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Autore: Afaneia    10/05/2009    5 recensioni
Chi ha letto anche solo un paio di canti tutti interi dell'Iliade sa che questo poema ha, alle sue spalle, una trama ben più antica e complessa di quella dei pochi giorni raccontati qui. La trama è molto più incomprensibile di quella della più complicata delle soap opere. Per questo ho scritto questa parodia: per mettere in ridicolo un poema bellissimo, ma in fin dei conti un po' pesante. Qui troveremo un prode Achille perdutamente innamorato del suo Patroclo, un Odisseo che tenta in ogni modo di separarli, uno Zeus particolarmente irascibile e un Ettore troppo dedito alle libagioni...
Genere: Parodia | Stato: completa
Tipo di coppia: Yaoi
Note: OOC | Avvertimenti: nessuno
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ILIADOS Y ILIADOFUL Y

Grazie a Rosalie Hale e Bella Swan e a Smolly_sev, e naturalmente alle mie compagne di classe e al mio staff che mi sostengono.

Poiché l' ILIADEFUL è attualmente conclusa, a breve posterò il ventiquattresimo capitolo, il riscatto di ettore. Non so cosa significhi a breve con esattezza, ma se lo dico dovrebbe essere un buon segno.

Per ora, buon ventitreesimo canto!

 

ILIADOS Y ILIADOFUL Y

Iliadeful, Libro XXIII: I giochi funebri per Patroclo

Tutto soddisfatto Achille portò Ettore al capo acheo, lo appese al muro e lo usò per giocare a freccette ( Ettore ovviamente faceva il bersaglio).

Finito ciò i suoi amici lo portarono da Agamennone, che cercò di convincerlo a lavarsi ma invano: Achi-chan voleva aspettare la sepoltura di Patroclo, sarebbe stato troppo forte il ricordo dei bagni fatti assieme, preferiva di gran lunga puzzare come cornuta capra.

Dopo la cena andò a distendersi sulla riva del mare e si addormentò.

In sogno gli apparve Patroclo che gli disse:

Patroclo: o Achille, che fai, dormi?

Achille: evidentemente…

Patroclo: seppelliscimi in fretta, mio unico amore, i morti non vogliono farmi passare perché ancora il mio corpo è intatto (Achille pensò al cadavere nel freezer e non disse nulla), io mi spallo qui, non c’è neanche una rivista da leggere!!

Achille: come vuoi, cucciolo mio!!

In quel mentre Patroclo scomparve; Achille si svegliò e con i suoi preparò il rogo dove bruciò il corpo di Patroclo. Poi disse ai greci:

Achille: Atride, e voialtri greci, spegnete il rogo con vino lucente, poi faremo una gara in onore di Patroclo.

Tutti contenti gli achei spensero il rogo con la benzina ( il vino preferivano berselo loro) e si radunarono intorno ad Achille, che iniziò a elencare i premi: una donna e un tripode al primo; una cavalla incinta al secondo; al terzo un lebete e la pagina del dizionario dov’era la spiegazione di lebete; al quarto due talenti d’oro; al quinto un’urna a due manici; al sesto un materasso eminflex e la rete a doghe larghe; al settimo un set di coltelli; all’ottavo una batteria di pentole; al nono un tagliaerba; al decimo un Gillette Fusion e un frullatore.

Poi tutto l’esercito acheo giocò a Pesta Odisseo in memoria di Patroclo: arrivò primo Aiace, perché Achille per una volta si era astenuto, sennò vinceva lui.

Si divertirono tutti un mondo, tranne, chissà perché, Odisseo…

Fine Libro Ventitreesimo

   
 
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