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Autore: Monkey D David99    02/07/2016    1 recensioni
Dopo aver lasciato Goodra nel suo villaggio natale, Ash prosegue il viaggio verso Romantopoli, accompagnato da Lem, Clem e Serena. Il gruppo passerà per Water Seaven. una città portuale dove si scontreranno con un misterioso gruppo di furfanti, ma incontreranno anche buoni amici, e nel corso della storia verranno a conoscenza di un segreto riguardante il Boss dei furfanti e suo fratello, qualcosa di doloroso e meraviglioso allo stesso tempo. Chi è quel Pokèmon nel bosco, e che cosa fa tutto da solo? Avranno un legame lui e la vicenda che i nostri eroi stanno per affrontare? Mistero, amicizia, risate, azione e un pizzico di romanticismo sono gli ingredienti chiave di questo crossover tra Pokèmon e One Piece! P.S: E' in assoluto la mia prima fanfiction: vi prego di essere sinceri. Inizialmente volevo fare in modo che i protagonisti di One Piece e quelli di Pokèmon si incontrassero in qualche modo, ma ho deciso che lo scriverò in un'altra fanfiction, per cui ora godetevi questa mia prima opera!
Genere: Avventura, Fantasy, Mistero | Stato: in corso
Tipo di coppia: Nessuna | Personaggi: Ash, Pikachu
Note: AU, Cross-over | Avvertimenti: Spoiler! | Contesto: Anime, Manga
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Davanti al gruppo c'erano Mozu e Kiwi, le due patner sorelle di Franky. Avevano rispettivamente un Umbreon e un Espeon: Lem capì subito che Ash era andato a sbattere contro il Riflesso di Espeon, il quale era stato piazzato apposta per impedire al gruppo di andarsene.
"Ehi Boss- disse Kiwi a Franky, spostando velocemente lo sguardo verso di lui-, ci pensiamo noi ai ragazzini: stai tranquillo!".
Franky si girò e, con aria compiaciuta e sorridente, disse:
"Ma guarda un pò! Per un attimo il cacciatore si è distratto e la preda ha tentato di scappare...".
A questo punto si sposto verso il Team Rocket, e parlò loro con un aria più "minacciosa":
"Adesso voi sparite. Mi avete fatto perdere fin troppo tempo".
I tre, al sentire queste parole, si arrabbiarono moltissimo.
"Come sarebbe "sparite"? Ci stai forse minacciando?"- fece Meowth.
Jessie e James invece lanciarono all'attacco i loro Pumpkaboo e Inkay, con Neropulsar e Psicoraggio rispettivamente; tuttavia, entrambe le mosse furono surclassate dalla devastante Ira di Drago del Pokèmon di Franky, mossa che fu sufficiente a mandare di nuovo in orbita il trio.
"Abbiamo fallito due volte nello stesso posto!"- gridarono loro, seguiti poi da un verso di Wobbuffet.
"Bene- disse Franky-. Adesso che ci siamo liberati di quegli scocciatori, occupiamoci dei ragazzini".
"Lascia fare a me, Boss- disse Mozu repentinamente-! Umbreon, usa Malosguardo!".
Gli occhi di Umbreon divennero neri come la pece, cosicchè un aura oscura si formò attorno ad Ash e ai suoi amici, immobilizzandoli.
"Non riesco a muovermi!"- fece Serena.
"Non pensavo che si potesse sfruttare l'effetto di Malosguardo anche in questo modo!"- disse invece Lem.
Tutti quanti cercavano di muoversi, ma nessuno ci riusciva. E intanto il gruppo di Franky si avvicinava velocemente.
"Bisognerebbe distrarli, così si annullerebbe Malosguardo"- stava pensando Ash. In quel momento gli venne un lampo di genio.
"Lem- disse subito al suo amico-, ci serve Chespin!".
I due amici si capirono con lo sguardo, così Lem fece uscire Chespin dalla Pokèball; a quel punto, Ash ordinò a Pikachu di lanciare una "piccola" Energisfera in aria, e Chespin (su comando di Lem) la frantumò con Missilspillo: il risultato fu una vera e propria esplosione luminosa, che accecò i presenti distraendo sia Espeon che Umbreon (e quindi bloccando temporaneamente Riflesso e Malosguardo). Infine Frogadier, con le sue Frobolle, immobilizzò gli accecati.
Circa un minuto dopo la luce svanì, ma (sfortunatamente per Franky) di Ash e il resto del gruppo non c'era neanche l'ombra.
"Accidenti, ci sono sfuggiti!"- disse coi nervi saltati il gigante in mutande, pestando ripetutamente il piede a terra.
Nel frattempo che tutto questo avveniva, un individuo vestito di nero osservava la scena dalla cima di un tetto: aveva uno sguardo serio, come se stesse aspettando qualcosa o qualcuno.
I nostri eroi comunque, ancora con il fiatone visto che erano scappati di corsa, giunsero presso il bosco dove avevano incrociato Metang; ora bisognava trovarlo. Tuttavia, come fece notare Clem, ormai era notte fonda e difficilmente si vedeva qualcosa.
"Ok- cominciò a parlare Lem-, vorrà dire che chiederò a Luxray di fare un pò di luce con i suoi occhi..."
Ma prima che potesse anche solo prendere la Pokèball di Luxray, i ragazzi sentirono il rumore di un'esplosione e si spaventarono. Mentre si guardavano attorno per scoprirne la causa, Pikachu indicò un punto in lontananza davanti a loro: da lì provenivano vari fasci di luce e si sentivano dei versi, così il gruppo si diresse subito lì.
Giunti in quel punto, alla fine s'imbatterono proprio nel Metang bianco che stavano cercando. Ma non furono affatto felici di vedere le sue condizioni: il povero Pokèmon era infatti torturato da un gruppo di Honchkrow selvatici, che lo stavano attaccando continuamente mentre lui, invano, tentava di difendersi con Psicoshock.
Ash e i suoi amici intervennero: il ragazzo scacciava via i Pokèmon con il suo zaino, mentre Serena, Lem e Clem lanciavano loro dei sassi. Mentre tutto questo avveniva, Metang li guardava però con uno sguardo che sembrava dire "Lasciatemi in pace, andatevene!".
Era palese che si ricordasse di quando avevano tentato di catturarlo, per cui non li vedeva ancora di buon occhio.
Ash però, mentre cercava di allontanare gli Honchkrow, gli disse con un tono deciso:
"Lo so che sei arrabbiato per prima, ma ora rifletti: cosa pensi di riuscire a fare da solo contro questi Honchkrow?".
Al sentire quella domanda, Metang cambiò espressione: il suo sguardo ora sembrava dire "Che cosa intendi?".
Serena e gli altri concordarono con il loro amico:
"Ash ha ragione: con le ferite che hai non puoi metterti a lottare da solo"- disse Lem.
"Ti prego Metang, devi fidarti di noi!"- lo seguì Serena.
"Sì, devi farlo!"- disse Clem.
Metang non sapeva come reagire, ma prima che potesse fare qualsiasi cosa uno degli Honchkrow si gettò in picchiata, e puntò Pikachu con Nottesferza.
Ash però non se ne stette a guardare, e ordinò subito al suo amico di colpire il suolo con Codacciaio; Pikachu così saltò in aria e, arrivato sopra Honchkrow, lo colpì dall'alto con Energisfera, sconfiggendolo.
A questo punto poi un secondo Honchkrow (quasi per vendicare il primo) sferrò un Alaccaio; ma anche stavolta Ash e Pikachu sapevano cosa fare.
"Pikachu, di nuovo Codacciaio!"- ordinò lui, e così il Pokèmon Topo passò a un confronto diretto con l'avversario, dal quale uscì vincitore colpendolo alla testa.
Mentre i compagni di Ash erano entusiasti del lavoro contro gli Honchkrow, Metang rimaneva impressionato dall'abilità dei due patner, e dalla loro cooperazione: nonostante gli avversari fossero tanti, Pikachu riusciva a colpirli uno dopo l'altro senza stancarsi troppo; inoltre Ash, da parte sua, sapeva sempre come comportarsi in ogni situazione.
Ma la cosa più stupefacente era la sintonia tra i membri di questa coppia: ciò di cui Metang restava sbalordito era il fatto che Ash e Pikachu agivano come se sapessero sempre l'uno cosa dire, l'altro cosa fare; si capivano in un lampo e si comportavano di conseguenza.
"Pikachu, finiamola qui con Fulmine!".
"Pika...chuuuuu!".
La scossa elettrica di Pikachu mise definitivamente in fuga gli Honchkrow, dopodichè Ash si avvicinò a Metang; dopo qualche secondo, gli parlò:
"Dobbiamo dirti una cosa molto importante. Ci ascolti?".
"Meta?"- rispose Metang inclinando la faccia.
Il gruppo entrò così nella grotta di prima, e Ash raccontò di come erano giunti a Water Seaven e avevano sentito parte della storia da Iceburg; Metang di ciò rimase stupito, e quindi diede la conferma di essere lo stesso che apparteneva a Franky.
"Metang- continuò Ash-, purtroppo non conosciamo la storia fino alla fine, ma sappiamo che Franky non è più lo stesso: quando siamo entrati in città ci ha teso una trappola e derubato".
"Meta?!"- disse lui sbigottito.
"Siamo riusciti a scappare, e così prima siamo andati da Iceburg e poi ci siamo messi sulle tue tracce..."- Lem stava continuando il discorso, quando Metang sembrò impazzire di colpo: iniziò a dimenarsi e a guardare nuovamente il gruppo di Ash con uno sguardo adirato, dopodichè uscì di corsa dalla grotta.
"Dove vai Metang? Aspetta!"- tentò di fermarlo Ash.
La reazione del Pokèmon aveva lasciato tutti di stucco, e Clem in particolare fu la prima a chiedersi cos'era successo.
Serena però disse di aver notato un particolare: quando le era passato davanti per poi uscire, Metang sembrava piangente.
"Ho l'impressione che le parole riguardo Franky lo abbiano ferito. Per questo è scappato"- commentò la ragazza.
Ash annuì, e così tutto il gruppo decise di seguire Metang per impedire che si allontanasse.
Intanto, dal lato nord di Water Seaven (ovvero l'entrata della città opposta a quella da cui erano passati Ash e i suoi amici), giunse un uomo vestito di nero, accompagnato da circa una cinquantina di persone con lo stesso abbigliamento.
Quest'individuo aveva anche dei corti capelli color porpora e una maschera bianca sul viso, che lasciava trasparire gli occhi neri, la bocca e il naso "a prima vista piccolo e schiacciato".
L'uomo prese una trasmittente e iniziò a parlare. La conversazione stava avvenendo con la stessa persona che, precedentemente, aveva spiato il gruppo di Ash e quello di Franky da un tetto.
"Allora- disse l'uomo mascherato-, cosa succede?".
"I nostri sospetti erano fondati. Si tratta inequivocabilmente di lui"- gli rispose l'altra persona.
"Benissimo... Allora possiamo dare il via all'operazione!"- disse di nuovo il primo, stavolta con uno sorriso più malizioso.
"Modera i termini- gli rispose freddamente l'altro-, chiaro? Ricordati che il capo sono io, anche se di mezzo ci va pure la tua vendetta".
"Si, certo... Nonostante i ruoli di stavolta, tu rimani sempre la mente dell'operazione"-  rispose il mascherato ancora sorridente (anche se, per un attimo, la sua voce era passata a un tono molto più umile).
"Comunque, c'è una cosa di cui dovremmo tener conto".
"Cosa, Boss?".
"Veramente non so se sarà un problema o meno, ma quattro ragazzini prima ci hanno lottato contro; c'erano anche degli strani tizi.
Erano piuttosto abili".
"E, se mi è concesso chiedertelo Boss, dove sono adesso queste persone?".
"Se ne sono andati, ma sembrano avere un legame col sindaco, quindi è probabile che tornino. Facciamo molta attenzione".
"Ricevuto".
La conversazione finì. L'uomo che era stato definito come "capo dell'operazione" era ancora su quel tetto; dopo aver riattaccato, guardò la città dall'alto per qualche secondo. Dopodichè sorrise, e disse:
"Le tenebre sono vicine, Water Seaven. E il loro nome è... PH9".
Due misteriosi individui sembrano non avere buone intenzioni... Cosa succederà alla città adesso?

Ed eccovi il mio decimo capitolo! Spero vi piaccia, anche se piuttosto lungo.
Grazie per la lettura!
   
 
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