“Shika,
vieni a darmi una mano con questo laccio.”
Il ragazzo
in questione alzò la testa in modo svogliato. Quasi si strozzò con la saliva quando
vide la sua ragazza con quel corpetto di pizzo sul busto, che gli fasciava in
modo sensuale e sfacciato il corpo.
E questo?
“Dove
vorresti andare con questo addosso?”
“Non ti
piace?”
“Rispondi
alla mia domanda, Tem. Dove stai andando con questo addosso?”
Shikamaru era
sempre stato pigro, svogliato, poco incline alla fatica e molto incline all’ozio.
Ma vedere la sua ragazza con quell’indumento addosso l’aveva scosso, smosso in
qualche modo.
“Volevo
uscire col mio ragazzo. Quindi, adesso, vieni ad aiutarmi con questo laccio.”
Gli si
avvicinò in modo sensuale, quasi felino, e lui non poté far altro che guardarla
venire verso di lui, mettendoglisi di fronte. La guardò girarsi, dandogli modo
di notare una schiena chiusa solo da un semplice laccio nero. Dal laccio nero a
più sotto il passo fu breve, tanto che dovette far appello a tutto il suo auto controllo
per non soffermarsi troppo su quei pantaloni di pelle.
“E dove
vorresti andare col tuo ragazzo, questa sera?”
Prese il
laccio e cominciò a giocarci, per poi annodarlo. Le mani si posarono sui
fianchi di lei, la testa si poggiò sull’incavo del collo.
“Cinema.”
Sentì il
respiro pesante di lei e quegli occhi da gatta che lo guardavano con la coda
dell’occhio.
“Seccatura.”
Si staccò
da lei e prese le chiavi dell’auto. Per quella sera, Temari, era riuscita a far
uscire il suo ragazzo.
"Raccolta di flashfic partecipante alla Challenge "La sfida dei duecento prompt" indetto da msp17 sul forum di EFP"