Serie TV > Supernatural
Segui la storia  |       
Autore: Astral Della Rovere    29/04/2017    1 recensioni
"Sam non ha dimenticato ciò che Lucifero gli ha detto nella gabbia: “Cosa farai una volta che ci avrai aiutato con Amara?”, “Magari mi trasferisco a Los Angeles, risolvo crimini…”. Non può davvero fare questo, non Lucifero!"
E se davvero Lucifero avesse deciso di abbandonare la sua vecchia vita dopo lo scontro con Amara? E se Lucifer Morningstar, affascinante proprietario del Lux e capace consulente civile dell'LAPD fosse lo stesso Lucifero che conoscono i Winchester?
Prima parte della Serie "Evolution".
Genere: Azione, Mistero, Sovrannaturale | Stato: completa
Tipo di coppia: Nessuna | Personaggi: Castiel, Crowley, Dean Winchester, Lucifero, Sam Winchester
Note: Cross-over, OOC, What if? | Avvertimenti: Spoiler! | Contesto: Nel futuro
Capitoli:
 <<    >>
- Questa storia fa parte della serie 'EVOLUTION'
Per recensire esegui il login o registrati.
Dimensione del testo A A A

CAPITOLO 7


- Allora, ha detto che ha visto i due sorveglianti svenuti e si è diretto all’interno dello storage?


Dan, per l’ennesima volta, fa ripetere la deposizione al tipo scorbutico davanti a lui. Sono seduti nella sala interrogatori del dipartimento da tempo ormai, e la versione dell’uomo non cambia nemmeno di una virgola.

Dean sbuffa esasperato alzando gli occhi al cielo e fissa quell’imbecille palestrato.


- Sì agente, come le ho già detto le prime quattro volte.


- Detective! - lo corregge; questi due non sono decisamente i tipi che Lucifer frequenterebbe abitualmente, qualcosa non quadra. - Può descrivermi di nuovo il ladro? Potrebbe farlo per l’identikit?


Dean chiude gli occhi esasperato. Meno male che il ketoprofene gli ha almeno tolto il dolore dal corpo o non avrebbe sopportato quel tizio.


- Magro, biondo, capelli corti ma non cortissimi, poco mossi, camicia nera, jeans chiari un po’ larghi, cintura scura, scarpe da ginnastica bianche, un metro e ottanta circa, corporatura media tendente al magro, tra i settanta e gli ottanta chili. Non sono riuscito a vederlo in faccia.


Dan alza un sopracciglio. Il modo calcolatore e accurato con cui ha descritto il ladro non è da civile, ma da forze dell’ordine, o armate.


- Signor Sieger la prego, mi dica ancora una volta, in quanti erano? Lei e il suo amico…


- Fratello, Sammy è mio fratello…


- Fratello...lei e suo fratello siete stati trovati in possesso di armi da fuoco non registrate, ma non hanno sparato. Perchè?


- Mi sta chiedendo perché non ho ammazzato un tizio disarmato sparandogli alle spalle?- chiede Dean guardandolo estenuato.


- È evidente che avete lottato, e siete stati sopraffatti. Da quante persone?


Dean fa un respiro profondo e cerca di ricordarsi il borbottio di Lucifero. - Solo uno, ma ero troppo impegnato a farmi prendere a calci per vederlo bene. - Quella storia fa acqua da tutte le parti e lo sa ma, cercare di spiegare a Big Jim dei fantasmi gli pare poco probabile.


- Avete lottato ma non l’ha visto in faccia.


- Bravo - risponde con un sorriso falso.


Dan sospira. Certamente questo tizio non sta dicendo tutta la verità. Beh, avrebbero confrontato le due versioni e valutato le prove.


- Bene, grazie Signor Sieger. La prego di attendere qui ancora per qualche minuto, le manderò in ogni caso un disegnatore per l’identikit.


Il detective si alza e lascia la stanza senza fretta. Tutta questa storia pare a Dan letteralmente assurda, e ancora una volta c’è di mezzo Lucifer.


-o-


Nella sala interrogatori vicina anche Sam è messo a dura prova. Nello scontro ha riportato un paio di costole incrinate e una leggera commozione cerebrale oltre a qualche taglio, e ha un terribile mal di testa, cosa che di certo non aiuta.


- Come le ho detto prima, Detective, l’uomo era alto, magro, capelli biondi, indossava jeans, camicia nera e scarpe da ginnastica bianche, uno e ottanta circa di altezza, sugli 80 kg, abbastanza forte da sopraffare entrambi. Buon lottatore. Era disarmato ma quel box era pieno di oggetti, non ha esitato ad usarli contro di noi.


- Uhm certo… e non sapete che cosa abbia preso dal box?


Chloe passa oltre anche se non è per nulla convinta che quel gigante e suo fratello possano essere stati atterrati da un solo uomo, nemmeno se armato di spranga.


Sam sospira. - Si Detective, lo sappiamo.


- E volete renderci partecipi? - chiede stizzita; per essere un testimone amico, quel ragazzo è reticente e sta dando una versione dei fatti del tutto inattendibile anche se coerente a se stesso.


- Come ha detto...Lui, hanno preso le sue ali. - Sam risponde con voce ferma e sguardo fisso negli occhi della donna. È infastidito dall’essere stato imbeccato da Lucifero sulla versione da dare, ma deve concordare che è l’unico modo per uscire da lì in fretta. Quando pensa al Diavolo la vecchia rabbia fa ancora capolino. Di certo non capisce perché questa donna sappia delle ali...o quanto profonda sia la sua conoscenza.


- Le ali, certo; quindi c’erano dei complici


- No, c’era solo il ladro. Non abbiamo visto nessun altro. - Sam è stanco, l’antidolorifico lo sta stordendo e vuole solo farsi una doccia.


Chloe scuote la testa infastidita per l’assurdità di quella situazione. Lucifer le sta mentendo o comunque non le dice le cose per come stanno.È sempre così quando ci sono di mezzo quelle assurde ali, prima o poi avrebbe capito perché tanto rumore per dei giocattolini di plastica. In ogni caso è chiaro che non riuscirà ad ottenere di più da quel ragazzo. Lo sta torchiando ormai da un’ora e non riesce a schiodarlo da quella versione insensata.


- Va bene, senti, non so cosa ci facciate tu e tuo fratello con Lucifer e in tutta questa storia - dice fissandolo - ma ne verrò a capo, capito?


Sam la guarda senza tradire null’altro se non fastidio.


- Chieda a Lucifero, Detective.


-o-


- Devi farli uscire da lì! - Castiel è agitato, l'idea di Dean e Sam nelle mani della polizia non gli piace nemmeno un po'.


-Tranquillo Cassy, vedrai che a breve te li restituiranno così avrai di nuovo i tuoi cuccioli. - Lucifer è quasi infastidito dall'impazienza del minore dei suoi fratelli. Seduto su di una sedia nella sala caffè del dipartimento giocherella svogliato con dei fogli di carta facendone aeroplanini.


- Le avevi bruciate. - Amenadiel è in piedi, gambe larghe e braccia conserte, sguardo fisso verso il via e vai di agenti nell'ufficio.


- Finalmente parli! - il Diavolo allarga le braccia e ruota gli occhi al cielo. - Si, io ho bruciato un paio di ali, ma non erano esattamente quelle vere, ecco.


- Per tutto questo tempo mi hai mentito.


- Non esattamente, ho omesso il particolare dello scambio di ali. In fondo ti avevo detto che se non potevo averle io non le avrebbe avute nessun altro, e così è stato fino a quando questi imbecilli non se le sono fatte rubare da sotto il naso. Inoltre io non mento, al massimo ometto cose o sistemo la faccenda affinché non risulti vera per me!


Amenadiel è furioso con suo fratello.


- Ti rendi conto che le tue ali sono alla mercè di uno stregone? Non hai imparato nulla dalla faccenda di Uriel?


Sentendo il nome del fratello Castiel piega la testa corrucciato. - Uriel? Che faccenda?


Lucifer si irrigidisce e si alza in piedi.


- Non...nominare...Uriel! - la tensione è palpabile e Castiel non può fare a meno di chiedersi cosa c’entri l'angelo poeta. Amenadiel ora si è girato avvicinandosi minaccioso al Diavolo.


- Luci sei una continua delusione. Potevi dirmi delle ali, almeno dopo che ti ho aiutato con Chloe e che ho rinnegato nostro Padre!


Quelle parole sono uno shock per Castiel. Amenadiel, il maggiore tra gli arcangeli, ha rinnegato il Padre? Ne aveva abbastanza!


- Hey, rotti in culo!


I due fratelli di Castiel si bloccano entrambi e si girano verso di lui. Amenadiel non può credere alle sue orecchie: quell’insignificante serafino osa parlare così a loro? In un attimo è a pochi centimetri dal piccolo angelo e lo solleva letteralmente di peso afferrandolo per il bavero del trench.


- No Amenadiel! - Lucifer allontana il maggiore da Castiel, - Non toccare Cassy! Gli devo un favore, è stato l'unico a darmi fiducia quando nessuno osava farlo. Cassy, te lo prometto, ti spiegherò tutto ma non qui, non è il posto ideale.


- Va bene, ma fai uscire da qui Dean e Sam!


Fuori dalla sala caffè Chloe e Dan hanno assistito allo scontro tra fratelli. Non hanno potuto afferrare quasi nulla di quanto si sono detti, ma è chiaro che non è stata una piacevole riunione.


- È quasi inquietante. Lucifer ha la famiglia più strana che abbia mai visto. Spunta un nuovo fratello e sembra un esattore delle tasse.- dice Dan a Chloe.


- Si beh, sarà stato adottato pure lui. - la donna osserva l'ultimo dei fratelli di Lucifer. Come l'uomo è moro, ma le somiglianze si fermano lì. La postura, gli occhi, l'espressione, sono totalmente diversi da quelli di Lucifer. Si chiede quanti altri ce ne siano in giro. In ogni caso, Amenadiel non pare felice di vederlo e la cosa sembra reciproca, mentre Lucifer è inspiegabilmente protettivo.

Dan continua ad osservare lo scambio di battute accalorate all'interno dello stanzino.


- Cosa facciamo con quei due in sala interrogatori?- chiede alla donna che si volta tornando a prestargli attenzione.


- Ẻ inutile tenerli lì, le loro versioni sono assurde ma coincidono e non diranno una parola di più.


- E come facciamo per la questione delle armi non registrate?


Chloe fa di tutto per rimanere concentrata sulla discussione con Dan ma la sua attenzione continua a essere catturata da qualunque cosa stia avvenendo tra Lucifer e i suoi fratelli.

In quel momento le squilla il telefono, una chiamata da Ella.


“Ciao Chloe! Senti c’è qui con me un certo agente Blaine dell’FBI e… uhm… dice, dice che avete arrestato due colleghi sotto copertura…”


Chloe, sorpresa, guarda Dan sgranando gli occhi e copre il microfono per riferirgli la notizia.

Dan non sa se ridere o gettarsi sotto il primo autotreno che passa sull’interstatale. Ci mancava solo quello, ma perchè non rivelarsi come Agenti dell’FBI fin da subito se è vero?


- Che facciamo ora? - chiede alla donna.


- Okay Ella, passamelo.


Dopo un momento di silenzio, Chloe sente una voce roca e bassa dall’altra parte dell’apparecchio dall’accento curiosamente britannico.


“Detective Decker.”


- Agente Blaine, perché i suoi colleghi non si sono identificati al posto di inventarsi quella storia assurda? Cosa sta succedendo qui?


“Sarei molto felice di accontentare la sua curiosità, detective, se mi fosse possibile, ma si tratta di un’operazione piuttosto delicata e non posso discuterne i dettagli. Ora, rilasci i miei uomini e ci faccia fare il nostro lavoro, da brava.”


La spocchia nella voce di quell’uomo le manda il sangue alla testa. Cosa diavolo vuole l’FBI dalle stramaledette ali da fatina di Lucifer, di nuovo? E come si permette quel borioso imbecille di venire nella sua giurisdizione a dettare ordini? Non si dà nemmeno la pena di rispondere e chiude il telefono stizzita. Guarda Dan furiosa e si trattiene dal tirargli un pugno prima di andare ad ordinare il rilascio di quei due contaballe.


- Hey...Chloe! - Dan le corre dietro - Che succede insomma? - la donna è visibilmente alterata, e quando è in questo stato è pericoloso starle vicino, ma l’intera situazione non è per nulla chiara. Dan è sempre più confuso, chi diavolo sono quei tipi e cosa c’entrano con quell’idiota di Lucifer?

Chloe si volta di scatto, rivalutando l’ipotesi di tirargli un pugno, ma riesce a recuperare un briciolo di lucidità in tempo per non farlo. Gli occhi le ricadono sul gabbiotto dove quei tre stanno ancora discutendo.


- Vai a far rilasciare quei due -  dice a  Dan mentre dal trio si stacca Amenadiel che, decisamente arrabbiato, si allontana verso l’uscita del distretto passandole accanto senza nemmeno degnarla di uno sguardo.

Chloe lo fissa andarsene per un secondo, poi torna sui suoi passi e va decisa verso la stanza dove Lucifer e suo fratello siedono in un silenzio carico di tensione.


- Lucifer! - il suo tono è imperativo quando lo chiama, anche più di quanto avrebbe voluto, - Che cosa diavolo sta succedendo? Perché non mi hai detto che i tuoi “amici” sono agenti dell’FBI?


Lucifer rimane per un attimo sorpreso dal tono della donna, si può quasi dire che il Diavolo sia confuso, ma un attimo dopo si riprende e, addirittura leggermente in imbarazzo, trova il coraggio di rispondere. - Ehm...sì, ogni tanto lo sono...a volte.


Castiel, con il suo solito sguardo corrucciato, guarda prima il fratello e poi la Detective. - Confermo, sono agenti dell’FBI.


Chloe guarda entrambi indecisa se essere più incredula o più furiosa. - Quando pensavate di dirmelo? E perché L’FBI indaga sulle tue ali!?


Ogni volta che dice “ali” ad alta voce si sente una idiota e questo non aiuta il suo umore.


- Indaghiamo su molte cose, Detective.- risponde Castiel.


- Anche troppe.- non può fare a meno di sussurrare Lucifer.


- Quindi sei anche tu dell’FBI! - poi rivolta a Lucifer - Hai un fratello nell’FBI? Sul serio?


- A quanto pare… non guardarmi così Detective, è un trauma anche per me! E pensare che credevo fosse uno a posto.


Chloe ha appena deciso di essere molto più furiosa che incredula. Quale diamine è il problema di Lucifer?  Ẻ mai possibile che ogni dannata volta esca fuori una nuova follia lei ci si faccia sempre immischiare?


- Vai all’Inferno - borbotta sbattendosi la porta alle spalle. Lucifer decide che è meglio non risponderle che no grazie, all’Inferno ha già dato. Guarda invece il fratello con sguardo accusatore.


- Ecco, grazie infinite! Adesso è addirittura incazzata nera con me, e tutto per colpa vostra! Ma che vi ho fatto io, si può sapere? Quando ci siete di mezzo voi per me è sempre un disastro!


Castiel è incredulo, quello è davvero suo fratello? Oddio, nell’arroganza e nella tracotanza lo si vede ancora, è solo più raffinato e meno stilettante, ma suo fratello imbarazzato? Poi da come si comporta con quell’umana, in tutta quella situazione, è davvero sconcertante. Forse alla fine, dopo tutto quello che ha combinato, tutto il tempo passato a piangersi addosso e a fare la povera vittima incompresa, il figlio maltrattato e abbandonato, è impazzito definitivamente. I segni ci son sempre stati, specie nell’ultimo periodo prima di Amara, ma fino a questo punto?

Non importa, ora deve solo pensare a portare via da lì Dean e Sam e rintracciare le ali.


- Andiamo, prendiamo Sam e Dean e torniamo al box, abbiamo del lavoro da fare.




Angolino delle autrici
Povero Lucifer! Il suo piccolo inganno con le ali è venuto allo scoperto, e Amenadiel non l'ha propriamente presa bene, ma potete forse biasimarlo? Le indagini dove porteranno, adesso? Cosa scopriranno i Winchester sul misterioso ladro stregone? Per saperlo non vi resta che attendere la prossima settimana!
Mi raccomando, fateci sapere cosa pensate della nostra storia lasciando una recensione.
Un saluto e alla prossima da OcaPenna e Astral.
   
 
Leggi le 1 recensioni
Segui la storia  |        |  Torna su
Cosa pensi della storia?
Per recensire esegui il login oppure registrati.
Capitoli:
 <<    >>
Torna indietro / Vai alla categoria: Serie TV > Supernatural / Vai alla pagina dell'autore: Astral Della Rovere