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Autore: Prettybene9816    28/04/2017    1 recensioni
E' il sequel di "Professore, scusi posso amarla?"
Se non avete letto il libro precedente ,non cambia nulla perchè i protagonisti sono diversi, ma per capire meglio il passato e le identità di questi nuovi personaggi, è consigliato di leggerlo.
Farid.
Farid punto e basta, è cosi' che si fa chiamare..non vuole che nessuno sappia il suo cognome, perchè lui stesso rifiuta quel cognome.
Ha vissuto e ha vissuto fin troppo per essere un uomo di soli 24 anni.
Per non pensarci ,si sfoga nel calcio e riesce a diventare ben presto un calciatore di fama mondiale,ma questo non gli basta .
Lui è sbagliato e anche la sua vita è sbagliata ed è maledettamente attratto dal peccato, perchè il peccato non si rifiuta mai.
Una caratteristica di lui?
Non ha paura di morire, ha paura di vivere.
*****************************************
Kemal.
Kemal Cortada.
Un rifiuto umano si soprannominava.
Cresciuto da terroristi che hanno sempre voluto da lui la violenza.
La sovrana violenza.
Dopo trent'anni ritrova suo fratello e finalmente viene a scoprire tutta la verità ma..lui è Kemal.
Il Kemal che è cresciuto nel male e che non conosce altro.
Una caratteristica di lui?
Convive con la solitudine e ama la sua gatta Luna.
Irrazionalità, piacere,
Genere: Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: Het
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Contesto generale/vago
Capitoli:
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Amor gignit amorem. Amore genera amore. BEKKA ' S POV "Com'è andata oggi?"chiede Farid osservandomi con pena. Piombo come un peso morto sul letto e mormoro "Quella di macroeconomia rompe" "Macroeconomia..roba seria" commenta Farid. "Già " "Non per metterti pressione ma..Tra tipo un'ora non dovrebbero venire i bambini?" Afferro il cuscino e me lo metto sulla faccia. Non ce la posso fare. "Mmhm..."grugnisco. Devo cucinare perché ammi è da ieri notte che non rientra a casa e neanche stanotte lo farà, dato che è a Catania in occasione di una riunione fra ambasciati internazionali.. "Mi sparo in testa" mugolo. Sono fuori casa dalle 6:30 e ho preso sei dannati autobus. Faccio prima a raggiungere mia madre a Catania.. "Ho una sorpresa per te!"Esulta Farid togliendomi il cuscino dalla faccia. "Ehiii "mi lamento cercando di riafferrare il cuscino. Mi sentivo così bene al buio sotto al soffice cuscino. "Ho già provveduto per il pranzo" "Che?!"chiedo quasi gridando. Oddio avrà fatto fuori tutta la cucina..Come farò a spiegarlo a mia madre? "Perché ti sorprendi tanto?"chiede lui inserendosi il cuscino sotto il braccio. "Tu. Fornelli. Non so ,non mi convince " dico mettendomi seduta. "E invece ti sbagli. Ho cucinato e ho pure fatto un ottimo lavoro " dice lui lanciandomi il cuscino. Riesco ad afferrare per un pelo il cuscino e ridacchiando, dico "Mmh..Sono proprio curiosa" "Vedrai " dice incamminandosi insieme a me verso la cucina. "Ti vedo molto entusiasta"Lo sfotto entrando in cucina. "Tua impressione "dice lui mordendosi il labbro. Mi lascio scappare un risolino e mi accomodo al tavolo. "Sono pronta" dico battendo le mani sul tavolo. Farid tira fuori dal forno una teglia e adagiandola al centro del tavolo, dice "Tadaaaa" Osservo i semplici findus sulla teglia e cercando di non scoppiare a ridere, dico "Wow!" "Hai visto? Sono stato incollato al forno per timore che si bruciassero" dice lui convinto di aver fatto un'impresa titanica. "Geniale " dico mentre Farid mi passa il piatto. Metto tre findus sul piatto e prendendo il pane a fette e la maionese ,inizio a farmi un panino. "Sembrano avere una cottura perfetta" decido di elogiarlo un po'. "Si? A dir la verità volevo tenerli ancora nel forno ma qualcosa in me diceva che erano già pronti " dice imitandomi. "Qualcosa in te?"chiedo iniziando a dare il primo morso al panino. "Beh si..penso sia stato il mio lato chef " dice lui iniziando a mangiare anche lui il suo panino. "Ovvio.."dico nascondendo una risata dietro il panino. "Quindi oggi te la sei spassata in università? " "Ma quale spassata? La professoressa parlava troppo e piano. È stato una tortura "dico sbuffando. "Addirittura "dice Farid finendo il panino.. Io sono ancora al secondo morso.. "Beh poi la giornata ha preso un'altra piega dopo che David si è messo accanto a me " dico sogghignando. "David?"chiede Farid versando dell'acqua nel mio bicchiere e nel suo. "David Battaglia "specifico. "Ho capito ma chi è? E perché sorridi quando parli di lui?"chiede Farid aggrottando le sopracciglia. "È il più figo dell'Università. L'ho conosciuto per caso ed è..." Sospiro beata "Perfetto" "Perfetto?" "Perfetto " confermo. "Perché dici che è perfetto? "Chiede Farid insistendo. "Perché è alto, muscoloso,moro,con un leggero cenno di barba, gli occhiali che lo rendono tremendamente sexy e gli evidenziano gli occhi verdi castani , si veste con classe ,ha un sorriso disarmante ed è dolcissimo" "Ah. Ed è pure intelligente e simpatico. È Perfetto " dico mordendomi il labbro. Farid segue i miei movimenti e posando con un po' troppa forza la bottiglia sul tavolo,dice "A mio parere non dovresti fidarti " "Ma se neanche lo conosci " dico riprendendo a mangiare il panino. "L'istinto mi dice che è quello sbagliato per te" "Punto primo, Chi se ne frega del tuo istinto. Punto secondo, perché mai dovrebbe essere quello sbagliato? Rispecchia tutte le caratteristiche che cerco in un ragazzo" "All'apparenza sono tutti perfetti"ribatte Farid. "Ma io l'ho conosciuto e dico che è perfetto anche per il carattere che ha"lo difendo . "E tu che ne sai che ti ha mostrato quel che vuole farti mostrare?"dice alterato quasi ringhiando. Ma che..? "Farid che ti prende? "Chiedo perplessa. "Assolutamente nulla. Cerco solo di salvarti il culo" "Salvarmi il culo? Ah questa è bella!"dico riposando il panino sul piatto. Mi è passata la fame. "Tu non capisci. Se i ragazzi si avvicinano a tipe come te è solo perché vogliono scopare e sanno che potranno farlo sicuramente " "Come scusa?"chiedo spalancando gli occhi. "Nel senso che tu sei troppo buona per dire no alle persone. Ecco noi maschi ce ne approfittiamo di queste persone" "Forse sei tu che te ne approfitti!"dico alzandomi. "Io? Ma se io sto cercando di farti ragionare!" dice alzandosi anche lui. "Io so ragionare con la mia testa non ho certo bisogno di uno psicologo che mi dia insegnamenti di vita!" dico per poi uscire dalla cucina. Sono furiosa. "Ma quali insegnamenti di vita? Tu non sai neanche la base della vita!"grida Farid seguendomi in camera. Gli chiudo la porta in faccia e respiro affannosamente. Brutto stronzo. "Lo vedi! Ti comporti da bambina! Chi pensi voglia una bambina al suo fianco?"grida Farid riaprendo la porta e risbattendola. "Scusa, cosa hai detto?"chiedo spalancando la bocca. "Danilo e ragazzi come lui non vanno bene per te! Tu hai bisogno di.." "Come cazzo ti permetti di dirmi cosa ho bisogno io?! E comunque si chiama David, idiota del cazzo! "Grido senza freni. "Idiota del cazzo lo vai a dire a David ,non a me ragazzina! "Grida anche lui gesticolando con le mani. "No, invece! Proprio a te lo vado a dire perché lo sei Farid! Sei un idiota del cazzo!"grido uscendo dalla camera. Sono capace di ammazzarlo in questo momento. "Vieni subito qui! Non abbiamo finito di parlare! "Grida inseguendomi per le scale. "Ma buttati!"grido marciando verso il salotto. "Hai cominciato tu! Io ti ho solo detto la verità! "Grida dietro di me. Mi giro per affrontarlo e puntandogli il dito contro, grido "No! Tu mi hai solo dato della facile e mi sta anche bene perché se David mi parla per scoparmi, sarò più che felice di essere scopata da lui!" "Tu non ti permettere a.."grida Farid ma peccato che io abbia afferrato le chiavi del doposcuola e sia uscita di casa ,risbattendo la porta. Mi aspetto che riapri la porta e faccia una scenata per tutto il palazzo ma non sento e non vedo nulla. Ottimo. Almeno per una volta ha usato quella micromassa che si ritrova come cervello. Apro il doposcuola e richiudendo la porta alle mie spalle,mi appoggio alla porta. Io so per certo che David non mi parla per portarmi poi a letto ma le parole di Farid mi hanno fatto più male di quanto credessi. È vero..Faccio difficoltà a dire no alle persona ma non sono neanche ingenua. E Farid mi ha dato della grandissima ingenua. Come se non capissi nulla della vita e vivessi nel mondo delle favole. "Fanculo lui e la vita " borbotto, incominciando a spazzare il doposcuola. Dopo un quarto d'ora arriva Abines seguito da sua sorella Agalya e Vinothra. "Ehi ragazzi com'è andata oggi a scuola? "Chiedo allegra. "Benissimo! Ho preso Brava in scienze "dice Vinothra posando lo zaino. "Io invece ho preso ottimo in matematica "dice Agalya abbracciandomi. "Bravissime!!"dico supercontenta. "Dov'è Farid?"Invece chiede Abines.. "Non c'è "dico ritornando a concentrarmi sulle bambine. Non ho voglia di rovinarmi la giornata per quel pallone gonfiato. "Hanno bussato! "Mi fa notare Vinothra. Sorrido e vado ad aprire. "Ehi Dani!"esclamo mentre lei si attacca alla mia gamba e mi sorride. "Ciao!"saluto sua madre per poi richiudere la porta. "Allora oggi che hai fatto di bello?"chiedo prendendole lo zainetto. "Ho fatto un disegno!"dice lei riprendendosi lo zainetto e frugandoci dentro. "Ecco!"grida tirandolo fuori. "Vediamo?"chiedo sporgendomi . "Dov'è lui?"chiede improvvisamente lei. "Lui?"chiedo di mio rimando non capendo. "Lui!"esclama lei. Ma che..? "Credo che intenda Farid " Mi suggerisce alle spalle Abines. M'irrigidisco e mormoro "Ehm..amore oggi non è potuto venire Farid" "Ma il disegno è per lui!"esclama lei contrariata. Che? Ieri lo odiava e oggi gli fa il disegno? "Lo dai un altro giorno, ok?" "Non può venire? "Chiede Dani non cedendo. Chiamala stupida la bambina.. "No, non può " "E perchè? "Chiede concentrata. "Perché..perché sta facendo la cacca " "La cacca?"chiede Dani schifiata. "Si!"Dico tappandomi il naso. "Che schifo!"escalma lei imitandomi. "Già, che schifo! "Dico io però riferendomi a Farid.. "Be hanno bussato "Mi fa rinotare Vinothra. Come farei senza lei? Corro alla porta e accolgo Jaka, Daniele, Nicky, Kinoshi, Jabi e Ati. Che il doposcuola abbia inizio.. "Potete mangiare!"grido alle cinque. Sono esausta. Non perché avessi fatto tanti compiti anzi domani tutti vanno in gita..ma quando non hanno nulla da fare, è peggio. Mi alzo dalla poltroncina e vado nel salottino per bere un po' d'acqua quando all'improvviso sento qualcuno bussare alla porta. Rimango perplessa per l'orario e decido di aprire. "Buongiorno, lei è la signorina Bekka Warnakulasuriya? "Chiede un ragazzo con un taccuino in mano. "Ehm..si " dico non capendo. "C'è una consegna per lei. Firmi qui"dice fornendomi il taccuino e una penna. Firmo perplessa e chiedo "Che consegna? " "Ecco a lei signorina " dice afferrando da una grande scatola un bouquet enorme di.. Tulipani . "Ce la fa?"chiede porgendomi l'enorme mazzo. È davvero gigantesco! "Si si, grazie " dico riuscendo a prenderlo tutto. "Perfetto, Arrivederci " dice il ragazzo per poi congedarsi. Chiudo la porta con difficoltà e subito poso l'enorme mazzo sul divano. "Mamma mia! Che belli "gridano i bambini correndo verso il mazzo. "Piano bambini!"dico dando spazio a loro per osservare da vicino il mazzo. Intanto io afferro il bigliettino all'interno e subito sorrido "Tulipani al tulipano più bello. Sono un coglione. -Il tuo ladro" "Bambini ora andate al doposcuola! "Dico spedendoli dall'altra parte. Poso il bigliettino in tasca e accarezzando i vari tulipani rosa, sospiro beata. So che potrei sembrare una facile ma...Questi fiori sono bellissimi e profumatissimi. Afferro dal mazzo dieci tulipani e portandoli al doposcuola, li distribuisco ai bambini che subito gioiscono, mettendosi il tulipano fra i capelli. Le imito mettendomi anch'io un tulipano fra i capelli e continuo a gestire il doposcuola. Alle 19 quando finalmente anche Daniela se ne va, pulisco velocemente il doposcuola e afferrando l'enorme mazzo di tulipani, li metto in una giara riempita d'acqua. Se non mi sbaglio non sono fiori da tenere all'intero ma fa lo stesso. Accarezzo di nuovo i petali dei tulipani e decido che è ora di ritornare a casa. Chiudo le luci ed uscendo, chiudo a chiave. Scendo di un piano e inserendo le chiavi nella serratura, entro in casa. Ad accogliermi c'è il buio pesto e subito premo l'interruttore per accendere la luce ma.. Continua a regnare il buio. Mi muovo alla ricerca di una torcia ma all'improvviso sento delle mani posarsi sulle mie spalle. Sobbalzo per lo spavento mentre sento le mani scendere verso i fianchi e una voce roca, sussurrarmi "Shh lasciati andare" Farid. "Farid rimetti la luce " dico cercando di girarmi ma lui mi butta sul divano e riposa le mani sulle spalle. Ma è impazzito? "Farid?" Incomincia a massaggiarmi le spalle e mormora "Chiudi gli occhi e rilassati. Oggi è stata una giornatona " "Mmhm.."mi lascio sfuggire quando raggiunge le scapole e le massaggia con manualità. Sento che sorride e per una volta ascolto ciò che dice e mi rilasso. "Perché siamo al buio ?"chiedo dopo un po'. "Perché così non prendi il controllo delle cose " dice massaggiandomi il collo. "E lo vuoi prendere tu?" "Si, infondo sono l'uomo di casa" Scoppio a ridere e all'improvviso non sento più le sie mani massaggiarmi. Mi mancano già. "Farid?"Lo chiamo non capendo dove sia andato a finire. Improvvisamente ritorna la luce e vedo Farid di fronte a me. È sempre così bello.. Lui mi sorride e avanzando, arriva a sfiorarmi i capelli con le dita "Ti sta d'incanto"dice accarezzando il tulipano fra i miei capelli. Mi ero anche dimenticata di averlo. "Grazie " mormoro imbarazzata. "La verità " dice lui facendomi spallucce. "Grazie anche per i fiori" dico deglutendo. Lui in tutta risposta si siede di fianco a me e continuando ad accarezzarmi il fiore, dice "Grazie a te per sopportarmi. Sono uno stronzo senza un minimo di tatto e mi merito ogni insulto che mi hai rivolto " "Tante cose le ho detto per rabbia " dico afferrandogli la mano. Lui sottrae la sua mano dalla mia e afferrandomi a coppe il viso, dice "Tu hai il totale diritto di fare quel che vuoi con chi vuoi ,è solo che.." Deglutisce e mormora sul mio viso "Che io ci tengo a te..Come hai detto tu , ormai ti ritengo come una sorellina da proteggere ed è pazzo da dire dopo che ti conosco solo da quattro giorni ma so solo che se qualcuno ti farà soffrire, dovrà passare sul mio cadavere " "Farid.."mormoro commossa dalle sue parole. "Anch'io ci tengo a te e ti considero ormai mio fratello. In fin dei conti è normale litigare tra fratelli no?"aggiungo sorridendo. Farid ridacchia e dice "Hai ragione tulipano" "Quindi fratelli forever?"chiedo alzando il mignolo. "Fratelli forever"dice Farid incrociando il mio mignolo. "Comunque sei davvero tascia " commenta subito dopo Farid ,alzandosi da me. "Ehi, non è vero!" Borbotto. "Dai cambiati che ho fatto i panzerotti al forno "dice Farid raggiungendo il forno. "Ti sei fissato male col forno " mormoro tra me, ma mi sa che Farid ha sentito perché alza lo sguardo e chiede come un predatore pronto a uccidere "Cosa hai detto?" "Io? Nulla" dico innocente. "Guardala che bugiarda! Ora ti faccio vedere io " mormora avanzando verso di me e puntando lo sguardo verso.. Le mie guance. Mi copro le guance con le mani e gridando "Non mi avrai mai!" Corro per la casa. Arrivo quasi alla camera ma mentre apro la porta, Farid riesce a raggiungermi e sbattendomi tempo luce contro la porta , affonda i denti sulla mia guancia destra per poi mormorare "Mia"
   
 
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