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Autore: Cyanide_Camelia    27/04/2009    3 recensioni
Salve questa è la mia prima fanfiction su neji e hinata! Spero vi piaccia! In questo racconto Neji si innamora di Hinata durante duri allenamenti e lunghe chiacchierate insieme...spero il risultato sia buono!
Genere: Romantico, Introspettivo | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Hinata Hyuuga, Neji Hyuuga
Note: OOC | Avvertimenti: nessuno
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Il destino dell’amore

Il destino dell’amore

 

 

È arrivato il mio giorno. Il nostro giorno. Il tempio è stato addobbato a festa, con fiori scelti appositamente da Ino: iris, orchidee rosa e glicini, nastri di seta bianchi a legare i bouquet.

Kami ed io ci guardiamo, nel silenzio della mia stanza, stringendoci le mani.

 

“È arrivato il momento di cominciarsi a preparare, Hinata-sama. Vi vado a ritirare il vestito dalla stireria.” Annuisco e abbasso il capo.

 

Sento bussare allo stipite della porta, e dico: “Avanti.”

 

“Hinata…sono venuto a portarti io il vestito. Quello che avevi scelto non mi sembrava appropriato.”

Mio padre si avvicina, con una scatola lunga ed ingiallita, che appoggia sul letto.

 

“Ma, padre, lo ho fatto fare su misura, e sembravate concordare, e poi…con tutto quello che vi è costato…”

 

Ci guardiamo, mi fa cenno col capo di aprire la scatola, ed aspetta che io dispieghi il kimono davanti a me per parlare.

È un kimono splendido: bianco madreperla, iridescente, decorato con nuvole dai contorni argentati ed aironi che sfumano dall’avorio al rosa su un cielo realizzato con fili pervinca luminescenti.

L’obi è pervinca ed argento, darari, il cordone bianco.

Il modello è vecchia maniera, classico e raffinato, di quelli che ormai non si usano più perché troppo sofisticati per le sartorie e per i gusti moderni.

 

“Quando ci sposammo, tua madre indossava questo kimono. Sono sicuro che lei avrebbe insistito affinché tu lo indossassi oggi, e non voglio deludere le sue aspettative. Se desideri, ho allegato anche il corsetto tradizionale con le stecche di balena. Aspetterò qui fuori che tu esca e mi assicurerò che Hanabi sia preparata a dovere e che venga condotta con le altre damigelle nel matroneo.”

 

Mi tuffo tra le braccia di mio padre e mi aggrappo alla sua schiena, mentre le sue braccia robuste mi si stringono intorno e mi bacia dolcemente sulla fronte.

 

“Sarai bellissima, ai-chin”.

 

Ai-chin? È la prima volta che mio padre mi chiama…amore. Piccolo amore.

 

“Oh, papà!”

 

Mi prende per le spalle e mi guarda negli occhi, sentenziando: “Rendimi fiero.”

 

Dopodiché, mio padre esce dalla stanza ed entrano le mie domestiche a prepararmi.

Prima indosso una lunga sottoveste di lino, sopra la quale mi legano, stretta da togliere il fiato, il corsetto, dopo ancora una veste indaco con le maniche lunghe, svasato, ed in ultimo il kimono, il darari obi ed il lungo cordone a fermare tutto.

Come seconda cosa, indosso cinque fili di perle di diverse lunghezze, degli orecchini di giada e perle e nascondo un sacchetto di erbe profumate in una manica.

Per ultimo, mi vengono acconciati capelli in modo estremamente articolato: uno chignon alto, costellato di gelsomini ed adorno di camelie, bloccato con il fermaglio di mia madre, dal quale scende un velo inamidato lungo tutta la schiena. Il mio viso di porcellana viene impreziosito dalla cipria di riso e dalle tinte del lilla e del perla sulle palpebre. Gli occhi mi vengono bordati, con un pennello, di una pasta nera morbida e lucida, le ciglia tirate dal piegaciglia e le labbra dipinte ad arte con una crema fluida rosa acceso. Dopo un’ora e mezza di preparativi, posso dire di essere pronta per uscire.

Prima di uscire dalla mia camera Kami mi avvolge in una cappa nera e pesante, dopodiché arrivo al portone principale, dove mi aspetta una lettiga privata, mio padre è già seduto dentro di essa e mi aiuta ad entrare, sostenendomi con le mani.

 

Una volta al tempio, gli uomini fermano la lettiga prima davanti all’entrata del matroneo, cosicché io possa sgattaiolare dentro, e poi lasciano mio padre di fronte alla scalinata frontale.

Quando mi trovo circondata da tutte le mie amiche, sono costretta a ricacciare indietro le lacrime di gioia: Ino, Sakura, Temari, TenTen e la mia piccola Hanabi, tutte vestite con dei kimono pesca decorati d’azzurro, con obi blu e capelli acconciati in una “banana”, fermata da una gerbera bianca, mi salutano allegre, festose, e mi abbracciano confusionarie.

 

“Sei bellissima! Sei fa-vo-lo-sa!”dice per prima Temari “Si sentiranno tutti male, quando ti vedranno.”

 

“Ahem…Hinata, ti dobbiamo dire una cosa. –dicono Sakura ed Ino- Ha insistito per venire anche Naruto…Sappi comunque che ci sarà sempre Sasuke con lui, per assicurarsi che non succeda nulla di sgradevole. Ci dispiace tanto, ma non abbiamo potuto evitarlo.” Ecco, ci mancava anche questo per caricarmi d’ansia. Ho paura che qualcosa vada storto.

 

“Un bicchiere d’acqua, per favore.” Domando ad uno degli inservienti, che si appresta a portarmi quanto richiesto.

 

“Va bene, va bene, non c’è problema. Alla fin fine, Naruto-kun è sempre un caro amico.” sorrido.

 

“Tanti auguri...e figlie femmine!!!”acclama TenTen, con l’aria maliziosa e contenta.

 

“E soprattutto goditi il didietro più bello di Konoha e fanne buon uso!” aggiunge Ino, ridendo.

 

“INO!” la riprendo scherzosamente io.

 

“Embè? Che c’è? Avanti, chi di voi non lo ha mai pensato?” la bionda alza un sopracciglio “Ecco, visto? Non sono l’unica!”

 

“Hinata, cerca di essere tanto felice e non affaticare il tuo fisico. Per qualsiasi cosa, puoi contare su di me. – Sakura mi si avvicina e mi bisbiglia all’orecchio – e quando rimarrai in stato interessante chiamami che ti voglio avere in cura io!”

 

“Va bene. Grazie. Grazie a tutte, grazie di essere venute, grazie per gli auguri, per il sostegno, per l’affetto, per essere come delle sorelle – al che strizzo gli occhi ad Hanabi – per me. Vi voglio bene.”

 

“Bene, ora andiamo: qui c’è un matrimonio da celebrare!” Ino si mette a capo di tutte noi come un sensei con il suo team.

 

Le guardo uscire, una per una, con incedere aggraziato e solenne, disporsi elegantemente dal lato opposto ai testimoni di Neji: Lee, Gaara, Sasuke e Shikamaru.

Vedo Neji e mio padre farsi avanti fieri, come due leoni, orgogliosi della loro nobiltà e del rispetto che gli altri nutrono per loro.

È così bello che vorrei correre da lui e supplicarlo di andar via da davanti a tutta questa gente.

Ed invece no. Una donna mi toglie la cappa nera e mi copre il volto col velo, quindi inizio ad avanzare con passi piccoli, ben calibrati, facendo attenzione al distendersi e al contrarsi dei muscoli,  e sento che ad ogni passo l’ansia recede e lascia il posto ad un’emozione bellissima ed incontenibile, che libero con un sorriso, contro ogni tradizione che vorrebbe la sposa inespressiva, e a questo punto tutti i trecento invitati si alzano ed applaudono.

I battiti delle loro mani mi fanno vibrare tutta, rabbrividire di piacere, e vorrei urlare dalla felicità, tanto che mi devo coprire la bocca con le mani per non scoppiare a ridere ed applaudire a mia volta in segno di ringraziamento.

 

D’improvviso, quando arrivo davanti a Neji, e scorgo dietro di lui mio padre, ho l’immagine di mia madre che gli si fa accanto, con un kimono elegante ed i capelli nerissimi sciolti, la fronte cinta da una coroncina di perle ed increspata da una ruga, e mi saluta, lanciandomi un bacio dalle labbra rosse.

Sbatto le palpebre e vedo la realtà: era semplicemente una visione, mio padre è solo, e mi osserva.

Eppure, in qualche modo, so che lei c’è.

Questo mi basta.

 

 

***

 

 

Dopo la festa, Neji ed io torniamo alla villa a notte fonda.

In silenzio, ci dirigiamo verso l’ala sud: abbiamo deciso di stabilirci lì per avere la privacy necessaria e per poter avere una vera e propria dependance, dotata di sala da pranzo autonoma e di una piccola palestra.

Tra l’altro, è la parte più vicina al giardino della camelie, così posso prendermene cura.

Nella camera da letto, davanti al futon matrimoniale, ci cominciamo a baciare nel silenzio e nel buio più assoluto.

 

“Ci avresti mai creduto? Cioè, lo avresti mai detto che alla fine saremmo stati felici?”

 

“Io credo che certe persone siano destinate a soffrire per poi poter godere di una felicità maggiore degli altri.”

 

“Neji, non cambierai mai! Insomma, seriamente, adesso che siamo arrivati a questo punto cosa ci resta da fare?” lo guardo, smarrita, mentre lui mi sorride rassicurante.

 

“Adesso bisogna fare una bella revisione delle regole interne alla famiglia. La prima donna primogenita della casata principale…pensavi davvero di passare inosservata?” dice, in tono di sfida.

 

“Credimi, farò di tutto per imporre come canone di eccellenza non la nascita, ma il merito.”

 

Sono finalmente convinta di ciò che faccio.

Nessuno dovrà mai più soffrire, o essere vittima di sacrifici solo per colpa di una stupida divisione tra casate. Voglio essere la prima a perorare questa battaglia.

Voglio che mi si guardi con rispetto e che si pensi di me  che sono una donna in gamba.

 

“Sei forte, bambina.”

 

Io in ginocchio tra le gambe di Neji, seduto di fronte a me, che mi cinge la schiena con le braccia e strofina il suo naso contro il mio, teneramente, lasciandosi sfuggire un bacio sulle mie labbra.

Il suo sapore mi rapisce del tutto, e mi trasporta in un altro mondo, in un’altra dimensione in cui solo l’amore esiste, e solo noi siamo perfettamente combacianti.

Gli abiti scivolano delicatamente a terra, lungo le nostre gambe, che si cercano e si stringono, ed il profumo delle nostre pelli calde si mescola fino a creare un distinto, veemente odore di desiderio.

 

“Hinata…Hinata, dobbiamo parlare…io...io voglio un figlio.”

 

Neji mi prende il viso tra le mani, per guardarmi dritta negli occhi, e a me manca il fiato.

Lo bacio io, questa volta, e lo sento tirarmi a sé sul futon, sotto le coperte piene del calore dei nostri sospiri, per esaudire un desiderio che segni il termine della divisione tra casate, che possa abolire una tradizione di odio, tinta dal sangue, quello stesso sangue che accomunava vincitori e vinti nella guerra dei destini.

 

“Neji, io ti amo. Ti amerò per sempre, qualunque cosa accada.”

 

“Ti amo anche io Hinata…Il nostro amore è stato scritto nei nostri occhi.”

 

 

***

 

 

.:Spazio Cos:.

 

Ebbene, è arrivato il momento degli addii.

La nostra avventura insieme è finita, e annuncio a tutti che per il momento mi dedicherò alle originali, in particolare alla ripubblicata “Ballando sull’orlo del precipizio”.

Con questo capitolo si conclude questa fanfiction tanto amata e altrettanto odiata.

Amata, perché è stata la prima long-fic da me portata a termine e da me concepita,

ciò oltre ad essere un traguardo importante è una grande crescita, ed un’impresa non indifferente.

Odiata, per il lunghissimo periodo di pausa che mi sono dovuta prendere per terminarla,

durante il quale la storia incompleta mi continuava a rodere come un tarlo.

Tutto sommato, mi sembra di aver fatto un buon lavoro, quindi va bene così.

Ringrazio, prima tra tutti quanti, Solarial: è grazie ad una sua fanfiction trovata per caso su internet che ho scoperto EFP, e che mi sono innamorata dello Hyuugacest.

Sei un’autrice formidabile, ti ammiro con tutta me stessa.

 

 

Un grande ringraziamento va alle autrici che mi sono state vicine:

 

Talpina Pensierosa, prima di tutte.

Kurenai88, una grande maestra.

Arwen5786. Nella speranza che legga.

Ki_chan, per la convinta partecipazione!

Lea91, per aver seguito e recensito con dedizione.

AliDiPiume, col desiderio che tu non abbia smesso di sperare di vedere questo capitolo.

Sakura03, con cui vorrei parlare.

ElderClaud, un mito ed una persona deliziosa.

Wiwo, simpaticissima <3

Himawari, miky, HyugaUchiha fan,Neji Hyuga Marty Torsy, miss England, sabri92, Lucy369,

 

ed i seguenti che hanno messo la storia tra i preferiti:

 

1 - ElderClaud [Contatta]
2 - Hermione93
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3 - ki_chan
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4 - LEA91
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5 - Lisa Kanzaki
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6 - Miss England
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8 - Sakura03
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9 - Selvy
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10 - Talpina Pensierosa
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11 - tentennina
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12 - Yumi_chan
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Siete stati grandiosi!

 

Un bacio e, con ogni speranza, a presto.

 

Ah, al solito: RECENSITE anime pie!!! E che il destino sia con voi!

 

Costanza, aka Hinata Hyuuga.

 

 

  
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