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Autore: Freegirl87    01/06/2017    4 recensioni
Dopo la battaglia contro Perilia, Usagi perde la vita ed esprime il desiderio di tornare a vivere la sua vita com'era un tempo, prima dell'incontro di Luna, prima di esser diventata Sailor Moon ... Lei, le sue compagne e Mamoru tornano in vita senza i loro ricordi ma se invece lui ricordasse? Se l'incantesimo del cristallo d'argento non avesse fatto effetto sul suo cuore? Se il suo amore per Serenity alias Usagi fosse così forte da riportarlo sulla retta via? E lei? Ricorderà il passato o Mamoru dovrà insegnarle ad amarlo da capo?
Genere: Romantico, Sentimentale, Triste | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Endymion, Mamoru/Marzio, Serenity, Un po' tutti, Usagi/Bunny | Coppie: Endymion/Serenity, Mamoru/Usagi
Note: Otherverse, What if? | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Seconda serie
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Tabula Rasa
Capitolo 6 – Forse …


 
- Mamoru Chiba … Piacere! – Disse lui porgendogli la mano.
- Usagi Tsukino … - Disse lei sorridendogli per la primissima volta da quando era iniziata tutta quella storia.

Il cuore di Mamoru perse un battito e poi accelerò come un treno in corsa …
Quanto gli era mancato quel sorriso …
Quanto lo aveva desiderato …
Quanto aveva sperato di poterne essere di nuovo la causa …
Ed ora riusciva a scorgere una piccola, minuscola, luce in fondo a quel tunnel di oscurità in cui era precipitata la sua vita …
Forse allora una speranza c’era …
Forse aveva fatto male i suoi calcoli …
Forse la via giusta era proprio lì davanti ai suoi occhi e lui era stato troppo cieco per accorgersene …

- Piacere … - Continuò dicendo Usagi offrendogli la mano a sua volta.

Le loro dita si sfiorarono e fu come un fulmine a ciel sereno …
Nelle loro menti apparve un’immagine ben distinta, l’immagine di Serenity ed Endymion che si tenevano per mano e si guardavano tristemente …
Una sola immagine che abbandonò le loro menti velocemente ma che li lasciò confusi e frastornati … Usagi ritirò fulminea la sua mano, come se quel contatto l’avesse scottata, ma non disse nulla, rimase in silenzio con sul viso una confusione improvvisa …
Mamoru, invece, sbatté gli occhi incredulo …
Quel flashback della loro vita passata gli aveva lasciato l’amaro in bocca e un senso di inquietudine …
Il contatto con Usagi era durato solo una frazione di secondo ma era bastato a fargli capire che se fosse stato possibile non l’avrebbe lasciata andare mai più, avrebbe volto poter accarezzare ancora quella pelle candida e soffice ma ciò non sarebbe mai avvenuto se tra loro non fosse cambiato qualcosa, se tra loro non ci fosse stato mai nulla …
Alzò lo sguardo e la guardò negli occhi notando la sua confusione e l’incertezza sul viso …
Che anche lei avesse visto?
Che anche lei avesse avuto quel flashback?
Quell’espressione sul suo viso presupponeva di sì ma erano solo teorie e nulla di più …
Eppure …
Se lei avesse anche minimamente ricordato qualcosa allora c’era una speranza … Forse nulla era perduto …

- Stai bene? - le chiese in cerca di risposte.

Lei lo fissò sbattendo le palpebre come risvegliatasi da un lungo sonno …

- Si … Si … - Si affrettò a dire - Allora … Hai preso in ostaggio la mia gattina? - Domandò infine cambiando argomento.

Mamoru la lasciò fare, non voleva forzarla in nessun caso e chiederle se avesse avuto, o meno, un ricordo antico mille anni lo avrebbe reso solo un folle ai suoi occhi …
Voleva conquistarla e non spaventarla …

- Sembra che sia lei ad aver preso in ostaggio me - Disse rispondendole a tono.

Lei rise ma non replicò …
Per la prima volta stavano avendo una chiacchierata civile, senza litigi o prese in giro …
Per la prima volta erano solo due sconosciuti che imparavano a conversare …

- Se le piaccio così tanto credo proprio che si meriti un bel premio - Continuò a dire Mamoru.
- Cosa intendi dire? No … No … Non ce né bisogno … - Si affrettò a dire Usagi.
- Permettimi di offrirle una buona ciotola di latte e per la sua padrona un nuovo frappè … - Azzardò a dire lui.

Ormai erano in gioco …
Avevano finalmente rotto il ghiaccio …
Tentare quella strada non sembrava una cattiva idea e, chissà, magari avrebbe anche funzionato …
In fondo le stava offrendo solo una bevanda …
Non era nulla di speciale, nulla di impegnativo o complicato …
Usagi sembrò titubante e forse un pizzico imbarazzata ma si lasciò alle spalle qualsiasi pensiero e annuì decisa …
Mamoru ne fu felice e la invitò a sedere insieme ad un tavolino dove, dopo aver fatto le loro ordinazioni, si ritrovarono seduti come se fossero stati sempre buoni amici, come se tra loro non ci fossero mai stati pessimi rapporti …

- È strano! - Ammise lei incrociando le mani sul tavolino.
- Cosa? - Chiese lui incuriosito.
- È la prima volta che siamo qui insieme e non litighiamo - Spiegò, con sincerità, Usagi.
- È vero! - Esclamò Mamoru - Pensi che sia un male? - Domandò, infine, titubante.

Lei sembrò pensarci ma negò con il capo …

- No … È solo strano - Esclamò Usagi ammettendo l’ovvio.
- Forse doveva solo arrivare questo momento … Forse dopo i nostri trascorsi era solo giunto il momento di far amicizia - Confessò Mamoru azzardando quell’idea per tastare il terreno ancora una volta.
- Forse … - Disse, semplicemente, lei senza aggiungere nient’altro.

Pochi minuti dopo Motoki portò loro le ordinazioni, un frappè al cioccolato per lei, un caffè amaro per lui e una ciotola di latte fresco per Luna che in silenzio osservava tutta la scena …
Mamoru pagò il conto sotto lo sguardo incredulo dell’amico che appena li aveva visti chiacchierare non aveva staccato lo sguardo dal loro tavolo …
In cui suo Mamoru sapeva che Usagi non era la sola a non ricordare e dentro di sé rise, per un solo momento, di quella situazione quasi comica …
Immaginava Motoki fargli mille domande, curioso di sapere il motivo per cui aveva invitato Usagi, la sua arci nemica, a bere qualcosa …
Lo immaginava rodersi il fegato perché non poteva origliare …
Se lo immaginava, persino, fargli una paternale sul trattare bene lei o sarebbero stati guai …
Tutto in quella visione gli sembrava comico eppure avrebbe tanto voluto parlare con il suo miglior amico con sincerità, dirgli quanto gli mancava Usagi o quanto si sentisse, stranamente, solo …
Era tutto così difficile …
Tutto così complicato …

“Spero davvero che le cose migliorino e tornino ad essere come dovrebbero “Pensò tristemente.

- Qualcosa non va? - Domandò, improvvisamente, Usagi distogliendolo dai mille pensieri che gli frullavano nella mente.

In un primo momento Mamoru non capì a cosa si riferisse, si era distratto dalla conversazione ….
Si poteva essere più idioti di lui?
Ne dubitava …
Era finalmente lì con lei, pronto a ricucire un rapporto che si basava sul nulla e cosa faceva?
Si concedeva il lusso di ignorarla?
Doveva rimediare assolutamente …

- È tutto apposto! Sono solo stanco … - Le disse sviando la cosa.
- Ah … Forse dovresti andare a riposarti e non stare qui a bere caffè con me … - Commentò lei distogliendo lo sguardo.

Aveva perso la testa?
Riusciva solo a peggiorare le cose …
Non voleva mica farle capire cose non vere eppure ne era certo, adesso lei pensava che lui volesse scaricarla o, peggio ancora, che non si trovasse bene lì con lei …

- No … No … - Cominciò a dirle impacciato - Mi trovo bene qui con te - Ammise, infine, sinceramente.

Usagi lo riguardò stupita e imbarazzata, sulle gote un filo di rossore improvviso …

- Dico la verità! - Continuò a dire Mamoru per rassicurarla.

Non voleva, di certo, che lei pensasse il contrario …

- Sembravi distratto … I tuoi occhi erano tristi … - Ammise infine lei.

Ma come? Mamoru si ritrovò incredulo e stupito …
Lei aveva capito il suo stato d’animo solo guardandolo negli occhi …
Quella sua capacità empatica lo aveva sempre affascinato, ammaliato, incuriosito …
Lei era capace di comprendere cose a cui le persone comuni non badavano …
Era pronta, sempre, a comprendere e sostenere ed ora eccola di nuovo lì, senza ricordi ma pur sempre lei ….

- Ecco io … - Faticò a darle una risposta concreta.

Come poteva spiegarle che la sua tristezza e il suo stato d’animo dipendevano da lei?
Come poteva dirle una cosa simile senza entrare nei dettagli?
Lei non avrebbe mai capito e avrebbe preteso, giustamente, una spiegazione che non poteva, assolutamente, darle …
Cosa poteva dirle?

- Scusa … non volevo essere invadente … non sono affari miei! - Disse Usagi prendendolo in contropiede.

Ma lui voleva dirle tutto …
Ogni cosa …
Urlarle ciò che aveva nel cuore …
Se solo avesse potuto …
Se solo lei avesse potuto capirlo …

- No! - Esclamò quasi facendola sobbalzare - Non scusarti … Anzi … Scusami tu … Ecco vedi … È tutta colpa di un’amnesia - Rispose, optando per una mezza verità.
- Un’amnesia? - Domandò lei non capendo.
- Da piccolo persi la memoria insieme ai miei genitori ed ora una mia cara amica … Lei ha avuto un incidente e ha perso anche lei tutto il suo passato … Vederla così … Parlarle … Mi ha riportato alla mente la mia infanzia … - Le spiegò lui ammettendo una parte del suo malessere …
- Mi dispiace - Disse Usagi con tristezza - Non oso immaginare minimamente come si possa sentire una persona dopo un dramma del genere … -
- Già - Sussurrò lui distogliendo lo sguardo.

Guardarla adesso era troppo …
Scorgere nei suoi occhi il dispiacere per lui e la sua inesistente amica era insopportabile …
Notare la sua compassione era straziante …
Voleva riaverla indietro e non raccontarle di lei parlando di una terza persona …
Rivoleva la sua testolina buffa che lo guardava con occhi pieni d’amore e ammirazione e non con dispiacere e tristezza …

- Tieni molto a lei? - Domandò lei infine.
- Molto! - Rispose lui senz’aggiungere altro per paura di confessarle cose inadeguate.
- Stalle vicino Mamoru .. Anche se fa male … Anche se ti ricorda ciò che hai dovuto passare tu stesso … Stalle accanto e sostienila come meglio puoi … Magari è ciò che serve per aiutarla … Suggerì Usagi con convinzione.
- Lo farò! Grazie … - Rispose lui sorridendole con gratitudine.

Lo avrebbe fatto di certo …
Le sarebbe stato accanto a qualsiasi costo e, chissà, magari quel suggerimento sarebbe servito a qualcosa …
Forse lei stessa aveva trovato il modo, anche se involontariamente, di farle ritrovare quel passato sfuggente …
Di certo lui non si sarebbe arreso e al diavolo l’andarci con i piedi di piombo …
Doveva consolidare quel loro prematuro rapporto …

- Mi stupisci con questa tua saggezza … Dov’era nascosta? - Le disse aggiungendoci un pizzico d’ironia per uscire da quel momento troppo serio.

Usagi gli fece una linguaccia e simulò un piccolo broncio …

- Se sempre stato poco attento … - Affermò divertita.
- Forse … O forse lo mostri solo ai suoi amici … - Suggerì Mamoru.
- Forse - Sussurrò lei.
- Forse allora potremmo essere amici anche noi due? - Propose lui.
- Forse - Ripeté lei.
- Amici? - Domandò Mamoru porgendole la mano.
- Amici! - Confermò Usagi stringendogliela a sua volta.

Nelle loro menti un nuovo flashback occupò il loro campo visivo …
Una sola immagine …
Le loro mani intrecciate su di un carillon a forma di stella e dalla melodia triste …
Un pegno d’amore che aveva sugellato il loro amore eterno …
Un dono che li aveva seguiti nella morte e nella rinascita …
Un promemoria che nulla dovrebbe esser dato per scontato se l’amore ci mette il suo zampino …



*Note dell’autrice Eccomi come flash con il nuovo capitolo … Ho voluto farvi questo regalo per non farvi rimanere male se tarderò ad aggiornare nei prossimi tempi … abbiate pazienza .. sto traslocando e non so quando finirò di sistemare il tutto e avrò di nuovo tempo per scrivere .. ma soprattutto, non so quando riavrò internet .. abbiate pazienza perché non vi abbandono … baci baci .. Freegirl87
   
 
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