Fanfic su artisti musicali > Mika
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Autore: federica_lollipop    26/08/2016    0 recensioni
Lei: una stilista come tante.
Lui: un cantante di fama mondiale.
Lei: un anima con gli occhi color del cielo e dal carattere freddo come il ghiaccio,cupo come le tenebre e allo stesso tempo fragile e delicato per colpa del suo passato pieno di ombre e luci,portandola così ad essere diffidente verso le persone tranne con quelle a lei care e portandosi dentro ogni giorno una promessa fatta tempo fa che le pesa sul cuore, ma un giorno come tanti le ribalterà completamente la sua solita e noiosa routine, costringendola così a rimettere in gioco il suo cuore che da troppo tempo era ricoperto da una coltre di neve fredda e ghiacciata.
Lui: un 'anima dagli occhi color delle foreste con un animo caldo, colorato, forte e luminoso come il sole. L'amore per lui non ha nessun segreto ormai da quando si trova accanto all'uomo che ama da tempo, ma non tutto purtroppo dura per sempre e a causa di un evento che farà capovolgere la situazione, si ritroverà al punto di partenza mettendo così in discussione tutte le sue sicurezze.
Due anime così diverse si scontreranno per caso per poi non staccarsi più attirandosi rovinosamente
Genere: Romantico, Sentimentale | Stato: in corso
Tipo di coppia: Nessuna | Personaggi: Altri
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
Capitoli:
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Michael's P.O.V. Finalmente avevamo finito di mangiare e io adesso ero alla cassa-ecco a lei- il cassiere mi porse lo scontrino-grazie-gli sorrisi e me ne tornai al mio tavolo ripensando al movimentato pranzo che avevo appena passato forse ci sono andato un po' giù pesante con Charlotte oggi non dovevo obbligarla a farle bere quel vino, ma di sicuro mi farò perdonare quando torneremo a casa non vedo l'ora di portarla via da qui per averla tutta per me e infine le spiegherò tutto,ovviamente come avevo già pensato lei ha frainteso il mio comportamento pensando che mi vergognassi di lei il solo pensiero mi fa venire un dolore al petto, lei non sa veramente che era solo per proteggerla ma sento che sta sera avremo risolto appena le avrò spiegato tutto nel nostro amato letto e non vedo l'ora di coccolarla e di riassaporare quelle dolci labbra che sono diventate peggio di una droga per me avvicinandomi sempre di più al mio tavolo non vidi il suo candido volto ed improvvisamente ebbi un vuoto allo stomaco iniziando a preoccuparmi, sento già odore di cattivi presagi "oh avanti Michael non essere così precipitoso magari è andata solo in bagno o si è assentata solo un momento" pensai tentando di tranquillizzarmi,ma la mia teoria venne trucemente confermata dalla faccia preoccupata di mia madre "e lei non è quasi mia preoccupata" mentre parlava con un cameriere che gesticolava freneticamente indicando l'uscita, aumentai il passo e mi avvicinai-l'ho vista barcollare a destra e sinistra mentre attraversava la sala sembrava come se fosse stordita o confusa e anche inciampata ma si è aggrappata prontamente al mio braccio allora io le chiesi se stesse bene ma le annuì solo e poi è uscita-disse infine il cameriere indicando di nuovo l'uscita del ristorante oh no Charlotte cosa hai fatto adesso? sentì quasi la testa esplodere di preoccupazioni e insulse domande-mamma? che succede?- chiesi intromettendomi con il cuore che batteva sempre di più a mille,non dovevo lasciarla lì da sola, lei sobbalzò come se si fosse accorta solo ora della mia presenza e la stessa cosa fece Fortunè girandosi verso di me ebbi un brivido a guardarlo aveva lo stesso colore di un lenzuolo-n-non troviamo Charlotte Michael se n'è andata-no non può essere,deve essere tutto un sogno e in quel momento non ci misi niente a fare due più due-CHE COSA LE HAI FATTO?! LURIDO-dissi sputandogli rabbia addosso e prendendolo per il colletto della sua camicia facendo poi sbattere violentemente la sua schiena contro il muro e lo sentì tremare sotto al mio tocco,ovviamente il mio piano di fare il freddo con lei per proteggerla da lui era fallito miseramente e la cosa mi fece sentire ancora di più in colpa, feci un ghigno- se l'altra volta non ti ho ucciso è stato per puro miracolo ma adesso l'hai fatta bella grossa-dissi sbattendolo nuovamente contro la parete color marrone scuro e lui mugolò dal dolore,tutti gli occhi della sala erano puntati su di noi ma adesso me ne importa ben poco-M-Michael te lo posso giurare n-non le h-ho fatto niente-disse a mala pena con il fiato corto-si e io ci credo due minuti che la lascio con te e lei sparisce come niente fosse...puf!-dissi ridendo istericamente-Mika dai lascialo dobbiamo trovare Charlotte adesso mollalo-disse mia madre staccando con forza le mie mani che erano avvolte al suo colletto,lui cadde a terra e come l'ultima volta cercò di inalare più aria possibile tossicchiando e sospirai aveva ragione mia mamma prima la mia ragazzina e poi farò i conti dopo con questo lurido verme-MA TI AVVERTO SE LE SUCCEDE QUALCOSA NE SARAI TU IL RESPONSABILE E GIURO SULLA COSA A CUI TENGO DI PIÙ CHE LA PAGHERAI CARA!- dissi a denti stretti e guardandolo in cagnesco ma lui non disse niente rimanendo a fissarmi, uscimmo dal locale-è adesso che facciamo? potrebbe essere andata da qualsiasi parte-dissi tirandomi i ricci all'indietro nervosamente-intanto proviamo a cercarla qui in giro non può essere andata tanto lontana-disse mia madre sorridendomi per tentare di confortarmi-tranquillo la troveremo non siamo mica in una giungla-aggiunse poi prendendomi le mani e guardandomi negli occhi riuscì solamente ad annuire essendo accorto di parole, ci dividemmo lei andò a sinistra e io a destra qualsiasi persona incontravo chiedevo se aveva visto la ragazzina dagli occhi azzurri cielo ma ogni volta ricevevo sempre la stessa risposta negativa,ad ogni "no" che ricevevo la speranza diminuiva sempre di più mi guardavo in torno freneticamente per trovare fra le tante teste quella castano mossa sussurrando il suo nome come se la cosa in qual modo potesse aiutarmi ma di lei nessuna traccia entravo dentro vari negozzietti e locali chiedendo di lei ma nessuno l'aveva vista passare arrivato alla fine del naviglio tornai subito indietro verso il ristorante dove ci eravamo dati appuntamento io e mia madre l'unica piccola speranza che mi rimaneva era lei "speriamo che ha avuto più fortuna di me" pensai, com'è possibile che sia passata mezzora e sembra che la mia ragazzina sia completamente scomparsa nel nulla senza lasciare alcuna traccia è tutto così follemente assurdo,sentivo l'angoscia impadronirsi sempre di più del mio corpo ogni minuto che passava e sentivo un dolore lancinante al petto che si espandeva sempre di più come una voragine, se le è accaduto qualcosa non me lo perdonerò mai, ridotto sempre di più a pezzi mi fermai e andai ad appoggiarmi alla ringhiera del naviglio "dove sei ragazzina?" pensai ormai divorato sempre di più da quella domanda che cosa le avrà detto mai quello stronzo per farla scappare così?vagai con lo sguardo per un paio di minuti quando improvvisamente si fermò su una signora non poco distante da me che stava scattando delle foto in giro forse lei potrebbe averla vista o meglio ancora immortalata in una delle sue foto e senza farmelo ripetere due volte mi avvicinai a lei ,era una signora di mezza età bionda non molto alta ed era alle prese con la sua macchinetta schiacciando i vari pulsantini che si trovavano su di essa-s-salve-tentennai e lei si girò- oh salve- disse lei guardandomi confusa per poi riposare lo sguardo sulla macchina fotografica- f-forse lei mi può a-aiutare-dissi cercando di attirare il suo sguardo su di me e fortunatamente ci riuscì-certo dimmi pure-sorrise-si ehm...ha per caso visto qua in giro circa mezzora fa una ragazzi..ragazza non molto alta con capelli castano mosso e con due occhi azzurri...-come il cielo?-finì lei precedendomi con mia sorpresa e il mio cuore riprese a battere freneticamente-ma certo che l'ho vista, non si possono scordare due occhi come i suoi....anche devo dire che in quel momento che l'ho vista erano contornati da un rossore come se aveva appena finito di piangere-dentro di me si stava attuando una guerra di sentimenti contrastanti,provavo speranza ma allo stesso tempo odio e ribrezzo per me stesso "come se aveva appena finito di piangere" sentì quelle parole perforarmi il petto come tante lame-difatti le ho chiesto se le potevo fare una foto dato che io nel tempo libero mi dedico alla fotografia e lei accettò volentieri e chiesi la stessa cosa anche al ragazzo che era con lei, anche lui era molto bello si assomigliavano molto credo che fossero fratelli-ragazzo? che ci faceva lì con la mia ragazzina? e se se l'è portata via con lui?sentì una scossa percorrermi la spina dorsale che fosse gelosia? Nah impossibile io non sono un tipo geloso,che poi suo fratello non poteva essere dato che lei mi aveva detto che era figlia unica-se vuole le faccio vedere la foto ? sembra disperato-annuì-è-è la m-mia ragazza-balbettai-oh-disse solamente lei premendo concentrata i tastini per cercarla-eccola qui!-disse poi porgendomi la macchina e velocemente la presi è sentì il mio cuore perdere due tre battiti, era lì che guardava con il sorriso stampato in faccia il ragazzo poco più alto di lei con i suoi stessi occhi azzurri quasi color ghiaccio con la barba incolta e aveva il suo stesso colore di capelli e la guardava teneramente ricambiando il suo sguardo cingendola con un braccio per le spalle e indossava un vestito completo di giacca e cravatta ,notai guardando bene la foto che lei era appoggiata con una guancia al suo petto,sembrava che si conoscessero e come aveva detto poco fa la signora sembravano fratelli...sentì il cervello andare completamente in fumo e tutti i miei muscoli diventare tesi come delle corde di violino e un altra scarica elettrica mi attraversò nuovamente la schiena, come si permette quello lì di toccarla lei è mia...ok ok l'ho ammetto forse sono un po' geloso, è solo che mi fa strano vedere Charlotte abbracciata ad un altro che non sia io-è lei vero?-mi chiese la signora e annuì, sentì letteralmente la rabbia e la gelosia farsi strada piano piano nel mio corpo, sono sicuro che adesso è con lui ma se solo sapessi chi sia questo qui-per caso le ha detto il suo nome?-dissi a denti stretti indicando il tizio che si trovava troppo vicino alla mia ragazzina-no mi dispiace-disse lei e io le porsi la sua macchina fotografica-non si preoccupi è stata più utile di quanto crede-la salutai e mi allontanai diretto verso il ristorante presi poi il telefono e composi il suo numero, continuava a squillare ma lei non rispondeva era ovvio che stava ignorando la chiamata è tipico di lei "ti prego ragazzina rispondi" avevo perso ogni speranza quando improvvisamente il telefono smise di squillare è scoppiai di felicità-ragazzina finalmente mi stavo seriamente preoccupando...-senta brutto stronzo Charlotte vuole essere lasciata in pace non richiami più o sennò le farà causa e non le conviene perché ha un avvocato davvero spietato- non riuscì neanche a controbattere che attaccò,come si permette stronzo a me? giuro che se lo trovo lo faccio fuori ma che sfacciato, anzi che sentire la dolce voce di Charlotte mi rispose un uomo con un tono freddo e rabbioso e anche protettivo...almeno sembrava di sicuro era il tizio della foto sentì il sangue ribollirmi nelle vene continuai a fissare il telefono con sguardo truce come se potesse in qualche modo fare fuori l'uomo che mi ha risposto,mi lasciai scappare un gridolino di frustrazione e subito dopo sospirai.Aspettai un paio di minuti mia madre davanti al ristorante che non tardò ad arrivare quasi correndo-M-Michael-disse col fiatone e aspettai che si riprese-l-l'ho vista-e fece un'altra pausa e io la fissai senza dire una parola-è dentro ad u-un bar ma con lei c'è anche un ragazzo...-identico a lei- finì io e lei annuì-ma come lo sai?-e le spiegai dell'incontro che avevo fatto con la signora amante della fotografia-portami da lei-dissi subito dopo e lei annuì e iniziò a camminare facendomi strada,dopo pochi minuti si fermò e ci trovammo davanti ad un grande bar-è lì-disse mia madre indicando e seguì il suo dito, e quasi il mio cuore si sgretolò alla vista di quella scena, ed eccola lì che rideva allegramente guardando lui che chissà cosa le raccontava di così esilarante poi lei però smise di ridere e iniziò a guardarsi intorno e lui le prese la mano e io strinsi sempre più forte il mio pugno fino a far conficcare le mie unghie nel mio palmo, potevo leggere il loro labiale"c'è qualcosa che non va Charlie?" gli chiese lui sempre tenendole la mano e incominciò ad accarezzarla, se tra poco non scolla la sua mano da quella della mia ragazzina gliela stacco i"n-no è solo che mi sento osservata"disse lei sempre facendo vagare lo sguardo in giro quando poi si andò a posare su di me e improvvisamente sbiancò come quella alla festa con Lucas e questo mi fece stare male perché non vuole vedermi? vuole vendicarsi per come l'ho trattata oggi? Oh se solo ne sapesse il motivo,l'uomo seguì il suo sguardo e adesso avevo anche il suo puntato addosso lo vidi poi mimare con le labbra "adesso basta" mi guardò in cagnesco e io ricambiai poi si alzò e uscì spedito venendo verso di me come una furia con Charlotte a suo seguito implorandolo do fermarsi e io strinsi le mie mani in due pugni,intatto la rabbia mi saliva sempre di più ma chi si crede di essere per tenere la mia Charlotte lontana da me? e gli andai incontro anch'io con fare minaccioso-Michael-mi chiamò mia madre ma la ignorai-VEDO CHE È DURO DI COMPRENDONIO LE HO DETTO DI STARLE LONTANO-le sue parole non fecero altro che innervosirmi ancora di più e gli tirai un pugno che gli fece perdere l'equilibrio e cadde a terra-non si permetta-sibilai a denti stretti e lui si portò una mano a lato della sua bocca pulendo via il sangue-NON LE È BASTATO PRENDERSI GIOCO DI LEI!-continuò a sbraitare lui e mi lasciò confuso io non le ho fatto niente perché dice così-EDOARDO!-quella voce,arrivò Charlotte che si piegò su di lui e gli prese il volto fra le mani e lo accarezzò-MA TI SEI BEVUTO IL CERVELLO PER CASO?-mi sbraitò contro lei e io indietreggiai-I-IO..-NON TI SEMBRA GIÀ ABBASTANZA-singhiozzò lei e per tutta risposta sentì il mio cuore spezzarsi letteralmente, ma continuavo a non capire di sicuro tutto questo è collegato a quello che le avrà raccontato quel coglione di Fortunè-ORMAI SO TUTTO MICHAEL È INUTILE CHE CONTINUI A FINGERE DI FARE IL PRINCIPE AZZURRO-continuò lei sputandomi addosso con rabbia ogni singola parola,io però non sapevo niente di quello a cui si riferiva....
   
 
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