La mattina
seguente mi avviai verso il lungo-fiume. Il mio obiettivo era un chiosco presso
il quale avevo preso appuntamento con Robert. Mi ero
premurata di arrivare in anticipo almeno questa volta e mi stupii di trovarlo
già lì ad attendermi. Gli andai incontro il più velocemente possibile,
rattenendomi quel minimo che bastava per non mettermi a correre, e quando gli
fui davanti mi limitai a sorridergli, non sapendo cosa fare. Fu lui a prendere
l’iniziativa: mi posò un dolce bacio sulla guancia sinistra causando un
cambiamento di tonalità del mio viso, che divenne tendente al porpora. Dovetti
ricordare al mio cervello, che pareva partito per le Hawaii, che per vivere era
necessario e feci un respiro profondo, cercando di nascondere questa paralisi
cerebrale a Robert. Penso di poter dire che non ci
riuscii e che se ne accorse, ma che fece educatamente finta di niente. Infatti
mi chiese semplicemente:”tutto bene?”
Io diventai ancora
più rossa ma almeno riuscii a formulare una frase di senso compiuto:”sì, tutto ok. E tu stai bene?”. Che domanda stupida, pensai, ma fu il
meglio che fossi in grado di fare.
“sicuro, anche se
questa notte non ho dormito”
“mi spiace, come
mai?”
“Pensavo”
“posso chiederti a
cosa?”
“A te” rispose lui
semplicemente, senza vergogna né imbarazzo. Io mi sentii avvampare: Robert Pattinson aveva tempo da
sprecare pensando a me?! Per poco questa rivelazione non mi fece svenire, e
questa volta se ne accorse senza ombra di dubbio poiché mi disse:
“forse è meglio se
ricominci a respirare…” e lo sentii ridere, pareva veramente divertito dalla
mia reazione. Questo mi fece sentire ancora peggio, e ancora più stupida. Non
potevo solo essere lusingata, perché dovevo reagire così? Forse perché mi ero
resa conto che a me lui piaceva veramente, non come attore ma come persona? La
notte precedente lo avevo sognato, e non solo: il mio inconscio aveva prodotto
l’immagine di lui chiedeva di sposarlo! Avevo passato tutta la mattina prima
del nostro incontro (non avevo il coraggio di chiamarlo “appuntamento”) a
convincermi che era un’opzione irrealizzabile, e ora lui mi illudeva così? Il
mio flusso di pensieri fu interrotto dal suono della sua voce.
“Adesso devi
rispondere” mi ordinò dolcemente, tanto da sembrare una supplica.
“Rispondere a
cosa?” chiesi, davvero non capendo che cosa intendesse
“ alla domanda di
ieri sera: cosa ti aspettavi dal nostro appuntamento e da me?”
Appuntamento:
aveva usato la parola appuntamento!! Quindi per lui noi stavamo uscendo
insieme, o io stavo fraintendendo tutto?
“Pensavo fossi un
ragazzo egoista, pieno di sé, menefreghista, convinto di essere superiore a
tutti e a tutto, insopportabile,…”
“Arriva anche il
momento del “ma” nel tuo discorso?” mi chiese, divertito dall’elenco infinito
di “complimenti” che gli avevo rivolto
“Ma non è stato
cosi” soffiai il più velocemente possibile
“Cioè?” mi chiese
lui, non curandosi di nascondere minimamente il suo interesse
“Non ti sei
dimostrato la persona che io credevo fossi: sei gentile, educato,..” volevo
dirgli anche che mi ero presa un’enorme cotta per lui, ma non ne ebbi il
coraggio.
“E…” mi invitò a
continuare lui
“E cosa?”
“Sei tu che hai
lasciato la frase in sospeso, devi dirmi tu cos’altro volevi aggiungere”
“Non ho nient’altro
da dire”
“Sicura?”
“Certo!” risposi,
cominciando un po’ ad innervosirmi.
“Allora è il mio
turno” constatò
“Il tuo turno?”
non riuscii a capire cosa intendesse
“Sì, il mio turno
di essere completamente sincero con te. Tu sei stata onesta e mi hai detto
tutto quello che pensavi, e adesso è giusto che lo faccia anch’io”. Non gli
avevo detto proprio tutto, ma l’idea generale era corretta e apprezzai questo
suo modo di fare, che mi mise subito maggiormente a mio agio.
“E su cosa
dovresti essere completamente sincero?” chiesi, curiosa e un po’ civetta.
Rise della mia
domanda, ma non fu la sua solita risata rilassata: era un risolino tirato e
anche, addirittura, imbarazzato.
“Allora?” chiesi,
ormai impaziente
“Sul motivo reale
per cui oggi ti ho chiesto di incontrarmi” disse, con la voce ridotta a poco
più che un bisbiglio. Cosa intendeva Robert con
questa affermazione? Cosa poteva essere questo motivo? La mia curiosità levitò
fino alle stelle.
“Spiegamelo: se
non era per questa domanda, perché hai voluto vedermi?”
Lui rimase per una
manciata di secondi immobile, pensieroso, poi trasse un respiro profondo e
cominciò a parlare:
“Dopo il nostro
incontro ho pensato molto a te, poi alla festa ho chiesto di te, e questo lo
sai. Da quando ci siamo visti eri pomeriggio penso solo a te, e anche questo lo
sai. A questo punto dovresti aver intuito la motivazione che mi ha spinto a
chiederci di vederci oggi…”
Aspettò, sperando
che io lo levassi dall’impaccio di doversi spiegare più chiaramente, ma io ero
solo sempre più confusa. Voleva intender davvero quello che pensavo io o la mia
immaginazione era arrivata ad una conclusione completamente errata? Per la
paura di sbagliare e di mettermi in imbarazzo davanti ad una star (che era
anche il ragazzo che mi piaceva) preferii tacere e aspettare che lui si spiegasse
meglio.
“Quello che voglio
dire è che…ecco…penso che si possa dire che…”
COOOOOSAAA? Robert Pattinson era in imbarazzo
davanti a me? Balbettava mentre parlava con la sottoscritta? Ma cosa diamine
era possibile? Forse quella mattina non mi ero mai svegliata, forse stavo
ancora sognando...
“Judith, forse non
ci crederai, ma sto cominciando ad innamorarmi di te. Sei così solare, allegra,
diversa dalle ultime ragazze che ho frequentato…Ecco, adesso ti ho detto tutto.
Tu cosa mi dici?”
La saliva mi si
era seccata in gola, la lingua era tutta impastata, non ero più in grado di
parlare, tanta fu l’emozione. Una dichiarazione d’amore da parte di Edward Cullen? Il sogno di
qualunque teenager, e quindi anche il mio. Ma lui per me non era più solo la
star, era una person vera e proprio, che conoscevo ed
apprezzavo.
“Infatti, Robert, non ci posso credere. Ma non credo neanche che tu
mi stia prendendo in giro, o sbaglio?” chiesi, in realtà più riferita a me
stessa che a lui
“Non ti potrei mai
mentire su una cosa del genere, l’hai capito ormai che non sono una persona di
quel tipo”. Ed io, a questa dichiarazione, decisi di fidarmi.
“Anch’io sento la
stessa cosa, Robert, e non ti sto mentendo”.
Lui si avvicinò,
fino a che non ci separarono che pochi centimetri, e mi guardò negli occhi,
intensamente come mai nessuno prima. Probabilmente voleva essere sicuro di
quello che gli avevo detto, o cercava
qualche segno di indecisione. Non trovandoli, mi posò le mani sulle guance,
accarezzandole dolcemente, e avvicinò ulteriormente il suo viso al mio. Il mio
cuore ormai batteva a mille, sentivo le farfalle nello stomaco, ero quasi sul
punto di svenire. Chiusi gli occhi, in attesa, incapace di reggere l’intensità
di quello sguardo. All’improvviso sentii le sue labbra appoggiarsi sulle mie,
con decisione e insieme con dolcezza. E così mi trovai in paradiso.
Questa è la mia
storia. Da quel momento diventai la fidanzata ufficiale di Robert
Pattinson, fummo inseparabile fino a che… beh, questa
è un’altra storia. Magari un giorno ve la racconterò, ma per il momento accontatevi di questo! Spero di incontrarvi presto, ciao!
Nota
dell’autrice:
e con questo
capitolo metto per la prima volta la parola “fine” ad una fanfiction!!
È un momento indimenticabile!! Almeno questo capitolo spero verrà commentato da
molte più persone che i precedenti (anche se temo sarà una speranza vana)…
comunque è giunto il momento dei ringraziamenti. Un grosso grazie :
- Alle dodici persone che mi hanno messo
in preferite:
1 - AlessandraMalfoy
2 - alice
brendon cullen
3 - bella95
4 - debblovers
7 - meryj
8 - Noemi91
9 - twinings
10 - Xx_scritrice88_xX
11 - _FrancySoffi_
12 - _MissCullen_
- Alla persona che mi ha aggiunto in
seguite:
Kucchi
- A kiarab, FrancySoffi e alice brendon cullen, le uniche che abbiano lasciato una recensione.
Bene, con questo
ho concluso!! Spero di vedervi tra coloro che leggeranno anche le mie altre ff.
in particolare, vi invito a leggere “Jellos Brothers”, che poso io: è una collaboraiozne
tra FrancySoffi, me e milka_boh.
Leggete e recensite numerose, mi raccomando!!! È una sotria
sui Jonas Brothers: se vi
piacciono, dovete assolutamente leggerla, se non vi piacciono, leggetela lo
stesso perché il passatempo preferito di milka_boh è
insultare questi poveri disgraziati… e adesso ho davvero finito!!! Passo e
chiudo.