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Autore: Lil_Meyer    09/05/2009    3 recensioni
[Gundam 00] Sumeragi Lee Noriega non è affatto certa che la compagnia di un ex-alcolista possa giovare ad un ex-Innovator. Ma forse, la donna realizza sorridendo, Veda ha più senso dell'umorismo di quello che tutti pensano.
Genere: Generale, Erotico | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato
Note: What if? | Avvertimenti: Spoiler!
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Innanzitutto un grazie a Releuse83 per la recensione! Mi ha fatto davvero piacere! Anch'io sono una stra appassionata di Gundam 00, ed è stato proprio questo amore fulminante a spingermi a pubblicare qualcosa per la prima volta.
Lo so, Sumeragi e Ribbons sono un pairing un po' peculiare, anche se io non riesco a realmente a considerarli come una coppia, nonostante nella mia storia... beh, vedrai che succede (non ho messo certi avvertimenti per niente). ;) Sono due acerrimi nemici ma, a parte quello, rimangono due persone estremamente intelligenti che avrei voluto nella serie vedere almeno una volta insieme. Se si fossero parlati cosa si sarebbero detti? Lei avrebbe cercato di convincerlo che stava sbagliando, perché anche lei c'era passata? Chissà, non mi hanno accontentata, per cui cercherò di rimediare qui. Grazie per la lettura Rel!


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Ci avrebbe scommesso che non si sarebbe fatto saltare le cervella. Nel corso degli anni Sumeragi Lee Noriega ha imparato a giudicare quelli che ha davanti, e Ribbons Almark gli sembra troppo pieno di sé, anche in quel momento, per considerare un’uscita di scena di quel genere. Per quanto per lui possa essere difficile accettarsi, passato il momento di sconforto lei è certa che tornerà ad essere l’arrogante bastardo di sempre.

“Ma io non te lo posso permettere, sono qui per questo.”

Sorride facendo tintinnare il fondo del bicchiere contro la bottiglia di vino che si è concessa. Dopo svariati giorni in compagnia dell’ex-Innovator, ha deciso che ne aveva il diritto.

Ne assapora un sorso, facendo languidamente passare la lingua sulle labbra.

“Ribbons Almark…” sussurra.

Odia vedere la gente in quello stato, anche se lui si merita ogni secondo di quella miseria. Sorride, pensando al momento nel quale l’hanno estratto dalla capsula.

Aveva già avuto modo di notare, in Tieria, in Anew, e nel suo gemello, quanto gli Innovator fossero stati progettati per sembrare angeli tra gli uomini, ma è rimasta comunque stupefatta davanti ai lineamenti eterei di Ribbons. Le è tuttora difficile riconciliare quel viso con la mente contorta e presuntuosa che sa che c'è dietro. L'uomo che ha creato gli A-LAWS, e il Memento Mori.

“Un fottuto omicida di massa. Ma se fossi nata così, e con quei poteri, forse avrei guardato i mortali allo stesso modo. Dall’alto in basso. Anzi, l'ho fatto, senza avere nessuna delle sue doti superiori” borbotta portandosi di nuovo il bicchiere alle labbra. Il liquido le incendia la gola. Trova esilarante che debba essere proprio lei a tirarlo fuori da quella miseria.

“Sarà perché ti capisco benissimo, Ribbons Almark” esclama all’improvviso, ad alta voce, mettendosi a sogghignare da sola.

“È consolante, Sumeragi Lee Noriega.”

La voce di lui la sorprende. Alza la testa trovandolo nel vano della porta, che non aveva sentito aprirsi.

Ha in mano la bottiglia, scolata per metà, e gli occhi leggermente lucidi sono ancora ostili.

Lei alza il suo bicchiere mimando un brindisi. Sa di essere leggermente ubriaca, ma se lui s’è bevuto tutto quel wiskey, deve di certo esserlo più di lei.

Però non c’è esitazione nei passi del giovane quando si avvicina, prendendo una sedia e accomodandosi al suo stesso tavolo. Vi posa la bottiglia sopra e gira su di lei due inquietanti occhi viola.

“Come fate? Io non capisco…”

“A…?”

“Vivere sapendo che le vostre vite sono destinate a finire nel nulla.”

Sumeragi sorride di sbieco. “È questo pensiero che ti attanaglia, Ribbons? Non ho una risposta che va bene per tutti. Ognuno reagisce in un modo diverso, ma suppongo che ben pochi ci pensano, fino a quando non arriva il momento. Per me, almeno, è così.”

Dalla piega che prendono le labbra del giovane, la donna capisce che non ha fornito una risposta molto convincente. “Ognuno cerca di vivere al meglio la propria vita, per quanto è possibile. I migliori, mettono a disposizione se stessi per gli altri, per far avanzare il genere umano. Per essere di aiuto a tutti.”

Sumeragi distoglie gli occhi. “Almeno, è così per Setsuna, e anche Tieria cercava di fare lo stesso.”

“Ed è così anche per te, Sumeragi Lee Noriega?”
Lo guarda sorpresa, e un po’ stupita per la domanda. “Io cerco solo di riparare agli sbagli che ho commesso quando ero più giovane e troppo sicura di me. Tutto qui. Tu dovresti fare lo stesso.”

Ribbons sorride sarcastico. “L’unico sbaglio che ho commesso è stato non distruggere Tieria Erde e Regene Regetta quando ne ho avuto la possibilità.”

“Allora sei destinato a ricadere negli stessi errori, fino a quando non ti ucciderai con le tue mani, stavolta in modo davvero definitivo, però.”
Avrebbe voluto suonare dura, ma tutto l’alcool che si è ingurgitata la fa uscire le parole solo amare. Che lui pensi cosi, lo ritiene un terribile spreco. Incoraggiata dal suo silenzio, decide di dirglielo.

“Sei brillante, ma stai buttando via i tuoi doni. Setsuna te l’ha dimostrato, la via del progresso è nella comprensione del prossimo, non nel dominio. Non ti è bastato perdere tutto quello che avevi, e saltare in aria insieme al tuo Gundam per capirlo? Prima ti renderai conto che la cosa più sana per te è scendere da quel maledetto piedistallo, meglio sarà.”

Per un secondo pensa di aver esagerato, ma lo sguardo di Ribbons diventa improvvisamente divertito.

"Nessun umano mi farà mai cambiare idea. Io sono meglio di tutti voi" le ripete.

Sumeragi sbuffa, allungando il proprio bicchiere per toccare leggermente la bottiglia che Ribbons ha davanti. "Ne sei davvero convinto o sei troppo ubriaco per realizzare di avere detto una cazzata?"

"Sto benissimo."

"Nessuno sta benissimo dopo mezza bottiglia di wiskey."

Lei, di certo, si sente la testa molto leggera.

"Il mio corpo metabolizza l'alcool molto più velocemente del tuo."

La frase, detta nel modo più serio possibile, la fa scoppiare a ridere.

"Ah, è in questo sei meglio da noi? Sei fortunato, ragazzo."

Incredibilmente, anche Ribbons si mette a ridere con lei, un suono argentino che la sorprende. Non sembra molto pericoloso, adesso, né il cinico manipolatore che Tieria e Setsuna le hanno descritto. Non lo deve sottovalutare ma, appoggiando il mento sul palmo della mano, Sumeragi è consapevole dell'impossibilità di staccargli gli occhi di dosso.

Lo sguardo di lui si fissa su di lei, e sembra sfidarla, con la bella bocca piegata in un ghigno sarcastico, che la donna non riesce a non replicare.

La tensione tra loro è calata e risalita in qualcosa di diverso, qualcosa che lei non provava da molto tempo, condita da un vago nervosismo e da brividi lungo la schiena.

“E sei meglio di noi anche in altro?” gli chiede sapendo di stare flirtando con lui senza ritegno.

Se Ribbons è sorpreso non lo dà a vedere. Anzi, il suo sorriso diventa ancora più seducente.

“In tutto quello che ti viene in mente. Però te lo concedo, il suggerimento sull’alcool era prezioso, anche se non capisco a cosa stai mirando, analista strategico.”
Sumeragi è una donna adulta, e sa riconoscere benissimo quando un uomo la desidera. E Ribbons non sta facendo assolutamente niente per nasconderlo. La sua sicurezza la intriga, come la sua ambiguità. Ed è certa che lui conosca benissimo il gioco che stanno giocando. Quello che non immagina è che è lei ad avere il coltello dalla parte del manico.

Sei troppo vulnerabile in questo momento. E forse pensi che seducendomi ti lascerò scappare, o chissà cos’altro. Invece sono io che ho trovato una falla nelle tue difese.’

Distoglie un secondo gli occhi. Il sole è appena calato e la stanza è in penombra. Il resto del personale della villa, medico, cuoco e guardie, hanno l'ordine di non disturbarla. È come se fossero completamente soli. Per un attimo si sente colpevole.

È così facile capirlo. Avevano ragione i Meister, senza Veda gli Innovator sono come dei ragazzini capricciosi e infantili, che pensano che il mondo sia pronto a cascare ai loro piedi. E Ribbons è il peggiore di tutti.’

Però è talmente bello che sa che non rimpiangerà affatto questa parte della missione. Sorride, fissandolo di nuovo mentre scivola giù dallo sgabello.

D’altronde, non credo che Veda se ne avrà a male se mi diverto un po’. Dopotutto lo faccio per il Piano!’

  
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