Serie TV > Il Trono di Spade/Game of Thrones
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Autore: A_GleekOfHouseStark    30/03/2017    6 recensioni
"Cosa succede quando i partecipanti al Gioco del Trono smettono di giocare?"
Raccolta di One-Shot (alcune demenziali e altre meno) in cui i protagonisti, ovvero i (tanti) morti della serie fino alla fine della sesta stagione, si trovano in una sorta di Aldilà e interagiscono anche se non si sono mai incontrati da vivi.
Genere: Comico, Generale | Stato: completa
Tipo di coppia: Het, Slash | Personaggi: Un po' tutti
Note: Raccolta | Avvertimenti: nessuno
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Direzioni
 
I fratelli Tyrell erano apparsi nell’Aldilà esattamente come se n’erano andati: insieme e all’improvviso.
Margaery teneva stretto il fratello tra le sue braccia, come se con le sue braccia avesse potuto lenire in qualche modo il dolore passato e presente.
“È tutto finito Loras.” Gli disse a bassa voce, chinandosi sulla sua testa “Qua nessuno ci farà del male.”
La ragazza cercò di rassicurare anche se stessa, perché lei non aveva nessuno che lo facesse al posto suo.
“Dove siamo?” Chiese lui, risvegliandosi da quello stato di panico e terrore.
“Non ne ho idea.”
“Qual è l'ultima cosa che ricordi?”
Margaery compì uno sforzo immane per rispondere a questa domanda. Cercò di mettere insieme i pezzi della sua memoria, come in quel gioco che faceva da piccola con suo padre ad Alto Giardino.
“Parti dai bordi.” Le diceva lui “Sono sempre i più evidenti.”
Così lei partì dai bordi, dagli antefatti.
“Doveva tenersi il processo a Cersei Lannister. Eravamo tutti nel tempio di Baelor, ma lei mancava. Anche Tommen era assente e questo avrebbe destato sospetti a chiunque, ma un passero non è capace a capire i ragionamenti di una leonessa.”
“Poi c'è stata l'incisione.” Incalzò Loras, indicandosi la fronte con una cicatrice ancora bruciante.
“Giusto, l’incisione. Infine la luce verde.”
Margaery tentò di andare avanti, ma la sua memoria si fermava lì, alla luce verde.
“Siamo morti, vero Marge?” Chiese il ragazzo.
“Ma se siamo morti, cos'è questo posto? Perché non siamo morti e basta? Soprattutto, ci siamo solo noi?”
Loras si alzò in piedi e prese le mani della sorella, ora che aveva riacquistato una parvenza di lucidità.
“Dovremo muoverci per capire dove siamo e con chi.”
I fratelli Tyrell si incamminarono seguendo direzioni immaginarie, in un posto in cui tutto era così uniforme da abolirne addirittura il concetto.
Margaery e Loras non si erano mai sentiti così persi, ma non lo dissero, forse per non spaventare l’altro e mostrarsi come una guida, anche se in un posto sconosciuto.
 
“Giuro che ucciderò quella puttana di Cersei Lannister!” Urlò Renly quando vide le fiamme verdi avvolgere interi quartieri di approdo del Re.
“É inutile urlare, sai che non puoi fare nulla.” Rispose Ygritte con uno stoicismo di cui si stupì persino lei stessa.
“Non parlare! Non rivolgermi la parola, Ygritte. Tu non hai idea...”
“Certo, tu sei l’unico ad aver visto i propri cari morire con la consapevolezza di non poter aiutarli. Sei l’unico a cui gli Dei hanno fatto questo torto incredibile. Guarda gli Stark: ti risulta che Ned abbia minacciato di uccidere Ramsay Bolton quando ha usato Rickon come bersaglio per il tiro con l’arco?”
“Certamente non puoi dire che gli altri membri di quella famiglia non siano vendicativi.”
Era ancora scosso, ma non poteva non risponderle a tono.
“Ma sono comunque parole a vuoto! Sono i fatti che contano e da qua non possiamo agire. É la prima cosa che mi hai insegnato quando sono arrivata. Non lasciare che questa follia prenda anche te.”
Renly smise di trattenersi e pianse.
Un pianto scomposto.
“Meritavano di meglio, Ygritte.”
“Lo meritiamo tutti.” Rispose la ragazza “Dai, vieni qui.”
Rimasero abbracciati per qualche istante, poi lei aggiunse: “Vogliamo andare a cercarli?”
Nella disperazione, il giovane Baratheon non aveva pensato all’unico vantaggio di aver visto morire l’unica persona che avesse mai amato.
“Mi piace che adesso siamo un noi.” Rispose lui, iniziando a camminare verso una direzione non definita.
Se c'era una cosa che Ygritte aveva imparato con Renly, era che il dolore condiviso diventava decisamente meno pesante da sopportare.
 
Loras e Margaery, Renly ed Ygritte, tutti avevano perso la cognizione del tempo, camminando a vuoto in quel luogo sempre uguale a se stesso.
Forse furono gli dei a farli incontrare, inteneriti da quel vagabondaggio che aveva uno scopo ma probabilmente non avrebbe mai trovato una fine.
Accadde all’improvviso, così come i Tyrell erano arrivati nell’Aldilà.
“Quei due sono nuovi.” Esclamò la bruta con fierezza “I nobili nuovi li riconosco subito.”
Renly guardò attentamente: i riccioli biondi, gli occhi verdi a cui avevano rubato tutto, dalla gioia all’innocenza, quel corpo che aveva conosciuto fin troppo bene.
Era Loras.
Doveva essere Loras.
“Sono loro.”
“Sei sicuro?”
“Lo riconoscerei anche in mezzo ad una mischia.”
La ragazza li osservò meglio.
“Non dovrei dirlo, ma sono quasi invidiosa di te, che hai avuto la possibilità di conoscere bene entrambi.”
“Non dovrei dirlo, ma sono quasi orgoglioso di te, che hai imparato a moderare il linguaggio.” Rise lui e avviandosi verso di loro le chiese: “Vuoi venire con me?”
“No, so qual è il mio posto.”
“Solo perché siamo nobili?”
“No, idiota. Perché sarei di troppo tra te e Loras.” Sorrise a sua volta “Se lo fai aspettare ancora rischi che se ne vada.”
“Ho aspettato fin troppo.”
 
Era stata Margaery ad incrociare per prima lo sguardo di Renly, che avanzava ansioso verso di loro.
Sapeva che in realtà stava camminando verso suo fratello, ma le andava bene così.
Non gli disse nulla, voleva che ne rimanesse sorpreso e felice.
“Cavaliere di Fiori?” Sussurrò Renly quando fu abbastanza vicino affinché soltanto Loras potesse ascoltarlo.
“Mi considerereste un egoista se vi dicessi che sono estremamente felice di rivedervi?”
In quel momento, Loras Tyrell sorrise per la prima volta dopo tanto, troppo, tempo.
“Vi direi che preferisco mille volte essere qui con voi, piuttosto che in quell’inferno che è diventata la vita.”
Una lacrima attraverso il viso del giovane Baratheon.
“Mi sei mancato da morire. Una seconda volta.” Esclamò sorridendo e accarezzandogli la guancia.
“Anche tu. Ogni singolo giorno. Ho provato a dimenticarti ma non esiste vita in cui io riesca a sostituirti.”
 
Si abbracciarono e, finalmente, uno nelle braccia dell’altro, si resero conto di essere a casa.
Avevano ritrovato la loro direzione.


Note dell'Autrice :3
Ciao a tutti! Spero che quest'ultima one shot vi sia piaciuta e ci tenevo a ringraziare tutti coloro che hanno seguito la raccolta, che è partita come un esperimento e invece si è trasformata in un qualcosa di cui vado anche abbastanza fiera.
Magari Loras può risultare un po' OOC, ma se avete letto i libri sapete che non è così.
Grazie ancora per averla letta, recensita o messa fra i preferiti: spero di pubblicare presto qualcosa di nuovo e magari di originale e non più FF.
Alla prossima!
A_GleekOfHouseStark
   
 
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