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Autore: giapponesina6    25/03/2017    1 recensioni
Sono tornata con una nuova storia. Tratto di nuovo i miei personaggi preferiti.
Lui, lei, una giornata di pioggia, un’immagine sbiadita, una lacrima. L’addio.
La storia si svolge in diverse sfere temporali. il corso degli eventi non è consecutivo, si va dal presente al passato, in modo che certi avvenimenti vengono capiti in seguito con ciò che però è accaduto prima. Spero di non confondere le idee, è la prima volta che provo questa tipologia di scrittura, speriamo ci riesca. Buona lettura.
Genere: Drammatico, Malinconico, Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: Nessuna | Personaggi: Ash, Misty, Serena, Tracey
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Anime
Capitoli:
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La ragazza camminava senza una meta ben precisa. Il sole era ormai calato da un pezzo, su di lei solo la luce del cielo stellato. Molto probabilmente stava girando in tondo, persa nei suoi pensieri. Quei luoghi li conosceva benissimo. Lì era dove aveva incontrato Ash per la prima volta.
Si avvicinò al lago e vide la sua immagine nei riflessi dell’acqua.
Quanto tempo era trascorso da quell’incontro.
Quante cose erano accadute.
Quante cose erano cambiate.
Avrebbe mai ritrovato quella Misty di una volta. Così spensierata e libera.
Raccolse un sasso e lo scagliò dritto nella sua immagine riflessa.
Una lacrima le rigò il volto
 
 
Le due donne avevano visto Ash uscire senza dire una parola. Si guardarono all’unisono e Daisy fece un lieve sorriso.
< Vedrai che lui la riporterà a casa >
< Lo spero tanto Delia. >
< Quei due sono fatti per stare assieme, hanno solo avuto qualche difficoltà nel riconoscerlo > le sorrise.
< Mia sorella ha sofferto così tanto, non potevo più vederla in quello stato >
< Sei una così cara ragazza Daisy >
 
 
Serena era chiusa in camera sua, non si decideva a fare i bagagli, una parte del suo cuore le diceva di restare e di andare a cercarlo, ma la parte dura, quella razionale, le diceva di scappare il più lontano possibile.
Iniziò a ripiegare i suoi abiti con cura e riporli in borsa.
Anche lei avrebbe voltato pagina una volta per sempre.
 
 
Il ragazzo corse con tutte le sue forze. Aveva un’idea ben precisa di dove Misty poteva trovarsi, il suo sesto senso glielo diceva, o forse era semplicemente il suo cuore a suggerirglielo.
Raggiunse il laghetto alle prime luci dell’alba.
Poi la vide.
Così bella.
Dannatamente bella.
< Sapevo che ti avrei trovata qui >
Sobbalzò.
< Ash? >
< Dove avevi intenzioni di andare? > le si avvicinò.
< Cosa, cosa ci fai tu qui? >
< Avevo bisogno di vederti >
< Vedermi? Io non capisco. Daisy? È stata Daisy a dirti che ero andata via >
< Era solo preoccupata per te, e al dire il vero anche io >
Erano così vicini.
Troppo vicini.
< Tu eri cosa? > fece una smorfia.
< Sono stato così, ecco. Come dire. Frettoloso, infantile, egoista. Puoi definirmi come meglio credi >
< Stronzo >
< Non esageriamo > le sorrise.
Lei si sciolse dinanzi a quel sorriso.
< Tu non mi hai dato modo di spiegare, io non volevo fare quello che ho fatto. Tracey mi ha > si paralizzò. Tracey l’aveva baciata contro la sua volontà. Quanto dolore le aveva procurato ed ora lui non era più lì con lei. E non lo sarebbe mai più stato.
< Lo so ho sbagliato. Ma credimi mi è caduto il mondo addosso. Vedere il mio amico baciare la ragazza che ho sempre > si bloccò nuovamente.
La guardò dritto negli occhi.
Il verde dei suoi occhi lo spiazzò
Lui la desiderava da impazzire.
< Baciare la ragazza che ho sempre amato >
A quelle parole Misty si sentì venir meno.
< Ash credimi, io non ho mai provato nulla per Tracey. Lui era solo un amico. Io non potevo sapere le sue intenzioni. Io non potevo sapere che tu fossi a Cerulian > era in preda alla disperazione, come se temesse di perderlo di nuovo con quelle rivelazioni.
Fu lui che la zittì
La baciò.
 
 
La ragazza scese giù in cucina no appena la luce del sole cominciò ad illuminare la città. Della sorella di Misty non vi era traccia, invece Delia era ancora lì. E sembrava proprio aspettarla.
< Sei davvero una cara ragazza Serena >
< A volte questo non basta nella vita signora Ketchum >
< Delia. Per te sono Delia >
< O Delia. Io lo amo così tanto. Come farò senza lui > si gettò tra le braccia della donna che prese a consolare ogni singola lacrima.
< Ce la farai piccola mia. Il tempo curerà ogni tua ferita. Devi solo essere forte >
Restarono in quella posizione per un po’. Poi Serena si asciugò le lacrime e si tirò su.
< Grazie di tutto Delia, non dimenticherò mai la sua dolcezza >
< Ricorda che sei sempre la benvenuta qui >
< Non credo che sarà lo stesso per lui >
< Credo di parlare anche per mio figlio quando dico queste parole. >
L’abbracciò nuovamente per poi salutarla.
Avrebbe preso il primo volo verso Kalos.
 
 
Brividi.
Brividi sopra e sotto la pelle.
Il suo sapore confondersi con il suo.
Aveva atteso tanto le sue labbra e finalmente erano lì. Tutte per lei.
Si lasciò invadere da quella sensazione.
Non aveva mai provato nulla di simile.
 
Lui era completamento perso di lei. La cercava con le labbra, con le mani, con tutto il suo corpo.
Era così bella.
Prese a svestirla.
Sfiorò la sua pelle.
Quel contatto.
Quel contatto con la sua pelle.
Si sentì avvampare, lambiva ogni centimetro di quella pelle.
 
Lei gemeva al tocco deciso di lui. Voleva essere sua.
Solo sua.
Prese a baciare ogni punto del suo corpo.
E lo sentiva ansimare.
 
Fecero l’amore.
Lì in mezzo al nulla.
Lì dove si erano incontrati per la prima volta.
Lì dove finalmente si erano rincontrati.
 
 
Daisy decise di recarsi alla lapide del ragazzo, prima di far rientro a casa. Sistemo i nuovi fiori che aveva raccolto e invocò una preghiera.
Poi una lacrima le rigò il volto.
< Perdonami Tracey. Perdonami se puoi farlo, ma non potevo vederla più soffrire. Spero che potrai capire cosa intendo. > lasciò la lapide e si recò verso casa.
 
 
Serena era ormai lontana da Pallet. L’aereo era ormai sopra le nuvole. Aveva lo sguardo perso nel vuoto.
Il petto le bruciava e il cuore le faceva tremendamente male.
Ora lo aveva perso davvero per sempre.
 
 
Erano accasciati in terra, l’uno tra le braccia dell’altra. Sfiniti dal piacere. Consumati dalla passione.
Lui contemplava la sua bellezza, sotto i raggi del sole i suoi occhi risplendevano come smeraldi. Lei era completamente rapita dal suo sorriso.
Lo amava da impazzire.
< Sei così bella Misty >  giocherellava con i suoi capelli, così morbidi, emanavo un profumo soave.
< Non immagini quanto ho desiderato questo momento >
< Abbiamo tempo per recuperare > disse lui sornione e se l’avvicinò ancora di più.
Cercò con veemenza la sua bocca e finalmente la fece di nuovo sua.
Lei era inebriata.
< Dovremmo rientrare, saranno in pensiero >
< Facciamoli stare in pensiero ancora per un po’>
Presero a fare l’amore ancora e ancora.
Fino a quando, raggiunto l’orgasmo, il sole era alto nel cielo.
Presero a vestirsi senza mai staccarsi gli occhi di dosso, come per paura di perdersi.
< Cosa farai con quella ragazzina > disse lei intono infastidito.
< Ti riferisci a Serena? >
Lei annuì.
< Non preoccuparti. Lei sa già tutto >
< E cosa saprebbe? > era di nuovo così maliziosa.
< Che ti amo da impazzire >
La baciò.
 
 
Daisy era immersa nelle faccende domestiche quando ricevette la chiamata di Delia, che la rassicurò che Misty ed Ash erano rientrati.
< Siano ringraziati gli dei >
Finalmente sua sorella poteva essere felice.
 
La donna aveva preparato loro un pranzetto con i fiocchi. Misty mangiò tutto con estremo appetito.
< Era tutto squisito Delia, non so da quanto tempo che non mangiavo così bene >
Il ragazzo l’osservava divertito.
< Mi fa davvero piacere Misty >
< E va bene, sono contento che ve la intendete alla grande, ma ora se non vi dispiace vorrei avere la mia ragazza tutta per me cara mamme > fece lui con atteggiamento da uomo.
< Ash? > era in totale imbarazzo.
< E va bene, potete recarvi in camera, qui mi occuperò io di tutto >
Lui non se lo fece ripetere due volte che la trascinò in camera sua, chiusa la porta alle sue spalle prese a baciarla.
< Non sei stato affatto carino con tua madre. >
< Non avevano anni da recuperare >
< Si però >
< Saprò convincerti > prese a sfiorarle il seno con le dita per poi scendere sul basso ventre.
A quel tocco lei sobbalzò e iniziò a baciarlo. < Credevo che dovessi fare più insistenza, è stato facile >
< Stupido > e presero a fare l’amore.
 
Quando si alzarono dal letto era ormai sera. La ragazza era intenta a preparare le sue cose.
< Dove hai intenzione di andare? >
< Vorrei fare una cosa, prima di stabilirmi qui >
< Cosa? >
< Vorrei passare per la tomba di Tracey >
< Certo, credo che sia una buona idea. Vorrei accompagnarti >
< Volentieri > lo baciò.
 
 
La lapide del ragazzo era sommersa da fiori di ogni genere. Il profumo dei fiori era così inebriante.
Misty si avvicinò alla foto del ragazzo e una lacrima le rigò il volto.
< Mi mancherai Tracey. >
Ash le si avvicinò e le porse un braccio attorno alla vita.
< Sono sicuro che Tracey voleva vederti felice >
<  Lo so. Me lo ripeteva sempre >
Invocarono una piccola preghiera all’amico per  poi andarsene.
Ash gli rivolse un ultimo sguardo. < Ti perdono amico mio. E ti chiedo scusa. Saprò prendermi cura di lei > furono le sue ultime parole.
< Ash dai ti sto spettando. >
< Arrivo >
La raggiunse e subito la baciò
< Adoro le tue labbra. >
< Ed io amo ogni cosa di te. >
 
Semplicemente.
Lei ama Lui.
Lui ama Lei.
 

Nota dell'autrice:
 Grazie a tutti per aver letto la mia storia, non volevo lasciarla incompiuta... e ho buttato giù qualche riga...inizialmente l'idea era ben diversa... però ho preferito così. Grazie.
  
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