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Autore: DaisyChan    05/09/2016    3 recensioni
Quattro ragazze, quattro punti di vista, quattro vite intrecciate in un'unica storia... Lucy, Levy, Juvia e Cana si ritrovano a vivere sotto lo stesso tetto e a frequentare l'ultimo anno di liceo della Fairy Tail High School (FTHS). Tra nuove amicizie, amori infranti, promesse, bugie e verità, affronteranno insieme questo anno movimentato che porterà loro molte sorprese.
Paring presenti: NaLu, GaLe, Gruvia, Baccana. Accenni Gerza, Lories e Miraxus.
Tratto dal prologo:
"Lucy chiusa dentro il bagno a frignare come una bambina. Cana davanti alla porta, pronta a sfoggiare il suo fantastico dizionario di parolacce e bestemmie contro quel pezzo di legno bianco che fa da porta del bagno. Cosa ci vuole di più dalla vita?
- Lucy apri la porta! - gridò sconsolata Levy.
- No! -
Un rumore metallico fece presagire l'arrivo di un'altra inquilina di quella casa. Ed ecco che fece capolino una ragazza dai lunghi capelli blu con in mano una macchina fotografica.
- Juvia è a casa! - esclamò la blu.
- Ciao, Juvia - sorrise falsa Levy.
Perfetto: è arrivata Juvia! Ora sì che siamo nei guai. "
[N.d.A. Salve a tutti! Sono nuova e questa è la prima volta che pubblico qualcosa...passate a dare un'occhiata. Ciao!]
Genere: Commedia, Romantico, Slice of life | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Kana Alberona, Levy McGarden, Lluvia, Natsu, Natsu/Lucy, Un po' tutti
Note: AU, OOC | Avvertimenti: nessuno
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Prologo

 

- Lucy! Merda! Apri questa cazzo si porta! - urlò una ragazza dai folti capelli marroni, battendo i pugni contro la porta bianca del bagno.

 

- Non voglio! - piagnucolò una voce femminile da dietro la porta bianca.

 

- Lucy, brutta str...-

 

- Cana, trattieniti! I vicini ci sentono! - disse con voce pacata una ragazza piuttosto bassa dai capelli turchini, avvicinandosi alla castana con lo scopo di acquetare il suo animo colmo d'ira.

 

- Levy, sai quanto me ne fotte dei vicini! Per me possono benissimo andare al diavolo! - sbuffò Cana, portandosi dietro le orecchie un ciuffo di capelli. Cattivo presagio. Cana aveva l'abitudine di compiere quel gesto solo quando era davvero irritata e se Cana era irritata, questo significava solo guai. Levy portò gli occhi al cielo.

 

Lucy chiusa dentro il bagno a frignare come una bambina. Cana davanti alla porta, pronta a sfoggiare il suo fantastico dizionario di parolacce e bestemmie contro quel pezzo di legno bianco che fa da  porta del bagno. Cosa ci vuole di più dalla vita?

 

- Lucy apri la porta! - gridò sconsolata Levy.

 

- No! -

 

Un rumore metallico fece presagire l'arrivo di un'altra inquilina di quella casa. Ed ecco che fece capolino una ragazza dai lunghi capelli blu con in mano una macchina fotografica.

 

- Juvia è a casa! - esclamò la blu.

 

- Ciao, Juvia - sorrise falsa Levy.

 

Perfetto: è arrivata Juvia! Ora sì che siamo nei guai.

 

- Che succede? -

 

- Nulla, Juvia. Vai a rip...- ma Levy non fece in tempo a completare la frase, venendo interrotta da Cana.

 

- Lucy è chiusa dentro il cesso e non vuole dirci cosa succede -

 

- COSA? - gridò Juvia e aggiunse - Lucy-san apri la porta! Juvia farà tardi e si deve ancora preparare -

 

- Ecco! Lucy hai sentito? Non farà tardi solo Juvia, ma anche io e Levy! Oggi c'è il ballo scolastico. Mi hai torturato per tutta la settimana per trovarmi un accompagnatore. Quindi ora esci da quel cazzo di bagno e ci racconti cosa è successo, chiaro? -

 

Cana ottenne solo un singhiozzo mal soffocato da dietro il pezzo di legno bianco su cui ancora batteva i pugni.

 

- LUCY! - esclamò Levy che ormai aveva perso la pazienza.

 

- Lucy-san, Juvia vuole vedere al più presto il suo amato Gray-sama! - disse Juvia diventando isterica e aggiunse - Rivale in amore sappi che Juvia non rinuncerà al suo Gray-sama tanto facilmente...-

 

Abbiamo completamente perso Juvia. Ormai è partita in quarta con le sue fisse mentali. Povera me! Come farò?

 

- Juvia sa che Lucy-san fa tutto questo per ostacolare la relazione fra lei e Gray-sama. Ma Juvia non permetterà che il suo piano malefico funzioni. Juvia è pronta ad abbattere la porta! - completò minacciosa la blu dirigendosi verso la cucina, con l'intenzione di prendere un coltello e spaccare la porta bianca che sembrava essere diventata ancora più pallida a causa della paura di una possibile morte.

 

- Juvia ha perfettamente ragione! - esclamò Cana emozionata all'idea di rompere qualcosa. Levy era nel panico. La situazione stava degenerando.

 

Ho il timore che presto non avrò più una porta per il bagno. Oddio! Devo farmi venire un'idea al più presto.

 

In pochi millisecondi, Levy ottenne una illuminazione e così in tutta fretta disse: - Juvia! Chi è questo...ehm...Gay? -

 

Juvia e Cana si bloccarono sul posto tornando sui loro passi.

 

La porta del bagno è salva! Alleluia!

 

- Juvia prega Levy-san di non storpiare il nome del suo amatissimo! - rispose irata Juvia.

 

- Come vuoi, Juvia. Un nome vale l'altro, no? L'importante è la persona -

 

- No, Levy. C'è differenza tra Gay e Gray. Ti spiego: i gay sono quelli a cui piace il...- cominciò Cana, gesticolando.

 

- Interessantissima spiegazione Cana, ti ringrazio, ma conosco perfettamente cosa vuol dire la parola "gay". Juvia raccontaci tutto su questo Ga...volevo dire Gray -

 

- Gray-sama è...- cominciò Juvia, parlando con enfasi, mentre gli occhi le diventavano cuoriformi.

 

- È? - ripeterono in coro Cana e Levy.

 

- È...-

 

- È? – domandarono ansiose le due amiche.

 

- È...-

 

- Juvia, non tenerci sulle spine! - esclamò Levy, spazientita.

 

- È un ragazzo - completò la blu, sorridendo a trentadue denti.

 

Cana batté le mani sarcastica, seguita da una Levy vogliosa di battersi la testa contro un muro.

 

- Juvia è innamorata di Gray-sama -

 

- Devo essere sincera: non lo avevo intuito. Tu lo avevi capito, Cana? -

 

- No, Levy - disse la castana, ironica.

 

- Gray-sama frequenta la FTHS (Fairy Tail High School) e va nella sezione C -

 

- Quindi è nella classe accanto alla nostra? -

 

- Esatto, Levy-san -

 

- E da quando lo conosci? - chiese Cana.

 

- Da esattamente un'ora e cinquantotto minuti - sorrise Juvia, guardando il dispaly del cellulare.

 

- Ah! Quindi lo conosci da molt...No, aspetta! Dici che ti piace e lo conosci da così poco?! -

 

- Juvia e Gray-sama hanno avuto un colpo di fulmine - asserì seria Juvia.

 

- Fantastico...non voglio essere cattiva, Juvia, ma vorrei ricordarti come è finita tra te e Bora -

 

- Juvia prega Levy-san di non mettere sullo stesso piano Gray-sama e Bora-sam...ehm...Bora-san! - gridò furibonda la blu, con una voce più acuta del normale che fece sobbalzare Levy e Cana.

 

- Il nome Gray l'ho già sentito...- mormorò Cana, cercando di ricordare il cognome del ragazzo - Gray Duaster? No, non è lui. Forse Gray Hester? No, nemmeno. Gray Lancaster? No, no. Quello è il ragazzo della F. Gray Faster? No..-

 

- E come lo hai incontrato, Juvia? – chiese Levy, curiosa di capire meglio la situzione.

 

- Juvia era andata a scuola per consegnare il modulo di partecipazione nella squadra delle cheerleader e ha sbattuto contro un ragazzo, cadendo. Juvia era pronta ad assalire il ragazzo, quando lui l'ha aiutata a rialzarsi chiedendole scusa e Juvia è rimasta abbagliata dalla sua immagine. Ha sentito dentro di sé le campane della chiesa suonare e ha visto la celebrazione del suo matrimonio fra lei e quel bellissimo ragazzo. Subito dopo un ragazzo dai capelli rosa ha salutato l'amatissimo di Juvia, chiamandolo: "Gray! Fottutissimo ghiacciolo squagliato, dove ti eri nascosto?". Ed in questo modo Juvia ha conosciuto il nome di Gray-sama - raccontò sognante Juvia.

 

- Ah...- sospirò Levy, abbattuta.

 

- Ci sono! Mi sono ricordata il cognome! Fullbuster, Gray Fullbuster! - esclamò Cana.

 

Solo allora Levy si accorse della macchina fotografica che la ragazza dagli ondulati capelli blu teneva in mano.

 

- Juvia, da quando in qua vai a scuola con una macchina fotografica? E soprattutto da quando hai una macchina fotografica? – chiese la turchina, dubbiosa.

 

Juvia non rispose. Con nonchalance cominciò a roteare i pollici delle mani fra loro, puntando gli occhi sulla porta bianca del bagno ancora chiusa.

 

- Juvia...rispondi! – la incitò Levy. Qualcosa non quadrava a dovere.

 

- Juvia ha sempre avuto una macchina fotografica - rabbrividì la blu cercando di evitare li sguardo indagatore della ragazza turchina.

 

- Juvia stai mentendo! -

 

- Juvia non mente - frignò la ragazza.

 

A giudicare del tipo di macchina fotografica le sarà costata parecchio. Il salario del part-time che svolge non è sufficiente per poter comprare un modello del genere...basta appena per pagare la sua parte di affitto e coprire le spese necessarie per sopravvivere. Forse si è fatta prestare dei soldi da qualcuno...ma da chi? Cana? Mira? Erza? Lucy? No, nessuna di loro ha una tale quantità di denaro da poter permettersi di prestarne una parte. E se glieli avessero prestati degli aguzzini con un tasso di interesse altissimo?!

 

- Juvia chi ti ha dato i soldi per comprati una macchina fotografica? - chiese preoccupata Levy.

 

Magari è finita in un giro mafioso! Oddio! E se fosse in pericolo di vita?!

 

- Nessuno -

 

- Credo stia dicendo la verità, Levy – intervenne Cana, guardando negli occhi la coinquilina blu.

 

- E allora da dove hai preso i soldi per permetterti di comprarla? -

 

E se li avesse rubati? Santi numi! Forse la polizia è già sulle tracce di Juvia per arrestarla. Maledizione.

 

- ... -

 

- Juvia! Cazzo! Mi stai facendo preoccupare! -

 

Non riesco a capire cosa spingerebbe Juvia a rubare i chiedere in prestito i soldi per comprare una stupida macchina fotografica...non è da lei! Lei è una maniaca del risparmio!

 

Ad un certo punto Levy ebbe una illuminazione. Si diresse nella sua camera da letto ed aprì l'armadio dove lei e le sue coinquiline tenevano i soldi per l'affitto.

 

Sicuramente mi sto sbagliando. Juvia non lo farebbe mai. Sa che quelli sono gli unici soldi che abbiamo e che sudiamo per ottenerli ed arrivare a fine mese ancora con un tetto sulla testa. Non lo farebbe mai...giusto?

 

Sospirò. Levy stava odiando se stessa per dubitare di Juvia. Ma aveva bisogno di scoprire la verità. Così prese in mano la scatola di legno chiaro comprata due anni fa all'Ikea e ne sollevò il coperchio. Era vuota.

 

- JUVIAAAAA! - urlò la turchina arrabbiata come non mai.

 

Velocemente Cana arrivò in camera di Levy, in ansia per l’urlo furibondo che aveva gettato l’amica.

 

- Cosa è successo? -

 

Ma Levy non aveva ascoltato la domanda. Gli occhi le lampeggiavano pieni di rabbia. Cresceva in lei la voglia di compiere un delitto e la vittima prescelta era la povera Juvia. Con una velocità fuori dalla norma raggiunse la blu. Juvia se ne stava ancora davanti alla porta del bagno, guardando le lucide mattonelle bianco panna del pavimento. Le braccia erano abbandonate lungo i fianchi. Sembrava quasi priva di vita. Era piena di sensi di colpa per ciò che aveva fatto, ma non ne aveva potuto farne a meno. Così, immobile, aspettava la sfuriata che Levy le avrebbe fatto.

 

- JUVIAAAA...- parlò Levy irata con voce cavernosa, voce che sembrava provenire da un altro mondo. La blu rabbrividì.

 

- PERCHÉ LO HAI FATTO? -

 

Levy era davvero terrorizzante. Sembrava che le fossero crescite le corna sulla testa e le iridi degli occhi stessero diventando rosse. Era come se stesse diventando un mostro.

 

- Juvia non lo sa...- rispose timidamente la "vittima".

 

- SPIEGATI! -

 

- Juvia ha visto Gray-sama e voleva scattargli qualche foto di nascosto...così è entrata in un negozio di elettronica vicino alla scuola per comprare una macchina fotografica. Ma Juvia non aveva soldi, così è venuta a casa per chiedere se Levy-san, Cana-san e Lucy-san potevano prestarle un po' di denaro, ma non c'era nessuno in casa. Quindi Juvia ha preso i soldi dell'affitto ed è tornata nel negozio dove ha comprato la macchina fotografica. Juvia chiede scusa - disse la ragazza sinceramente pentita, scoppiando in lacrime.

 

- Lo sai che con la tua azione forse non potremmo più pagare l'affitto? - le fece notare Levy ancora arrabbiata, ma un po' addolcita dalle copiose lacrime che rigavano il viso della giovane dai capelli blu.

 

- Juvia chiede di nuovo scusa! Juvia farà tutto ciò che è necessario per recuperare i soldi che ha preso. Juvia lo giura! -

 

- Mancano ancora due settimane alla fine del mese...quindi forse se al posto di svolgere un solo lavoro part-time ne svolgessimo due, potremmo riuscire ad ottenere la cifra necessaria per pagare l'affitto in tempo - disse Levy, elaborando una strategia.

 

- Ragazze sono quasi le 20! - urlò Cana correndo verso le altre due.

 

- Oddio! La festa comincia alle 20:30! Lucy esci dal bagno! Juvia, riprendiamo il discorso domani mattina. Per il momento concentriamoci sul ballo di sta sera -

 

- Lucy-san! Per favore, esci! -

 

- No! -

 

- Come facciamo a farla uscire? - sussurrò Levy alle altre due.

 

- Non lo so, Levy. Sei tu quella che le idee geniali! -

 

- Juvia vuole vedere Gray-sama al più presto. Juvia crede che la scelta migliore sia spaccare la porta! -

 

- Sì, Juvia. Così oltre ai soldi dell'affitto dobbiamo anche aggiungere le spese per riparare la porta del bagno. Non se ne parla -

 

- Idea! -

 

- Parla, Cana! -

 

- Aspettate e vedrete! Sono certa che il mio piano funzionerà! - detto questo la ragazza castana prese il cellulare e alzando la voce in modo da farsi sentire da Lucy, disse: - Benissimo! Sto chiamando Erza! -

 

Grande idea Cana! Erza fa paura a tutti. Sono certa che Lucy non resisterà ed aprirà quella maledetta porta.

 

Immediatamente le tre amiche sentirono la serratura scattare. La porta bianca si aprì e sull'uscio comparve una bella ragazza dai capelli biondi con gli occhi nocciola arrossati per il pianto.

 

- Ho aperto la porta, va bene? Non chiamate Erza, per favore – mormorò la biondina.

 

- Oh! Lucy! Finalmente sei uscita! - esclamò Levy, abbracciando la sua amica del cuore.

 

- Sputa il rospo, biondina! Chi ti ha fatto piangere? Chiunque sia io lo ammazzo! - disse furiosa Cana, immaginando mentalmente se stessa che ricopriva di botte un innocuo ragazzo.

 

- Anche se sei la mia rivale in amore, non voglio che Lucy-san pianga - asserì Juvia, piuttosto preoccupata.

 

Gli occhi di Lucy si riempirono di nuovo di lacrime.

 

- Lucy...-

 

- È uno stronzo! - disse la bionda, scoppiando di nuovo in lacrime e tra un singhiozzo e l’altro aggiunse - Non ha mai capito i miei sentimenti...-

 

- Benissimo! Vado ad uccidere Loki -

 

- Vengo con te, Cana-san -

 

Tutte sapevano che Lucy aveva una cotta per il suo migliore amico: Loki. Le era sempre piaciuto fin dalle medie, ma non era mai riuscita a dichiararsi. Nell'ultimo periodo le tre ragazze avevano notato un leggero mutamento dell’umore di Lucy, ma non riuscivano a dare una spiegazione a ciò. Sapevano che forzandola a parlare non avrebbero ottenuto nessuna risposta, per cui le tre coinquiline avevano deciso di aspettare che fosse Lucy stessa a prendere l'iniziativa e confidare loro i suoi problemi. Ma la bionda aveva taciuto ogni cosa fino a quella sera, quando, arrivata a casa si era chiusa nel bagno, piangendo disperata.

 

- Cosa è successo, Lucy? - chiese dolcemente Levy, fermando le due ragazze che si stavano già preparando per assassinare Loki.

 

Dopo molti singhiozzi, Lucy riuscì finalmente a parlare.

 

- Si è messo con Aries – disse con voce rotta dal pianto.

 

- Quella troia! Dovevo immaginarlo! - scoppiò Cana. - Vado ad uccidere pure lei! -

 

- No! - gridò Lucy.

 

- Perché? -

 

- Aries ed io siamo da sempre state amiche di infanzia. Le voglio molto bene e lei in tutta questa vicenda non c'entra. La colpa è solo di Loki che non capisce ciò che provo -

 

- Lucy sei troppo gentile con le puttane -

 

- Cana modera il linguaggio! Ti ricordo che i vicini ci sentono -

 

- Mi pare di averti già detto Levy che non me ne fotte nulla dei vicini -

 

- Oh! Sono certa che te ne fotterà qualcosa, quando verremo buttate fuori di casa per colpa delle tue parolacce -

 

- Cana-san, Levy-san, smettetela di litigare! Juvia non vuole. Juvia vuole solo andare alla festa per incontrare il suo Gray-sama -

 

- La festa! Oh mio Dio! Manca mezz'ora esatta prima che cominci! Dobbiamo ancora prepararci! Lucy vai a sciacquarti la faccia, Cana vai a vestirti e Juvia manda un messaggio ai tuoi amici per chiedere se possono darci un passaggio al ritorno! -

 

- Io non vengo alla festa! – urlò Lucy.

 

- Lucy non fare i capricci. Tu. Vieni. Alla. Festa. Chiaro? Ti trascino e non mi mettere alla prova perché sai che lo faccio! -

 

- Ma ci sarà Loki! -

 

- Zitta! E muoviti che arriveremo in ritardo! -

 

La bionda, rassegnata, andò a lavarsi la faccia, mentre le altre cominciarono a vestirsi. Avevano davvero pochissimo tempo.

 

 

 

***NOTE DELL’AUTRICE***

 

Salve a tutti, sono DaisyChan [e sto morendo di fame]!

 

Sotto esortazione della mia prima lettrice (nonché la mia migliore amica u.u) che mi ha addirittura minacciato che avrebbe pubblicato lei questa “fantastica” [schifosa] storia, mi sono iscritta su EFP e, finalmente, da semplice lettrice silenziosa, ho deciso di pubblicare qualcosa di mio....ebbene, eccomi qui! Siate clementi con me, non linciatemi per l’enorme porcheria che ho creato [ho ancora i sensi di colpa per aver pubblicato questo prologo], vi chiedo umilmente perdono!

 

Dunque, tornando alla storia, questo capitolo è un semplice prologo [ma dai! Non si era capito]. Mi è servito principalmente a presentare le quattro protagoniste che narreranno tramite il loro punto di vista il corso degli eventi. I primi capitoli che pubblicherò li userò per farvi conoscere le protagoniste, dunque non succederà un granché (almeno inizialmente). Poi, a mano a mano, scoprirete la trama.

 

Tengo a dirvi che questa storia per me è una sorta di esperimento. Fino ad adesso, ho sempre scritto le storie in terza persona, introducendo di tanto in tanto i pensieri dei personaggi (come ho fatto nel prologo, dove, in questo caso, ho trascritto i pensieri di Levy). La verità è che io non so scrivere in prima persona. Non so spiegarlo, ma ho una specie di blocco. Qualunque cosa io elabori in questo modo viene una vera e propria schifezza. Dunque, come al mio solito, mi sono incaponita, decidendo di provare a scarabocchiare una storia del genere. Vi prego di lasciare un commento. Fatemi sapere se ci sono eventuali errori [quelli purtroppo ci sono sempre] grammaticali e/o di battitura che ho fatto. Non me la prenderò per eventuali critiche ect. insomma, sono qui per imparare e le critiche mi servono proprio per questo.

 

Dunque, un bacio!

 

DaisyChan.

 

 

 

Ps: non potete immaginare la mia gioia nello scrivere per la prima volta le “N.d.A”! Sono troppo emozionata!

 

Ps2: Tenterò di aggiornare la storia puntualmente. Inizialmente sarò piuttosto veloce con gli aggiornamenti (i primi otto capitoli li ho già scritti, devo solo riguardarli con attenzione), ma non vi assicuro di mantenere la stessa puntualità durante l’anno scolastico (che quest’anno sarà anche abbastanza impegnativo). Perciò, ci si vede! Bye.

   
 
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