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Autore: Carme93    16/06/2017    5 recensioni
Avete mai pensato che cosa potrebbe accadere se Lily Evans, Piton e i Malandrini fossero catapultati nel futuro e scoprissero il loro tragico destino?
Provate a immaginare un giovanissimo Severus Piton alle prese con una pozione oscura, un Sirius combinaguai più che mai e naturalmente tantissimi guai.
Giocare con il tempo è contro la legge magica, ma soprattutto pericolosissimo.
Saranno abbastanza saggi da fermarsi in tempo?
Genere: Generale, Introspettivo | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Albus Severus Potter, Harry Potter, I Malandrini, Lily Evans, Lily Luna Potter
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Malandrini/I guerra magica, Nuova generazione
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Capitolo primo
 
«Ahi, che botta! Ma che è stato?» si lamentò Sirius, rimettendosi in piedi.
«SEI UN IDIOTA, BLACK» urlò Severus, completamente stravolto in volto.
«Datti una calmata, Mocciosus o te la do io!» sbottò Sirius.
«Ma dove siamo?» gemette Frank, mentre si affrettava ad aiutare Alice ad alzarsi. Lily non ebbe il tempo d’invidiare l’amica che James le porse una mano con un sorriso stampato in viso, del tutto incurante di quello che era appena accaduto. La strinse istintivamente, percependo un improvviso fiotto di calore nel petto.
«Direi nel corridoio del secondo piano» mormorò Remus dopo essersi guardato attorno.
«E come ci siamo arrivati?» chiese titubante Sirius.
«Piton, la tua pozione permetteva di smaterializzarsi o qualcosa del genere?» chiese Frank perplesso.
«Non esiste una pozione del genere, idiota» replicò Severus.
«Smettila di insultare» intervenne minaccioso James.
«Forse è meglio se ce ne andiamo tutti a letto, eh?» propose Alice profondamente scossa.
«Credo sia la scelta più saggia. L’esplosione avrà attirato l’attenzione dei professori» mormorò Remus.
«Assolutamente! Non ho voglia di un’altra punizione con Gazza» borbottò Sirius.
I compagni annuirono concordi e fecero per dirigersi ognuno al proprio dormitorio, quando una voce li fece sobbalzare.
«Che fate in giro voi? Il coprifuoco è scattato da un pezzo! Dovrò fare rapporto».
Si voltarono verso una ragazza che li squadrava dall’ingresso di un corridoio laterale. Aveva un’espressione perplessa. Un serpente argentato riluceva alla fioca luce delle torce insieme alla spilla che la ragazza teneva appuntata al petto.
«Che scherzo è questo?» sbottò Lily. «Come osi? Il Caposcuola di Serpeverde è Severus! Severus, dille qualcosa!».
Il ragazzo era impallidito notevolmente e non proferì parola.
La ragazza sembrava una loro coetanea, aveva capelli lunghi e biondi stretti in un disordinato chignon. Li fissava stranita. «Di che anno siete?».
«Settimo anno. E smettila di prenderci in giro! Ti assicuro che farò rapporto al professor Lumacorno!» rispose Lily dopo aver gettato un’occhiataccia a Severus che non sembrava intenzionato ad aiutarla.
«Ok, ho capito» disse la ragazza sospirando. «Voi Grifondoro avete sempre voglia di scherzare. Comunque io sono stanca. Facciamo che ve ne tornate al vostro dormitorio? E smettetela di andare in giro con quelle spille e soprattutto dopo il coprifuoco».
«Tu mandi a letto noi!?» sbottò Lily.
«Lily, su non ti alterare» tentò James.
«Non mi devo alterare?! Ma ti rendi conto che questa ragazzina si sta prendendo gioco di noi?».
James cercò l’aiuto di Remus con lo sguardo. Era la persona più adatta per far ragionare l’amica.
«Io non sono una ragazzina!» s’irritò la Serpeverde. «Siete voi che mi state prendendo in giro! Datevi una regolata o vi tolgo un sacco di punti!».
«Io sono la Caposcuola di Grifondoro! E lui è il Caposcuola di Serpeverde! Smettila o ti porteremo immediatamente dalla professoressa McGranitt e vedremo se avrai il coraggio di continuare con la tua recita! Severus, per Merlino, dì qualcosa!».
Decisamente Lily sapeva essere molto testarda e non accennò ad ascoltare le parole di Alice, che la invitavano alla calma.
«Tu sei pazza!» ribatté seccata la Serpeverde. «Io sono la Caposcuola dei Serpeverde! E Albus Potter è il Caposcuola dei Grifondoro! Non certo tu, bellina. E sarò io a portarvi dalla McGranitt e poi vedremo chi riderà per ultimo!».
«Albus Potter!?» mormorò James a Sirius, ma nessuno fece caso a lui.
Le due ragazze si fissarono in silenzio, senza che qualcuno trovasse il coraggio di mettersi in mezzo.
«Annie, che succede? Ho sentito delle urla. Volete svegliare tutto il castello?». Un ragazzo dai capelli biondi tanto chiari da sembrare quasi bianchi, alto, muscoloso e con dei profondi occhi grigi, si avvicinò con espressione interrogativa dipinta in viso.
«Malfoy?» boccheggiò James. «Non ti eri diplomato?».
«Ti hanno buttato fuori dal Ministero?» aggiunse sprezzante Sirius.
«Scorp, questi qui hanno voglia di scherzare stanotte. Accompagniamoli dalla McGranitt prima che perda la pazienza e li affatturi!».
Il ragazzo li fissava come se fossero matti e mormorò: «Ancora non mi sono diplomato. E voi chi siete?».
«Dicono di essere del settimo anno! Come se noi non conoscessimo i nostri compagni di classe!» rispose Annie.
Lily stava per scoppiare, per questo Remus decise di intervenire. «Va bene, andiamo dalla professoressa McGranitt. Sarà lei a risolvere la questione».
«Ma ti sembra il caso di rompere le pluffe alla McGranitt?» chiese Scorp ad Annie, ignorando bellamente il gruppetto.
«Per caso le vuoi rompere alla Shafiq? Se vuoi, va’ pure» borbottò la ragazza in risposta.
«Ma di che parlano?» sussurrò Alice.
«Lasciamoli fare» replicò serio Frank, come se avessero a che fare con dei pazzi.
«Seguiteci» ordinò Annie.
«Facciamo come dice» disse Remus, prevenendo la replica ostile di Lily. Si avviarono in silenzio lungo il corridoio, ma a un certo punto egli stesso non poté trattenersi. «L’ufficio della McGranitt non è al primo piano?» chiese perplesso. Perché erano saliti al terzo?
Annie roteò gli occhi e continuò a camminare ignorandolo. Il gruppetto, però, alle sue parole si era bloccato. Scorp e la compagna al quel punto furono costretti a fare altrettanto.
«Che cosa vi siete fumati?» replicò stupito Scorp prima di rivolgersi ad Annie: «Forse è meglio che li riaccompagniamo in Sala Comune e via. Se si sono fumati roba babbana, la McGranitt li sospenderà come minimo!».
«Tecnicamente andrebbe a nostro favore. C’è un solo Serpeverde. Grifondoro si ritroverebbe in enorme svantaggio. Pensaci, Al lo farebbe al posto tuo. Lo sai che è fissatissimo con le regole! Quando ha beccato te e Rose a pomiciare, non si è fatto scrupoli a togliere punti alla sua stessa Casa».
«Sì, ma una sospensione l’anno dei M.A.G.O.? Possiamo essere così crudeli?» replicò Scorp.
«Ehm, scusate… Ci siamo anche noi…» borbottò Sirius.
«E quelli che saranno sospesi siete voi!» sbottò Lily.
«Io questa la strozzo» si alterò definitivamente Annie.
«Provaci!» ribatté Lily.
«Certo che la Evans è testarda» sussurrò Sirius a James.
«L’amo» replicò con gli occhi luccicanti il ragazzo.
«Che cos’è questo chiasso? Vi rendete conto che è quasi mezzanotte? Chi vi ha dato il permesso di girovagare?» intervenne una voce autoritaria.
Tutti si voltarono verso il nuovo venuto. Era un uomo alto sulla quarantina. «Professore». Annie attirò immediatamente la sua attenzione. A nessuno, però, sfuggì la reazione dell’uomo alla vista del gruppetto. Era sbiancato. «Questi ragazzi, non solo li ho beccati in giro dopo il coprifuoco, ma stanno anche cercando di prendere in giro me e Scorpius».
«Abbassa la bacchetta» ordinò l’insegnante. Annie lo fissò stranita, ma capì quando con una gomitata Scorpius le indicò James.
«Lei è un Mangiamorte? Non l’ho mai vista a Hogwarts».
«Questi sono fumati sul serio!» sbottò Scorpius estraendo a sua volta la bacchetta.
«Non. Osare» sputò fuori quasi con rabbia il professore. «Riponete la bacchetta e andiamo dalla Preside» ordinò.
James e Sirius si limitarono ad abbassarla, ma non la riposerò.
«Annie, Scorpius tornate al vostro dormitorio immediatamente. La vostra ronda finisce qui stasera».
«Che sta succedendo?» chiese sorpreso Scorpius.
«Andate!».
«Da quando Silente è diventato una donna?» chiese Sirius. Nessuno dei suoi compagni lo rimproverò, al contrario erano altrettanto smarriti. Il professore lo fissò per un attimo turbato, infine li fece segno di seguirlo.
Severus era sempre più pallido. Solo quando furono di fronte ai famigliari gargoyle, che custodivano l’ingresso della Presidenza, trovò il coraggio di chiedere: «Professore, in che anno siamo?».
L’insegnante palesemente turbato rispose, tenendo lo sguardo fisso davanti a sé: «2023».
 
Angolo autrice:
Ciao a tutti!
Sono contenta che il prologo vi sia piaciuto (grazie a chi ha recensito, mi ha fatto molto piacere conoscere il vostro parere) e spero di non deludere le vostre aspettative! Ecco il primo capitolo. Fatemi sapere che cosa ne pensate ;-)
Vi auguro un buon pomeriggio,
Carme93
 
   
 
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