Fumetti/Cartoni europei > Winx
Segui la storia  |       
Autore: Florafairy7    05/11/2016    3 recensioni
- Da un'idea di Ariel99 -
È iniziato un nuovo anno ad Alfea e le Winx sono finalmente libere di dedicarsi con tranquillità ai loro studi.
Purtroppo qualcosa spezza quell'armonia: Miele, la sorellina di Flora, viene attaccata da misteriose creature.
Winx e Specialisti si recano su Linphea per scoprire di più, e scopriranno davvero molto, più di quanto si sarebbero mai aspettati.
Genere: Avventura, Fantasy, Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Brandon, Flora, Helia, Specialisti, Winx
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
Capitoli:
 <<    >>
Per recensire esegui il login o registrati.
Dimensione del testo A A A

RICORDI

I ragazzi arrivarono ad Alfea dopo poco, Musa li aspettò al cancello per permettere loro di entrare, poi fece strada per l'infermeria.

"Musa, come è successo?" Chiese Helia, estremamente preoccupato, mentre raggiungevano l'infermeria.

"Non lo so. Stavamo dormendo, poi Bloom ha gridato e ci siamo svegliate tutte, e poi ho visto Flora che aveva tutto quel sangue... l'abbiamo portata subito in infermeria." Rispose la fata ripensando alla scena con un brivido.

Arrivarono fuori all'infermeria, le ragazze salutarono i loro ragazzi.
Stella andò ad abbracciare Brandon:

"Oh, Brandon, sono così in pensiero! Quando ho visto tutto quel sangue io..." Affondò il viso nel suo petto, Brandon l'abbracciò.

"Ragazze, dov'è Bloom?" Chiese Sky non vedendo la sua ragazza, Aisha rispose:

"È andata a chiamare Faragonda."

Dopo alcuni minuti infatti la preside Faragonda arrivò seguita da Bloom.

"Buonasera, preside Faragonda." Salutò Aisha, la preside ricambiò con un cenno, poi indicò la porta dell'infermeria:

"È con Ophelia?"

"Sì." Rispose Musa, la preside non disse altro ed entrò in infermeria.
Brandon, che teneva ancora Stella fra le sue braccia, chiese a Bloom:

"Allora, come è successo?"

Bloom sospirò e si sedette, Sky le andò vicino, la fata rispose:

"Stavo dormendo, mi ha chiamata e mi ha svegliata, sembrava molto allarmata e mi sono alzata per andare da lei. Credevo si trattasse di un incubo, poi però quando sono arrivata accanto a lei ho visto le sue mani sporche di sangue, la maglia del suo pigiama era tutta sporca, è stato terribile. Ho subito chiamato le altre e l'abbiamo portata qui in infermeria."
Sky l'abbracciò, poi tutti rimasero in silenzio.
Il tempo sembrava essersi fermato, Flora sembrava essere lì dentro da ore. Loro non sapevano come stesse e non potevano accedere all'infermeria.

Helia, ovviamente, era quello più in ansia di tutti. Camminava avanti e indietro per il corridoio senza fermarsi facendo innervosire anche tutti gli altri.
Le ragazze trovarono un po' di conforto nei loro ragazzi, ma uno di loro si poteva dire preoccupato tanto quanto lo specialista dai capelli corvini.

Quello che gli aveva detto Helia l'aveva ferito, ma sapeva che il suo amico aveva ragione. Quel senso di colpa l'aveva perseguitato tutto il giorno, se n'era liberato, ed ora era tornato.
Non poteva fare a meno di pensare che se Flora fosse tornata alla navicella tutto quello non sarebbe successo. E poi, se fosse stata una cosa seria? Una cosa molto seria? Non riusciva neanche a pensarci.

"Brandon, va tutto bene?" Gli chiese Stella notando che lui fissava il vuoto, lui scosse la testa e rispose:

"S-sì... sono solo preoccupato." 
Stella gli sorrise e poggiò la testa sulla sua spalla.
Dopo poco la preside Faragonda uscì dall'infermeria, i ragazzi l'accerchiarono chiedendo informazioni.

"Si è ripresa?" Chiese Bloom.

"Come sta?" Chiese Aisha.

"Mi dica che sta bene." Disse Helia.

Faragonda alzò le mani per fermarli, poi disse:

"Ascoltate, Flora ora ha davvero bisogno di riposare. Il peggio è passato, ma era magia nera, ragazzi. Sentite, ora è tardi, sono sicura che domattina Flora avrà voglia di vedervi tutti, e domani voglio assolutamente sapere cosa è successo su Sakoma. Per ora possiamo stare tranquilli, a domani, ragazzi."
Faragonda si fece spazio e tornò in camera sua.
I ragazzi rimasero per un secondo senza parole, la preside aveva detto tutto e risposto a tutto senza lasciare il tempo di dire altro.

"Voglio vederla." Disse Helia, Aisha lo fermò:

"Faragonda ha detto che ora deve riposare, anche noi vorremmo vederla ma se ne parlerà domani."

"Ma..."

"Aisha ha ragione, Helia." Disse Bloom, "Ragazzi, ci vediamo domani, in ogni caso se ci saranno novità vi faremo sapere."

I ragazzi, anche se controvoglia, tornarono a Fonterossa mentre le ragazze, dopo un'altra occhiata alla porta chiusa dell'infermeria, tornarono in camera loro.

Quella notte nessuno riuscì a dormire, Stella si fece una camomilla temendo che la notte insonne potesse farle venire le occhiaie. Fu l'unica infatti che ci riuscì a prender sonno, le altre si girarono e rigirarono nel letto senza risultato.

Il giorno dopo, a Fonterossa, i ragazzi decisero di saltare le prime lezioni di quella mattina per andare dalla loro amica.
Mentre Sky e Brandon si prepararono per uscire Logan chiese:

"Non sapete come sta?"

"Faragonda stanotte ha detto che il peggio era passato, ma finché non la vedo non riesco a stare tranquillo." Rispose Brandon sbuffando, Sky gli poggiò una mano sulla spalla e, guardandolo negli occhi, disse:

"Brandon, non è colpa tua."

"Andiamo ad Alfea." Replicò Brandon, lui e Sky allora uscirono ma prima che andassero Logan disse a suo fratello:

"Ehi, sta' tranquillo, starà bene."
Brandon gli sorrise increspando le labbra, poi raggiunse i suoi amici.

Ad Alfea le ragazze ebbero la stessa idea dei ragazzi e decisero anche loro di saltare le lezioni, così si prepararono e si recarono in infermeria.
Bussarono alla porta ed Ophelia aprì, Bloom chiese:

"Possiamo vederla?"

"Sì, è sveglia, ma fate piano, ha bisogno di stare tranquilla." Rispose l'infermiera lasciandole entrare.

Flora era stesa sul lettino, aveva l'addome fasciato e portava un top che scopriva la pancia, o almeno la fasciatura.

Appena vide le sue amiche la fata s'illuminò.

"Ragazze!" Esclamò, loro si avvicinarono.

"Flora! Come stai?" Chiese Stella.

"Ti fa ancora male?!" Chiese Aisha.
Ophelia schioccò la lingua e richiamò le ragazze:

"Vi ho detto di fare piano, e tu, signorina, cerca di non muoverti."
Le ragazze si guardarono con aria colpevole, Ophelia tornò dietro la sua scrivania e loro, a bassa voce, continuarono a parlare.

"Flora, allora, come stai?" Chiese Bloom.

"Ora sto bene, ma stanotte è stato terribile, mi faceva così male. Ophelia e Faragonda mi hanno curata con la magia, hanno detto che la mia ferita era causata da magia nera... è tutto molto strano." Spiegò la fata, Musa disse:

"Si è curata magicamente, c'era sicuramente qualcosa sotto."

"Io credevo di essermi curata da sola, ricordo che mentre ero in quell'antro tutto ha iniziato a tremare come se volesse crollare, era legato alla mia magia, credevo di averla usata senza rendermene conto, ma a quanto pare non è così."

"Infatti, credo che siamo stati noi a far tremare l'antro." Disse Tecna, Flora chiese, confusa:

"In che modo?"

"Incantesimo di localizzazione, ti cercavamo. Ma poi non ha funzionato e abbiamo cercato la magia nera, e allora ti abbiamo trovato. La strega aveva coperto tutto con un incantesimo di occultamento."

"Caspita..." Commentò Flora, "... questa strega sembra molto potente."

"L'importante è che ora stai bene!" Esclamò Stella, Flora sorrise.
D'un tratto bussarono alla porta, Ophelia andò ad aprire.

"Anche voi qui? Ha bisogno di stare tranquilla, come ve lo devo dire?!" Disse l'infermiera agli specialisti.

"La prego, Ophelia, ci lasci entrare." La pregò Sky a mani giunte con l'aria da bravo bambino, l'infermiera storse le labbra e poi concluse:

"E va bene, ma fate piano."

Così li lasciò entrare. I ragazzi si avvicinarono subito a Flora e, come le ragazze, la tempestarono di domande. Helia le prese la mano e le chiese:

"Ti senti bene?"

"Sì, sto meglio." Rispose lei con un lieve sorriso, Bloom disse:

"Bene, Flora, ti lasciamo in buone mani, noi andiamo da Faragonda a raccontarle ciò che è successo. Ragazzi, mi raccomando, fate piano o Ophelia vi caccerà via. Torniamo presto."
I ragazzi annuirono e le ragazze lasciarono l'infermeria dopo aver salutato Flora e i rispettivi fidanzati.
I ragazzi sedettero intorno a lei, Nex chiese:

"Ma ti è successo all'improvviso? Tipo che ti sei svegliata circondata da una pozza di sangue?"

Flora fece una smorfia e rispose:

"In una maniera molto meno tetra ma sì, è successo all'improvviso. Cosa importante: la nostra nemica è più potente di quanto pensassimo, ha detto Faragonda che la mia ferita era provocata da magia nera."

"Non importa quanto sia potente, si è messa contro le persone sbagliate!" Esclamò Sky con un sorriso, Flora disse:

"Credo sia meglio se raggiungiate le ragazze, io me la cavo anche da sola, non devo fare praticamente nulla."

"Sei sicura? Perché se vuoi rimaniamo." Disse Timmy, Flora annuì:

"Sì, sono sicura, andate."

I ragazzi allora la salutarono e lasciarono l'infermeria, prima che potesse andare Flora chiamò:

"Helia?"

Lo specialista si fermò e fece gesto agli altri di andare, allora tornò sui suoi passi e prese la mano a Flora.

"Dimmi."

"Non sei più arrabbiato?" Chiese la fata con la voce un po' tremante.

"Flora, quando ho saputo cosa ti era successo, stanotte... io... io credo di non aver mai avuto tanta paura. Se penso a che cosa ti ha portato qui allora sì che sono arrabbiato, ma stanotte mi sono reso conto di amarti più di quanto mi possa mai arrabbiare. Sei tutto per me, Flora."

"Helia, ti amo." Disse la fata e si sporse verso di lui, così lo baciò.

"Rimango qui con te, va bene?" Chiese Helia, lei annuì sorridendo dolcemente:

"Non desidererei nessun altro."

Nel frattempo gli altri avevano raggiunto le ragazze nell'ufficio di Faragonda.
Quando entrarono Aisha disse loro, a denti stretti:

"Non dovevate rimanere con Flora?"

"Ci ha mandati lei qui!" Si giustificò Nex, le ragazze si guardarono capendo che la loro amica, tra tutti, in quel momento voleva solo Helia.
Faragonda scrisse l'ultima riga sul suo foglio così posò la penna e mise da parte i documenti e si dedicò ai ragazzi.

"Ora mi dite esattamente cosa è successo ieri su Sakoma."

"Vede, preside Faragonda, abbiamo trovato il palazzo reale di Sakoma, e lì degli strani soldati fatti di neve ci hanno attaccati, uno di loro ha ferito Flora con la sua spada e l'ha portata via." Spiegò Bloom, Faragonda si accigliò, Stella continuò:

"Ma poi l'abbiamo ritrovata, era in un altro palazzo che invece era fatto di ghiaccio e non congelato come l'altro. E lì c'erano altri soldati di neve e un pupazzo di neve malvagio gigante."
Faragonda alzò un sopracciglio, Musa continuò:

"Abbiamo salvato Flora e la sua ferita si era magicamente risanata. Lei ha detto di aver incontrato la strega che l'aveva rapita, una certa regina Yana, e con lei c'era una certa Lenny. Questa Yana dice di essere la minaccia di cui parla la profezia, ma ha la magia, e Nikolai dovrebbe avergliela tolta... ed è tutto molto strano."

Faragonda li guardò, prese un respiro e disse:

"Sono stata un'irresponsabile a mandarvi lì. Non era pronta, sapevo che non era pronta."

"Ma, preside Faragonda..." Provò a dire Bloom ma la preside disse:

"Quella ferita... era magia nera. Era un sortilegio, ho dovuto aiutare Ophelia per curarla. Questa Yana è potente, e molto. Come avete fatto a vincere la battaglia?"

"Siamo scappati, in realtà. Quei soldati erano troppi." Rispose Sky.

"E lei vi ha lasciato andare?" Chiese la preside assottigliando gli occhi, pensosa.

"Sinceramente non ce lo siamo chiesto, abbiamo pensato solo a salvare Flora e andare via di lì. Ma in effetti è strano..." Rispose Tecna, la preside disse:

"Per qualche motivo l'ha fatto ma ha voluto ricordarci quanto fosse potente con quello che ha fatto a Flora." La preside sospirò, "Non c'è altro?"

"In effetti sì, ci sarebbe dell'altro." Disse Aisha.

"Di che si tratta?"

"La Natura di Linphea ci ha chiesto di trovare il cuore della natura, ci avrebbe aiutato in qualche modo. Abbiamo scoperto che è un ciondolo, e al momento è proprietà della regina di Isis."

"Oh, bene, contatterò la regina immediatamente, se è ciò di cui abbiamo bisogno per sconfiggere questa Yana la regina Agata non potrà dirmi di no. Purtroppo non ne conosco le proprietà, di cosa si tratta?"

"Non lo sappiamo, non sappiamo nemmeno se sia magico... ma Vymarna ci ha detto di trovarlo." Rispose Bloom.

"Bene... andate dalla vostra amica, dopo quello che ha passato stanotte vorrà avere vicini i suoi amici, io mi metto in contatto con la regina." Concluse Faragonda, i ragazzi allora la salutarono ed uscirono dal suo ufficio.
Il gruppo si diresse in infermeria, lì trovarono Flora ed Helia che si tenevano per mano.
Flora si rivolse ai suoi amici:

"Allora, che ne pensa Faragonda?"

Aisha sedette sul lettino e raccontò tutto alla sua amica, alla fine Flora concluse:

"Oh, bene, speriamo che la regina ascolti Faragonda."

In quel momento arrivò Ophelia che disse:

"Il tempo per le visite è terminato. Forza, fuori, questa fata ha bisogno di riposo."

"Ophelia, per favore..." Provò a dire Musa ma l'infermiera ribadì:

"Ho detto fuori. Forza!"

Così Flora salutò le sue amiche, che promisero di tornare dopo le lezioni, e i suoi amici che invece dovevano tornare a Fonterossa.
Lasciata l'infermeria salutarono le loro ragazze, Sky disse a Bloom:

"Se ci sono novità fateci sapere."

"Certo." Annuì la rossa.

Stella diede un bacio a Brandon e gli disse:

"Tesoro, mi dispiace, ma credo che oggi non potremo uscire, rimaniamo con Flora."

"Ma certo, Stella, tranquilla, usciremo un altro giorno." Sorrise il ragazzo.

Così le ragazze raggiunsero in tempo la lezione di pozionologia di metà mattinata e i ragazzi andarono via.
Erano quasi al cancello quando Brandon si fermò e disse:

"Scusate, ho dimenticato una cosa... andate pure."

"Ma, Brandon..." Provò a dire Sky ma il suo amico aveva già preso la direzione opposta.

"Cos'ha dimenticato?" Chiese Nex a Sky, lui si strinse nelle spalle.

Flora era in infermeria ed era stesa sul suo lettino ripensando a ciò che le era successo. Toccava col dito la fasciatura che le avvolgeva l'addome. Lei, Flora, ferita durante un combattimento, e non uno qualsiasi, era stato un combattimento con la spada!
D'un tratto bussarono alla porta, il filo dei suoi pensieri fu interrotto e gettò subito un'occhiata alla porta curiosa di sapere chi potesse essere, ma dalla sua posizione sapeva che non sarebbe riuscita a vedere niente.
Ophelia sbuffò ed andò ad aprire.

"Di nuovo qui?! Il tempo delle visite è finito!" Esclamò l'infermiera incrociando le braccia.

"La prego, Ophelia, ci vorrà un minuto." Disse Brandon poggiando una mano sullo stipite della porta con impazienza.
Ophelia alzò gli occhi al cielo, poi, con aria severa, disse:

"Un minuto, poi ti caccio fuori."
Brandon le sorrise:

"Grazie." Così entrò.

Raggiunse Flora e lei fu molto sorpresa di vederlo, si tirò un po' su, imbarazzata.

"Brandon, che ci fai qui?" Chiese la fata, lui si avvicinò al suo lettino e rispose:

"Flora, mi dispiace tantissimo per quello che ti è successo."
Flora sospirò e disse:

"Credevo ne avessimo già parlato, non è colpa tua."

"Sì che è colpa mia! Sono io quello che ti ha messo una spada in mano! È colpa mia se non sei tornata subito alla navicella e sei stata ferita! Mi dispiace così tanto." Abbassò lo sguardo, Flora gli prese la mano:

"Okay, cerchiamo di vederci chiaro. Brandon, io non ce l'ho assolutamente con te, perché dovrei? Tu mi hai aiutata quando ne ho avuto bisogno. Tu lo sai come mi sentivo, te l'ho detto, anzi, l'hai capito tu prima che potessi dirtelo: mi sono sentita inutile. È stato orribile. E poi sono venuta da te, e tu mi hai insegnato a difendermi e non hai idea di come mi sia sentita ieri."

"Dolorante?" Chiese lui, scuro in viso. Flora sorrise:

"No, prima. Ieri, quando ho raccolto quella spada mi sono sentita parte del tutto, mi sono sentita in movimento con il tutto. È stato elettrizzante, un po' spaventoso, anzi, molto spaventoso, ma elettrizzante. Non mi sono sentita debole, ed è stato grazie a te. Ora, se vuoi chiedermi scusa per questo, fa' pure, non rifiuterò le tue scuse, ma a patto che tu non rifiuti il mio ringraziamento."

Brandon le sorrise e le strinse la mano che le stava tenendo, poi le disse:

"Ti voglio bene."

"Ti voglio bene anch'io." Sorrise Flora.

"Ascolta, ho promesso una cosa ad Helia: se tu non vorrai più toccare una spada, allora non sarò io quello che te ne farà prendere una."

Flora si rabbuiò, rifletté, poi replicò:

"Helia mi ha perdonata, cioè, non proprio. Mi ha detto che mi ama più di quanto sia arrabbiato con me. Credo che per il bene della nostra relazione dovrei rimettere la spada nel fodero..."

"È quello che vuoi?" Chiese Brandon, lei rispose:

"Non ti nascondo che mi è piaciuto combattere ieri, e mi piace allenarmi con te, ma amo Helia e se questo lo fa soffrire credo che dovrei mettere fine a tutto questo."

Flora guardò il suo amico, sembrava dispiaciuto.
Brandon forzò un sorriso e disse:

"Beh, sono felice che vi siate chiariti."

Flora sorrise, ma in realtà era un po' triste.

"Ti fa male?" Chiese Brandon a Flora indicando il suo addome, lei rispose:

"Non più."

"Per quel che può valere, ti ho vista combattere ieri, e sono stato fiero di te."

"Dici sul serio?" Chiese Flora con uno scintillio negli occhi, lui annuì:

"Certo che sì. Tu, Flora, sei una guerriera. Una gentile e delicata, ma pur sempre una guerriera."

Flora arrossì.

In quel momento la porta dell'infermeria si aprì ancora una volta, Ophelia si alzò subito ma l'ospite si era già fatto strada.

"Helia?" Disse Flora vedendolo, lui si avvicinò e puntò il dito contro il suo amico:

"Brandon, ora basta, sul serio, devi lasciare in pace la mia ragazza."
Brandon con un gesto gli fece abbassare la mano e disse:

"Ehi, datti una calmata."

"No, non mi do una calmata. È colpa tua se Flora è in queste condizioni e ora cosa? Sei qui a dirle quanto è stata brava?!"

"Basta urlare!" ...Urlò Ophelia, ma i ragazzi la ignorarono, Brandon strinse le labbra offeso e rispose ad Helia:

"Non sono affari tuoi."

"Ma certo che lo sono, Flora è la mia ragazza!"

"Okay, adesso basta!" Esclamò Flora, i due ragazzi zittirono e la guardarono. Flora, con il viso duro, ma anche molto dispiaciuta, disse:

"Che cos'è questo? Insomma, ragazzi, per cosa state discutendo? Helia, Brandon è un mio amico, e la cosa non ti è nuova, è venuto per chiedermi se stessi bene. Brandon, Helia è il mio ragazzo, e con questo ho detto tutto."

I due ragazzi abbassarono lo sguardo, Ophelia sbuffò e andò a sedersi dietro alla sua scrivania borbottando:

"Due ragazzi che litigano per una ragazza, avessi ancora l'età..."

Flora, con la stessa espressione, disse ancora, rivolta ad Helia:

"Cos'è questa storia che la colpa sarebbe di Brandon?"

Brandon fu sorpreso, Helia guardò prima lui e poi rispose a Flora:

"Flora, ascolta, se lui non ti avesse insegnato tu saresti tornata alla navicella e tutto questo non sarebbe successo. Io ti amo e voglio solo che tu sia al sicuro."

Flora rifletté, poi chiese:

"Brandon, potresti lasciarci?"

"Oh, va... va bene." Rispose Brandon, sorrise a Flora per un saluto, lei lo ricambiò e lo specialista lasciò la stanza.
Flora tornò ad Helia:

"Non è colpa sua, ma da quel che ho capito tu non hai perso occasione di accusarlo... chi è che non si riconosce più adesso?"

"Oh, per favore, Flora, certo che è colpa sua! Io sono sempre lo stesso, sono il ragazzo che ti ama e desidero proteggerti." Rispose Helia prendendole la mano, Flora la fece scivolare via e replicò:

"In realtà qui la colpa è la mia. Sono io che ho chiesto a Brandon di insegnarmi, sono io che sono voluta rimanere ieri per combattere. Sono state scelte mie, Helia. Ascolta, so che per te è doloroso, ma riesci per un attimo a metterti nei miei panni? Io... non capisco come tu faccia a non capire..." Sospirò Flora, affranta.

"Ora Brandon ti capisce più di me?"

"Non ho detto questo. Okay, senti, forse per te tutto questo è troppo e per questa volta tocca a me mettermi nei tuoi panni, ho già parlato con Brandon e non ho più intenzione di combattere, mi focalizzerò sulla magia."

"Davvero?"

"Sì, davvero, perché ti amo, e non voglio che tu soffra." Rispose Flora addolcendo la sua espressione.

"Flora, per me significa molto." 
Flora gli prese la mano dicendo:

"Lo so, ed è per questo che lo faccio."

Helia le si avvicinò e la baciò.

"Devo tornare a Fonterossa."

"Va bene, e per favore, cancelliamo tutta questa discussione, odio discutere con te."

"Già, anch'io." Sorrise Helia.

"Helia, un'ultima cosa."

"Cosa?"

"Non è colpa di Brandon, per favore, non discutere con lui."

Helia strinse le labbra in un sorriso, poi baciò di nuovo la sua ragazza e tornò a Fonterossa.

Flora sospirò e tornò a stendersi passando le dita sulla sua fasciatura.
Con Helia si era chiarita, finalmente, ma non avrebbe potuto più prendere una spada.
Le era piaciuto combattere, difendersi da sola da quei nemici era stato bello, per una volta era stata lei, Flora, a muovere il tutto. Si era sentita come l'eroina di un romanzo, forte e fiera.
Amava usare la sua magia, ma dietro quella spada c'era stato di più. C'era stata la sicurezza in se stessa e nelle proprie capacità.
Ma amava troppo Helia per mettere tutto quello davanti a lui, la magia bastava e si sarebbe focalizzata su quella.

Nel pomeriggio le ragazze andarono di nuovo da lei e Flora ne fu molto felice.

"Quando ti dimettono?" Chiese Bloom.

"Domani mattina, Ophelia dice che vuole tenermi sottocontrollo, ma sto bene." Rispose Flora passandosi una mano sull'addome fasciato.

"L'importante è che per il fine settimana starai bene." Disse Stella con un sorriso, Flora la guardò con aria confusa, Stella allora si spiegò:

"Pronto? La festa su Eraklyon!"

"Oh, giusto, l'anniversario di Daphne e Thoren. A proposito, Bloom, come vanno i preparativi?" Chiese Flora, la sua amica fu molto felice di dover rispondere alla domanda e informò le ragazze di ogni particolare di quell'importante festa.

Le ragazze passarono tutto il pomeriggio con Flora e Ophelia le lasciò perché non sembravano stancarla troppo.
Ogni tanto arrivava un messaggino da parte di Helia e Flora interrompeva per rispondergli.
Fu ora di cena e le ragazze dovettero lasciare la loro amica, Flora invece cenò in infermeria. Le pixies le fecero visita e le tennero compagnia.

A Fonterossa anche i ragazzi si riunirono per la cena, prima che potessero sedersi con gli altri Helia fermò Brandon e gli disse:

"Brandon, mi dispiace per quello che è successo stamattina."

"Lo so, Helia, anche a me. Che ne dici, facciamo finta che non sia successo niente?" Chiese l'amico, Helia sorrise:

"Va bene."

Si sedettero con gli altri e Timmy chiese:

"Helia, come sta Flora?"

"Sta molto meglio, l'ho sentita prima. Ha detto che domattina la dimetteranno." Rispose Helia, Sky disse:

"Ragazzi, ho qualcosa per voi."

"Ah sì, che cosa?" Chiese Nex, curioso.

"Gli inviti per la festa su Eraklyon, ecco, prendete." Rispose Sky porgendo gli inviti ai suoi amici. "Brandon, se vuole può venire anche Logan."

"Non credo che vorrà." Replicò Brandon con un sorriso imbarazzato, Sky disse ancora:

"Tu chiediglielo lo stesso. Mi è sembrato di vederlo un po' ripreso."

Brandon forzò un sorriso.

Nex aprì il suo invito e lesse con tono solenne trattenendo una risata:

"Le Loro Altezze il principe Thoren di Erklyon e la principessa Dafne di Domino sposa sono lieti di invitarvi al ricevimento per l'anniversario delle loro regali nozze avvenute due anni or sono... ma cos'è questa roba?" Chiese poi alzando un sopracciglio, gli altri risero e Sky rispose con un sospiro:

"Scritto dal pugno di mia zia, aiutata da mia madre, e credo dalla madre di Bloom."

"Dovremo vestirci eleganti, vero?" Chiese Timmy quasi spaventato all'idea.

"L'uniforme buona andrà bene." Lo rassicurò Sky.

"E invece sapete chi si vestirà in maniera elegante?" Rispose Nex con un sorrisetto, "Le ragazze. Sono sicuro che saranno bellissime, non vedo l'ora di vedere Aisha."

Gli altri risero ma ognuno di loro pensò alla propria ragazza proprio come aveva fatto Nex, Brandon disse:

"Io il vestito di Stella l'ho visto. È molto particolare..."

"Ti piace?" Chiese Sky, Brandon rispose stringendosi nelle spalle:

"È alla moda."
Nex li fermò e disse:

"Ehi, ehi, fermi."

Gli altri lo guardarono, lui continuò:

"Siamo dei ragazzi, cosa sono questi discorsi?"

"Oh, andiamo, Nex, lo sanno tutti che la moda è la tua passione segreta." Lo prese in giro Brandon.

Dopo cena i ragazzi tornarono in camera, quando Sky e Brandon tornarono in camera Sky si mise subito a letto e si addormentò mentre Brandon e Logan rimasero per un po' a parlare.

"Mi ricorda quando di notte in estate cercavamo di non svegliare la mamma." Bisbigliò Logan, Brandon trattenne una risata e disse, a bassa voce:

"Ti ricordi quella notte quando salimmo sul tetto e all'alba la mamma si svegliò e ci vide dal portico?"

"Come dimenticarlo. Ci obbligò a darle una mano a cucire i merletti da vendere alla signora March. E tu ti ricordi quando uscisti con quella... come si chiamava? Nikki?"

"Sì, e la mamma la fece entrare e le preparò il tè. Non mi sono mai sentito così in imbarazzo."
I due fratelli risero sommessamente per non svegliare Sky.
Dopo poco decisero di dormire perché si era fatto tardi, si diedero la buonanotte e si addormentarono.

La mattina dopo la prima cosa che fecero le ragazze fu andare in infermeria.
Quando arrivarono Flora era stesa sul lettino mentre Ophelia la visitava.

"È permesso?" Chiese Bloom non sapendo se poteva entrare.

"Sì, ma silenzio." Rispose Ophelia girandosi per un attimo verso di loro, le ragazze entrarono e Ophelia tornò a Flora.
L'addome della fata era tornato liscio, non c'era alcuna traccia della ferita avuta.
Ophelia le disse:

"Molto bene, sei libera di andare. Ma al minimo fastidio vieni subito qui, chiaro?"

"Sì, va bene, Ophelia." Sorrise Flora felice di poter andare.

"Bene, ti firmo le dimissioni." Sorrise Ophelia e tornò alla sua scrivania.

Le ragazze si avvicinarono a Flora mentre lei si rimetteva a posto.

"Pronta per andare?" Sorrise Stella.

"Sì!" Rispose Flora allegramente, "Arrivederci, Ophelia. Grazie per tutto." Salutò poi mentre lasciava l'infermeria con le sue amiche, l'infermiera le salutò con la mano.

Flora andò in camera per prendere le sue cose e con le altre andò a lezione.
Quella mattina ebbero lezione di metamorfosimbiosi, pozionologia, storia della magia (con una supplente poiché Dafne era impegnata su Eraklyon) e magicofilosofia.

"Benissimo, ragazze, ci vediamo dopodomani. Ricordate di studiare il capitolo assegnato, la prossima volta prima di iniziare la spiegazione ci sarà una breve verifica orale. Potete andare." Disse Avalon.

Le ragazze presero le loro cose e lasciarono la classe, il professor Avalon però trattenne Flora.

"Vi raggiungo subito." Disse lei alle sue amiche, loro lasciarono la classe e Flora si avvicinò alla cattedra. "Mi dica, professore."

"Ho saputo da Faragonda quello che ti è successo su Sakoma, innanzitutto stai bene?"

"Sì, Ophelia mi ha dimessa stamattina dall'infermeria, sto benissimo." Sorrise Flora.

"Bene, ne sono felice. Ma, dimmi, come è andata con la tua magia?"

"Abbastanza bene, ma ero comunque un po' instabile. Sono riuscita a trasformarmi ma circa a metà del combattimento la trasformazione si è annullata."

"Capisco... e lo trovo un po' strano, credevo che avessimo raggiunto un certo equilibrio. Credo che dovresti raggiungere un Charmix..."

"È già stato difficile la prima volta!" Sospirò Flora, "Professore, se sono una fata keimerina, perché il potere del freddo e quello della natura sono separati?"

"Vedi, Flora, il punto è che non li hai sviluppati simultaneamente. Quando raggiungerai un equilibrio la tua magia sarà uniforme, avrai una sola trasformazione come fata keimerina, perché, ti ricordo, una fata keimerina è una fata della natura."

"Capisco..." Disse Flora un po' affranta, Avalon disse:

"Ti aspetto dopo pranzo, puoi andare."

Flora salutò il professore e raggiunse le sue amiche per il pranzo, dopodiché si diresse alla classe che lei ed il professore usavano per il suo allenamento.
Sedettero uno di fronte all'altra, a gambe incrociate, Avalon accese la candela magica e prese le mani di Flora.
La ragazza cominciò il suo viaggio interiore e rivisse l'esperienza accaduta su Sakoma. I soldati di neve, il combattimento nella sala del trono.
Ebbe di nuovo quella spada di ghiaccio in mano e rivisse quei momenti. Poi si ritrovò nell'antro ghiacciato, l'incantesimo contro la barriera che la teneva prigioniera, Brandon che la tirava via. La discussione con Helia, il suo pianto. E poi vide ancora Helia e sentì la propria voce promettere ad Helia di non combattere più. Baciò Helia e in quel momento trasalì aprendo gli occhi. Con un soffio di vento la candela si spense.
Quando aprì gli occhi sentì di avere le guance bagnate dalle lacrime e se le asciugò in fretta con la mano.

"È stato molto intenso." Disse Avalon poggiando i gomiti sulle ginocchia.

"Perché ho visto tutto questo?" Chiese Flora, un po' turbata.

"Lo scopo di questo viaggio è stato quello di farti ottenere un Charmix. Come sai, il Charmix si ottiene quando si superano delle paure, si rivelano delle angosce o i propri sentimenti. La tua mente ti ha fatta accedere a questi ricordi, questo vuol dire che in questi ricordi c'è la chiave che ti darà il tuo Charmix."

"Oh..." Fu tutto quello che Flora disse, Avalon aggiunse:

"So che ottenere un Charmix è difficile per una fata, forse più dell'Enchantix... ma sono sicuro che puoi farcela, Flora." Sorrise, poi si alzò e posò la candela nella libreria, Flora si alzò con lui e gli chiese:

"Professore, sa qualcosa riguardo al cuore della natura? È un ciondolo, ma Vymarna ci ha chiesto di trovarlo."

"Il cuore della natura? Ne ho sentito parlare, forse devo avere qualcosa... ti faccio sapere se trovo qualche informazione utile." Rispose il professore, Flora sorrise:

"Grazie mille!"

"Di nulla." Replicò Avalon gentilmente.

"Ora vado, ci vediamo domani, professore." Salutò Flora avviandosi alla porta.

"Va bene e, Flora, ricorda di riflettere su quanto è accaduto oggi."

"Lo farò."

Flora tornò in camera sua, trovò lì le sue amiche.

"Indovinate? Avalon sembra sapere qualcosa sul cuore della natura, ha detto che farà qualche ricerca e fra un paio di giorni avremo qualche risposta." Raccontò Flora con un sorriso.

"È fantastico!" Esclamò Bloom, Stella, con un sorrisetto, prese in giro Flora:

"Il tuo professore farebbe proprio di tutto per te." La fata del sole si beccò una cuscinata da parte di Musa, le altre risero.

Flora si ritirò in camera sua e si sedette alla sua scrivania per studiare.
Prese i libri ma non poteva fare a meno di pensare a quello che era successo poco prima.
Il suo Charmix era in quei ricordi. Quale parte di tutto quello l'avrebbe portata ad ottenere il livello successivo della sua magia? Forse lo sapeva, o forse no. Non era sicura.
Era il primo pomeriggio, dopo settimane, che non si allenava con Brandon. Era strano, un po' ci aveva fatto l'abitudine, andare a Selvafosca e vedere il suo amico, allenarsi insieme, parlare.
Ma Helia veniva prima, lo amava e non avrebbe messo niente fra loro due.

Stava scarabocchiando sull'angolo della pagina del suo quaderno quando Bloom entrò in camera e disse:

"Faragonda vuole vederci."

A Fonterossa Brandon era in camera con suo fratello mentre Sky era andato su Eraklyon. Brandon era seduto alla sua scrivania cercando di studiare ma non ne aveva molta voglia e Logan si divertiva a distrarlo.

"Le loro altezze il principe Thoren di Erklyon... mmh... ah, e così nel fine settimana te ne vai ad una festa principesca..." Disse Logan dopo aver letto l'invito che suo fratello aveva poggiato sul comodino.
Brandon lasciò perdere il libro che aveva davanti e si girò verso di lui.

"Sì, è l'anniversario di Dafne e Thoren, a proposito, se Sky te lo chiede tu non ci vuoi venire."

"Ma io ci voglio venire." Replicò Logan seduto sul letto.

"Per favore, odi quelle persone!" Brandon alzò gli occhi al cielo.

"Sì, ma stare qui è noioso."

"Su Eraklyon tu non puoi metterci piede." Disse secco Brandon, Logan sospirò, poi disse:

"Hai ragione... piuttosto, di' un po', cosa ci fai qui? A quest'ora non dovresti allenarti?"

"No, quegli allenamenti sono finiti." Rispose Brandon abbassando lo sguardo.

"Oh... hai l'aria di chi vuole parlarne." Disse Logan increspando le labbra e assottigliando gli occhi, Brandon lo guardò, poi alla fine cedette:

"Sì, beh, era bello passare il pomeriggio insieme ad allenarsi."

"E sai già che ti mancherà."

"Sì, forse."

Logan si stese sul letto pancia all'aria e disse:

"Ah, fratellino, ti vedo un po' rammollito. Andiamo, tu sei Brandon, quello che ricordo io andrebbe dritto da quella ragazza e le direbbe..."

"... niente. Perché Helia è mio amico e Flora è la sua ragazza, se lui non vuole che lei combatta e se Flora non vuole fargli dispiacere allora la storia finisce qui."

Logan lo guardò poco convinto, Brandon fece spallucce.
In quel momento qualcuno aprì la porta: era Sky.

"Brandon, in camera di Timmy: ci sono novità." Disse il principe tenendo aperta la porta.

"Ma non eri su Erklyon?"

"Sono appena tornato ed ho incontrato Helia in corridoio, su, vieni." Rispose Sky, Brandon fece un cenno a suo fratello e seguì il suo amico.

"Niente allenamento con Flora, eh?" Chiese Sky mentre raggiungevano la camera di Timmy.

"No." Rispose Brandon.

"Beh, è la cosa giusta. Hai fatto una promessa ad Helia e la scelta è stata di Flora."
Brandon sospirò.

I due arrivarono in camera di Timmy, gli altri erano già lì.

"Allora, quali sono le novità?" Chiese Brandon prendendo posto accanto alla scrivania.

"Sono stato contattato da Tecna, le ragazze hanno avuto novità per quanto riguarda il cuore della natura." Spiegò Timmy.

"Sarebbero?" Chiese impaziente Nex.

"Faragonda si è messa in contatto con la regina Agata e lei non vuole saperne di cedere il suo gioiello."

"Lo sapevo!" Esclamò Sky battendo un pugno sulla scrivania con rabbia.

"Quindi cosa facciamo?" Chiese Helia.

"Le ragazze ancora non lo sanno e hanno chiesto consiglio a noi." Rispose Timmy.

"Io il mio consiglio l'ho dato già." Sorrise Nex, tutti lo guardarono male ma Sky disse:

"A questo punto, ragazzi, direi che non sia proprio una cattiva idea."


Buonsalve dolci lullabee! Come state?
Diciamo che alla fine dello scorso capitolo ci eravamo lasciati un po' male ed eravamo tutti molto in pensiero per Flora. Questo capitolo lo apriamo proprio con la notte in bianco passata ad aspettare che la fata si riprendesse, i ragazzi sono tutti molto in ansia ma, come abbiamo letto, Helia e Brandon sono quelli più preoccupati. Dalle recensioni che avete lasciato si iniziano a vedere chiari gli schieramenti tra il team Brandon e il team Helia e diciamo che in questo capitolo ci sono state gioie per entrambi. Flora ed Helia si sono chiariti, e sono stati molto dolci, Helia la ama davvero davvero. Anche Flora e Brandon si sono chiariti, e sono stati carini :)
Ma la cosa più importante di questo capitolo sono i ricordi di Flora, proprio come ci dice il titolo... e voi, cosa ne pensate? Cosa le vogliono dire i suoi ricordi? In che modo potrà ottenere il suo Charmix?
Mi sono dilungata, lo so, e chiedo scusa... spero che il capitolo vi sia piaciuto e vi ringrazio per la lettura e le recensioni!
Un'ultima cosa: oggi ho deciso di pubblicare due capitoli... diciamo per farmi perdonare per come vi ho lasciati la scorsa settimana, spero vi faccia piacere!
Vi strAmo,

xoxo Florafairy7

   
 
Leggi le 3 recensioni
Segui la storia  |        |  Torna su
Cosa pensi della storia?
Per recensire esegui il login oppure registrati.
Capitoli:
 <<    >>
Torna indietro / Vai alla categoria: Fumetti/Cartoni europei > Winx / Vai alla pagina dell'autore: Florafairy7