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Autore: _Atlas_    05/11/2016    4 recensioni
Tony, Pepper e l'evoluzione della loro storia.
Una semplice raccolta di scene quotidiane che hanno segnato la loro relazione in un mix di fluff, commedia e angst; insomma, tutto quello che non vedremo mai al cinema!
[Da Iron Man 2 ad Avengers:Endgame]
Genere: Generale, Sentimentale | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Altri, Pepper Potts, Tony Stark/Iron Man
Note: Missing Moments | Avvertimenti: nessuno
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Influenza
 
 
 
 
 
«38 e mezzo. Niente male, Potts.»
«Stai scherzando?!»
«Affatto.»
Pepper strappò il termometro dalle mani del compagno e verificò lei stessa.
«Ma non è giusto!» brontolò poi una volta appurato che la febbre fosse aumentata parecchio dal leggero raffreddore di quel mattino. Con aria sconsolata si abbandonò sui cuscini del divano e sospirò. «E adesso?»
«E adesso mi merito un premio per aver capito che stessi male almeno tre ore fa. Sono un fidanzato esemplare, non c'è che dire»  disse Tony crogiolandosi nella sua autoesaltazione del momento. Il ghigno di soddisfazione però scomparve non appena vide lo sguardo di Pepper.
«Ehm...che ne dici di sistemarti al piano di sopra? Letto matrimoniale, piumone, televisore a schermo gigante...mmh?»
«Grazie, ma preferisco tornare a casa» declinò la giovane alzandosi a fatica e rabbrividendo per il freddo.
«Come sarebbe? Perchè non puoi restare qui?» chiese Tony sconcertato.
«Ho l'influenza, non mi sembra il caso.»
«Appunto, non dovresti restare sola. Potresti aver bisogno di aiuto.»
«Me la saprò cavare. E onestamente non so come la situazione potrebbe cambiare se restassi qui.»
«Cosa?! Dì un po', pensi che non sia capace a prendermi cura di te?»
«No, è che non vorrei tirassi di nuovo fuori la questione della mascherina...» gli rammentò la donna con un guizzo divertito.
Tony la guardò colpevole, «Ehm...ma è stato tanto tempo fa, adesso non...»
«Cinque mesi fa, per l'esattezza» chiarì la donna «Davvero tanto tempo, già.»
«Beh, sì...nella mia mente in effetti è passato molto più tempo, uh...senti, adesso non c'è motivo che tu vada a casa: è sera, è tardi e hai la febbre. Per una volta penso che potrò tollerare la presenza di una donna influenzata nel mio letto e senza mascherina» disse scrollando le spalle e chiedendosi mentalmente se nel suo ragionamento ci fosse qualcosa di sbagliato. Probabilmente sì, ma il pensiero è quello che conta, dopotutto. Pepper apprezzò lo sforzo e sorrise con stanchezza; suo malgrado dovette ammettere che guidare nelle sue condizioni non sarebbe stato di certo il massimo e, a dirla tutta, l'idea di passare la notte da sola con l'influenza non la allettava particolarmente.
Non che rimanere a casa di Tony fosse la soluzione ideale, la loro relazione per quanto stabilita era ancora molto acerba e non voleva ritrovarsi in situazioni che avrebbero potuto mettere entrambi in difficoltà, ma d'altra parte l'uomo sembrava convinto della sua proposta e alla fine si decise ad accettare.
«D'accordo...questa volta hai vinto tu.»
 
Venti minuti più tardi non si pentì affatto di aver preso quella decisione e il calore delle coperte da cui era avvolta le diede subito una sensazione di sollievo.
In realtà la febbre era salita ancora di qualche decimo e Tony era stato costretto a sistemarle sulla fronte una borsa del ghiaccio per evitare che salisse ulteriormente, mettendo così da parte i luoghi comuni e le dicerie circa la sua totale incapacità di accudire le persone.
«Grazie» mormorò debolmente la donna; era pallida in volto e aveva gli occhi spenti, ma non voleva che Tony rimanesse al suo fianco. Sapeva che la sera amava chiudersi in laboratorio e dedicarsi ai suoi progetti, stare lì con lei non aveva poi molto senso visto che non era neanche di compagnia.
«Non c'è bisogno che tu rimanga» disse quindi «Ho preso un antidolorifico e tra poco starò meglio.»
«Beh, questo è il mio letto...» osservò Tony facendole un sorriso.
«Sì, ma di solito a quest'ora preferisci trafficare in laboratorio.»
«E quindi?»
«E quindi non voglio che tu ti senta obbligato a farmi compagnia. Starò bene...» cercò di convincerlo.
«Pep, mi sento sinceramente non-obbligato a restare» le garantì invece lui con un sorriso, «Guarda che non ho paura dei tuoi germi.»
Suo malgrado Pepper scoppiò a ridere, ignorando per qualche momento il dolore generale che le attraversava il corpo.
«Sono felice che tu li abbia rivalutati» scherzò.
«Beh, sai com'è...se voglio stare con te dovrò imparare a conviverci. Purtroppo erano inclusi nel pacchetto, insieme al terrore dei tuoni e a qualche altra mania non proprio convenzionale» rispose lui con un ghigno malizioso.
«Che cretino» lo schernì la donna prima di rifugiarsi nel caldo avvolgente delle coperte.
«Ehm, vista la mia disponibilità nei confronti dei tuoi germi, non è che potresti...» disse facendole segno di fargli spazio sotto al piumone. Pepper sorrise e gli fece posto, un attimo dopo poi si strinse a lui e insieme concordarono nello spostare la conversazione su argomenti decisamente meno sgradevoli per la serata.

 


*



NdA
D'accordo, questo è l'ultimo capitolo che avevo già pronto da settimane, quindi...niente, spero di rimettermi presto in carreggiata e scrivere il prima possibile anche i successivi :P
Il prompt dell'influenza è sempre stato uno dei miei preferiti e non poteva mancare in questa raccolta, tra l'altro sono in via di guarigione da un brutto virus intestinale e mi sento un po' vicina a Pepper. Peccato che non esista nessun Tony Stark disposto a coccolarmi sotto al piumone, sigh :(
Spero come sempre che il capitolo vi sia piaciuto e vi auguro una buona serata!
 
Alla prossima,
 
_Atlas_
   
 
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