Fanfic su attori
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Autore: 161294    31/05/2009    1 recensioni
PrOlOgO--> Era passato un anno da quando lo avevo visto l’ultima volta. Io ero cambiata. La mia vita era cambiata. Io, Vanessa, non ero più la stessa.
Genere: Avventura, Introspettivo | Stato: in corso
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Altri, Nuovo personaggio, Vanessa Hudgens, Zac Efron
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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__ZaC__ È lì, davanti ai miei occhi, abbracciata a quel ragazzo che me l’ha portata via. E sta sorridendo. Ci vede. Si perché io, Ryan, Ash siamo andati a vedere come stava. Ma da ciò che vedo mi sembra in ottima forma. Non ci posso credere. Vanessa appena ci ha visto si stacca da Edward. Lui stringendo la mano della mia ragazza, si avvicina a suo padre. Gli dice qualcosa e lui fa un cenno. Allora Vanessa si dirige verso di noi. Vane:--cosa ci fate qui???— Zac:--come cosa ci facciamo!!— Vane:--Zac ti ho già detto che è finita..— Zac:--no! Non me ne vado se non mi spieghi!— Ryan:--Vane ma cosa è successo?— Vane:--sentite.. se fate così rovinate il nostro piano!!— Zac:--nostro??— Vane:--si, mio e di Eddy-- Ryan:--Eddy?? E da quando lo chiami così? Vane non mi sembra che si sia comportato bene con noi!.. Vane:--se è per questo neanche tu!— La situazione è sempre più tesa. Edward si avvicina, sembra spaventato. Ed:--Nessa dobbiamo andarcene.— Il volto di Vanessa viene invaso dal terrore. Si gira di scatto e fissa il padre di Edward che a sua volta sta fissando Ed e il mio amore. Sembra infuriato. Si dirige a passo svelto verso di loro. Ed:--Vane stai qui vado ad aprire il cancello!.. Vane:--No è pericoloso!!— In pochi secondi il padre di Edward gli salta addosso. Vedo Vanessa sul punto di piangere. Carl ha una pistola in mano. Si sente uno sparo e dopo l’urlo di Vane. Noi dietro al cancello non capiamo più niente. Edward si alza, insanguinato, Carl è morto e lui lo ha ucciso. Lei corre ad abbracciarlo e gli toglie la pistola dalle mani. Lui è spaesato, spaventato, sorpreso. __Vane__ Siamo nella mia discoteca. Finalmente quanto mi è mancata!! Sto medicando Edward dalle ferite che gli aveva provocato il padre, sia fuori che dentro. Si perché la morte di suo padre lo ha sconvolto molto.. e il fatto che a causarla era stato lui.. Comunque.. sono nella ‘’mia stanza’’ della disco, ovvero una stanza che utilizzavo solo io per riposarmi o per riflettere quando non mi andava di tornare a casa. Cerco di consolare un po’ il mio amico e ci riesco. Io:--Ed.. ti prego.. non abbatterti.. proprio adesso non possiamo mollare.. dobbiamo ancora attuare il nostro piano!— Intanto Ryan e Zac entrano nella stanza, non bado a loro, e continuo a parlare con Ed: io:--adesso che.. tuo padre non c’è più dobbiamo darci ancora più da fare, perché penso che non abbia detto a nessuno quello che serve a noi. Inoltre sono sicura che nel luogo che stiamo cercando ci sono altri pericoli, sicuramente non lo ha lasciato incostudito.— Ed:--Vane.. io.. ti ringrazio.— Gli sorrido, ora ciò di cui aveva bisogno era un’amica e io ero disposta a esserlo. Zac:--frena, frena, frena! Adesso ci spiegate tutto! Che luogo? Che piano? Che PERICOLI?— Ryan:--Si esatto!!— Io:--Ryan.. non mi sono spiegata bene evidentemente. Tu mi hai mentito, hai tradito la mia fiducia. Ci vuole più tempo. Non riesco ancora a digerirlo.— Ryan:--io.. te l’ho detto che non volevo farlo!!!— Io:--ma lo hai fatto.— Mi alzo, ho finito di medicare Ed, mi dirigo verso la porta. Io:--Ryan per favore vorrei che Edward riposasse.— Ryan:--Ma..— Io:--Vai..!— E esce dalla stanza, triste e pentito. Rimane Zac. Io:--Zac, puoi seguirmi? Ed riposa mi raccomando. Quando ti svegli facciamo quella cosa.— Mi sorride e si stende sul letto, Zac mi segue e lo porto nell’ampio terrazzo dell’edificio. Zac:--Vanessa, io..— Io:--No Zac. Adesso tocca a me a parlare. Quella chiamata che ti ho fatto, qualche giorno dopo essere entrata nella macchina di Edward, te la ricordi?— Zac:--Come dimenticarla.. mi ha ferito..— Io:--Mi dispiace. Non era vero niente, non è vero niente. Io ti amo Zac. Ti ho sempre amato. Non ho smesso un secondo di amarti. Ti ho detto quelle cose solo perché sapevo che se non te le avessi dette, tu e mio fratello avreste cercato di salvarmi. E sicuramente sareste morti. Carl non è.. non era da sottovalutare. Ha fatto male anche a me dirti quelle cose, non sai quanto. E mi dispiace che tu adesso soffra per il rapporto di amicizia, e sottolineo AMICIZIA, che si è creato tra noi due. Non amo lui. Io amo te.— Mentre gli confessavo questo, il suo viso da spento, si è illuminato. Quando ho finito è calato silenzio tra noi due. È durato pochi secondi, che ha me sono sembrati minuti. Poi lui si avvicina a me. Una mano la intreccia nella mia e con l’altra mi accarezza il viso, che, nel frattempo, si è bagnato dalle lacrime che hanno iniziato a scendere dai miei occhi. Zac:--Ti amo.— Due parole, semplici, ma che racchiudono in sé tutto ciò che di più importante ho nella vita. Due parole che sono seguite da un bacio. Un lungo bacio, dolce e passionale allo stesso tempo.
  
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