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Autore: __Lily    10/03/2017    5 recensioni
"Nonostante tutto Jon rimase nell’ombra mentre Sansa Stark fece un passo verso l’oscurità. [...] Jon aveva osservato la sorella: la veste smossa dal vento, il metalupo degli Stark ricamato nel suo vestito e i suoi occhi blu come quelli della madre si erano fatti freddi - quasi glaciali - come il vento del Nord. 
I suoi capelli rossi come le fiamme del fuoco illuminavano l’oscurità nella quale si stava addentrando.

«Fai ciò che devi Sansa» aveva sussurrato guardando la sorella scomparire dentro quel canile."
Genere: Azione, Drammatico, Storico | Stato: in corso
Tipo di coppia: Nessuna | Personaggi: Cersei Lannister, Daenerys Targaryen, Jon Snow, Sansa Stark
Note: Missing Moments | Avvertimenti: Triangolo
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SETTE

 

 

 


Come ordinato dal giovane re, Brienne aveva seguito la sua principessa.
Non lo aveva fatto solo per Jon ma anche e soprattutto perché aveva giurato la sua fedeltà a Sansa Stark, mantenendo infine la promessa fatta a sua madre.
Sansa sapeva di essere stata seguita, se lo aspettava in fin dei conti.
Durante la fuga per raggiungere la sua stanza si scontrò con Lord Baelish.
«Mia signora» disse lui facendo un inchino.
I suoi occhi potevano sembrare freddi ma stavano ardendo dalla rabbia, rabbia per tutte le persone perse fino ad allora.
«Lord Baelish, se vuoi scusarmi…» disse Sansa cercando di andarsene, uno scontro con lui era l’ultima cosa che desiderava in quel momento.
«Immagino che tu abbia saputo.»
Nulla poteva stupirla, nulla che uscisse dalla bocca di quell’uomo, non più ormai.
«Vorrei andare nelle mie stanze.»
Lui si spostò per farla passare, il suo mantello portava i colori della casata degli Arryn, la spilla appuntata al suo colletto, Sansa bruciò ancora di più di rabbia nel vedere di come si fosse impossessato della Valle, non gli spettava.
Proseguì la sua fuga, ma lui non se ne andò, restò a guardarla.
«La vendetta… non esiste niente di meglio Sansa, credo che tu lo abbia imparato ormai.»
L’allusione a Ramsay era palese ormai tutti sapevano ciò che lei aveva fatto, ma era forse più terribile di ciò che le aveva fatto lui?
Più terribile di tutte le persone che Ramsay aveva torturato, deturpato e scuoiato?
L’immagine di quella donna scuoiata e inchiodata ad una croce la fece rabbrividire.
«Ho avuto un buon maestro lord Baelish.»
«Si, lo credevo anch’io, tuttavia hai lasciato che il Nord ti sfuggisse dalle mani.»
Bienne stava assistendo a quello scontro, la sua mano pronta a scattare se fosse stato necessario, ma Ditocorto non era un nemico da poter sconfiggere con una spada e Sansa era l’unica a poterlo battere in astuzia.
«Cosa avrei dovuto fare? Impormi con gli alfieri? Far scoppiare una lotta intestina… per cosa? Per cederlo poi a te? Io sono una Stark di Grande Invero lord Baelish e farò sempre ciò che è meglio per il Nord. Jon è un buon re.»
«Ma dimmi Sansa, dove sarebbe ora il lupo bianco se io non fossi venuto in soccorso con gli uomini della Valle? Cosa pensi che gli avrebbe fatto tuo marito?»
Sansa si avvicinò ancora di più a lui, Baelish non aveva mai visto tanta rabbia nei suoi occhi e capì allora che non era più lui ad avere potere su di lei.
«E io devo forse ricordati chi mi ha data in sposa a Ramsay Bolton?»
«Non potrò mai cancellare quell’errore…»
«Errore?» urlò lei furiosa, no quello non era stato un semplice errore.
«Sansa…»
«Vattene. Ora.»
Lui non poté fare altro se non abbassare lo sguardo e accettare di aver perso quel confronto, si inchinò nuovamente alla principessa Stark e se ne andò, Sansa si assicurò di ciò.
«Brienne.»
«Si mia signora.»
«Voglio restare sola, di a Jon che non voglio nessuno.»
«Ma lady Sansa…»
«Per favore Brinne, vai pure tu» disse alla donna con un tono che non ammetteva repliche, Brienne si congedò dalla sua lady e tornò dal suo nuovo re.
Jon sedeva al tavolo ora coperto di mappe e scrutava la situazione insieme a Tormund veleno dei giganti, quel bruto metteva Brienne in soggezione, non le piaceva nulla di lui e meno che mai il modo in cui lui la guardava, solo un uomo poteva guardarla in quel modo e non si trattava di Tormund.
«Maestà, lady Sansa ha chiesto di rimanere sola e non ho potuto fare altrimenti se non andarmene» riferì lei, omettendo lo scontro che la sua lady e Ditocorto avevano appena avuto, non voleva dare altri problemi al giovane re.
Il bruto cercò di sorriderle e Brienne si incupì ancora di più, in quei giorni si era ritrovata spesso a pensare a Jaime Lannister, ai momenti che aveva condiviso con lui, era stato il primo uomo a vederla nuda e poi ricordò anche la confessione che lui le aveva fatto poco prima di svenire tra le sue braccia per via delle febbre.
«Allora lasciamola sola, dopo andrò da lei» rispose Jon con un filo di amarezza, avrebbe voluto andare subito ma sapeva che Sansa non gli avrebbe aperto e poi doveva confrontarsi con Tormund e Davos per cercare di impedire agli Estranei di oltrepassare la Barriera e per difendere le terre più a Nord.


Il consiglio si sciolse quando ormai il sole stava tramontando, Jon si fece coraggio e andò da lei, sapeva che era nella sua stanza o altrimenti le sentinelle di guardia gli avrebbero fatto sapere dei suoi spostamenti.
Quando arrivò trovò Spettro accucciato davanti alla porta chiusa, non era da Sansa tenere fuori Spettro, soprattutto perché lui le ricordava molto Lady e Jon sapeva quanto la lupa le mancasse.
Bussò alla porta chiamando il nome della sorella più volte ma lei non rispose, il suo lupo iniziò a lamentarsi e Jon a preoccuparsi sempre più per lei.
Sansa, che cosa stai facendo?
Alla fine spazientito e preoccupato diede dei colpi alla porta che si aprì facendolo entrare.
La stanza era fredda, il camino non era stato acceso e nemmeno le candele, per lo più era immersa nell’oscurità la stessa che stava divorando anche la sorella.
La vide a terra, le gambe contro il petto e strette dalle braccia, una cascata di capelli rossi, profumati e morbidi le coprivano il volto.
Si inginocchiò accanto a sua sorella, le scostò i capelli dal viso e piano piano le sue mani lasciarono le gambe.
«Sansa.»
Il suo volto era rigato dalle lacrime, doveva aver pianto molto quel giorno.
Credeva che lo avrebbe respinto, che gli avrebbe urlato contro invece lei si gettò tra le sue braccia proprio come accadeva durante gli incubi.
Lui la strinse forte su quel pavimento di pietra freddo provando a calmarla, il corpo scosso dai singhiozzi, come i lamenti che aveva emesso Spettro.
«Piangi, sfogati» le sussurrò Jon, solo lui era il testimone del suo dolore, dei tormenti che soffriva, dei sensi di colpa che la attanagliavano notte e giorno.
Poi i lamenti divennero sempre più forti finché non emise un vero e proprio urlo, finalmente Sansa Stark per la prima volta da quando suo padre era stato decapitato ad Approdo del Re, stava urlando il suo dolore e la sua rabbia.
Il suo dolore per la madre, per Robb, per Rickon, per Margaery, per Arya, per Bran.
Per ciò che le avevano fatto Joffrey, Cersei, sua zia, Baelish e Ramsay.
La paura che provava da quando Jon era stato acclamato re del Nord.
Se anche lui fosse morto cosa sarebbe stato di lei? Cosa sarebbe stata Sansa senza di lui?
«Non lasciarmi anche tu Jon» disse lei tra le lacrime, lo scontro con Ditocorto l’aveva davvero spaventata, non aveva paura solo per se stessa, le sue minacce erano state velate, ma restavano pure sempre minacce.
«Mai, non ti lascerò mai più» rispose Jon stringendola ancora più forte, poi le sue labbra le baciarono la fronte e le guance, i loro visi erano così vicini che Sansa si sentì avvampare, bramava le labbra di Jon così come lui bramava quelle di lei.
E poi successe, il desiderio che sentivano era grande e quel bisogno non poteva più essere contenuto.
Nessuno si mosse per primo, lo fecero insieme e basta, le loro labbra si unirono solo per pochi istanti, ma per Sansa furono i più belli della sua vita. 




 

NOTA AUTRICE: Ho visto che questa storia è molto seguita, sono molto puntuale nell'aggiornare come avrete notato, tuttavia non so cosa pensare, ha più di 300 visualizzazioni a capitolo ma un solo parere... la mia domanda è: è così orribile e non recensite perchè non piace, oppure è bella ma non avete voglia o tempo?
Solo una mia curiosità.
Saluti a tutti e grazie.
Lils

  
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