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Autore: KakashinoSharingan    03/12/2016    2 recensioni
Prequel della storia "Gli angeli bianchi e lo spadaccino di Kumo".
Mitsuki proviene da un clan di Kumo con un passato burrascoso e viene affidata alle cure dell'orfanotrofio locale. In queste circostanze conosce Chitoge, signorina di buona famiglia che vuole opporsi al destino scelto per lei dal padre, per diventare una ninja.
Mini-long che racconta la formazione del Team Full Moon.
Genere: Avventura | Stato: completa
Tipo di coppia: Nessuna | Personaggi: Altri
Note: Cross-over | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Contesto generale/vago
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- Questa storia fa parte della serie 'Il Team Full Moon'
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CAPITOLO II
Una luce che rischiara le tenebre
Mitsuki dopo l'incontro con Chitoge aveva preso ad allenarsi ancora più duramente. Non riusciva a capire perché quella ragazzina fosse così determinata a disobbedire ai suoi genitori a costo di ricevere una punizione. Non capiva come mai, ma aveva voglia di rivederla, per farle infinite domande su come fosse la vita fuori dall'orfanotrofio. Ormai Mitsuki aveva raggiunto l'età per enrare all'Accademia, ma quando ne aveva fatto richiesta a una delle sue tutrici era stata punita severamente.
Ogni tanto, durante i suoi esercizi notturni, Mitsuki provava a cantare la ninna nanna di Chitoge con il chakra accumulato in gola, e scoprì che quell'azione era molto meno dolorosa di quanto non lo fosse parlare.
Quando un giorno d'estate trovò Chitoge appollaiata sul davanzale della sua finestra le corse incontro e la abbracciò con tanta foga da rischiare di farla cadere di sotto.
«Volevo così tanto rivederti!» esclamò, scoppiando in lacrime.
Chitoge entrò nella stanza e intimò Mitsuki ad abbassare la voce: «Non dobbiamo farci scoprire.»
Da quel giorno le due si incontrarono molte volte di nascosto nella sua stanza. Chitoge le raccontava del mondo di fuori, di com'era riuscita a convincere i suoi genitori a mandarla all'Accademia Ninja e di com'erano le lezioni. Le insegnò le posizioni delle mani per le tecniche di base, e dopo averla sentita cantare la sua ninna nanna le insegnò anche molte altre canzoni.
«Sai, Mitsuki, hai una voce meravigliosa!» le disse un giorno. La ragazzina arrossì, in imbarazzo: «Sai, credo che se riuscissi a cantare con la forza del chakra, potrei  scappare anche io come fai tu.»

Nel frattempo, la sua tutrice le dava lezioni di cucina. All'orfanotrofio avevano ancora tutti paura di lei e della sua abilità nascosta, quindi quella di chiuderla in cucina sembrava a tutti la soluzione migliore. Mitsuki non si lasciò scorraggiare da questo, e tentò di imparare il più possibile, dimostrandosi sempre disponibile nei confronti di tutti.
"Magari un giorno anche loro mi capiranno" pensava, mentre sbucciava chili e chili di verdura. Ma la certezza che Chitoge sarebbe tornata ancora a insegnarle cose nuove le faceva sempre tornare il buon umore, quindi per quanto le venissero affidati incarichi pesanti e noiosi riusciva sempre a portarli a termine.

La ragazza infatti iniziò a venirla a trovare specialmente di notte, per poterla affiiancare durante i suoi allenamenti.
«Come sono andata?» chiese Mitsuki, dopo aver provato qualche tecnica di base.
Chitoge la guardò, stupita: «Hai un controllo del chakra pazzesco. Eppure ci alleniamo così poco!»
Mitsuki arrossì: «In realtà, mentre sono in cucina, mi alleno ad accumulare il chakra nella gola. Non dico nulla ovviamente, o mi scoprirebbero, però ormai riescoa mantenerlo per un certo tempo!»
«Allora perché non provi a cantare?» le chiese Chitoge, eccitata da quel discorso.
Mitsuki si guardò attorno: «Adesso?»
«Perché no? La tua stanza è così isolata che non si accorgono nemmeno dei nostri allenamenti!»
Mitsuki la guardò e vedendola sorridere si decise a provare.
Iniziò ad accumulare il chakra e quando raggiunse una notevole quantità iniziò a cantare.
La voce però le usciva bassa e roca nonostante si stesse sforzando di cantare forte.
«Prova a rilasciare il chakra nel canto! Con le tecniche funziona così, rilasci tutta la potenza nel colpo» le suggerì Chitoge, vedendola nel panico.
Mitsuki cercò allora di seguire il suo consiglio. All'iniziò la voce non mi migliorò, ma pian piano rilasciando chakra divenne sempre più limpida.
Quando terminò la canzone si rivolse a Chitoge per chiederle com'era andata. Però quando la vide stesa a terra con le mani premute sulle orecchie e gli occhi sbarrati le corse accanto: «Chitoge, cos'hai?» le chiese, terrorizzata.
«Il tuo canto... hai un genjutsu molto potente...» sussurrò, prima di svenire.

Dopo quell'episodio Mitsuki non volle più cantare di fronte a Chitoge, nonostante questa la rassicurasse di continuo: «Ho sbagliato io, non ero pronta. Sono capace di sciogliere i genjutsu ed è giusto che tu capisca di cosa sei capace!»
Proseguendo con gli allenamenti Mitsuki imparò diverse posizioni delle mani che le permettevano di direzionare il suo genjutsu e mostrare agliavversai immagini precise.
"Con questo un giorno riuscirò a seguirti, Chitoge, te lo prometto."


Note dell'autrice

Ciao!
Mi scuso innanzitutto del breve ritardo, spero di aver recuperato senza causare troppi disturbi.
In questo capitolo ho voluto approfondire il legame fra Mitsuki e Chitoge. Il fatto che Mitsuki cantando mentre accumula chakra non senta dolore è un po' una rappresentazione della sua trasformazione in Full Moon della serie originale. Inoltre qui scopre la vera potenza nascosta nella sua voce, yay!!

Spero che l'andamento calmo della storia sia azzeccato. Vista la brevità e la trama che volevo mettere in scena ho costruito capitoli lenti apposta, quindi spero di aver scelto bene!
 
Un saluto!
   
 
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