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Autore: Florafairy7    21/12/2016    4 recensioni
- Da un'idea di Ariel99 -
È iniziato un nuovo anno ad Alfea e le Winx sono finalmente libere di dedicarsi con tranquillità ai loro studi.
Purtroppo qualcosa spezza quell'armonia: Miele, la sorellina di Flora, viene attaccata da misteriose creature.
Winx e Specialisti si recano su Linphea per scoprire di più, e scopriranno davvero molto, più di quanto si sarebbero mai aspettati.
Genere: Avventura, Fantasy, Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Brandon, Flora, Helia, Specialisti, Winx
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
Capitoli:
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DELUSIONI

"E così io e Tecna eravamo a tanto così da prendere l'arpa d'oro, ma poi..." Stava spiegando Flora ma si interruppe e si alzò per andare a chiudere la porta, così andò a sedersi di nuovo accanto al suo amico e continuò:

"La mia trasformazione si è annullata, sono fuggita via con l'arpa ma i ruvi mi hanno tagliato la strada."

"E tu cosa hai fatto?" Chiese Brandon impaziente, Flora sottovoce rispose:

"Non devi dirlo a nessuno, ma ho combattuto, proprio come mi hai insegnato."

Brandon sorrise orgoglioso, Flora però non sembrava soddisfatta:

"No, non è una cosa buona! Avevo promesso ad Helia di non farlo mai più! E poi... a cosa è servito? Non sono riuscita a proteggere l'arpa d'oro ed ora è nelle mani di Yana." Abbassò lo sguardo, Brandon le alzò il mento costringendola a guardarlo e le disse:

"E beh? Cosa credi, che si vinca sempre? Capita di sbagliare, e capita di non soddisfare le aspettative che avevamo di noi stessi, ma non è per questo che si molla! Flora, so che tu non credi molto in te stessa, ma io, al contrario, credo molto in te e non voglio che molli né che ti abbatta per nessun motivo al mondo. Ti sei difesa da un branco di ruvi, accidenti!"

Flora sorrise guardandolo, dopo alcuni istanti però si rese conto di essergli troppo vicina così si allontanò dicendo:

"Ora che posso tornare su Linphea dovrò raggiungere il mio Charmix."

"... e qual è il timore che dovresti superare?" Chiese Brandon seguendola con lo sguardo.

"Dovrò parlare ad Helia, credo che mi toccherà deluderlo..."

"Cosa... cosa intendi dire?" Chiese ancora il suo amico che provò dentro sé una sensazione inaspettata.

"L'ho evitato per non deludere Helia ma ora non posso più nasconderlo: questa nuova magia, questa profezia, mi hanno cambiata. Non sono più la stessa Flora, e una cosa che appartiene alla nuova me è la voglia di combattere. Non mi aspetto che Helia capisca ma prendere due volte la stessa scelta mi ha fatta rendere conto di quello che sento."

"Quando intendi dirglielo?"

"Non lo so, vorrei il più tardi possibile ma devo farlo quanto prima, ho bisogno del Charmix." Rispose Flora incrociando le braccia, in quel momento qualcuno aprì la porta senza bussare.

"Flor... oh..." Aisha rimase di sasso nel vedere lo scudiero, Flora notò l'espressione della sua amica.

"A-Aisha, dimmi... vieni, entra..." Balbettò la fata, Brandon si alzò dicendo:

"Credo sia ora di andare per me... ehm... ciao, Aisha. Ciao Flora, oh, e ricorda di chiamare i tuoi, ci tenevano."

"Brandon." Salutò Aisha perplessa, Flora invece sorrise:

"Va bene, ciao Brandon, e grazie ancora."
Lui le sorrise e così lasciò la stanza accompagnato dallo sguardo severo della fata dei fluidi.
Andato via Brandon Aisha guardò Flora, la sua amica chiese:

"Cosa?"

"Beh, fino a ieri avevi paura di incrociare il suo sguardo per... insomma, per quello che è successo e ora invece vi trovo a chiacchierare come se nulla fosse! Anzi, neanche tanto... perché eravate qui da soli?!"

Flora sedette sul letto con aria un po' colpevole, forse ripensando a ciò che era successo giorni prima con il ragazzo, poi guardò la sua amica e rispose:

"Lo so ma... insomma, ci siamo chiariti alla fine."

"In che modo? Cosa vi siete detti?" Chiese Aisha, curiosa, sedendo accanto alla sua amica.

"Beh... niente, in realtà, ma ci siamo capiti. La cosa più importante però è un'altra: Brandon ha trovato un modo per farmi tornare su Linphea!" Sorrise Flora, Aisha sgranò gli occhi:

"Che cosa?! Come ha fatto?! Ma... quando?! Non dirmi che oggi...?!"

"Non lo so!" Rispose Flora ancora sorridendo, "Si è presentato qui e mi ha detto che potrò andare su Linphea per legarmi al ciondolo! Non ha detto altro!"

"Ma... te l'ha detto per conto di Helia? Krystal è risucita a..."

"No, no, no..." La interruppe Flora scuotendo le mani avanti. "Ho parlato con Helia prima e Vymarna non ha voluto dare ascolto a Crystal."

"E allora...?"

"Non so come abbia fatto, non me l'ha detto, ma tornerò su Linphea!"

"Ne sono felice, Flora!" Sorrise Aisha abbracciandola.

"Dobbiamo dirlo alle altre, e a Faragonda, e ad Avalon! Su, vieni!" Esclamò Flora aprendo la porta.

Brandon tornò a Fonterossa con il cuore leggero, fermò la sua windrider e prese la strada per raggiungere la sua camera.
Quando ci arrivò trovò Sky e Logan, entrambi appena lo videro gli andarono incontro.

"Ma dove eri finito?!" Chiese suo fratello.

"Come è andata?" Chiese invece Sky, Logan gettò un'occhiata al principe, confuso.
Brandon sorrise e rispose a suo fratello:

"Sono stato su Linphea." Poi si rivolse a Sky:

"Vymarna ha accettato."

"Non ci credo..."

"Beh, credici, perché la Natura mi ha ricevuto e sa persino il mio nome!" Brandon lo disse come un vanto perché era nel suo stile e non poteva farne a meno, ma dentro di sé, quando la Natura l'aveva chiamato per nome, la sensazione era stata tutt'altro che piacevole.

"Tu sei..." Stava dicendo Sky ma bussarono alla porta, Brandon fermò il suo amico con un gesto ed andò ad aprire.

"Helia..." Salutò Brandon con non troppo entusiasmo.

"Brandon, ciao. Ascolta, la telefonata che mi hai fatto prima mi ha lasciato un po' perplesso... insomma, cosa intendevi? Perché Flora ci è rimasta un po' male e..."

"... ho trovato un modo." Lo interruppe Brandon, aspettò la reazione del suo amico.
Helia sembrava confuso, infatti poi chiese:

"Cosa... cosa intendi? Cosa posso fare allora?"

Brandon prese un respiro, alle loro spalle Sky fece gesto a Logan di far finta di non ascoltare.

"È... è già fatto. Cioè, è risolto, più o meno. Il prossimo plenilunio Flora potrà tornare su Linphea per legarsi al suo cuore della natura."

"Come hai fatto?" Chiese Helia con un'espressione serissima.

"Ho preso un accordo con Vymarna." Rispose Brandon altrettanto seriamente.

"Quando?"

"Oggi."

"Che tipo di accordo?"

Fu un botta e risposta tanto teso che rimasero entrambi immobili.

"Non vuoi saperlo." Concluse Brandon.

"E gliel'hai già detto, non è vero?" Chiese ancora Helia.

"Sì." Rispose l'altro, poi abbassò lo sguardo.

"E il motivo di questa tua presa d'iniziativa?" Chiese Helia incrociando le braccia.

"Non mi fidavo di Crystal." Rispose Brandon guardandolo.
Helia non disse nulla, non sapeva cosa dire, non sapeva neanche che genere di risposta si aspettava. Poi lasciò di sasso il suo amico chiedendo:

"A che gioco stai giocando, Brandon?"

"Nessun gioco, qui si tratta di cose serie." Rispose Brandon.
Helia sostenne il suo sguardo per alcuni istanti poi, senza dire altro, andò via lasciando Brandon alla porta.
Il ragazzo chiuse la porta e guardò Sky, il principe sospirò.

Nel frattempo Flora e Aisha avevano raccontato alle ragazze che finalmente sarebbe stato possibile tornare su Linphea ma, su consiglio della sua migliore amica, molto più furba di lei, Flora omise che era stato merito di Brandon.
Così le Winx andarono da Faragonda per darle la bella notizia ma, appena entrarono nell'ufficio della preside, capirono che c'era qualcosa che non andava.

"Indovinate? Stavo proprio per convocarvi." Disse la preside col viso duro.
Le ragazze si guardarono fra loro, preoccupate.

"Mi è giunta notizia che stamattina, su Isis, la regina faceva il suo controllo mensile dell'inventario dei suoi gioielli e mancava un pezzo. La regina Agata ha lanciato l'allarme su ogni pianeta della Dimensione Magica sostendo che le sia stato rubato il suo prezioso cuore della natura. Credete di avere alcuna idea su chi possa essere il malfattore?" Chiese poi la preside con sarcasmo, estremamente arrabbiata.

"Preside Faragonda, noi..." Provò a dire Bloom ma la preside, arrabbiata, si alzò di scatto e disse:

"Come avete potuto?! Mi fido di voi e non avrei mai, mai e poi mai immaginato che foste state in grado di una cosa del genere!"

"Ci dispiace, ma quel ciondolo ci serviva!" Si giustificò Bloom, la preside, accigliata, replicò:

"Non è una buona scusa! Siete delle fate! Voi... voi non sapete quanto mi avete delusa!"

"Preside Faragonda," Disse Flora in maniera calma, "avremmo cercato altre soluzioni se ce ne fosse stato il tempo. Ottenendo il ciondolo in tempo abbiamo scoperto che devo legarmi ad esso o perderò la mia magia, ed abbiamo davvero poco tempo. Il prossimo plenilunio su Linphea è fra una settimana, se non avessimo trovato il ciondolo la mia magia..."

"Dovevate parlarmene." Disse la preside col viso scuro, tornando a sedersi.

"Non volevamo deluderla." Replicò Flora, la preside la guardò, poi chiese:

"Come intendi tornare su Linphea se Vymarna ti ha esiliata?"

"Era per quello che eravamo venute qui, potrò tornare su Linphea il tempo necessario per legarmi al ciondolo."

"Oh... beh..." Borbottò Faragonda, poi passò le dita su dei campanellini che aveva sulla scrivania e un attimo dopo Griselda era alla porta.
"Griselda, per favore, può far venire qui il professor Avalon? È piuttosto urgente, gli dica di sbrigarsi."

"Subito, preside Faragonda." Replicò l'ispettrice, così andò via per svolgere il suo compito.
Faragonda allora si rivolse alle ragazze, con aria severa:

"Non me lo sarei mai aspettato da voi. Capisco le vostre motivazioni ma non posso accettare le vostre giustificazioni."

"Preside Faragonda, Flora avrebbe potuto perdere la sua magia!" Disse Musa, Faragonda si passò un dito sulle labbra, con aria combattuta.
Le ragazze non dissero nulla ma aspettarono una reazione, Faragonda allora si decise a replicare ma prima che potesse dire qualcosa fu interrotta da Griselda che aprì la porta dicendo:

"Il professor Avalon."

"Grazie, Griselda." Disse Faragonda, Avalon entrò facendo un cenno alle ragazze, poi si rivolse a Faragonda:

"Preside Faragonda, ha chiesto di vedermi?"

"Sì, è così." Rispose la preside col viso duro. "Ho già espresso alle ragazze la mia profonda delusione ma lei... professore, lei è chiamato ad insegnare, ad essere un esempio!"

Avalon prese un respiro capendo a cosa si riferisse la preside e disse:

"Preside Faragonda, ascolti, anche se nel modo sbagliato quel ciondolo era..."

"Non m'interessa!" Esclamò la preside alzandosi e sbattendo le mani sulla scrivania, Avalon stava per replicare ma Flora s'intromise:

"Per favore, non se la prenda col professor Avalon! Lui me l'ha detto che avevamo sbagliato, e mi ha fatto anche una ramanzina se è per questo, ma gli ho chiesto io di non dirle niente e la gravità della situazione l'ha portato ad agire di conseguenza!"

"E questo è il punto di vista di una studentessa, Flora." Disse Faragonda, "Ma, professore, da insegnante sarebbe dovuto venire subito da me!"

"Ma..." Stava per dire Flora ma Avalon la fermò con un gesto e disse:

"Ma certo, preside Faragonda, ha assolutamente ragione, sono stato un'irresponsabile e sono costernato. Le chiedo solo di non essere troppo dura con le ragazze, avrei dovuto rimetterle in riga e non l'ho fatto, la colpa in fondo è mia."

Faragonda lo guardò stringendo le labbra, arrabbiata, poi guardò le ragazze che erano tutte molto dispiaciute. Si sedette con un sospiro, poi, ancora un po' nervosa, chiese:

"Beh, cosa pretendete che faccia ora? Quel ciondolo appartiene alla regina che a noi serva o meno!"

"Quel ciondolo appartiene a Flora, è suo di diritto!" Replicò Tecna in difesa dell'amica, Faragonda guardò Avalon e lui disse:

"È così, una volta legata al ciondolo non potrà separarsene. La regina dovrà capirlo, accettarlo insomma..."

"Stiamo parlando della regina Agata..." Rifletté Bloom.

"Beh, voi avete creato il problema e voi troverete una soluzione, entro domani, sono stata abbastanza chiara?" Disse la preside guardando le ragazze con aria severa, loro annuirono.
"Bene, e ora andate."
Le ragazze, quindi, mortificate, lasciarono l'ufficio della preside.

"Prima o poi ci avrebbe scoperte." Disse Flora appena uscirono, Musa fece spallucce:

"Abbiamo il ciondolo, è ciò che conta, troveremo una soluzione."

"Me lo auguro, e mi dispiace molto che Avalon ci sia andato di mezzo." Replicò Flora col broncio.

"Non ci resta che trovare un modo per convincere la regina Agata." Disse Bloom.

"Sarà meglio farlo con qualcosa nella pancia! Andiamo a cena?" Propose Aisha, le altre annuirono ma Flora disse:

"Io faccio una chiamata ai miei, vi raggiungo."

"Okay!" Sorrise Aisha, così, seguita dalle altre, si avviò in sala da pranzo.

Flora chiese a Griselda il permesso di usare la sfera di cristallo, l'ispettrice gliela concesse seppur brontolando e borbottando che aveva solo dieci minuti.
Dunque Flora si mise in collegamento con i suoi genitori su Linphea.

"Ciao mamma, ciao papa!" Salutò allegramente la ragazza vedendoli apparire nella sfera di cristallo.

"Tesoro mio!"

"Bambina!" Salutarono loro.

"Oggi è venuto Brandon qui e mi ha detto che potrò tornare su Linphea!" Esclamò Flora con un sorriso, Alyssa disse:

"Lo sappiamo, tesoro! Oh, ne siamo così felici! Non vediamo l'ora di vederti!"

"Anch'io non vedo l'ora! Mi mancate, e mi manca Linphea! Sono così felice! Ma... mamma, papà, voi sapete come ha fatto Brandon a convincere Vymarna? Non me ne ha parlato."

"Beh, tesoro, è un po' complicato..." Rispose Alyssa, Rodols continuò:

"Andando da Vymarna le ha..."  Flora vide che Avalon era uscito dall'ufficio della preside e fermò suo padre:

"Papà, scusami, ma devo andare... ci vediamo la prossima settimana, mi racconterete tutto di persona! Vi voglio bene!"

"Te ne vogliamo anche noi!" Sorrise Alyssa.

"A presto, tesoro!" Salutò Rodols.
Flora poggiò quindi la sfera di cristallo e raggiunse il suo professore.

"Professor Avalon!" Lo chiamò e lui si fermò. "Professor Avalon, mi dispiace così tanto! Io... io spero che la preside non sia stata dura con lei... lei è stato così buono e così comprensivo che..."

"Tranquilla, Flora." La interruppe Avalon, "Va tutto bene, la preside Faragonda ha ragione, avrei dovuto ammonirvi e non coprirvi. Mi è servito da lezione."

"Ma..."

"... Ora sarà meglio se tu e le tue amiche vi sbrighiate a trovare una soluzione per questa faccenda. E preoccupati meno per gli altri e più per te stessa: ora che la questione di Linphea è risolta dovrai ottenere il tuo Charmix, devi farlo al più presto, Flora."

"Oh... v-va bene." Annuì Flora.

"E... come avete fatto a convincere la Natura?"

"È stato merito di un mio amico, in realtà." Sorrise Flora.

"Oh, beh, è un tipo sveglio allora." Disse Avalon inarcando le labbra. "Ci vediamo domani, Flora, e mi raccomando."

"Sì, professor Avalon. Buona serata." Salutò Flora, il professore andò via e Flora raggiunse le sue amiche.
Quando sedette con loro stavano decidendo cosa fare con la regina.

"Non ci darà ascolto," Stava dicendo Stella, "Diaspro ci odia a morte e quindi anche sua madre! Oh, che vergogna! Quando ci scopriranno saremo su tutte le riviste!"

"Giornali," La corresse Tecna, "saremo su tutti i giornali."

"No, io intendo le riviste! FataModerna, OggiMagia, DiPiùMagix... tanto tempo per costruirmi un'immagine e ora andrà tutto in pezzi!"

Le ragazze si guardarono perplesse ma Bloom disse:

"Beh, Stella in fondo ha ragione. Siamo dei personaggi pubblici, siamo le principesse dei nostri pianeti."
Ognuna di loro lasciò andare un sospiro non avendo la minima idea di come risolvere quella situazione.

Nel frattempo a Fonterossa anche i ragazzi erano a cena, purtroppo però la tensione tra Brandon ed Helia non era calata e i due non si rivolgevano la parola.
Nessuno aveva dato la notizia e Sky si sentì in dovere di rendere gli altri partecipi.

"Ragazzi, abbiamo una buona notizia!" Annunciò il principe.

"Dopo quello che è successo oggi? Beh, sentiamo!" Esclamò Nex un po' scettico.

"Flora potrà tornare su Linphea per legarsi al suo cuore della natura!"

"Oh, bene! Almeno riusciamo anche noi in qualche cosa! Questa Yana sembra essere sempre avanti a noi!" Disse Nex, poi guardò gli altri, nessuno disse nulla.

"Ehm... è una buona notizia, no?"

Helia abbozzò un sorriso, Timmy annuì. A quanto pareva Nex era l'unico che ancora non lo sapeva e l'unico ad essere all'oscuro dell'importante discussione.

"Okay..." Concluse Nex lentamente guardando i suoi amici, poi si rivolse a Sky:

"Quando ci andiamo?"

"Settimana prossima." Rispose il principe.

"Oh, bene, speriamo allora che entro il prossimo weekend avremo sconfitto quella brutta stregaccia!"
Nessuno rise alla sua battuta e l'ex paladino si rassegnò.
I ragazzi furono distolti da un suono e si rivolsero tutti verso il loro amico.

"È Tecna," disse Timmy, "dice: - Catastrofe. La regina si è accorta del furto. Faragonda arrabbiatissima. Ci serve soluzione." Lo specialista abbassò il cellulare e guardò i suoi amici, a quanto pareva al peggio non c'era mai fine.

Il giorno dopo, dopo le lezioni e dopo pranzo, Flora raggiunse il professor Avalon in cortile per il suo allenamento pratico.
Dopo alcune ore di schiva, vola e attacca, sfinita, Flora tornò a terra per incontrare lo sguardo perplesso del suo professore.

"Flora, odio essere ripetitivo ma..."

"... Il Charmix, lo so, ho intenzione di... di ottenerlo oggi, ci sto girando intorno da troppo tempo."

"Bene. Risolto questo ti darò istruzioni per quando dovrai andare su Linphea."

"Come istruzioni? Lei non verrà con noi?" Chiese Flora annullando la sua trasformazione.

"No, non ce ne sarà bisogno."

"Sì che ce ne sarà bisogno, noi..."

"Siete delle fate abbastanza potenti, tu e le tue amiche. Non pensare che ti stia abbandonando, ma ora inizierai un altro percorso."

"Ma..."

"Quando non sapevi camminare ti ho tenuto la mano, ora hai imparato e dovrai correre, io ti guarderò e ti aiuterò a rialzarti se cadrai, a meno che non lo farai da sola."

"Ci vediamo domani, professor Avalon." Salutò Flora un po' seccata, Avalon ricambiò il saluto con un sorrisetto divertito.

Quell'uomo sapeva parlare solo attraverso certi giri di parole che gli davano solennità, ma a volte sapeva essere snervante.
Flora tornò in camera sua per mettersi a studiare ma appena poggiò il libro sulla scrivania sentì bussare alla sua porta.

"Helia!... che piacevole sorpresa, stavo giusto pensando a te!" Esclamò la fata, "Pensando a quanto ti deluderò." Aggiunse poi nella sua mente.

"Ciao Flora, hai un minuto?" Chiese il ragazzo. Flora ebbe una sorta di déjà-vu e non ne fu felice, aveva capito che i déjà-vu non portavano a nulla di buono.

"M-ma certo, vieni, entra." Gli fece spazio per entrare e chiuse la porta.

"Ho una buona notizia." Annunciò Helia con un sorriso, Flora prese un respiro: la sua non era tanto buona. Forzò un sorriso:

"Anch'io avrei qualcosa da dirti in realtà... ma, sentiamo prima, sono curiosa!"

"Il cuore della natura è tuo! Ho risolto tutto con la regina Agata!"

Flora sgranò gli occhi.

"Ma come...? Helia, come...?" Non riuscì a dire altro e lo abbracciò.

"Non riesco a crederci!" Esclamò ancora, lo baciò con dolcezza. "Helia, ma come hai fatto? Oh, grazie! Tu sei... ti amo!" Lo baciò ancora, e ancora, e solo dopo lo lasciò andare. In quel momento ebbe un altro déjà-vu, ma ci fu qualcosa di diverso. Di estremamente diverso.

"Sono stato dalla regina Agata, ho messo in chiaro un paio di cose. Sono il nipote di Saladin e il figlio del generale Horace, per quella gente certe cose contano." Rispose Helia scrollando le spalle, per lui non erano affatto cose così importanti.

"Helia..." Sorrise Flora e lo baciò ancora, e ancora.

"Sono contento di averti resa tanto felice!" Esclamò Helia.

"Beh, ma certo! Ma la regina Agata non è una donna facile, sarà stato difficile per te." Rifletté Flora, ed Helia, che aveva l'ingenuità fin dentro le ossa, rispose:

"L'ho comprato, e per coprire il fatto ho accettato la sua proposta di partecipare alla missione su Unamuno."

"Quale missione?" Chiese Flora confusa.

"Mio padre era un gran generale, e sa delle nostre imprese, mi ha chiesto di guidare la missione su Unamuno che inizierà tra poco per cercare le pietre preziose nel sottosuolo. Ci andrà il suo esercito perché su Unamuno il sottosuolo è protetto dalle creature che ci abitano."

Flora si portò una mano alla bocca, sconvolta.

"Helia... no..."

"Va tutto bene, Flora. Sono figlio di mio padre, la Dimensione Magica si aspetta anche questo da me, e l'ho fatto per te."

"No, Helia, tu non... non dovevi farlo!" Replicò Flora estremamente dispiaciuta, Helia sembrò confuso:

"Ma... Flora, non capisco, io l'ho fatto per te."

"Ma io non me lo merito! Tu sei così buono, e guarda cos'hai fatto per me!" Esclamò Flora tristemente coprendosi la bocca con le mani, Helia le si avvicinò per calmarla:

"Flora, ehi, va tutto bene. Per te farei questo ed altro, non devi sentirti in colpa." Le poggiò una mano sulla guancia costringendola a guardarlo, le sorrise dolcemente ma Flora, con le lacrime agli occhi, disse:

"E invece no, non va tutto bene, perché non me lo merito affatto. Non mi merito una sacrificio del genere da parte tua, e non dire che non è un sacrificio perché ti conosco abbastanza da sapere che lo è."

"Flora..."

"Aspetta, fammi parlare o non ne troverò più il coraggio."
Helia si fermò, stupito e un po' spaventato.
"Io... devo dir... ti ho mentito." Riuscì finalmente a dire Flora.
Helia, sorpreso e confuso, fece un passo indietro.

"Che vuoi dire?" Chiese, "Brandon ieri mi ha detto tutto, non sentirti in colpa se..."

"No... non c'entra Brandon... sono io."

"Flora, mi stai spaventando. Per favore, dimmi cosa succede." Disse Helia un po' spazientito, estremamente preoccupato.

"Ieri non sono scappata quando quei ruvi mi hanno tagliato la strada, non sono voluta scappare. Io... ho deciso di rimanere e combattere. Non è andata come speravo ma quel che conta, o quel che per me ha contato, è stato rimanere. Helia, questa magia, questa profezia, mi hanno cambiata. Non in ogni parte, sono sempre io, e ti amo ancora, ma è venuta alla luce una Flora più combattiva. E anche se all'inizio la tenevo nascosta mi sono resa conto che a me questa Flora piace, anche se a te no."

Helia rimase fermo, immobile, impassibile, guardandola.

"Helia... Helia, ti prego di' qualcosa." Lo implorò Flora trattenendo le lacrime.

"Io..." Disse Helia lentamente. "... non è la profezia, o questa magia che ti hanno cambiata, è stato Brandon, con tutti quei discorsi..."

"No, aspetta." Lo interruppe Flora. "Brandon non c'entra nulla e lo sai. Vuoi soltanto dare a qualcun altro la colpa perché non vuoi darla a me."

Helia prese un respiro e abbassò lo sguardo, Flora continuò:

"Mi dispiace, mi dispiace così tanto per averti deluso... ma è ciò che sento. Sono stanca di essere sempre messa in un angolo perché non sono abbastanza forte, forse Brandon mi ha aiutata a tirare fuori tutto questo ma la colpa, in fondo, è mia. Ti capisco se ce l'hai con me, e non volevo dirti nulla per non deluderti ma..."

"Era questo, vero?" Chiese Helia, guardandola.

"A cosa ti riferisci?"

"Al tuo Charmix, era questo il timore che dovevi superare." Affermò Helia col viso scuro.

"Io... sì, era questo."

"Bene, spero che allora tu l'abbia ottenuto. Curioso come la prima volta il Charmix ci abbia fatti mettere insieme ed ora ci abbia fatti litigare."

"Vuoi dire... vuoi dire che non mi ami più?" Chiese Flora con la voce tremante.

"È proprio questo il fatto: nonostante tutto ti amo lo stesso, ed è per questo che sono tanto deluso. Dovresti sapere che l'opposto dell'amore è l'indifferenza, Flora, e sappi che ti amo più della mia vita. Fatti due conti." Detto questo Helia aprì la porta per andare via, Flora gli andò dietro e lo fermò per un braccio, Helia la guardò:

"Flora, per favore."

Flora cercò di trattenere le lacrime ma non ci riuscì mentre Helia si costrinse a non guardarla per riuscire ad andare via.
Flora rimase ferma ed Helia andò via, la ragazza andò a sedersi sul suo letto e pianse. Del Charmix però nemmeno uno scintillio. 
Sott'occhio vide il libro che teneva sul comodino, allora si fermò a guardarlo e, tra i singhiozzi, si rivolse proprio al libro:

"È colpa tua! La tua magia! La tua stupida profezia!" Per la rabbia lo prese e lo gettò a terra, il libro si aprì.
La fata notò che si era aperto e si asciugò le lacrime col dorso della mano, così raccolse il libro da terra e lesse:

"Molte volte sarà così difficile, ma confido nel fatto che ce la farai. Andiamo, in fondo sei mia figlia!" Flora alzò gli occhi al cielo pensando a quanto potesse essere egocentrico quel tipo, tirò su col naso e continuò: "E lo so, le cose sono difficili, ma vedi, sei potente, tesoro, e le cose per quelli potenti sono più complicate, ma solo perché sei speciale! Insomma, se fosse tutto facile cosa ci scriveresti nella tua biografia? Prendi me, le cose non mi sono andate sempre bene ed è per questo che sono già alla quattrocentosedicesima pagina! Chissà se sarò vicino a te mentre leggerai tutto questo, se lo sono, non esitare a venire da me, anche se avrai voglia di piangere, ti aspetterà un abbraccio. Se non ci sono, per una qualsiasi ragione e spero che tu non ce l'avrai con me se mi sono messo nei guai, sappi che queste parole sono per te, e allora è come se ci fossi. Ascolta sempre il tuo cuore e anche se per gli altri sarà difficile accettarlo saprai che avrai fatto la cosa giusta."

Flora chiuse il libro e lo poggiò sul comodino, non aveva parole e rimase qualche istante a fissare il vuoto cercando di scuotersi.
Quel pomeriggio non riuscì neanche a studiare, si stese sul letto e passò l'intero pomeriggio a guardare il soffitto cercando delle risposte.
Aveva detto la verità ad Helia, dov'era il suo Charmix? Helia l'avrebbe mai perdonata? Qual era allora il timore da affrontare?

La sera stessa Flora irruppe in camera di Aisha per raccontarle tutto, la sua amica, scioccata, non poté che consolarla ma neanche lei riuscì a spiegarsi il motivo del mancato Charmix.

Quella settimana, che Flora avrebbe voluto non passasse mai, passò in una maniera incredibilmente veloce. Le ragazze si videro poco per il tanto da fare, con i ragazzi si videro ancor meno, soprattutto Flora ed Helia.
Flora raccontò ad Avalon del suo mancato Charmix e il professore, perplesso quanto lei, in maniera enigmatica le fece capire che doveva esserci qualcosa sotto e il suo consiglio fu quello di meditare.
Flora provò allora con la meditazione ma ogni volta che chiudeva gli occhi per "meditare" pensava ad Helia e le veniva voglia di piangere.
La sua migliore amica fu molto impegnata, quella settimana c'era la gara e la fata dei fluidi fece un po' da ginnasta e un po' da consolatrice.

"Ed ora rimettiti in piedi, stasera vedrai Helia!" La rimproverò Aisha.

"Oh, Aisha, devi perdonarmi! Questa sera avrei dovuto io incoraggiare te!" Piagnucolò Flora, Aisha alzò gli occhi al cielo:

"Fa niente, ti perdono, e ho abbastanza adrenalina da incoraggiare entrambe stasera... ora però datti una mossa!" E con questo la lasciò sola in camera sua per farla preparare.

Flora si preparò senza molta voglia. Non aveva voglia di uscire perché non aveva voglia di incontrare Helia e il suo sguardo deluso.

Incontrarono i ragazzi a Magix, al padiglione sportivo, dove Aisha avrebbe dovuto partecipare alla sua gara. Aspettò giusto il tempo per salutare i ragazzi e per baciare Nex, prendersi un in bocca al lupo dalla sua migliore amica e poi andò via con le altre altlete.

"Ehi." Salutò Flora con un sorriso, Helia la guardò, sorrise educatamente e ricambiò:

"Ciao." Poi si rivolse a Timmy.
Flora sospirò tristemente e si riunì alle sue amiche, Musa chiese:

"Flora, ma cosa succede con Helia?"

"Abbiamo avuto una piccola discussione." Rispose la fata stringendo le labbra, Bloom disse:

"Tranquilla, Flora, vi chiarirete in un attimo! Parliamo di te ed Helia!"

"Già..." Replicò Flora poco convinta.

"Dovrete risolvere, non c'è tanta tensione nel gruppo dai tempi dei battibecchi tra Musa e Riven!" Esclamò Stella, le altre la guardarono male. "Ed ora cosa ho detto?" Chiese annoiata la bionda.

La competizione stava per iniziare così si avvicinarono alle balaustre che li dividevano dal terreno di gara.
Le ginnaste furono presentate e quando fu annunciato il nome di Aisha il tifo non si fece attendere.
Tra una cosa e l'altra Flora gettava uno sguardo ad Helia e più di una volta lo colse a guardarla. Una cosa buona? Non era facile dirlo.

"Ehi, che cosa sta succedendo con Helia?" Le chiese Brandon, di fianco a lei, senza distogliere gli occhi da Aisha che camminava elegantemente sulla trave.

"Abbiamo discusso, gli ho detto cosa è successo davvero su Melody." Rispose lei con il suo stesso atteggiamento.

"Ora ce l'ha con te?"

"Sì... e tra l'altro, per domani dovrei aver raggiunto il Charmix, gli avevo detto la verità e l'ho deluso per questo, ma niente! Oh, per favore, non cadere! Brava!" Commentò poi guardando la sua amica.

"Mi dispiace, spero risolverete presto." Disse Brandon, Flora stavolta lo guardò:

"Grazie." Brandon le sorrise, poi Flora tornò a guardare Aisha che con una rondata scese dalla trave. "Sì, bravissima!" Esclamò poi battendo le mani. 
"Perché ho l'impressione che tu e Stella abbiate dei problemi?" Chiese poi Flora senza guardarlo, aveva notato che Stella era con Bloom e non appiccicata a lui.

"Non è che abbiamo dei problemi, ma ultimamente parliamo poco."

"Oh... spero risolviate, è importante parlare."

"Sì, sì è importante."  Disse Brandon con un mezzo sorriso, la guardò, Flora seguiva Aisha con lo sguardo.

La principessa di Andros quella sera fu regina della scena: la coreografia alla trave fu perfetta, ottenne il massimo dei punti al volteggio e stupì tutti alle parallele. L'ultimo attrezzo fu il corpo libero, il pubblico ne fu rapito e la giuria estasiata.
Appena si fermò la musica si sentì un grido:

"Quella è la mia ragazza!"

I ragazzi si girarono tutti verso Nex ma lui non se ne accorse, aveva occhi solo per Aisha.
La giuria diede il suo verdetto dopo che aveva tenuto tutti col fiato sospeso per lunghi minuti, la principessa di Andros ottenne la medaglia d'ora classificandosi per le interplanetarie. Non c'erano dubbi: si meritava ogni grammo di quella medaglia.
Il pubblico applaudì con forza, Nex non si trattenne affatto, le ragazze si abbracciarono: erano tutti molto fieri della loro amica.

Dopo aver parlato con la stampa e fatto alcune foto per i più appassionati, Aisha raggiunse i suoi amici che si congratularono con lei. Nex la baciò con tanta passione da mettere gli altri in imbarazzo.
Flora la abbracciò:

"Oh, tesoro, sono fiera di te!" Le disse, Aisha sorrise, ancora emozionata.
Pieni di orgoglio e soddisfazione tornarono ad Alfea commentando la gara anche se non tutti se ne intendevano.

"E quando hai fatto quella cosa che giravi su te stessa ho visto Anna Kim battere i piedi a terra dalla frustrazione!" Rise Stella.

"Sono così felice!" Esclamò Aisha, che teneva la mano di Nex. "A volte è bello fare cose normali e non sempre rischiare la vita per salvare il mondo."

"Sì, è vero, serate normali a volte sono quello che ci vogliono!" Concordò Bloom.

Helia, nonostante Flora l'aveva sorpreso a guardarla, non disse molto a Flora e lei cercò di non allontanarsi dalle sue amiche. Si ritrovò a chiacchierare tanto anche con Brandon; i due, dopo che avevano passato settimane ad allenarsi insieme, avevano ora tanta voglia di parlare.
Quando arrivarono ad Alfea era ancora presto così Bloom invitò i ragazzi a salire da loro, era ancora presto per il coprifuoco.
Mentre andavano di sopra Flora disse a Brandon:

"Dopo quello che mi hai raccontato deduco che ormai tra te e Logan le cose sono tornate alla normalità, come fratelli, insomma."

"Sì, credo di sì."

"Beh, allora credo di avere qualcosa per te." Sorrise Flora mentre si avviavano in camera con tutti gli altri.

"Che cosa?" Chiese Brandon, curioso.

"Ricordi il tuo regalo di compleanno?"

"L'hai... l'hai conservato davvero?"

"Beh, certo! L'avrei tenuto io fin quando non vi foste chiariti, e sono così felice di potertelo ridare!" Sorrise Flora, Brandon, meravigliato, non seppe cosa dire.

"Di cosa parlate?" Chiese Stella intromettendosi.

"N-niente d'importante." Rispose Brandon scrollando le spalle, Flora non aggiunse altro.

Arrivarono in camera delle ragazze e sedettero tutti insieme.
Dopo un po' Flora si alzò per andare in camera sua e disse a Brandon:

"Vado a prendertelo o rischio di dimenticarlo!"
Brandon le sorrise.

Flora andò in camera sua chiudendo la porta quasi per abitudine. Rabbrividì, notò che la finestra era aperta. Si guardò intorno, convinta di averla lasciata chiusa prima di uscire.

"Che sciocca!" Si disse facendo spallucce, così aprì l'armadio e ci frugò dentro trovando la busta a pois, la prese e uscì dall'armadio.
Prese la cornice dalla busta per guardarla, sorrise, così chiuse la porta dell'armadio e trasalì per lo spavento.

"Logan! Cosa...?" La fata non poté finire la frase perché il ragazzo, stringendole una mano alla gola, la sbatté contro l'armadio.
A Flora cadde la cornice dalle mani, cercò di fargli togliere le mani dalla sua gola ma senza risultati.

"Dov'è il cuore della natura?" Chiese Logan guardandola negli occhi, Flora rabbrividì, spaventata, e disse:

"Lasciami andare."
Logan, stringendo la presa sulla gola della ragazza, replicò:

"Ascoltami bene, dimmi dov'è il cuore della natura e ti lascio andare. L'ho cercato dapperttutto, dove diavolo l'hai messo?"

"Lavori per Yana?" Chiese Flora con un sorrisetto di disprezzo, a fatica, mentre le dita di Logan le stringevano la gola.

"Credi che voglia farmi bello con una collanina?" Disse lui, schernendola.
Flora allora, con rabbia, gli diede un calcio allontanandolo da lei e liberandosi dalla sua presa.
Logan si ricompose subito.

"Andiamo, vuoi davvero combattere con me, fiorellino?"

"Sei grande tanto quanto Brandon, e indovina chi mi ha allenata?" Sorrise Flora dandogli un pugno dritto in faccia. Logan indietreggiò e tenendosi la guancia dolorante bofonchiò:

"Quello stupido di mio fratello e le sue cotte!"
Allora la gettò ancora una volta contro l'armadio e Flora non poté trattenere un gemito di dolore. Con l'avambraccio premuto sotto la sua gola Logan le chiese ancora:

"Allora, fiorellino, dov'è il cuore della natura?"

Flora stava per dire qualcosa ma sentirono:

"Flora, va tutto bene? Cos'è questo baccano?"

Era Bloom. Logan guardò Flora negli occhi e le disse lentamente per darle l'ordine:

"Va tutto bene."

Flora annuì, intimidita, e rispose alla sua amica:

"AIUTATEMI!"

Logan strinse i denti, arrabbiato.

"Maledetta fata!" Esclamò e prendendola per le spalle la gettò a terra, fece per scappare dalla finestra ma Flora con un gesto della mano invocò:

"Edera avvolgente!" E così gli strinse le caviglie con due rampicanti e il ragazzo cadde a terra.
In quell'istante il resto del gruppo irruppe nella stanza.

"Flora, ma cosa...?" Bloom s'interruppe quando vide Flora a terra e Logan poco distante.
La fata della natura si rialzò a fatica, Logan anche si alzò rompendo i rampicanti.

"Logan, ma che ci fai qui? Cosa succede?" Chiese Brandon, confuso e scioccato.

Logan lo guardò ma non rispose così si girò pronto per scappare dalla finestra.

"Fermatelo!" Esclamò Flora e giusto in tempo Aisha tese le mani avvolgendo il ragazzo in delle corde morphix, con un gesto lo scaraventò contro il muro e lui rimase lì immobile bloccato dal morphix, così gli altri si avvicinarono.

"Lasciatemi subito andare!" Si lamentò il ragazzo, Brandon chiese ancora:

"Logan, mi dici cosa diamine stai combinando? Che ci fai qui? Cosa è successo?"

Logan non rispose, guardò Flora, allora lei, anche se non avrebbe mai voluto farlo, disse:

"Voleva il cuore della natura."

Brandon guardò Flora scioccato, poi tornò a guardare suo fratello come per cercare conferma, Logan non disse nulla.

"E perché mai...?" Stava dicendo Brandon con un sorrisetto scettico, poi realizzò. Si scurì in viso in un attimo. "No... no, non... no."

"Senti, ora non ho tempo per il dramma familiare!" Esclamò Logan e, sapendo di non poter mai riuscire a combattere da solo contro sei fate e sei specialisti, sotto gli occhi di tutti si liberò trasformandosi in un ruve.
Istintivamente tutti indietreggiarono, Flora lo guardò e si rese conto che era lo stesso ruve che l'aveva attaccata su Melody nella sala dell'arpa d'oro.
Così il ruve scappò dalla finestra in un balzo.

"Dobbiamo fermarlo!" Esclamò Bloom, Brandon calmò la sua amica con un gesto:

"No."

"Ma... Brandon..." Provò a dire Stella ma Brandon disse:

"Ormai sarà già lontano, ed è inutile andargli dietro, il cuore della natura ce l'abbiamo noi."

Gli altri si resero conto che lo scudiero aveva ragione.

"Andiamo... andiamo di là?" Propose Timmy dopo alcuni istanti di silenzio, così i ragazzi lasciarono la stanza di Bloom e Flora. Tristemente, Brandon notò la cornice a terra, rotta probabilmente durante il combattimento tra Logan e Flora.

Tornati nel salottino comune, dopo alcuni istanti di silenzio, Tecna, seduta con gli altri sul divano, disse:

"Ci credo che Yana anticipava ogni nostra mossa!"

"Abbiamo avuto una spia in casa per settimane!" Aggiunse Helia battendo un pugno sulla mano.

"Quindi anche quando siamo andati su Sakoma! Lui ha avvertito Yana!" Disse Bloom.

Brandon guardò i suoi amici che parlavano di suo fratello, che però era il nemico.

"Non mi è mai piaciuto quel tipo..." Mormorò Timmy al suo migliore amico, ma Brandon lo sentì e Timmy se ne accorse. Stava per dire qualcosa ma Brandon disse:

"Scusatemi."

Così lo scudiero lasciò la stanza sbattendo la porta lasciando tutti di sasso.
Flora si alzò per andare da lui ma Stella fece la stessa cosa e la ragazza si rese conto che non toccava a lei.
Così Stella uscì seguendo Brandon, ma Flora non si sedette, anzi.

Di fuori Brandon camminava avanti e indietro per il corridoio, scioccato, agitato, deluso, arrabbiato. Sentì chiudere la porta della camera delle ragazze e si girò dicendo:

"Fl..." S'interruppe rendendosi conto che c'era Stella di fronte a lui. "... Stella."

"Oh, tesoro mio!" Esclamò la bionda andando ad abbracciarlo. "Mi dispiace tanto! Non mi sarei mai aspettata che fosse uno dei nostri nemici quando ho voluto farvi riappacificare!"
Si allontanò da lui, Brandon non disse nulla.

"Amore, di' qualcosa, così mi fai paura, a cosa pensi?" Chiese Stella, Brandon, col viso scuro, rispose:

"Non ho molta voglia di parlare."

Nel frattempo, in camera, Flora guardò male i suoi amici e chiese:

"Beh, vi sembra il modo? Dico, vi sembra la maniera di agire?!"

"Ha riportato tutto quello che abbiamo scoperto alla nostra nemica!" Si giustificò Helia.

"Ma qui non si tratta di Logan, si tratta di Brandon! Come potete parlare male di suo fratello davanti a lui?!" Domandò ancora Flora, arrabbiata.

"Sì, beh..." Borbottò Bloom ma Flora disse ancora:

"Non ci sono giustificazioni, Bloom!"
La fata del fuoco rimase per una volta senza parole. Flora scrutò tutti i suoi amici, Sky le sorrise, e Aisha anche.
In quel momento rientrarono Stella e Brandon, il ragazzo prese il giubbotto lasciato sul divano e disse ai suoi amici:

"Ci vediamo a Fonterossa. Buonanotte, ragazze." Stava per andare ma Stella lo fermò e gli diede un bacio sulla guancia, allora lo scudiero uscì.

Tutti guardarono Stella e Sky chiese:

"Beh, cosa ti ha detto?"

"Che 'non ha voglia di parlare'!" Rispose Stella, infastidita, facendo le virgolette con le dita. Sky sospirò.
Flora si contorceva le dita incerta sul da farsi, poi però sentì la risposta di Stella e capì che non poteva lasciarlo andare così.

"Scusatemi." Disse in fretta ai suoi amici e lasciò la stanza.
Percorse il corridoio di fretta, quasi di corsa, e uscì.
Superò il cortile ed uscì dal cancello.

"Brandon!" Lo chiamò, lui era di spalle e stava per mettersi il casco.
Quando la sentì poggiò il casco sulla sua windrider e si girò verso di lei.

"Flora. Ma perché ci hai messo tutto questo tempo?" Disse mentre lei gli andò incontro e lo abbracciò.

"Brandon, mi dispiace tanto." Disse lei mentre erano abbracciati, poi si lasciarono andare e Flora lo guardò. Era così triste, e arrabbiato, e deluso. Stava per piangere, Flora lo sapeva, e non l'aveva mai visto così.

"L'ha... l'ha fatto ancora. Flora, l'ha fatto ancora." Disse Brandon quasi in un sussurro, Flora gli poggiò una mano sulla guancia, dispiaciuta, e abbozzò un sorriso per consolarlo. Aveva le lacrime agli occhi.

"Gli avevo dato un'altra possibilità! Avevo deciso di dimenticare tutto quello che era successo! È mio fratello, accidenti! E sembrava che... io gli voglio bene, Flora, gli voglio davvero bene nonostante tutto!" La ragazza si allungò verso di lui e lo abbracciò ancora, sapeva che stava soffrendo. E lui la strinse, la strinse forte.

"Andrà tutto bene, passerà. Ti fa male perché tu hai un cuore grande, purtroppo lui non se n'è reso conto, ed ha fatto la scelta sbagliata. Tu sei buono, Brandon, e per le persone buone le cose si aggiustano sempre." Disse Flora che, in quel momento, non sentì nemmeno il freddo della notte di fine autunno di Magix.
Brandon, in tutta risposta, la strinse ancora a sé.

Si separarono, Flora rimase a guardarlo. Brandon allora disse:

"Io... io torno a Fonterossa."

"Va bene." Replicò Flora con un cenno, Brandon con la mano le spostò una ciocca di capelli dal viso, poi con delicatezza la tirò a sé e la baciò.
Fu un bacio semplice, durò pochi secondi, e un istante dopo Brandon volava verso Fonterossa. 

Flora rimase immobile. Il suo amico l'aveva baciata ancora una volta, ma stavolta non le aveva chiesto scusa.


Eeeehilààà! Non so come salutarvi perché vi immagino arrabbiati... lo so, sono un essere spregevole, l'importante è averne la consapevolezza...
Le "delusioni" in questo capitolo sono tante, c'è quella di Faragonda, c'è quella di Helia e c'è quella di Brandon... da dove iniziare?
Beh, la preside ha tutte le ragioni del mondo ad essere delusa, si fida ciecamente delle ragazze ed anche per questo, anche se non l'ha dato  avedere, era fiduciosa che avrebbero trovato una soluzione.
Helia. H E L I A. Come ho già detto sono consapevole della mia malvagità e non mi aspetto nulla da parte di Babbo NAatale, ci sono rimasta male io che sono Team Brandon e quindi posso solo immaginare come stia il Team Helia, mi dispiace, dovete perdonarmi... ma... insomma, nessuno, e dico nessuno resterà con le mani in mano, il tutto sarà incredibilmente inaspettato -quindinonmiodiate-.
E poi Brandon. Raga', sono una Team Brandon, e sto male anche per lui, Logan l'ha deluso ma sapete quanto? Sì, lo sapete, perché sapete quanto Brandon gli voglia bene e cosa abbiano passato i due fratelli.
E poi COLPO DI SCENA! Eheh...
Beh, piccoli germogli di lullabea, da parte mia direi che è tutto ma sono curiosissima di sapere cosa ne pensate di questo capitolo quindi aspetto con ansia le vostre recensioni!
Spero di riuscire a pubblicare anche la settimana prossima, non vi assicuro niente perché non sarò a casa mia e se troverò del tempo per stare al computer senza sembrare asociale al resto della famiglia e senza beccarmi quindi una ramanzina dai miei, pubblicherò.
Nel frattempo vi auguro buon Natale che in fondo il Natale è di tutti, si voglia o no, quindi vi auguro di cantare tante belle canzoni, di mangiare tanto cioccolato e non solo e di passare del buon tempo con la vostra famiglia! 
Ci sentiamo presto, (spero)
vi strAmo,
xoxo Florafairy7


 


 

   
 
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