cosí..."

E le sorprese gradite non erano ancora finite. Yanma si voltó verso Shely, emettendo un ronzio acuto e festante... e un attimo dopo, il suo corpo emanó un´aura di luce che la avvolse completamente, racchiudendola in una sfera lucente che sprigionó raffiche di luce in ogni direzione! Stupita ed eccitata, Shelly si protesse gli occhi con una mano per vedere cosa stesse accadendo, e vide il corpo della sua Pokemon Alachiara diventare ancora piú grande di quanto giá non fosse, irrobustirsi e infine emergere dalla crisalide di luce come una creatura nuova ed ancora piú maestosa!

Con un ronzio assordante, un nuovo Pokemon prese il volo davanti a Shelly e alle sue compagne, altrettanto piacevolmente sorprese! Come la sua versione pre-evoluta, era una libellula gigante, ma adesso raggiungeva una lunghezza di quasi due metri, ed era di un colore verde molto piú scuro. Sulla testa aveva una cresta grigia triangolare, arrotondata, seguita da altre due creste sui primi tre segmenti del dorso e da un'ultima sull'estremità della coda, che terminava con una biforcazione. Le sue ali erano bianche con la punta rossa, oltre a due alette bianche sulla coda. Aveva sei zampe, tre per lato, come la sua versione pre-evoluta, e due enormi occhi rossi divisi in tre sezioni da una linea nera a forma di T. La sua bocca presentava un paio di mascelle corte e bianche, simili a zanne acuminate.

"Sei contenta, Shelly?" esclamó Heather con un cenno di soddisfazione. "La tua Yanma é evoluta in una Yanmega!"

"Accidenti, che Pokemon impressionante..." affermó Ortilla. Mentre lei dava un´occhiata al suo Pokedex, Yanmega scese giú, lasciandosi abbracciare da un´entusiasta Shelly.

"Yanmega, il Pokemon Libellorco. Tipo Coleottero/Volante. Forma evoluta di Yanma." spiegó il Pokedex. "Si evolve da una Yanma che conosce la mossa Forzantica. La forza della sua mascella è incredibile. Trancia i nemici mentre vola a grande velocità. Agitando le ali crea onde d'urto che travolgono i nemici. Ha talmente tanta forza nelle ali che quando spicca il volo abbatte gli alberi a colpi d'ala."

Yanmega emise un ronzio di vittoria, e guardó severamente gli attendenti del Dr. Connal, sfidandoli con lo sguardo dei suoi occhi compositi. "Ugh... abbiamo perso..." grugní un attendente, richiamando i suoi Pokemon. "E contro questo branco di mocciose, per giunta."

Heather ghignó leggermente, accarezzando la testa del suo Vibrava, che rispose accoccolandosi su di lei. "Un branco di mocciose... che hanno guidato i loro Pokemon in vere battaglie, invece di fare come voi e il dottore, che li usate solo per fare del male a chi non puó difendersi!"

"Io... io non sono certo una che brilla per autostima..." cominció a dire Shelly, sempre coccolando la gigantesca Yanmega come se fosse un cucciolotto un po´ troppo cresciuto. "Ma... ma anch´io posso dirvi senza esitazione che quello che fate é sbagliato! Non state facendo del bene a nessuno... mettendo in carcere quei bambini!"

"Mocciosa insolente, cosa vuoi saperne tu?" esclamó un altro dei secondini, per poi voltarsi verso gli ingressi presidiati da Cain e Pietro. "Colleghi, abbiamo bisogno di aiuto..."

Con un moto di orrore, l´attendente si accorse che i due membri della resistenza erano ancora in piedi assieme ai loro Weezing e Relicanth... mentre il resto degli scagnozzi del Dr. Connal era a terra priva di sensi, o stava richiamando i loro Pokemon altrettanto malridotti! I due ragazzi si diedero un cinque, e Cain rivolse agli avversari di Ortilla e delle altre due ragazzine un sorrisetto di scusa ironica.

"Tanto spiacente, tesori... ma credo che i vostri colleghi al momento siano un tantino indisposti!" affermó il giovane esperto di Pokemon Veleno. "Potete anche minacciare di trattenere il fiato ino a diventare blu, ma non credo vi aiuteranno granché, in ogni caso."

"Comunque, abbiamo suonato dell´ottima musica." fu la risposta altrettanto ironica di Pietro. "Quello che io chiamo un rock and roll come si deve!"

L´attendente strinse i denti dietro la mascherina da chirurgo che indossava. "Hmph... come sempre... le vostre azioni sono dettate dall´impulsivitá e da un senso della giustizia primitivo ed infantile che vede tutto in bianco e nero." esclamó con rabbia impotente. "Il Dr. Connal lo ha sempre detto!"

"Ma davvero?" rispose la voce di una ragazza piú grande, che arrivó pochi istanti dopo dal corridoio che Cain aveva bloccato. Heather sorrise sollevata quando riconobbe Charlotte, che uscí dal corridoio salutando tutti con una mano... e tenendo sotto l´altro braccio uno scatolone che conteneva alcune Pokeball... e un pacchetto di sigarette! "Bene, in questo caso, lasciatemi dire le cose come stanno. Voi siete i cattivi, e noi siamo qui per salvare i bambini che voi segregate... come avete fatto con me quando io e le mie sorelle abbiamo perso i nostri genitori!"

"Charlotte!" esclamó Anna. "Allora... allora hai trovato i nostri Pokemon?"

"Charlotte... meno male che stai bene!" fu la risposta di una sollevata Heather. "Mi ero davvero preoccupata quando sono venuta a sapere che ti avevano ricatturata..."

La ragazzina dai capelli rossi salutó anche Pietro e Cain. "Beh, sí, ho avuto un paio di giorni un po´ no, con qualche scarica elettrica e tutto il resto... ma come vedete, adesso sto bene! E... sí, ho trovato tutti i nostri Pokemon e le mie sigarette! Adesso abbiamo tutto quello che ci serve per andare ad affrontare il Dr. Connal!"

"Con delle sigarette?" chiese Cain, piú divertito che veramente preoccupato. "Sei davvero un pessimo esempio per i bambini a casa, lo sai, cara?"

"Pensa per te, principessa!" lo prese ingiro Charlotte... al che Cain esplose in una risata divertita, mentre Pietro tirava fuori una chitarra da chissá dove e cominciava a strimpellarla! "Beh, che ho detto di tanto divertente?"

"Hahahahaaaa! Questa é proprio carina! Io, una principessa? Non male come idea!" esclamó... prima di cominciare a canticchiare al ritmo della musica di Pietro, quasi che i due avessero giá organizzato questo numero in previsone di quella scena! "Un giorno il mio principe verraaaaá... e sul suo cavallo bianco mi porteraaaaaá... Charlotte, mia cara, vuoi essere il mio principe?"

Il Weezing di Cain guardó da un´altra parte facendo finta di non conoscerlo quando il giovanotto dai capelli viola si mise su un ginocchio e prese educatamente la mano di Charlotte, facendole scendere una grossa goccia di sudore dalla nuca! "Ehm... sí, certo, come no..." mormoró sarcastica, notando le diverse espressioni dei suoi compagni. Shelly sembrava soffocare le risate, la sua Yanmega ronzava con espressione confusa... Heather si era voltata di spalle a borbottare qualcosa, e il suo Vibrava scuoteva la testa incredulo... mentre Ortilla, Alty e Scraggy restavano in silenzio stupefatti.

Intanto, Noel ed Anna si erano avvicinati, recuperando ciascuno due Pokeball dalla cesta che Charlotte aveva con sé. "Okay! Adesso abbiamo anche i nostri Pokemon!" esclamó contenta la bambina dai capelli neri. "Allora... adesso cosa facciamo, ragazzi? Andiamo ad aiutare Vera e gli altri?"

"Sarebbe anche ora, stiamo perdendo un po´ troppo tempo qui con queste sciocche rime..." borbottó Heather con una buffa venuzza pulsante sulla fronte.

"Con molto piacere!" rispose Charlotte, recuperando le sue tre Pokeball dalla cesta e mettendosi il pacchetto di sigarette in tasca. Nei suoi occhi brillava una luce di vendetta che per un attimo fece rabbrividire Noel. "Ora vedrete che fine faranno il buon dottore e i suoi uomini! Hanno finito di fare i duri!"
 

----------
 

CONTINUA...

Note dell´autore: Ce l´ho fatta! Ecco a voi il nuovo capitolo! In realtá speravo anche di metterci di meno, ma... intanto abbiamo iniziato a vedere l´attacco all´orribile orfanotrofio del Dr. Connal, e nel prossimo episodio... vedremo finalmente come il buon dottore se la cava quando ha a che fare con qualcuno che puó opporsi a lui! Intanto, la Yanma di Shelly si é evoluta, e adesso, quanto meno, la situazione sembra cominciare a girare per il verso giusto!

Quindi... restate in attesa, il prossimo capitolo arriverá il prima possibile...

...

Ma prima, faró in modo di pubblicare il primo capitolo di XY Reload!

Ebbene sí, amici fan di Pokemon, il momento é quasi giunto! E chissá che non pubblichi una scaletta delle storie che ho intenzione di scrivere per la mia epica saga di Pokemon! :)

Ma per adesso, spero semplicemente che questo capitolo vi sia piaciuto. A presto, e se potete lasciarmi una recensione... vi saró grato anche per questo!            
   

  
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