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Autore: Sinnheim    17/09/2016    3 recensioni
Versione 2.0, modificata ed arricchita.
Secondo volume della serie "A Dance of Light and Shadow".
Tre anni dopo la pubblicazione del suo primo diario, Bloom si vede costretta a scrivere di getto tutto ciò che è accaduto negli ultimi mesi, non per svago, ma per raccontare quella terribile verità che ha colpito tutti ma che nessuno è stato in grado di capire in tempo. Azioni terribili richiedono terribili provvedimenti e Bloom, ancora una volta, è pronta a pagare il prezzo delle conseguenze delle sue azioni e di quelle degli altri. Questa volta, però, senza essere sicura di cosa ciò comporti. Sequel de Il Canto della Guerra.
Genere: Drammatico, Fantasy, Introspettivo | Stato: completa
Tipo di coppia: Nessuna | Personaggi: Bloom
Note: nessuna | Avvertimenti: Contenuti forti
Capitoli:
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- Questa storia fa parte della serie 'A Dance of Light and Shadow'
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CAPITOLO 9: LA SINFONIA DEL DESTINO

 

 

Fu come risvegliarsi da un brutto trauma: la testa bruciava terribilmente, sentivo la bocca come incollata e tutto il mio corpo era dolorante e rigido, in particolare avevo una fitta terribile al petto.

La mia vista era fioca: non riconoscevo alcuna forma o colore intorno a me. Iniziai ad avere paura, un terrore micidiale dell'ignoto. Non sapevo dove mi trovavo, cosa era successo, niente di niente. Poi, all'improvviso, sentii una voce a me molto familiare e subito tirai un sospiro di sollievo.

«Per il Sacro Drago! Ci sei riuscita davvero! Accidenti, Faragonda corri qui!»

La preside con Hagen? Che diavolo ci faceva su Hoggar quando era ricoverata dalla Griffin? Ero troppo stanca e dolorante per farmi domande, non ci stavo capendo più niente.

«Bloom! Ragazza mia, ce l'hai fatta! Grazie al cielo!» disse con voce commossa. Sentii l'anziana donna singhiozzare piano. «Io ero profondamente contraria a tutto questo, non ti avrei mai dato il permesso di fare una cosa del genere!»

«Faragonda! Lo sai che non ricorda niente, non il travolgere!» disse severo il Maestro dell'Acciaio Lucente. Il suo tono era grave e lieto allo stesso tempo.

Di cosa stavano parlando? Avevo una smania terribile di sapere cosa diavolo stesse succedendo, anche perché ciò non faceva altro che farmi innervosire. Provai ad alzarmi, ma la fitta al petto si fece incandescente e urlai di dolore.

«Ehi, ferma, ragazza! Hai subito un forte trauma, sai?»

Le voci di entrambi erano davvero strane: un misto di gioia, sollievo e tristezza che non sapevo davvero come interpretare. Non seppi dire perché, ma sentii l’ansia montare prepotentemente.

«A-acqua...»

Mi portarono subito da bere e cercai di mettere bene a fuoco: ero in una casa, su quello non c'erano dubbi. Mi trovavo su un letto ampio e comodo; intorno a me c'erano molti mobili in legno che davano al tutto un'aria molto rustica.

Dovevo assolutamente svegliarmi dal mio torpore, così iniziai a muovermi lentamente tra le coperte per riattivare il mio corpo. Mi portarono da mangiare e dei farmaci per il dolore, tanto era il bruciore che avvertivo nei miei tessuti; dopo poche ore di riposo mi sentii abbastanza in forze per farmi spiegare la situazione assurda in cui mi trovavo.

«Voi... non dovreste essere qui, sono... sono ricercata, sapete».

Hagen scoppiò a ridere e Faragonda fece lo stesso, mi sentivo presa in giro da due bambini.

«Abbiamo visto! Gran bella prova, degna di un'Erede del Drago! E poi, dove dovremmo andare? Questa è casa mia!»

Chiusi un attimo gli occhi in preda alle vertigini, poi ricominciai a prestare attenzione.

«Mi spiegate che diavolo succede, allora? Faragonda, tu dovresti essere a Magix dalla Griffin».

La mia cara preside mi strinse la mano: quel contatto fisico mi diede un sollievo e un benessere che credevo non fosse più possibile.

«Lo so, Bloom... è una storia parecchio lunga, se vuoi riposarti ancora...»

Scossi forte la testa: volevo sapere, ne avevo bisogno, o sarei impazzita. Hagar si ritirò in cucina per preparare una tisana, lasciando a Faragonda il compito di iniziare a raccontare quella follia.

«Ragazza mia, non so davvero da dove cominciare. Dunque, partendo dall'ovvio: ciò che hai vissuto fino a oggi non era reale. Era tutto un... 'sogno', per il momento chiamiamolo così».

Non potevo credere alle mie orecchie.

«V-vuol dire che... le Winx, Musa, Riven... loro... loro non sono morti? Davvero

Scoppiai a piangere senza nemmeno accorgermene: un pianto represso, carico di dolore e tensione. Erano vivi. Erano tutti vivi. Faragonda mi sorrise dolcemente, poi continuò a parlare.

«Esatto. Io non sono una Orphan, le ragazze e i ragazzi stanno tutti bene».

Respirai profondamente tormentata dai dolori al petto e chiesi di andare avanti.

«È cominciato tutto quando hai iniziato a notare gli strani comportamenti delle persone e l'insolito aumento degli Orphan. Hai capito subito che qualcosa non andava e sei venuta da me. Anche stavolta, mi duole dirlo, senza interpellare le Winx o Daphne. Come al tuo solito, avevi deciso di tenerle fuori dalla questione finché non avessimo avuto prove concrete che c'era davvero qualcosa di cui preoccuparsi. Abbiamo coinvolto anche la Griffin nelle nostre ricerche, ma non abbiamo concluso niente».

«E così, siete venute da me» esordì Hagar portando le tisane per tutti. «Quando si tratta di stranezze, sono imbattibile!» disse ridendo. È sempre molto allegro quando c'è Faragonda nei paraggi.

«A parte gli scherzi, c'è un motivo ben concreto se avete pensato di rivolgervi a me: Bloom non c'entrava niente, le streghe e le fate tanto meno, se in giro c'era qualche super cattivo la ragazza lo avrebbe saputo subito. Pertanto, la cosa non aveva nessun senso. Gli esseri magici diventano Orphan senza motivo e, coloro che non possiedono poteri magici, perdono la testa. Qual è il filo conduttore? Cos'è che hanno in comune tutti quanti?»

Rimasi perplessa ma, per quanto mi spremessi le meningi, proprio non ci arrivavo.

«L'Universo, ragazza! La struttura stessa della vita che tiene in piedi tutto! Viviamo tutti sotto lo stesso cielo, dopotutto!»

«La Fiamma del Drago» sussurrai a bassa voce, come se fosse un segreto terribile da tenere al sicuro da orecchie indiscrete.

«E si dia al caso che io sia uno dei massimi esperti. Per poterla usare nella forgiatura delle armi ho dovuto studiarla a fondo, comprenderne i meccanismi e imparare a maneggiarla. Quando avete pensato a questa eventualità, siete venute da me in cerca di risposte».

«E le abbiamo trovate?»

«Sì, Bloom... le abbiamo trovate».

Faragonda si torturava le mani: stavamo arrivando al punto della questione e ciò la spaventava terribilmente.

«Sappiamo come la Fiamma del Drago sia la struttura stessa dell'Universo Magico, sappiamo che è il suo pilastro, ciò che lo sostiene. Ma cosa succede se questa struttura viene alterata? È questo che volevamo chiedere ad Hagen» disse Faragonda in modo appassionato, come se stesse tenendo una lezione. «Come sai, l'Universo è costituito da energie positive e negative, che è la sua neutralità a tenerci tutti in sano equilibrio: ogni fonte di magia bianca e nera, ogni fata, ogni strega, ogni essere magico, coesistono tutti in questa realtà in armonia, senza che una parte prevalga sull'altra».

«Cosa succede se l’equilibrio si rompe?»

«Nel momento in cui una delle due energie venga meno o diventi più potente dell'altra, l'Universo... si corrompe. Letteralmente. Inquinando la fonte della sorgente, inquini tutto il fiume...»

Stavo cominciando a capire, iniziai a provare brividi gelidi.

«Mi sta dicendo, quindi...»

Non riuscivo nemmeno a elaborare una frase sensata per quanto era assurdo quello che stavo pensando.

«Sta dicendo che è l'Universo stesso che sta corrompendo l'anima delle persone, ragazza» finì per me Hagar, poi continuò: «Alterando la struttura dell'Universo, si sconvolgono e si riscrivono le sue leggi. Noi siamo costruiti con le leggi 'vecchie', per così dire. Siamo fatti per vivere in equilibrio con le forze cosmiche, e ora questo equilibrio non c'è più. Inoltre, poiché la nostra anima è anch'essa struttura dell'Universo, beh... è un gran macello. Gli esseri non magici perdono la ragione a poco a poco, mentre gli esseri magici vanno incontro a corruzione. Bada bene, giovane Custode. Non viene corrotto il loro potere, viene corrotta la fonte del loro potere. Diventano Orphan perché cambia la natura stessa della loro anima... è come un veleno che agisce lentamente ma inesorabile, a cui non c'è antidoto».

«M-ma è impossibile! Cosa può essere tanto forte da ribaltare le leggi dell'Universo?»

«Qualcosa che hai già affrontato, ragazza mia... otto anni fa, per la precisione. Quando hai affrontato e ucciso le Trix, in quel momento cambiò qualcosa di essenziale, di vitale».

Sgranai letteralmente gli occhi. No… no, no, no. Non potevo essere io la causa, non di nuovo, per gli dei, non di nuovo.

«Eden fu il primo pianeta creato dal Drago, lo sai bene. Fu la sua dimora per molto tempo, e fu impregnato del suo potere fin nelle viscere. Non fu catalogato come pianeta sacro solo per questo motivo, sai. Eden è estremamente importante per il suo ruolo. È una fonte di energia positiva tra le più grandi che esistano, è fondamentale per mantenere l'equilibrio. Le streghe albergarono su di esso per quattro mesi, e per quattro mesi hanno accumulato energia negativa per corrompere la Fiamma del Drago di tua sorella. Inoltre, durante il vostro combattimento, si sono sprigionate ulteriori energie negative potentissime, appartenenti sia alle Trix, sia a… te».

«Accidenti, Faragonda, è unitile girarci intorno, addolcire la pillola non serve a niente. Bloom, te e le Trix avete inquinato Eden con la magia oscura. Parliamoci chiaro, in condizioni normali nessun essere magico sarebbe in grado di corrompere un intero pianeta, ma voi avevate poteri abnormi. Certo, quasi tutto il lavoro è stato delle streghe, ma anche tu hai contribuito. In tutti questi anni, Eden ha emesso sempre meno energia positiva e sempre più energia negativa: più la sua natura cambia, più gli effetti collaterali sulle persone aumenteranno. Quando il pianeta sarà completamente corrotto... ho paura che gli esseri viventi cesseranno di esistere».

Rimasi congelata sul posto: mi stavano dicendo che avevo contribuito a segnare la morte di miliardi e miliardi di vite, che l'amore per mia sorella e le mie azioni volevano in cambio... la vita. La vita di tutti. Mi misi le mani sul volto e un gran senso di nausea di pervase, ma Faragonda cercava comunque di rassicurarmi.

«Bloom, ascolta: se fosse andata diversamente, a quest'ora nemmeno ne staremmo parlando! Le Trix avrebbero sterminato tutti comunque, tu ci hai donato perlomeno una speranza!»

«È vero, giovane Erede. Non corrucciarti, ci hai dato più tempo!»

«Continuate... continuate a spiegarmi. Cosa è successo poi?»

«Volevi vedere con i tuoi occhi gli effetti che avrebbe portato questa nostra teoria. Volevi verificarla di persona, ma aspettare era rischioso: se le nostre ipotesi erano giuste, ogni momento era prezioso e non poteva essere sprecato».

Hagar si alzò e andò nell'altra stanza, tornò poi con il tomo sugli incantesimi unici degli Eredi della Fiamma del Drago, e me lo posò sulle gambe.

«Ho suggerito di usare un incantesimo che si trova qui dentro. Sai, su questo libro ci ho studiato, ricordo la maggior parte del suo contenuto. C'è un rituale che permette a un Custode di vedere il futuro più probabile, ed è quello che hai fatto tu».

«Quindi... ho visto il futuro?»

Hagar annuì.

«Il futuro più probabile. Se le cose non cambieranno, quello che hai visto è quello che accadrà con più probabilità, ma potrebbe anche non accadere. È una possibilità».

Rimasi a rimuginare per un po', persa nei miei pensieri. Faragonda continuò il discorso.

«Inoltre, c'è un altro fattore di cui tenere conto. Hai senz'altro notato come gli eventi siano degenerati così in fretta, vero? Esasperati fino all'inverosimile. A volte era come vivere un incubo».

Annuii stupita, la preside aveva centrato in pieno le mie sensazioni.

«Diciamo che era davvero una sorta di... incubo. Quello che hai vissuto non era reale, dopotutto. La tua psiche potrebbe aver alterato la qualità della tua visione, come nei sogni, appunto. Flora si sarebbe comunque tolta la vita, magari dopo qualche anno e in altre circostanze, ma lo avrebbe fatto. Capisci, Bloom? Sono incerte anche le modalità con cui gli eventi avranno luogo».

Accidenti, quanto era complicato... non mi stupisce che io abbia chiesto aiuto a due cervelli come i loro. Io, a malapena, stavo capendo cosa stava succedendo.

«Come ho fatto a vedere tutto questo?»

«Tu possiedi la Fiamma del Drago che sorregge ed è, allo stesso tempo, la struttura stessa dell'Universo. Hai la facoltà di ancorare la tua coscienza ad essa e usare la Fiamma per manipolare l'Universo a tuo piacimento, come per esempio trasferire la tua anima avanti nel tempo e aggrapparti alla futura te come un parassita, diciamo. Oppure come un'ospite, per essere più gentili. È un rituale molto pericoloso» disse Hagen cupo.

«Immagino c'entri questo dolore».

«Fu terribile, davvero. L'unico modo che avevi per staccare la tua anima e la tua Fiamma del Drago dal tuo corpo era quella di... di ucciderti. Abbiamo usato l'Embrium scarlatto per fermare il tuo cuore, permettendoti di svincolare l'anima dal corpo. Poi ti abbiamo rianimata e abbiamo curato il veleno. Mentre eri in coma, ho usato le mie capacità divinatorie per vedere quello che vedevi tu dall'altra parte» aggiunse Faragonda.

Non sapevo se essere meravigliata dalla figata cosmica della cosa o esserne terrorizzata a morte.

«Ma io non ricordo niente!»

«Quella è stata opera mia» mugugnò Hagen. «Prima di partire, ci hai chiesto di cancellarti la memoria per poter vivere l'esperienza nel modo più puro possibile, e per essere assolutamente sicuri che quello che sarebbe successo... sarebbe successo. Quando sei arrivata nella te stessa del futuro, ho manipolato la tua Fiamma e ho cancellato i tuoi ricordi, inserendo poi una sorta di 'via di fuga': nel momento in cui le cose si fossero messe male, la Fiamma ti avrebbe inculcato in testa il desiderio irremovibile di venire da me. Diciamo che mi sono auto impostato come segnale di stop al rituale. Non eravamo nemmeno sicuri che tu riuscissi a staccare la tua anima dal corpo!»

Rimasi a contemplare per un po' il libro. Calò un silenzio carico di tensione: sentivo, in qualche modo, che la cosa non sarebbe finita lì. Dovevo fare i conti con le mie azioni, dopotutto era stata anche colpa mia.

«Beh, mi pare ovvio che le nostre idee fossero giuste, alla fine. Un caos del genere non sarebbe mai scoppiato se Eden non fosse stato corrotto. Esattamente, quanto avanti sono andata nel tempo? E quanto sono stata in coma?»

«Dal momento in cui sei arrivata a quello in cui è finito tutto, direi circa... un anno da oggi. Sei stata in coma una settimana» disse Hagar, teso come una corda di violino. Voleva dirmi altro ma si fermò, come immaginavo.

«Un anno prima che quel che ho visto accada... d'accordo. Come lo fermiamo?»

Nessuno dei due parlò: piantarono gli occhi al pavimento e tacquero per qualche secondo, poi il Maestro dell'Acciaio Lucente posò una mano sulla spalla di Faragonda per darle forza.

«Ci abbiamo pensato molto, ragazza mia. Abbiamo vagliato ogni possibilità, ogni modo, davvero. Le cose possibili da poter fare sono solo due: la prima, è quella di aspettare e vedere se il futuro che ci attende è davvero quello che hai visto e, nel frattempo, cercare una soluzione che non sia... la seconda».

«Qual è la seconda possibilità?»

La preside fece un grosso respiro.

«Ti ricordi come hai purificato la Fiamma del Drago di Daphne? Allo stesso modo, potresti purificare Eden. Farlo, però, ha un costo: il tuo potere verrebbe completamente corrotto e tu diventeresti... un demone. Un demone tanto potente da poterci sterminare tutti».

Allentai la presa delle mani che torturavano il lenzuolo e, finalmente, fu chiara la scelta che dovevo prendere: dovevo morire o lasciar che gli altri morissero. Mi sentii come svuotata di ogni emozione: non c'erano più nemmeno lacrime da piangere, ero satura.

«È… chiaro. Dovrei purificare Eden, trovare chi è abbastanza potente da potermi uccidere e l'energia oscura sparirebbe con me. Risolverei la cosa alla fonte».

Hagen camminava avanti e indietro per la stanza come un leone in gabbia.

«Sì, ma non è così semplice. Ormai il processo di corruzione è iniziato. Anche se ristabiliamo l'equilibrio, il danno ormai è fatto! Quel che hai visto potrebbe accadere ugualmente! E se quel futuro accadesse nonostante tutto, l'unica che potrebbe far qualcosa sei tu, ma saresti morta. In entrambi i casi saremmo spacciati. Per non parlare poi del resto: nessuno nell'Universo è tanto potente da poterti uccidere, una volta che sarai un demone perderai completamente la ragione e sarà impossibile fermare la tua furia».

Mi accasciai sul letto e mi lasciai andare al pianto: non era disperato né violento, semplicemente le mie lacrime uscivano da sole senza troppi ostacoli. Faragonda si sedette vicino a me e cercò di consolarmi in ogni modo, mentre Hagen si trasferì nell'altra stanza, perso nei suoi pensieri.

 

 

Questo è quanto.

Devo decidere se avere fiducia nelle persone che amo, pregare che mi uccidano e che vada tutto bene dopo la mia dipartita, oppure condannarli a forse morte certa e cercare altre soluzioni che, molto probabilmente, non esistono.

E qui, torniamo all'inizio di ciò che ho scritto: ho preso la mia decisione basandomi unicamente sul mio egoismo, sulla mia egoista speranza che fili tutto liscio e che tutti siano sani e salvi. Ho scritto tutto questo per un solo motivo: resistete.

Questo è quello che potrebbe succedere, ma voi potete fare qualcosa: combattete questo veleno giorno dopo giorno, sforzatevi di amare e di non odiare più. Quando vi sentirete iracondi per motivi che non conoscete, quando vi accorgerete di star diventando degli Orphan, non disperatevi, non incolpate nessuno ma sforzatevi di combatterlo, di accettarvi nonostante tutto, perché non è colpa vostra né di nessun'altro.

E se, un giorno, coloro che amo dovessero fare quel che avete letto, o se qualcuno che amate dovesse farlo, non odiatelo, non giudicatelo, ma aiutatelo a fermarsi.

C'è un male che non può essere fermato, dobbiamo fronteggiarlo tutti insieme... fate sì che il mio sacrificio non sia stato vano. Io volevo vivere in pace, volevo avere una famiglia, e potrei comunque averle tutte queste cose, ma le incertezze sono troppe. E io... io non posso barattare un futuro troppo incerto con le vostre vite.

Si tratta di avere coraggio, a questo punto. Vi sto lasciando la mia eredità, una via di fuga: sappiate usarla.

Mamma, papà, Daphne, Sky, Winx, Specialisti, tutti... vi amo. Siete stati tutta la mia vita, non vi dimenticherò mai. Siate forti ma, soprattutto: siate folli. Perché quello che vi sto chiedendo di fare è davvero pura follia.

La mia mano si è fermata. Non trema più. La paura è fluita via, come un fiume sporco.

Volgo gli occhi al cielo e prego con tutta l'umanità di cui ancora dispongo: Drago della Vita che mi hai baciato la fronte alla mia nascita, chiunque sia in grado di ascoltare e accogliere la mia preghiera, vi prego, vi scongiuro. Fate sì che questo diario abbia una fine. Fate che qualcuno ne scriva le pagine finali.

Non mi rimane altro che una supplica sulle labbra.

 

  
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