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Autore: Fabb5000    11/01/2017    3 recensioni
Sono passati parecchi anni da quando Lyon, Stefano, Anna e Mario giocavano a Minecraft e, insieme a quei tempi, si è conclusa anche la FailCraft. Ora Lyon, ormai ultracentenario, conscio che ormai non gli resta molto tempo, decide di rivelare alla sua nipote sedicenne la sua vera storia, ovvero quella che successe dopo gli avvenimenti di "A caccia di Herobrine"; la storia che lo rese un eroe non solo in Minecraft, ma in tutti i mondi, e che va tramandata alle generazione future prima della fine. La storia di come lui, Stefano, Anna e Mario salvarono tutti gli universi da una terribile piaga. [[Consigliabile, ma non indispensabile, legge il prologo]]
Genere: Avventura, Azione, Fantasy | Stato: in corso
Tipo di coppia: Nessuna | Personaggi: Herobrine, Notch, Nuovo personaggio, Steve, Un po' tutti
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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- Questa storia fa parte della serie 'FailCraft in real life'
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Scesa la notte, mentre il resto della compagnia si scaldava intorno al fuoco, Lyon decise di scambiare due parole con Shadow.

Non perché non si fidasse degli altri, ma perché Shadow fra tutti era l'unico che poteva rispondere alle sue domande.

Shadow a differenza degli altri aveva deciso di consumare la sua cena lontano dal focolare, così da tenere meglio di guardia la pianura. Lyon aveva notato che l'Enderman era molto solitario e distaccato da tutti, a differenza forse di Klingoon, con il quale discuteva piuttosto animatamente per i loro standard.

Lyon si sedette vicino a Shadow, cercando di ignorare l'aria pungente e il suolo freddo, e cercò di incanalare una conversazione : -Noi ci stiamo divertendo, lì intorno al fuoco ...- cominciò. -Non vuoi unirti a noi? Direi che ci sono poche possibilità che anche da laggiù non avvistiamo qualcosa in questa landa desolata-

-Comunque meglio essere prudenti- rispose Shadow con tono che pareva alquanto seccato.

Lyon sbuffo, abbandonando l'idea di conversare con lui, e passò subito al dunque : -Senti, Shadow ... io avrei alcune domande da farti-

L'Enderman rimase per un secondo inespressivo, poi grugnì : -Parla, ti ascolto-

-Ok. Vedi, nelle gallerie degli scheletri io e Anna abbiamo incontrato un tipo strano- disse Lyon. -Sosteneva di conoscere passato, presente e futuro. Mi ha detto che Omega è affetto da una certa malattia dell'oro. Di che si tratta?-

Shadow si scosse, come se gli fosse appena stato tirato un ceffone, poi si ricompose : -È un germe della mente. Ti obbliga a possedere sempre più ricchezze-

-Scusa, ma non ho capito niente- disse Lyon confuso.

Shadow sospirò stanco, poi mormorò : -Hai presente il drago Smaug, che vive nella Terra di Mezzo?-

-Smaug?- chiese Lyon. -Parli del drago antagonista di quel libro, "Lo Hobbit", di cui poi hanno fatto un film?-

-Che cos'è un film?- chiese Shadow confuso a sua volta.

-È ...- si interruppe Lyon, cercando di pensare come spiegargli cosa fosse un film. -... una sorta di recitazione, solo che gli attori anziché su un palco stanno su un set e vengono filmati. Poi le immagini sono proiettate su uno schermo e tutti possono vederle quando vogliono-

-Wow ...- mormorò Shadow. -Che grande invenzione. Però, voi umani non siete poi così scemi come dicono ... avete buone idee se vi applicate-

-Chi ha messo in giro questa diceria è un cretino- disse Lyon irritato dall'affermazione dell'Enderman. -Noi abbiamo auto, macchine volanti e viaggiano nello spazio. Direi che siamo più avanti di voi. Se avessimo un aereo a quest'ora saremmo già nell'End. E comunque non cercare di sviare il discorso. Parlami di questo fantomatico drago-

-Fantomatico?- chiese Shadow. -Smaug non è frutto della fantasia! La Terra di Mezzo esiste davvero. Il vostro scrittore, Tolkien, ha creato il suo libro basandosi sugli eventi lì avvenuti. Come li conoscesse non lo so. E lo stesso ha fatto Peter Jackson, completando l'opera di Tolkien con molti più dettagli, quali il duello con Azog il Profanatore da parte di Thorin e l'amore di Kili per Tauriel. Insomma, in poche parole ciò che hai visto in questo "film" è tutto reale-

Lyon strabuzzò gli occhi. Quindi, oltre a Minecraft, anche l'universo in cui erano avvenute le vicende de Lo Hobbit e del Signore degli Anelli erano reali? Roba da non crederci ...

-Come forse saprai, a Smaug, prima di essere sconfitto, nulla interessava oltre difendere il suo bottino- continuò Shadow. -E anche lui era affetto dalla malattia dell'oro. Essa è l'avidità assoluta, la brama di possedere più di ogni altro, il bisogno impellente e irrefrenabile di difendere ciò che è tuo e derubare altri di ciò che non è tuo ...-

Shadow trasse un sospiro sconsolato : -Prima o poi tutti i draghi ci cascano. Essi adorano l'oro e le pietre preziose, ma in genere non sono inclini a derubare pur di averle. Ma alla fine tutto l'oro che accumulano razziando tesori perduti o avuto in regalo da mortali per opere di bene da loro compiute ha la meglio sulle loro menti. E ciò li spinge ad allontanarsi dalla loro indole gentile e a diventare mostri sanguinari-

-"Indole gentile"?!?- esclamò Lyon, chiedendosi se avesse capito bene il soggetto della frase. Si, erano i draghi. -Ma cosa sono i draghi, allora, quando non sono affetti da tale malattia?-

Shadow sorrise : -Sono esseri buoni e generosi. Il loro compito è trasportare le anime dei defunti da tutto il Pluriverso nel regno dei morti. Alcuni, come ad esempio quelli di Alagaesia, addirittura hanno assunto la capacità di legarsi a umani, nani ed elfi e divenire come fratelli per loro. Io ne ho incontrati alcuni, e devo ammettere che non ho mai avuto un'esperienza così emozionante-

Shadow sospirò, poi tornò a guardare Lyon triste. -Omega è il loro re. Mi hanno detto che fosse saggio e giusto prima di essere colpito dalla malattia dell'oro. E anche dopo averla contratta e aver preso possesso di casa mia si è preoccupato del suo popolo, almeno fino a qualche anno fa, in cui si è chiuso in sé stesso-

-Uao- disse Lyon. -Quindi ... Omega è ... malato, diciamo?-

-Già. Qualche anno fa la malattia ha raggiunto l'apice, facendolo sospettare persino degli altri draghi, constringendolo a barricarsi nell'End- mormorò Shadow. -Pensa che, prima che ciò avvenisse, una volta abbandonò addirittura il suo bottino pur di salvare Smaug. Prima doveva essere davvero un ottimo sovrano-

-Perché salvò Smaug? E da cosa, poi?- chiese Lyon.

-Ah, non te l'ho detto?- disse Shadow sorpreso. -Smaug è suo fratello-

All'occhiata sorpresa di Lyon, Shadow si spiegò : -Smaug e Omega sono entrambi stirpe di Glaurung, il primo drago creato da Morgoth, padre di Sauron. Dopo la sconfitta di questi e di Glaurung, che si era schierato con lui, Omega, il figlio maggiore, prese il potere. Smaug, non avendo niente da fare, viaggiò per molti universi, finché nella Terra di Mezzo non contraé la malattia dell'oro, finendo con l'attaccare il più ricco regno di allora, ovvero Erebor. Molto tempo dopo anche Omega ne fu infettato e prese possesso dell'End. Quando poi Smaug fu sconfitto in battaglia da Bard l'arciere, Omega abbandonò la sua fortuna per andare a resuscitarlo con la Pietra Filosofale. Inoltre essa guarì anche Smaug dalla malattia dell'oro-

-E che ne è stato di Smaug?- chiese Lyon.

-Spronò il fratello a guarire- rispose Shadow. -Ma fallì miseramente. Omega tornò alle sue ricchezze. Quando poi il drago si chiuse in se stesso, la razza dei draghi, privata di um capo, iniziò a declinare; Smaug allora prese il controllo della sua gente in attesa che Omega tornasse in se-

-Quindi ora è Smaug a governare i draghi?- chiese Lyon preoccupato.

-Si. Perché me lo chiedi?- chiese Shadow alzando un sopracciglio.

-Beh, penso che non la prenderà molto bene sapere che noi abbiamo fatto fuori suo fratello. E non ho tanta voglia di trovarmi un'armata di draghi davanti alla porta di casa- rispose Lyon.

-Immagino che sarebbe una gran seccatura- disse Shadow sorridendo.

-Macché! Io mi preoccupo di mia madre- disse Lyon. -Renderebbe la battaglia lo scontro più ridicolo che si sia mai visto. Farebbe mettere ai draghi le pattine perché non sporchino in casa e vieterebbe loro di sputare fuoco perché rovinerebbero le tende. Poi mi farebbe combattere con armi giocattolo e smusserebbe artigli e denti ai draghi per evitare che ci facciamo male. E per finire vieterebbe rumori, schiamazzi e danni alla casa, perciò dovremmo combattere silenziosamente, lentamente e facendo attenzione a dove mettiamo i piedi. Insomma, non penso sia il massimo che un giorno mia madre apra la porta e si trovi davanti un drago che dice "mi scusi, devo sfidare a duello suo figlio"-

Shadow scoppiò a ridere, la prima volta dopo tanto tempo. Lyon lo seguì in volata.

Poi l'Enderman tornò serio e si rabbuiò : -Mio padre contraé la malattia dell'oro. Mia madre anche. La malattia portò mio padre Orkrost alla morte, mia madre Islanzadi alla pazzia. Non so che fine abbia fatto lei-

Lyon si intristì, e non sapendo cosa dire propose di andare a dormire.


**********************************


Dopo aver lasciato Dentifricio in una caverna, Herobrine si teletrasportò oltre il tempo e lo spazio, fino a giungere in una terra boschiva e ricca di vita.

Davanti a lui stavano due draghi, uno rosso fuoco, l'altro (anzi, l'altra) verde smeraldo. I due avevano le code intrecciate e il drago maschio parlava con voce suadente, usando un linguaggio a dir poco aristocratico : -Sai, angelo sceso dal cielo- mormorò. -a volte mi specchio nei tuoi occhi, e sai che mi chiedo? Mi chiedo se un giorno potrò specchiarmici sempre ...-

-Oh, insomma, ma perché non provi a cambiare strategia?- chiese Herobrine uscendo allo scoperto. Il drago rosso gli rivolse un'occhiata feroce, che lui ignorò : -Sai, cara- disse invece rivolgendosi alla dragonessa. -Questo pozzo di romanticismo ha utilizzato le stesse parole per conquistare altre innumerevoli dragonesse. Pensa che ha detto le stesse cose anche a quella principessa nel castello prima di mangiarsela-

La femmina si alzò in volo, sdegnata, e si allontanò. Il drago maschio provò un paio di volte a richiamarla, poi si rivolse ad Herobrine con un'espressione a metà tra il furente e il divertito. -Lo sai, vero, che te la farò pagare?- chiese.

Herobrine sorrise : -Sei tu quello che ripete sempre le stesse cose alle ragazze. Scusami, ma dopo un po' sei monotono-

-Ma che dici?- esclamò il drago. -Me ne invento una ogni volta! E poi, cos'è questa storia della principessa sedotta e poi mangiata? Quelle cose le faceva mio padre!-

-Si, ma tuo padre se ne è andato, quindi le colpe sue ora son tue- disse Herobrine. -E poi scusa, che ci fai in Alagaesia? Non abitavi nella Terra di Mezzo?-

-Cercavo di sfuggirti. Mi sei d'intralcio con le signore- rise il drago, per poi rabbuiarsi: -Sai che non ci sono più draghi lì. La solitudine dopo un po' pesa-

Herobrine tornò serio : -Comunque, mi serve il tuo aiuto-

-Hai un bel coraggio, sai?- disse il drago. -Mi hai appena rovinato il corteggiamento!-

-E chissenefrega!- esclamò Herobrine. -Ne troverai un'altra! E se poi decide di non riprodurti più i mortali te ne saranno grati!- poi divenne serio : -Comunque, è una cosa seria!-

Il drago inarcò un sopracciglio : -Che è successo?-

Herobrine scosse la testa : -È questo il punto, non lo so ... non lo so, Smaug-
   
 
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