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Autore: AMarie345    24/08/2016    0 recensioni
Teddy non è nato lupo mannaro. Ma chi dice che non ha la licantropia? 17 anni dopo la sua nascita, Teddy è nel Torneo Tremaghi e si sente male...
Tratto dal secondo capitolo:
La mattina seguente, Harry salì nella camera di Teddy per svegliarlo. Lui non c'era. Così anche per il suo zaino, alcuni vestiti, la foto dei genitori e la bacchetta. Teddy era scappato. E fuori pioveva.
[...]
«Teddy, che cosa ti sta succedendo?»
«Non voglio morire».
Genere: Drammatico, Malinconico, Triste | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Harry Potter, Louis Weasley, Teddy Lupin, Un po' tutti, Victorie Weasley | Coppie: Harry/Ginny, Remus/Ninfadora, Teddy/Victorie
Note: Traduzione | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Nuova generazione
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«Scusati con Charlie, Victoire!» disse Bill, non appena Charlie si alzò e andò via. «Non dire di nuovo una cosa del genere. Non sai perché l'ha amata, chi ha amato e cosa è successo. Vic, io non do se dovresti essere con Teddy. Rimani con lui finché è sveglio, d'accordo?»

Vic sospirò. Si alzò e seguì Charlie, che si era seduto sui gradini. «Zio Charlie? Mi dispiace. Non avrei dovuto dire quelle cose».

«È tutto apposto, Vic. Solo non voglio veramente che tu veda quel tipo di cose. Io non l'ho vista morire, ho solo visto il suo corpo, e mi sono sentito come se qualcuno mi stesse strappato via il cuore. Vic, immagina di vedere quel che succederà. Non vorrei che tu sentissi questo dolore».

«Chi era?» chiese Vic. «Non mi hai mai parlato di lei».

«Questo perché ogni volta che mi chiedevi di lei, suo figlio era nella stanza» disse Charlie. Vic stava pensando. Ogni volta che gliel'aveva chiesto, Teddy, Hugo, James, Albus, o Fred erano nei paraggi...

«Hermione?» chiese lei. «Umm. No. Sua madre è morta. Era la mamma di Teddy?» Charlie annuì. «Sì».

«Beh, perché non mi racconti tutta la storia, zio Charlie?»

«Bene, avevamo la stessa età... I nostri genitori facevano parte dell'Ordine della Fenice e noi siamo praticamente cresciuti insieme. Siamo stati smistati in due Case differenti a Hogwarts, ma siamo rimasti amici. Siamo usciti insieme da quando eravamo tredicenni fino ai 19 anni. Siamo rimasti amici, sapevo che non mi amava, ma io l'amavo lo stesso. Poi ho scoperto che era innamorata di Remus. Volevo veramente dirle come mi sentivo, ma sapevo che per lei non era la stessa cosa. Lei alla fine si è sposata, e poi ha avuto Teddy» raccontò Charlie.

«Davvero l'hai amata? Come fai a sapere che lei non ti amava?» chiese Vic.

«Lei era felice con Remus. Potevo vederlo».

Louis saltellò intorno il lato della Tana. «Vickkkkkyyyy! Vuoi venire al San Mungo adesso? Zio Harry dice che porterà me, te e Dom oggi, gli altri domani, gli adulti lunedì mattina e poi tutti noi insieme di nuovo lunedì sera». Vic annuì e abbracciò Charlie. Louis saltellò indietro verso Harry.

«Ma saltella sempre?» chiese Charlie a Vic, che scoppiò a ridere e annuì.



Louis, come al solito, saltellò nella stanza di Teddy. Il ragazzo era seduto sul letto, guardando le lenzuola. Alzò lo sguardo appena tutti loro entrarono.

«Oh Teddy» disse Vic, piangendo e abbracciandolo. «Stai bene?»

Teddy avvolse il suo braccio attorno a lei. «Harry te l'ha detto, non è vero?»

«Sì» disse Vic, piangendo. Lo abbracciò stretto. «Dio, Teddy. Ti amo davvero tanto. Ti amo davvero, davvero tanto».

«Oh, Vic» disse Dom, sospirando dalla porta. Inciampò in avanti e abbracciò Vic e Teddy. «Teddy, non morire. Per favore».

Louis saltellò di fianco al letto. «Teddy, non morire» disse, abbracciandolo anche lui.

«Vi voglio bene ragazzi. Vic, Avrei voluto passare il resto della mia vita con te».

Vic pianse ancora di più. «Lo faremo, Teddy. Te lo prometto» disse, baciandolo.

Harry scivolò fuori dalla stanza, lasciando i quattro ragazzi nella stanza.

Louis iniziò a giocare con i capelli color sabbia di Teddy. «Senza offesa, Teddy, sei di un biondo terribile».

«Louis...» disse Vic, ridendo. «Tu sei di un biondo terribile».

Louis scoppiò a ridere. «Almeno non ho i capelli rossi» disse, facendo la linguaccia a sua sorella.

Teddy rise un po'. «Vi voglio bene ragazzi. Soprattutto a te, Victoire Fleur Weasley».

Vic sorrise e abbracciò il suo ragazzo.



Lunedì arrivò troppo velocemente. Erano tutti lì quel giorno, ma era tutto più silenzioso del solito, perché tutti sapevano che ogni ora che passava significava che il momento di salutarsi si stava avvicinando. Teddy quel giorno era più stanco e silenzioso che mai. Perfino Louis era in silenzio.

Attorno alle 4 del pomeriggio, tutti lasciarono Vic e Teddy soli per un po'. Avevano tutti detto addio a Teddy, ed erano andati alla tana per attendere notizie la mattina successiva.

Harry era l'unico rimasto nella stanza con Vic e Teddy. I Guaritori avevano permesso solo a lui e a Vic di rimanere fino a quando non avrebbe perso conoscenza.

I tre osservarono il sole abbassarsi nel cielo. Teddy e Vic si presero per mano, e Vic pianse ancora.

«Teddy» cominciò Harry «avrei dovuto darti questa tanto tempo fa». Passò al ragazzo una scatola. «Era di tua madre. Non sono riusciti a trovare quella di tuo padre, ma mi sembra che tua nonna abbia detto che lui ha ammesso di averla persa durante una luna piena».

Un piccolo anello d'argento con un piccolo diamante era nella scatola.

«Non c'ero al loro matrimonio, ma Ron e Hermione sì» disse Harry. «Hermione mi ha detto che Tonks ha detto all'Ordine di essere incinta il giorno prima».



Circa un'ora dopo, il sole era tramontato. Harry si alzò e abbracciò Teddy. Dopodiché uscì dalla stanza.

«Ti amo così tanto, Vic» disse Teddy, consegnandole l'anello. «Vorrei che lo tenessi tu».

«Teddy-» cominciò Vic.

«Te lo avrei dato comunque, Vic. Ma... lo sai. Ti amo». Prese la mano di e le mise l'anello al dito medio, l'unico in cui entrasse. «Vorrei che ti ricordassi sempre di me, amore».

«Lo farò, Teddy». Abbracciò Teddy e lo tenne stretto a sé. Quando si allontanò da lui, vide che non era più sveglio. Provò a cacciare indietro le lacrime e si sedette lentamente per un secondo. Poi abbassò lo sguardo e si guardò il dito. Il diamante brillò come una lacrima.

Si alzò e uscì dalla stanza, dove era seduto Harry.

«Zio Harry... Per favore... Portami a casa» disse piangendo.

«Ha perso conoscenza, non è vero?»chiese. Vic annuì e lo zio la abbracciò. «Ti porterò a casa».



Lui aveva 7 anni, lei 5. Erano alla Tana, Harry li aveva appena lasciati alle cure di nonna Molly per un po'. Vic si sedette dietro di lui.

«Vic! Tanto ti batto, lo sai» la prese in giro lui. «Sono più grande di te».

Lei sorrise e ridacchiò. «Non farai del male a ME, signor Lupin!» strillò.

Bill e George avevano assistito a questo scambio di battute. «Scommetto che finiranno per mettersi insieme. Hey, George, vorresti scommettere contro di me?» chiese Bill.

«No, perché dovrei scommettere che non si metteranno insieme, e tu puoi sempre dir loro di mettersi insieme» disse George. «Non posso perdere una scommessa».



Lei aveva 12 anni, lui 14. Non avevano ancora cominciato a uscire insieme ufficialmente, ma tutti sapevano che stava per succedere.

Lei era a Grifondoro, lui a Tassorosso. Lui era un mezzo lupo mannaro, lei era di inimmaginabile bellezza. Lui era più logico, lei tendeva a rischiare. Lui era di poco più grande, lei era più piccola. Bill e Charlie avevano detto innumerevoli volte che era come la storia di Tonks e Lupin, eccetto la parte della licantropia o cose simili.



Lei aveva 14 anni, lui ne aveva 16. Aveva preso la patente un paio di mesi prima, e lui e Vic avevano cominciato ad uscire ufficialmente già da un po'. Lui guidò il suo camion verso Villa Conchiglia. Saltò fuori e bussò alla porta. Vic aprì, e lui la prese letteralmente in braccio. La portò sul camion, e partì.

«Teddy! Mi hai rapita?» chiese Vic, ridendo.

«Per un'ora o più» disse, ridendo anche lui.

Lui girò dentro una strada sterrata buia, per poi girare in un'altra strada buia. Vic notò che si trovavano ai piedi di una collina ripida.

Il camion rallentò fino a fermarsi sulla cima di una collina. Teddy saltò fuori, disse a Vic di chiudere gli occhi e di girarsi dal suo lato del camion. La lasciò allontanarsi dal mezzo, e le disse di aprire gli occhi.

Si trovava vicino a una scogliera, l'oceano che scintillava come un diamante sotto la luce di una grande luna piena.

«Mozzafiato, vero?» chiese Teddy.

«Vero».

«Bill mi ha detto di aver portato mia madre qui una volta, quand'erano giovani. Sono venuto qui qualche volta, non sempre durante la luna piena, ma solo a pensare. È veramente bello anche di giorno».

«Teddy, pensi a loro qualche volta?» chiese Vic. «Intendo, a come sarebbe la tua tua vita se loro fossero vivi?»

«Ai miei genitori?»

«Sì».

«In realtà, no. Lo so che sono morti combattendo per un mondo migliore. Non potrei essere più orgoglioso di essere loro figlio. Non mi importa di quello che la gente dice di mio padre» disse Teddy.




Vic si svegliò prima dell'alba. Teddy le aveva mostrato una piccola strada da prendere se avesse dovuto camminare fino al luogo in cui l'aveva portata tempo prima. Si alzò, si cambiò calorosamente, e lasciò silenziosamente Villa Conchiglia. Seguì la strada fino a quando non trovò il luogo. Il sole era ancora basso, e la luna era ancora piena. Si sedette e guardò il sole alzarsi lentamente. Dovevano essere passate ore da quando si era seduta sulla roccia, guardando l'orizzonte. Abbassò lo sguardo verso la sua mano, e l'anello scintillava ancora.  Aveva sentito le lacrime scendere non appena si era seduta. Sapeva hs doveva essere con loro ora. Tutti loro. I suoi genitori, Sirius, Fred, i suoi nonni, Albus Silente, quel ragazzo lunatico, e ovviamente i genitori di Harry... Tutti loro.

Appena il sole sorse, facendo sembrare l'oceano un gigante campo ardente di diamanti, Vic sorrise. Era tutto finito. Teddy non avrebbe più sentito dolore, i Guaritori avevano fatto in modo che fosse sicuro. Si alzò e tornò indietro verso Villa Conchiglia.

Harry era appena arrivato. Guardò Vic e allungò le braccia. Lei ci corse dentro, sapendo quello che lo zio stava per dirle.

«Se ne è andato ora, Vic. Ha tenuto duro fino a quando il sole ha cominciato a sorgere... Se n'è andato un quarto d'ora fa» disse Harry, accarezzando i capelli di Vic. «Hanno detto che non ha sentito niente, ha smesso di sentire qualcosa quando ha perso conoscenza ieri notte».



La neve scese lentamente sulle tombe che erano già lì. La piccola chiesa babbana era tranquilla in segno di lutto per il funerale. Melissa e Douglas erano venuti, accompagnati dai genitori, in quanto Teddy era stato un campione insieme a loro. Erano venuti anche Percy, la moglie e le figlie gemelle, anche se Percy aveva, in tre diverse occasioni, messo in chiaro che pensava che l'esistenza di Teddy fosse innaturale. Anche i Dursley erano comparsi, come una specie di 'ci dispiace per te, Harry', nonostante avessero incontrato Teddy solo una volta o due. La guerra aveva cambiato anche loro, tanto da cominciare a trattare le streghe e i maghi un pochino meglio.

I Malfoy non erano venuti al completo, Narcissa, Draco, Astoria e Scorpius c'erano, ma Lucius si era rifiutato di venire, perché 'quel ragazzo era la progenie della loro nipote mezzosangue e del suo marito sangue sporco'. Non che Harry riuscisse a capire la differenza fra 'mezzosangue' e 'sangue sporco', quindi l'aveva chiesto a Narcissa.

«Beh, Harry, la differenza è che Ninfadora era la figlia di una purosangue e di un bab-, scusa, nato babbano, il che fa di lei quello che Lucius definisce un 'mezzosangue'. E visto che Remus era, questo fa di lui un sangue sporco. Personalmente, sono entusiasta che Teddy sia esistito. Dimostra che, anche in tempi bui e di minacce di morte,  famiglie uccise, combattimenti e tutto, le persone hanno l'opportunità di essere felici» disse lei.

La guerra aveva cambiato i Malfoy. Beh, tutti eccetto Lucius, che era ancora rimasto alle sue vecchie convinzioni. Dopo che Draco era scoppiato a piangere quando aveva scoperto che la sua unica cugina era stata uccisa dalla loro zia, Narcissa aveva capito di aver sbagliato a prendere le distanze dalla sorella, così si era riconciliata con Andromeda. Da quel momento, Draco e Narcissa erano apparsi numerose volte nella vita di Teddy.

Il silenzio scese sulla chiesa non appena Harry si alzò, precedendo tutti gli altri. Non era riuscito a parlare per primo, riusciva solo a fissare la bara del figlioccio.

«Più di 17 anni fa, mi trovavo qui, all'età di 17 anni, parlando a quasi tutti voi. Anche allora stavo dicendo addio ad un Lupin. Remus e Ninfadora Lupin. Teddy è con loro, adesso, questo è tutto ciò che posso davvero dire».

Vic sospirò, con le lacrime che le scendevano dalle guance. Il braccio di suo padre le strinse le spalle. La sepoltura e tutto il resto successe molto velocemente, o almeno così sembrò a Vic, che ben presto si ritrovò a Villa Conchiglia.



Alcuni giorni dopo arrivò Harry. Vic sentì parte della loro conversazione.

«Devo sbarazzarmi di tutto. Ma il problema è che, se lasciassi tutto in soffitta, Ginny potrebbe avere paura che io ammassi tutto. Ho parlato con George e Fon, e hanno preso qualcosa. C'è ancora un letto e una credenza. Stavo pensando che i tuoi figli potrebbero creare una stanza in mansarda. Altrimenti posso parlare con Ginny di nuovo» disse Harry.

«No, lo spazio c'è. Li prenderemo noi. Ti verrò ad aiutare, allora» disse Bill.

A questo punto, Vic chiuse la porta. Non riusciva ad ascoltare.



Quando tornò a scuola a gennaio, gli studenti che notarono i suoi sguardi tristi le rivolsero sorrisi gentili, e le offrirono belle parole.

Vic sentì che Hogwarts era stranamente cambiata, il Torneo era stato sospeso dal Ministero fino all'anno seguente, quando si sarebbe tenuto nuovamente a Hogwarts.



CHE ORA È? È ORA DELL'EPILOGO!

*30 anni dopo*

Vic alzò gli occhi verso suo figlio maggiore, che ora aveva 15 anni. La figlia maggiore aveva 16 anni, e il figlio minore 12. Lei aveva sposato un babbano vent'anni prima, dopo 5 anni che si erano conosciuti. Il loro figlio maschio maggiore era nato Metamorfomagus, per cui il marito di Vic aveva detto immediatamente 'Ted', nonostante Vic non gli avesse mai detto nulla di Teddy. L loro unica figlia era Ninfadora, perché anche lei era nata Metamorfomagus e i suoi capelli erano diventati rosa pochi minuti dopo la nascita (come la madre di Teddy, almeno così aveva sentito Vic). Il figlio minore, Philippe, aveva i capelli biondi e gli occhi verde scuro, come una foresta.

Vic e il marito non avevano mai parlato delle loro relazioni precedenti, cosa che faceva sentire Vic molto meglio visto che non sarebbe riuscita a dirgli che amava ancora molto Teddy, nonostante tutti gli anni passati. Lei in realtà non portava neanche più il suo anello, che teneva invece in una piccola scatola. Durante 2 delle sue gravidanze, aveva tirato fuori l'anello della scatola e il bambino si era subito calmato, facendo credere a Vic nel mito della rinascita.

******************************

Angolo traduttrice:
Ciao a tutti!
Ci tenevo a ringraziarvi, sia a nome mio che a quello dell'autrice, per essere arrivati fin qui. Questa storia è finita, ma ce ne sono molte altre che aspettano solo di essere tradotte.
Se vi interessa, ho pubblicato altre due storie di quest'autrice, entrambe con protagonista Remus Lupin:
'Home': http://www.efpfanfic.net/viewstory.php?sid=3515746&i=1
'Years': http://www.efpfanfic.net/viewstory.php?sid=3516309&i=1
Se vi va, passate a dare un'occhiata.
Spero che questa storia e le prossime vi piacciano.
Koganislove
   
 
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