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Autore: Trish96    06/01/2017    0 recensioni
Questa Fanfiction vede come protagonista il giovane Killua 6 anni dopo l'elezione del nuovo presidente degli Hunter.
Il ragazzo è in viaggio con sua sorella.
Nuovi personaggi e nuove emozioni aspettano al nostro Killua. Che segreto si cela dietro all'artista di strada?
Genere: Azione, Sentimentale | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Alluka Zaoldyeck, Altri, Killua Zaoldyeck
Note: Lime | Avvertimenti: Contenuti forti, Non-con, Violenza
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Era successo di nuovo, per la seconda volta non era riuscito a difenderla. Killua si sentiva un completo irresponsabile.

Aveva accettato di aiutarla, ma non era stato in grado di proteggerla, non si dava pace. Era furente dalla rabbia che gli pervadeva il corpo e l’anima.

Aveva poggiato delicatamente Misao sul letto, l’aveva medicata e vestita con la sua camicetta da notte.

Sembrava che stesse riposando, così si avviò in cucina per prendere un bicchiere d’acqua.

Quando tornò la ragazza era seduta contro la sponda del letto, immobile, con uno sguardo di sgomento. Quando lo vide arrivare si terrorizzò iniziando a respirare a fatica, ansimando.

Più lui si avvicinava più sembrava avere una crisi di panico.

Killua:- Misao sono io, Killua, non ti agitare… cosa hai…non mi riconosci?-

Misao vedeva tutto offuscato, un’alta figura scura si avvicinava, la mente pervasa dal ricordo di quelle scene terribili avvenute qualche ora prima.

Le venne in mente di fuggire, ma non riusciva a muoversi, rimase a fissare la figura che piano piano pareva assumesse finalmente un volto, prendendo un significato…

Killua si avvicinò a pochi centimetri dal suo viso.

Killua:- Che fai? Non mi riconosci più adesso?-il suo tono era pacato e gentile.

Misao scrutò il suo volto in penombra, le labbra carnose, gli occhi azzurri e profondi… voleva affogare in quel mare. I capelli argentei che ogni tanto brillavano al contatto con la luce della luna proveniente dalla finestra.

Voleva toccare quel viso così perfetto e nello stesso tempo minaccioso. Anche se avesse voluto tenerlo nascosto, i suoi occhi avrebbero parlato per lui, rivelando la sua storia di sicario.

Si fissavano senza dire una parola e per la prima volta la rossa si sentì peccaminosamente calda.

Un’ondata di desiderio la travolse.

Gli posò il palmo sul viso e per quanto sorpreso, lui non si ritrasse.

Che strano effetto che gli faceva quella ragazza, non capiva… ma la voleva.

Non era abituato al contatto affettuoso con le persone, non era in grado di mettere in atto tali gesti, ma voleva comunque provarci, così lentamente, toccò la mano che premeva delicatamente sul suo viso.

Misao:- Baciami.- Disse con un sussurro.

Si avvicinò lentamente e titubante, ma una volta sfiorate le sue labbra, l’impulso sessuale prese il sopravvento e tutto avvenne in modo naturale. La cinse in vita senza premere troppo per paura di farle male.

Per Misao scomparvero tutti gli anni di sofferenze, quel lungo bacio le tolse tutta la tristezza e le donò la speranza. La speranza di un futuro che poteva cambiare. La speranza di stare insieme.

Si staccarono per riprendere fiato,per poi unire ancora e ancora le loro bocche con passione controllata. La ragazza scoprì che i loro corpi andavano perfettamente d’accordo, come se si completassero l’uno con l’altro.

Le sembrava di essere vicina al termine di un lungo viaggio, compiuto senza sapere che quella era sempre stata la sua meta.

Misao:-Toccami-. Disse sussurrandolo nella sua bocca.

Misao notò un lampo di desiderio comparso repentino sul suo viso, sorrise.

Misao:- Tirami su la camicetta… fallo-.

Non era certo la prima volta per lui, gli capitava ogni tanto quando ne aveva voglia, di sfruttare le donne solo per il desiderio sessuale, niente di più, ma questa volta era diverso, con lei si sentiva impacciato. Come se stesse toccando un bocciolo di una rosa e non volesse farlo appassire.

Quando lei tornò a baciarlo leccandogli il labbro inferiore, tutte le sue insicurezze scomparvero.

Si scostò per togliersi la maglia e lanciarla in un lato della stanza, poi si chinò sopra di lei.

La sentì trasalire e si ritrasse di colpo, accigliandosi accarezzò lentamente la ferita sulla coscia.

Misao:- Non ti preoccupare, poi passa.-

“ Un cavolo non ti preoccupare, la prossima volta giuro che lo lascio morire dissanguato Hisoka, non finisce certo qua” Pensò.

Fece scivolare la lingua sul suo collo mentre con una mano tirava su la camicetta e carezzava il ventre piatto. Voleva scoprire tutto di lei.

Aveva la pelle morbida e calda, più la scopriva e più perdeva il controllo.

Il paradiso… adesso il paradiso aveva un senso.

 

Erano le 6 del mattino, Killua decise di alzarsi dal letto e rivestirsi. I piani erano cambiati, adesso avrebbe agito solamente lui, ponendo fine a tutto, senza mezzi termini.

Si erano addormentati abbracciati e completamente nudi, lei sopra di lui con un sorriso angelico stampato in viso, dormiva beata e rilassata.

Gli dispiaceva andarsene, avrebbe preferito rimanere in quel modo più tempo possibile però era tempo di agire.

C’era una cosa che non capiva,gli tornò in mente lo scenario della notte precedente, come mai la stanza era bruciata? Da dove proveniva quel fuoco? Mah, ci avrebbe riflettuto dopo.

Mentre si dileguava dalla stanza sentì la vibrazione del cellulare di lei sopra al comodino, si affrettò a chiuderlo per evitare che si svegliasse.

Sullo schermo comparì il nome di un uomo, non c’era scritto “Capo” Come era solita chiamarlo Misao, e allora chi era costui? Dante?

“Benvenuto nel fantastico mondo della gelosia Killua, congratulazioni” Pensò, poi chiuse la chiamata.

 

:- Capo, abbiamo delle notizie agghiaccianti.-

Capo:- Cosa succede?-

:- Sembra che la tua puttanella dai capelli rossi abbia scoperto cosa sia il Nen e abbia incenerito un Hunter, secondo i nostri informatori adesso ha un amichetto, che l’ha tratta in salvo scontrandosi con Hisoka. Cosa vuoi fare adesso?-

Capo: Lei è il mio giocattolo, trovatelo e uccidetelo. Lei portatemela qui, che è ora di dargli una bella strigliata. Comunque, bisogna mandare qualcun'altro a prendere il pezzo della mappa da Hisoka, dato che lei non è stata in grado.-

:- Capo, ma è un suicidio… non sarebbe mai uscita viva dallo scontro diretto con Hisoka, e penso che nessuno di noi ne è in grado…-

Capo:- Non mi interessa, iniziamo con i preparativi.-

:- Capo… se posso proporre… che ne dite di catturare il suo amichetto e costringerlo in qualche modo a fare fuori Hisoka? Sfruttiamo il legame di quei due, ne usciremo vittoriosi senza perdite inutili.-

Capo:- Mi piace il tuo modo di pensare…-

 

 

Commento dell’autrice:

Sono tornataaa, e sbaaam ecco qua il capitoletto tanto atteso. Lo so, dura poco, ma devo rivedere molte cose di questa storia, alla prossimaa.

Miraccomando fatemi sapere cosa ne pensate :)

 

  
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