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Autore: Mary Rosemary    06/07/2017    2 recensioni
Vivere la propria vita allo stesso modo, memorizzare i medesimi ricordi, all'infinito.
Da quanto, esattamente, il mondo si era messo a procedere in tale irrazionale maniera?
Il tempo, dilatandosi e restringendosi, srotolava la sua bobina di filo bianco, per poi mettersi a riavvolgerla tutta con un solo, veloce movimento; e così portava tutto con sé, le anime perdevano il loro significato e l'intero cosmo si resettava.
E ricominciava com'era finito.
Genere: Angst, Introspettivo | Stato: completa
Tipo di coppia: Nessuna | Personaggi: Tecna, Trix, Winx
Note: What if? | Avvertimenti: nessuno
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Capitolo Sei: Dio è morto, tu l'hai ucciso
Nessuno, per quanto potere abbia, può sostituire Dio. Tu l'hai ucciso e cos'hai ottenuto? Nulla che non sia composto da effimeri attimi; anche se si dovessero ripetere all'infinito, resteranno comunque effimeri.”




I.




Non ti sembra di star correndo un po' troppo? Se, come dici, questo mondo è nient'altro che un'illusione costruita sul caos, me ne sarei dovuta accorgere. Non credi? – disse Darcy, guardandosi intorno con fare perplesso – E poi cosa ci facciamo ai confini di Magix?”
E' impreciso, non è un'illusione. Tutto questo mondo è reale, è solo stato ricreato dai ricordi. Non è un'illusione, ma non è neanche la Dimensione Magica come la conosciamo: è una riproduzione estremamente dettagliata di essa.” spiegò Tecna, rivolgendo ora lo sguardo alla strega, ed ora alle alte montagne che delimitavano i confini del pianeta. La teoria che il mondo irreale fosse stato creato con un confine, che differiva di anno in anno per garantire il normale svolgersi degli eventi, aveva cominciato a formarsi nella sua mente quando, avviandosi con Flora verso Magix, Darcy era ancora una delle principali sospettate. Con i suoi poteri era in grado di creare illusioni, perché no di creare un intero mondo come enorme proiezione. E, ovviamente, da qualche parte doveva avere una fine che ne rivelasse il mondo reale al di sotto.
Ma, perfezionandola, limandola ed affinandola, si era resa conto che tale teoria era imprecisa; del resto, il mondo in cui erano effettivamente risultava essere reale. Inoltre, con la mente di Darcy compromessa, cadevano tutte le accuse.
Non che si fidasse particolarmente, ma si era presa preziosi attimi per confermare che le parole della strega fossero veritiere.

Comunque non mi hai risposto.” precisò la suddetta strega, portando le mani ai fianchi senza togliere gli occhi di dosso alla fata della tecnologia.
Siamo qui per vedere cosa puoi fare con il confine. Almeno ti convinci, mi sembri ancora abbastanza scettica verso le mie teorie.”
Sono ancora scettica. Ti fai solo degli enormi castelli in aria, fatina.”
Ma detto questo, si avvicinò comunque al confine, levando una mano a mezz'aria e l'altra ad appoggiarsi alla fronte. Le informazioni cominciarono a scorrere liberamente per la sua mente, rivelandosi ai suoi occhi ad una velocità allucinante e risultando quasi incomprensibili. Appena dopo un apparente situazione di stasi e tranquillità, il caos si fece prepotentemente spazio fra le informazioni, infettandole come un virus e mettendole a tacere. Prima che esso si apprestasse a compromettere anche le sue funzioni cerebrali, Darcy scosse la testa ed interruppe il contatto.
Si prese un momento per purificare la propria mente dalla confusione, mantenendo molta più concentrazione del dovuto; aveva a che fare con qualcosa di grave.
Fuori da Magix dovevano esserci gli altri pianeti della dimensione magica, nel vuoto o nell'etere, poco importava, ma il caos non avrebbe mai trovato spazio in tale ordine. Le leggi che regolavano il mondo erano ordinate ed universali, quelle erano le informazioni che dovevano popolare il cervello della strega delle illusioni una volta stabilito il contatto.
Non l'avrebbe mai ammesso, ma forse Tecna aveva ragione.
Richiuse lentamente gli occhi, sempre mantenendo la propria concentrazione. Attimi interminabili di nulla la trassero a sé, trascinandola nell'infinita oscurità al di fuori del confine; come se si trovasse fisicamente lì si guardò attorno, sfiorando la rete su cui poggiavano i suoi piedi.
Il tessuto dello spazio-tempo, al contatto, vibrò come una gigantesca ragnatela, facendo propagare le sue onde nel vuoto; non aveva mai visto qualcosa di simile.
Darcy osservò in silenzio, trattenendo il respiro. Ogni movimento perturbava lo spazio e pareva riflettersi sul mondo sovrastante, le sembrava tutto talmente semplice da farle dubitare della sua natura di realtà.
Eppure era effettivamente reale.
Lasciata senza fiato e con uno strano senso di nausea addosso, decise di interrompere al più presto il contatto. L'ambiente stava cominciando a farsi troppo dannoso per lei e per la sua psiche.

Allora?” fece Tecna, vedendola tornare alla realtà in modo non del tutto delicato.
Va bene, va bene – cominciò la strega, alzando le mani sopra alla testa come ad arrendersi all'evidenza di avere torto – Con questo? Spero tu abbia pensato a qualcosa.”
La fata della tecnologia annuì, alzando un'ultima volta lo sguardo sulla barriera, appena prima di lasciarsela alle spalle.

Flora si è già avviata verso Torrenuvola. Dobbiamo raggiungerla.”
Non prendo ordini da te, fatina. Soprattutto non se hai intenzione di continuare a tenermi nascosto tutto quello che sai. Perché tu sai cosa sta succedendo al mondo, non è così?”
La mora non si mosse, restando in attesa di una risposta con le mani sui fianchi. E non si sarebbe mossa finché non avrebbe ottenuto ciò che voleva.
La fata di Zenith si voltò ad incontrarne lo sguardo, gli occhi solcati da scure occhiaie per lo scarso riposo degli ultimi giorni; la fissò lungamente, come a decidere se portarcela con la forza alla scuola per streghe, o rivelarle tutti i frutti del proprio lavoro.
Anche gli occhi di Darcy sembravano stanchi almeno quanto i suoi, ma i motivi della mancanza di sonno erano differenti per entrambe: la strega semplicemente non si fidava abbastanza di due Winx per dormirci nello stesso locale. Non importava se vi fosse rimasta solamente per una notte.
E, nonostante la stanchezza, nessuna delle due osò distogliere lo sguardo.
Non finché Tecna prese nuovamente la parola.

E va bene. Ma ti assicuro che la verità potrebbe non piacerti.”
Non m'interessa. – rispose l'altra con risolutezza – Lo deciderò io se possa piacermi o meno. E poi sono solo teorie, dovrei aspettare in ogni caso la conferma, prima di fasciarmi la testa.”
D'accordo. Questo mondo è stato modificato da un incantesimo, quel 'Loop' di cui ti parlavo ieri sera. E' probabile che abbia trovato il colpevole, dato che anche la tua mente è stata resettata per celare il cambiamento del corso degli eventi nel Quarto Ritorno. Quindi quello in cui-
Sì, quello in cui siamo. – si permise di interromperla brevemente la strega delle illusioni – Non c'è bisogno che mi spieghi le cose come se stessi parlando ad una mocciosa, le capisco benissimo.”
La fata sospirò e proseguì.

Come ti pare. Ho formulato un'ipotetica lista di possibili colpevoli, lista dalla quale ho eliminato il tuo nome date le tue memorie compromesse. Ma, escludendo te, non posso escludere anche le tue sorelle. Potrebbero aver agito da sole, lasciando fuori te.”
Ne dubito fortemente. Di solito è Stormy quella ad essere lasciata fuori, quando non abbiamo bisogno che l'oggetto della missione venga completamente disintegrato.”
Ci avevo pensato anche io. In questo momento, dovremmo andare a confermare la mia ipotesi.”
Darcy si avvicinò di qualche passo, ancora parecchio diffidente.

Cosa intendi fare?”
Tecna si era già avviata, non aveva tempo da perdere. Flora, calcolando i tempi di viaggio, era arrivata nei pressi di Torrenuvola e si trovava nella zona di rischio. Doveva raggiungerla al più presto.

Mettere alle strette tua sorella maggiore, Darcy.”





II.





Non aveva mai visto un Dio a tale vicinanza. Forse non l'aveva mai nemmeno ritenuto un fatto positivo, avvicinarsi così tanto ad un essere tanto potente quanto immortale.
Ma, contrariamente a ciò che avrebbe sempre pensato, non ne ebbe paura. Colse dal suo petto solamente una massiccia dose di adrenalina ad affiancare la razionalità del suo encefalo, in ciò che, per logica, non poteva essere la sua fine.
Tuttavia, il Dio che aveva davanti era splendidamente folle: nessuno era mai riuscito ad andare oltre ai suoi glaciali occhi per poter scavare in profondità del suo animo – ammesso che ne avesse uno.
Se avesse voluto veramente ucciderla, l'avrebbe fatto senza alcun rimorso.

Pensate sul serio che io non sappia cosa stia accadendo nel mio mondo?” disse, con un tono appena infastidito, come se stesse parlando a dei patetici esserini che avevano preso a ronzarle intorno come mosche.
Dov'è Flora.” tuonò subito Tecna, facendosi avanti a fronteggiarla.
Icy inclinò leggermente la testa da un lato, accennando un sorrisetto che non prometteva nulla di buono. Passò il suo sguardo dalla fata della tecnologia a Darcy in modo deliberatamente lento, mantenendo la medesima espressione.

Credo che la fatina fiorita non vi servirà più. E' già tanto se si ricorda come si chiama e da che parte si trovi Alfea. In quanto a te, sorellina, non avresti dovuto tradirmi in questo modo. Sai benissimo quali conseguenze ti aspettano.”
Oh, Icy, il mio schieramento l'ho scelto valutando quale opzione fosse la meno peggio. Forse, se tu avessi evitato di cancellarmi la memoria da puttana egoista quale sei, ora starei ancora al tuo fianco.”
La strega del ghiaccio non fece una piega all'insulto; continuò ad osservarle con sufficienza e superiorità, muovendo qualche passo in avanti.

E cosa credete di fare ora? Eliminarmi?” rise di gusto, una risata sinistra che fece salire freddi brividi lungo la schiena della fata. Darcy, dal canto suo, sapeva che la sorella fosse una psicopatica, quindi ci era piuttosto abituata.
Icy continuò ad avvicinarsi, il suo atteggiarsi da essere onnipotente la rendeva ancora più spaventosa di quanto fosse mai stata. Ridusse di molto la distanza che le separava, rendendo lo scontro imminente; ma nessuna delle sue avversarie osò muoversi.
Le osservò a lungo: si compiacque della rigidità della fata, che con i nervi a fior di pelle, si limitava a stare davanti a lei in modo statuario per sfoggiare una finta sicurezza. Ma la sua cara sorellina, intrappolata in riflessioni infinite dalla sua stessa mente, era uno spettacolo ancora migliore.

Non siamo qui per combattere, ovviamente. – cominciò Tecna, fissando il suo sguardo sulla figura della strega dai capelli bianchi – Con il potere che hai acquisito non potremmo fare molto in ogni caso. Personalmente, vorrei sapere il motivo di tutto ciò. Avresti il potere di volgere il Loop a tuo favore e di piegare l'intera Dimensione Magica sotto il tuo dominio, eppure non lo fai.”
La risposta immediata fu una pungente ed inquietante risata asciutta. Lentamente, il nuovo Dio allargò le braccia verso l'ambiente che circondava il suo corpo.

Guardati intorno, fatina. La Dimensione Magica è già sotto il mio completo controllo. Io ne decido il prologo e l'epilogo, la vita e la morte. Non ho bisogno di cambiare alcun avvenimento per regnare sull'universo intero; perché, di fatto, lo sto facendo anche ora.”
Non mi hai risposto.” precisò la fata, prendendo qualche respiro profondo prima di sentirsi nella condizione di ascoltare una risposta che non le sarebbe piaciuta affatto.
L'universo è in debito, ed è giunto il momento che io lo riscatti. Ripeterò la distruzione di Domino e l'ultimo bagliore del regno delle Antenate all'infinito, se ne fosse necessario, finché l'intera Dimensione Magica non si accorgerà di esser costretta a pagare gli errori commessi.”
Avrebbe quindi commesso l'errore di difendersi da una minaccia incombente?” rispose leggermente seccata Tecna, incrociando le braccia al petto ed assottigliando leggermente lo sguardo. Icy scosse la testa con un mezzo sorrisetto, i lunghi capelli bianchi raccolti in una coda seguirono tale movimento, ondeggiando delicatamente.
Quanti fatti non conosci, fatina. E non preoccuparti, non arriverai mai a vederli con i tuoi occhi.”
Darcy, che era rimasta in religioso silenzio fino ad allora, alzò con decisione lo sguardo verso la sorella. Si fece avanti, mantenendo perfettamente il contatto visivo.
La maggiore la osservò quasi divertita, anche se avesse voluto solo provare a prendere possesso della sua psiche, avrebbe trovato delle difese invalicabili.
Ma la strega delle illusioni non mirava all'ipnosi.

Avremmo potuto fargliela pagare anche nel presente, sorellina, senza mettere in piedi tutta questa farsa e deviare il corso degli eventi.
E' inutile attaccarsi al passato, Whisperia non tornerà in ogni caso. Così com'è stata distrutta, continuerà ad essere la mira dell'esercito guidato dalla Compagnia della Luce, all'infinito.
Dimmi che non è questo quello che vuoi, Icy. Altrimenti potrei cominciare a pensare che gli anni passati a Roccaluce ti abbiano fatta impazzire completamente.”

Mi stupisce che tu non possa capire, Darcy. Ma, del resto, avevi solo tre anni quando la guerra raggiunse il suo tragico epilogo. Tutto ciò che potevi ricordare è stato rimpiazzato dalle cazzate con le quali nostra madre ti ha riempito la testa fino alla sua morte.”
La mora prese un bel respiro, chiudendo lentamente gli occhi, per rilassare la sua mente ed evitare – fatto che avrebbe provato contro il suo stesso carattere calmo e controllato – di stringere le mani alla gola della sorella, finché quella non si fosse decisa a smettere di sputare inutili sentenze.
Questa volta fu Tecna a seguire in silenzio; intervenire non le avrebbe dato il tempo di metabolizzare le informazioni ricevute e ricostruire ciò di cui le due sorelle stavano discutendo.

Taci, quella che è stata più influenzata da nostra madre sei stata tu, tanto da diventare esattamente come lei, e pensare di aver fatto un bel lavoro crescendoci. Un giorno capirai che il mondo non gira intorno a te.”
La strega del ghiaccio parve spiazzata, per un attimo, dalle parole della mezzana.
Ma fu solo un attimo.

Un giorno, forse. Sempre che tu possa ricordare la nostra discussione per quando accadrà.” disse con un tono che non lasciava trasparire alcuna emozione; poi concentrò il potere nella propria mente.
Il Quarto Ritorno era giunto alla sua precoce fine.





III.





Scavare a fondo nei ricordi era sempre stato doloroso, ma mai come allora.
La sua mente, come prigioniera di un limbo, doleva in modo indescrivibile, più cercava di ricordare, più veniva rigettata indietro; come se si trovasse fra le alte e minacciose onde che – per quanto si ostinasse a resistervi – continuavano a spingerla contro gli scogli.
Riprendere le memorie di un tempo stava ormai proiettando forti sensazioni sgradevoli su tutto il suo corpo. Priva di un appiglio, a Darcy non rimaneva che sostare in posizione eretta, in mezzo all'abbagliante bianco del nulla.
La Whisperia che riusciva a ricostruire dalle immagini nel suo conscio era solo una piccolissima parte della prosperità e dello splendore in cui tale pianeta della Dimensione Magica era rimasto fino alla sua imminente fine.
Gli alti abeti che delimitavano il grande giardino del lussuoso palazzo reale, le quali guglie svettavano verso il cielo e parevano quasi toccarlo; ricordava di aver fantasticato sul salire su una di esse, per potersi sentire intoccabile e divina.
L'immagine del volto di suo padre, sfocata e poco chiara, mentre le parlava di come la magia si era apprestata ad evolversi in un mondo dai ritmi tranquilli e pacifici come il loro, fortemente lontano alla frenesia di Magix. Il tocco delicato delle sue mani sulla morbida pelle della strega portava con sé una delicata sensazione di sicurezza, ormai vuota e priva di significato.
Era doloroso ricordare quel poco di bellezza della quale Whisperia, un tempo, godeva.
Il suo clima continentale, il profumo di tè ad invadere la cucina la mattina presto, la verdeggiante e scura vegetazione dei grandi boschi di aghifoglie nella quale perdersi non sarebbe mai stato spaventoso.
Memorie confuse si affollavano sempre di più nella testa di Darcy, tutte inconcludenti e profondamente incomplete. Avrebbe voluto ricordare di più, avrebbe dovuto impedire la guerra.
Ma il rammarico per ciò che non era stata in grado di fare non avrebbe riportato Whisperia nella Dimensione Magica. Ne avrebbe solo inasprito il ricordo già evanescente.
Aveva ormai, molto tempo prima, voltato le spalle agli abeti in fiamme, all'innocenza del suo popolo che nulla aveva a che fare con la furia e la follia delle Streghe Antenate. La mano della madre, ancora padrona della propria mente, l'aveva accompagnata alla loro unica salvezza.
Era stata una fuga di fortuna, prima che tutto andasse disperso.
E nulla rimase.
Come se un frammento del suo passato le fosse stato strappato dall'inconscio con la forza, Darcy si ritrovò a boccheggiare per il dolore che tale separazione aveva scatenato. Sforzarsi di ricordare come la sua vita cominciò dal declino del regno al quale non poteva tornare sembrava essere controproducente; ma forse, dietro alle apparenze che sua sorella maggiore si era preoccupata di sottolineare, si nascondevano altri intenti.
Intenti che Icy stessa avrebbe rinnegato.
Ma come negare che quel poco che ricordava era la memoria più dolce e felice che la strega delle illusioni e le sue sorelle avessero mai vissuto; quando loro padre era presente, quando la mente della loro madre era ancora limpida e consapevole di sé stessa, – prima che le Antenate, avendo perso su tutti i fronti, avevano deciso di riscattarsi manovrando la sua psiche a loro piacimento per renderla un burattino nelle loro mani – quando nessuna di loro era stata ancora costretta a macchiarsi le mani con il sangue altrui.
Un'altra fitta le trafisse il petto, forzandola a chinarsi su sé stessa.
Era arrivata al limite, la sua psiche stava scivolando lentamente in un sonno profondo. Ma ripercorrere i ricordi, seppur confusi, di ciò che una volta aveva chiamato casa, non aveva fatto che giovarle nel profondo.
Prima di cadere nuovamente vittima del Loop, levò lo sguardo al candore al di sopra del suo capo.

Prima o poi ti renderai conto che ripetere avvenimenti di una tale forza finirà per logorarti dall'interno, sorella. Ci sono diversi fatti che hai seppellito nel passato convinta di non doverli più affrontare; ma stanno riemergendo dalla scura terra senza che tu possa accorgertene.
Nessuno, per quanto potere abbia, può sostituire Dio. Tu l'hai ucciso e cos'hai ottenuto? Nulla che non sia composto da effimeri attimi; anche se si dovessero ripetere all'infinito, resteranno comunque effimeri.”




Avvertenze e condizioni per l'uso: questo è stato un autentico travaglio. L'ho sudato fino all'ultima parola, anche perché non riuscivo ad accennare al passato che ho immaginato come appartenente, ipoteticamente (sono tutti headcanon, come al solito) alle Trix senza che chi non lo conosca ci capisca qualcosa.
Mio dio.
Spero di averlo accennato in modo abbastanza chiaro da permettervi almeno di orientarvi (vi servirà per una maggiore comprensione del capitolo sette, probabilmente il penultimo, o addirittura l'ultimo.) In caso, per qualsiasi chiarimento, accetto qualsiasi domanda e risponderò il prima possibile.
Il Quarto Ritorno è giunto al termine, mietendo le sue vittime. Ora, non resta altro che sperare ad un altro cambio di eventi. Ma non temete, in qualche modo finirà questa storia, fuhuhu.
Siamo quasi giunti al termine, avevo cominciato ad affezionarmi alla stesura di questa robbaccia. Mi mancherà.
Ringrazio Ghillyam (che ha cambiato nome e non la trovavo più) e Vlad123 per aver recensito lo scorso capitolo.
Stealthy_step (sei una fetente con tanto amore, Borzietta) per aver inserito la storia fra le preferite e fra le seguite. Basta stalking però (<3)
E, come di consueto, ringrazio i lettori silenziosi che seguono questa cosa.
Mary

   
 
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