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Autore: ToscaSam    20/07/2016    2 recensioni
Ebbene si, cari amici. Sono di nuovo tornata con le Nate Babbane. Il motivo è semplice: mi sono sentita tristemente pugnalata; da un'opera grandiosa e intelligente come la saga di Harry Potter, non posso credere che Zia Row sia passata a scrivere … un delirio come The Cursed Child.
Quindi. Nate Babbane ritorna, con forza. E si rirpopone con tutta sé stessa di essere una fanfiction bella, sensata e coerente con il mondo di Harry Potter, in cui si muove.
Vuole quindi essere una risposta a The Cursed Child (o almeno a quello degli spoiler). Dunque spazio alle nuove generazioni: Hogwarts attende i figli e le figlie dei nostri vecchi cari protagonisti, che saranno sempre e comunque presenti.
Qualcosa di vecchio e molto ben conosciuto da tutti noi potterheads potrebbe tornar fuori per minacciare la pace del mondo magico. Chissà se riuscirete a scoprire il mistero prima dei nostri ragazzi …..
Genere: Avventura, Fantasy, Generale | Stato: in corso
Tipo di coppia: Nessuna | Personaggi: Nuova generazione di streghe e maghi, Nuovo personaggio
Note: AU | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Nuova generazione
Capitoli:
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- Questa storia fa parte della serie 'Nate Babbane (OLD VERSION)'
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Vecchie conoscenze
 
Alice e Anton presero l'ascensore fino al piano dove si trovava l'ufficio del Ministro.
Chiedendosi cosa mai potesse volere da loro piuttosto che da un qualunque altro dipendente, i due bussarono e attesero l'invito ad entrare.
Erano certi che il Ministro fosse rientrato dalla riunione perché aveva preso l'ascensore un attimo prima di loro.
 
« Avanti»
disse la calda voce dall'interno.
L'ufficio del Ministro Shacklebolt era essenziale ma efficace: le quattro mura erano foderate di scaffali i cui documenti si stavano riordinando da soli in pile compatte. La scrivania era sfarzosamente intagliata e di certo era il rimasuglio di un predecessore. Shacklebolt l'aveva rimodernata secondo il suo stile: una tovaglietta quadrata, azzurra, su cui poggiavano un portapenne e un calamaio.
Si sentiva il ticchettio di un orologio a muro, tondo con i numeri romani, appeso proprio alle spalle di chi sedeva alla scrivania.
Il Ministro Shacklebolt sorrise ai suoi ospiti e fece loro cenno di accomodarsi.
Alice e Anton si avvicinarono, fino a sedersi su due sedie semplici di legno davanti al posto del capo.
« Grazie per avermi raggiunto velocemente» disse caldamente Shakclebolt e lo disse con intenzione, sia ad Alice che ad Anton, fissandoli singolarmente negli occhi.
« Avevo bisogno di qualcuno del vostro Ufficio che mi potesse mettere in contatto con gli Auror francesi. Mi risulta che voi abbiate già lavorato con la Francia. È così?»
« Sissignore» confermò Anton.
« Molto bene» Shacklebolt posò i fascicoli che aveva consultato, probabilmente contenenti le schede di lavoro dei due dipendenti. Appena toccarono il tavolo si alzarono in volo ed andarono ad ordinarsi con gli altri fogli.
« Allora questo è quanto. Vorrei poter organizzare un incontro con il capo dell'ufficio Auror francese. Quando avrete fatto progressi, vi prego, informatemi. Riferitegli pure che si tratta della questione della profezia. Dato che un numero considerevole di veggenti aveva avuto visioni sulla Francia e su Dolohov, gradirei che ne fossero informati. Meno persone ne verranno messe al corrente e meglio sarà. Potete riuscirci?»
Fu Alice a rispondere: « Certamente, Ministro».
Dopodiché furono congedati.
In un batter d'occhio furono al Paiolo Magico a bere i caffè pagati da Dean. O meglio, Anton lo bevve e si fece preparare l'altro da portar via per Laura.
Alice sorseggiava un succo di frutta:
« Non abbiamo contatti con l'Ufficio Auror, vero? Pensi che François ne abbia?»
Anton rispose: « Ma certo che ne ha. Scommetto che fa lui piacere lavorare di nuovo con noi».
Alice sorrise, piegando gli angoli della bocca:
« Eh già. Passami una pergamena, che gli scrivo subito»
« Meglio se parliamo via camino, non vorrei che intercettassero la lettera»
« Oh andiamo, chi vuoi che la intercetti? Però è vero, il Ministro ci farebbe un sedere a strisce se succedesse qualcosa. Allora gli scrivo di presentarsi al camino del nostro ufficio domani alle nove. Scrivo “massima urgenza”, così non se ne dimentica».
La piuma di Alice grattò sulla pergamena, mentre un sorriso divertito le curvava le labbra.
Pagarono un pochino di più per aver usato uno dei gufi più veloci del locale, così che il messaggio venisse consegnato a Parigi in serata.
 
**

A Hogwarts si vociferava solo di una cosa: la paritita.
Grifondoro contro Serpeverde.
Felix era deciso a tifare Serpeverde perché temeva la squadra di Grifondoro, visto che l'anno precedente aveva battuto Corvonero in finale con un risultato drammaticamente vincente.
La gente ne era così ossessionata che, pareva, qualcuno avesse chiesto un vaticinio sulla partita anche alla professoressa Tennant.
Irene indignata, si era rifiutata di condurre la sua attenzione preveggente su una cosa così sciocca.
Felix aveva provato, senza successo, a pregare Cedric che chiedesse a sua mamma il responso; sperava che a suo figlio l'avrebbe detto. Ma a Cedric importava del Quidditch quanto del periodo di fioritura delle primule rosa.
Garrick aveva passato il tempo libero di tutta la sua settimana a cercare un incantesimo che insegnasse a Ciccia a ruggire, invece di miagolare. Voleva portarla alla partita e farle fare il tifo.
Vasil lo aveva assecondato e aiutato solo perché moriva dalla voglia di vedere quella tenera gattina grassa ruggire come un leone.
Era stato proprio lui a trovare l'incantesimo, anche se era difficile e si rischiava di rendere la povera gatta afona per sempre.
Il giorno della partita, però, Ciccia non era afona. L'eco dei suoi roar! raggiungeva il corridoio dalla Sala Comune.
Era una fortuna che la combriccola dei casinisti non fosse lì ad assistere o avrebbero sequestrato la gatta per farne un attrazione pubblica.
 
« Benvenuti a questa partita di apertura della stagione di Quiddithc! Come dai secoli dei secoli amen, ad inaugurare il campionato saranno GRIFONDORO e SERPEVERDE!»
La voce amplificata di Esme Jordan risuonava in tutto lo stadio.
Al nome della due Case, le tribune si erano divise in due boati di tifo.
Climene e Vera sedevano insieme sugli spalti.
« Mia mamma era brava a volare» diceva la piccola, avvolgendosi una sciarpa della squadra attorno al collo.
Climene si sistemò gli occhiali sugli occhi.
« E a te piace?»
Vera alzò le spalle.
« Vedremo come andrò a lezione di Volo quest'anno. Mamma forse vorrebbe che entrassi nella squadra, ma ho altre mire per adesso».
Nemmeno Climene era interessata troppo al Quidditch, ma le partite erano sempre occasione di sana competizione. I risentimenti reciproci delle Case potevano defluire senza problemi.
 
« Bene, mentre aspettiamo che Madama Bumb recuperi le palle per iniziare la partita, guardiamo un po' chi si vede da quassù ...»
annunciò la voce di Esme Jordan.
« La squadra di Grifondoro è splendente e al massimo delle sue capacità, pronta a soffiarvi la Coppa da sotto i vostri nasi moccicosi come l'anno scorso!»
« – JORDAN!»
La voce dell'ormai molto anziana preside McGranitt gracchiò al fianco dell'altoparlante.
« Si, si … l'imparzialità. Chiedo scusa, ma quando vedo quegli scimmioni di Serpeverde che imbracciano le scope, non riesco a trattenermi. Dio santo, ma hanno preso Alan Rubert come Portiere? Ora sì che l'effetto di “Troll con stuzzicadenti” è globale ...»
« JORDAN! Non sei autorizzata a fare questi commenti! E nemmeno a fare l'emula di tuo padre! Un'altra battuta e tolgo venti punti a Grifondoro!»
La frase che non doveva essere sentita, pronunciata dalla preside, scatenò un generale boato: tutta la platea fu scossa da risa.
« Va bene, santo cielo. Insomma, qui niente privacy eh? Comunque per parlare di emuli dei loro padri: in campo Fred e Roxanne Weasley, battitori impeccabili, che come confermato dagli archivi della scuola, hanno sangue di battitore nelle vene! Poi Sanders, Capitano e Cercatore, che sinceramente non so se abbia parenti Cercatori, ma è il nostro più grande giocatore! Finnis, French e Cloper come Cacciatori e James Potter come Portiere. Potter si che ha parenti giocatori di Quidditch! Suo padre fu uno dei migliori Cercatori della scuola e sua madre ha giocato nientepopodimeno che nelle Holyhead Harpies!
« E vediamo invece com'è messa la squadra di Serpeverde: cognomi conosciuti dai nostri archivi e di cui è tappezzata la Sala Trofei spuntano anche fra questi allegri garzoncelli. Warrington, Cacciatore come suo padre, è il Capitano, accompagnato da Youle e Dent. Quentin e Polish sono i due battitori. Harper, altro cognome famoso, gioca come Cercatore, e il già citato Rubert farà il suo esploit come Portiere.
« Ma ciancio alle bande! Ecco Madama Bumb... ragazzi, ho già la gola secca. Ma quanto ho chiacchierato? Passo un attimo il microfono all'assistente Belhome, mentre mi vado a prendere un bicchier d'acqua. Non mi guardi male, professoressa!»
 
La partita iniziò con un leggerissimo sentimento di ilarità da parte del pubblico.
Antoinette Belhome sostituì Esme per qualche minuto, poi ritornò la fedele cronista.
« … Finnis passa a Cloper che schiva Warrington e … EHI ci è mancato poco! Cloper avanza verso gli anelli … prima prova per Rubert … sia avvicina e …. GOAL!! Grifondoro in vantaggio! Così si fa! Coraggio, Rubert … sarà per la prossima volta. O magari anche no, eh. Ma ecco che Serpeverde rimonta. I Battitori Quentin e Polish sono in possesso della Pluffa …. no ma... sono battitori! Che accidenti ci fanno con la Pluffa in mano?! Madama Bumb è fallo? Come no?! È fallo! È fallo! Stanno barando … stanno … ok la Pluffa gli è caduta di mano, quindi amen. AHAHAH Roxanne Weasley ha appena steso Polish con un bolide. Questo è il mestiere del Battitore. EHI! Ma come rimessa per Serpeverde? Profesoressa … oh insomma accidenti! Serpeverde in possesso di palla, cercano di avvicinarsi agli anelli … forza James, non farli segnare! In ogni caso credo che Serpeverde sia ufficialmente con un giocatore in meno: dopo quella botta di Roxanne, mi sa che Polish non potrà giocare questa partita nemmeno se rinvenisse con una Pietra Filosofale!».
Blink.
Qualcosa scintillò nella mente di Garrick.
Era seduto sugli spalti, con la faccia dipinta di rosso e oro, con in braccio Ciccia versione leone.
Quel commento l'aveva lasciato senza fiato per un attimo.
Pietra Filosofale...
Il cimelio perduto.
Ecco cos'era.
Non il diadema.
Tutto era perfettamente sensato: non era accaduto già che Voldemort avesse cercato di impossessarsi della Pietra Filosofale?
D'un tratto la partita, i colori accecanti e lo schiamazzio dei tifosi divennero come una nebbiolina offuscante. Garrik vedeva solo i suoi pensieri.
Gli si materializzò sotto gli occhi il suo vecchio libro di Storia della Magia, dove aveva studiato la Seconda Guerra Magica.
... Voldemort aveva cercato di mantenersi in vita tramite l'assunzione di sangue di unicorno. Il piano effettivo, mai attuato grazie all'intervento di Harry Potter – allora solo undicenne –, era quello di derubare la Pietra Filosofale. Tale pietra era l'unico esemplare del suo genere mai esistito. Nicholas Flamel, il creatore, è stato l'unico Alchimista in tutta la storia del mondo magico ad essere mai riuscito nell'impresa di forgiare una Pietra Filosofale. Dopo il tentato furto da parte di Voldemort, si decise che la Pietra fosse un oggetto troppo pericoloso per rimanere in circolazione. Sotto consiglio dell'allora preside di Hogwarts, Albus Silente, Nicholas Flamel distrusse la pietra. Gli unici testimoni restano comunque solo Silente e Flamel, per cui non mancano i fanatici delle teorie più fantasiose, secondo cui la pietra esisterebbe ancora … ”.
Aveva senso. Aveva maledettamente senso.
Dolohov aveva rintracciato la Pietra Filosofale. Si trovava a Hogwarts.
Voleva far rinascere Voldemort con il succo prodotto dalla pietra … l'Elisir di Lunga Vita.
Che sciocchi ad aver pensato ad un diadema inutile.
Garrik si risvegliò dai suoi ragionamenti solo perché Ciccia ruggì molto forte.
Di nuovo la partita, le voci, gli applausi …. ma non importava. Non gli importava più che Grifondoro vincesse.
Aveva una cosa più importante da rivelare ai suoi amici.
  
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