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Autore: Thebravest666    20/07/2017    3 recensioni
Lottavo contro me stesso da mesi, ormai; il mio corpo respingeva ogni tipo di cibo solido o liquido, ero arrivato al punto di rottura.
"Louis, ho provato a fartelo capire, ma se continui in questo modo morirai."
Pensandoci bene, forse avrei voluto morire e non mangiare era l'unico modo per farlo senza sembrare un pazzo suicida.
La vita però mi diede un altra scelta e mi affiancò lui; entrò nella mia vita nella stessa facilità con cui poi ne uscì, la mandò a puttane, ero solo, veramente solo.
Non ebbi più paura di morire.
||Tematiche delicate|LouisxHarry|LouisxZayn|
Genere: Drammatico, Generale, Sentimentale | Stato: in corso
Tipo di coppia: Slash | Personaggi: Altri, Harry Styles, Louis Tomlinson, Un po' tutti, Zayn Malik
Note: nessuna | Avvertimenti: Tematiche delicate
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"Mi ha baciato con trasporto  e con desiderio. Sai, Louis, credo sia quello giusto." Chiusi violentemente l'anta dell'armadietto per scrutare Ashley, che con sguardo sognante stava ammirando un Harry immaginario proprio alle mie spalle.
Mi venne un conato di vomito per quella scenetta ma scrollai le spalle, odiavo dover spezzare i sogni della mia amica ma mi sembrava chiaro che quel ragazzo portasse solo guai, aveva la fama di essere solo un puttaniere e lo sapeva pure lui, ma le ragazze sembravano continuare a cadergli ai suoi piedi, facendogli solo aumentare l'ego.
Allungai lo sguardo alle spalle della mia amica e oh, pensi al diavolo e spuntano le corna.
"Oh, sta arrivando il tuo maritino con tutta la sua gang." Osservai facendo un cenno con la testa dietro di lei; Harry, Zayn e Niall si stavano dirigendo verso di noi con passo deciso.
Mi feci piccolo piccolo quando vidi Niall e Zayn scambiarsi un occhiata intenditrice, per poi avvicinarsi a me e a Ash. Mi spaventò quell'occhiata ma decisi comunque di ignorarla.
Quest'ultima si attaccò al riccio e per un momento ebbi paura che scopassero negli armadietti, storsi il naso a quella visione e mi concentrai sui suoi due amici che al contrario di me sembravano
apprezzare quello che stavano vedendo.
"Ciao, frocio." 
Rabbrividii a sentire una voce maschile e roca proveniente da qualcuno che stava passando accanto a me, Stan, amico di Harry and Co. si avvicinò a me e mi diede una spallata con prepotenza, facendomi inciampare
sui miei stessi piedi e scivolare sul pavimento.
Harry si staccò bruscamente dalla mia amica, mi guardò e scosse la testa per poi tornare sulle labbra di Ashley; Niall invece rise sguaiatamente, come se fosse una delle cose più divertenti del mondo e Stan arricciò il naso continuando
a mandarmi frecciatine.
Ero abituato al suo comportamento, mi scivolavano quasi addosso i suoi commenti, oramai questa storia andava avanti da un paio di anni, ma la reazione che ebbe Zayn mi lasciò senza parole; si avvicinò a me e con un espressione più che seria
allungò una sua mano verso di me, accennò un leggero sorriso di cortesia per poi rivolgersi al suo amico Stan.
"Mi spieghi che cazzo ti ha fatto Lou? Devi essere sempre così maleducato."
Cercai di prendere fiato mentre stringevo la sua mano e mi alzavo da terra, da quando Zayn Malik era così gentile con me? E sopratutto "Lou"?
Sperai che Ashley si fosse accorta di questa situazione imbarazzante ma a quanto pare  le labbra del riccio erano davvero molto interessanti, in quel momento. 
Stan rimase sconvolto alla frase del suo amico, Niall invece continuò a ridere e notai che lo faceva spesso.
Nonostante quella piccola scenetta nel corridoio, tutta la giornata sembrò passare normalmente, finché a pranzo mi ritrovai da solo, seduto in mensa con un vassoio vuoto sotto gli occhi.
La mia amica fidata ormai si era trasferita al tavolo dei vip e io non sapevo più cosa fare, mi limitavo a passare qualche minuto in mensa giocerellando con le mie stesse dita per poi uscire fuori a vomitare acqua, ormai mi sembrava una routine.
Quella mattina in particolare avevo però deciso di portarmi un libro da leggere, ma quando proprio ero sul più bello sentii la sedia di fianco alla mia strisciare sul pavimento e poco dopo mi sentii osservato.
Deglutii rumorosamente alzando lo sguardo e incontrando gli occhi di Zayn, mi corrucciai un attimo e inclinai la testa di lato per poi far scorrere lo sguardo sul tavolo dove c'era seduta la mia amica, nessuno ci stava però guardando e questo mi rincuorò, in parte.
"Ciao, Louis. Volevo chiederti come stavi dopo l'episodio di Stan e volevo scusarmi da parte sua, alcune volte è proprio un bambino."
E okay, stavo decisamente sognando. 
Decisi di ignorarlo e mi limitai a mimare un "grazie"; inclinai nuovamente la testa sul libro e rincominciai a leggere. 
"Tu non mangi niente?"  La sua voce mi risvegliò nuovamente dai miei pensieri e quella domanda mi bruciò, scossi la testa e alzai lo sguardo, portandolo alla sua mano.
Stava mangiando una mela, rossa e succosa, potevo sentire il gusto dolciastro di essa sulla punta della lingua, e con tutto l'auto controllo del mondo decisi di distogliere lo sguardo posando gli occhi sui suoi.
Era bello Zayn, era proprio questo il motivo per cui ero così confuso della sua presenza. Certo, è vero che Harry, Niall e Zayn non  mi hanno mai fatto niente se non ridere alle battute di Stan nei miei confronti, ma tutto quello mi  sembrava così strano.
Una parte di me era decisa a fidarmi di lui  mentre l'altra voleva uscire da lì dentro velocemente.
"Non ho molta fame, oggi." Borbottai fra me e me chiudendo il libro, incrociai le gambe e accennai un leggero sorriso che subito dopo venne ricambiato.
Mi si sciolse il cuore quando porse la sua mela verso  la mia bocca, e sussurrò un "sicuro? Guarda che è buonissima.".
Cercai con tutto me stesso di non farlo, di non addentare la mela e mandare giù tutte quelle calorie ma persi e diedi un morso al frutto; a seguire ce ne furono altri, finché non gli finii la mela.
Odiavo essere così, odiavo avere poco autocontrollo sul mio corpo e sul cibo. Per metà mela probabilmente avrei vomitato tre volte e fatto quattro ore di corsa.
Il moro, ancora una volta mi distrasse dai miei pensieri, poggiandomi una mano sulla spalla.
"Senti, qua dentro c'è molta confusione, ti va di fare quattro passi fuori? Lezione inizia fra due ore." 
Non potei dargli torto, la mensa era gremita di gente e mi sentivo troppo osservato per i miei gusti, così annuii e lo seguii fuori dall'aula. 
Incredibilmente e al contrario delle mie aspettative passai una delle pause pranzo migliori della mia vita, andavo d'accordissimo con Zayn, mi sentivo a mio agio e mi fece quasi arrossire quando prima di lasciarci per lezione mi diede un bacio in
fronte.
Mi spiegò che voleva staccare dai suoi amici viziati e io gli sembravo una persona molto gentile e umile, questo mi rese veramente felice e in quella giornata per la prima volta dopo mesi vomitai solo una volta prima di andare a letto.
Mi rigirai nelle coperte, maledicendomi più volte, non riuscivo a chiudere proprio occhio, ripensavo a Zayn come un mantra, lo avevo ignorato per tanto tempo, credendolo uno stronzo subdolo, che in quel momento fui tentanto a dargli una possibilità.


----


Chiusi la sveglia con un pugno,  facendo traballare il comodino con violenza. Non avevo chiuso occhio tutta la notte e come se non bastasse un fastidioso senso di vomito mi fece svegliare con il piede sbagliato.
Come previsto non c'era nessuno in casa, così evitai di fare colazione, limitandomi a bere un sorso d'acqua, per poi uscire e dirigermi verso la scuola.
Pensai per tutto il tragitto a come dovevo comportarmi appena avrei incontrato Zayn, avrei dovuto salutarlo?
Non ebbi tempo però di farlo, quando i nostri sguardi si incrociarono nei corridoi, mi corse in contro e lasciandomi di stucco mi abbracciò.
Mi irrigidii a quel gesto, non abbracciavo quasi nessuno, se non Ashley, mi sentii ancora più in imbarazzo quando però mi sussurrò all'orecchio un "Oggi sei ancora più bello.".  Azzardai un sorriso per nascondere il rossore sulle mie guance; da quando era diventato così gay?
Possibile che in tre giorni il mondo si fosse ribaltato? Scossì la testa e salutai la mia amica, che se ne stava alle spalle del moro, stringendo la mano del suo "fidanzato", mi sorrise nervosamente e poi mi diede spalle, abbracciando il riccio.
Non capivo cosa diavolo stava succedendo a tutti, perché la mia migliore amica mi stava ignorando così e perché Zayn stava cercando di essere mio amico?
Fu un attimo, la vista mi si appannò e gli occhi mi si riempirono di lacrime, mi sentii come immobilizzato, le gambe non si muovevano più e le braccia sembravano quasi di marmo. Nessuno si accorse dei miei problemi, tutti stavano parlando di cose futili, Niall stava perfino parlando di quanto fosse sbagliato aver deciso di cambiare fornitore alle macchinette.
Vomitai senza preavviso e sopratutto senza averlo deciso io, mi inginocchiai sul pavimento della scuola, facendo così voltare tutti i presenti. Volevo piangere dal nervoso e dall'imbarazzo che si era creato, non dovevo essere guardato, non dovevo.
Tutti mi guardavano perché ero una balena, me lo sentivo, mi sentivo i fianchi esplodere nei jeans e se possibile il getto di vomito aumentò.
Parecchi "eww" uscirono dalle labbra di Ashley che a mia sorpresa si girò dall'altra parte e trascinò via con se anche Harry e Niall.
Sentii il mio cuore sprofondare nel petto, avevo perso anche lei?
Una mano si poggiò delicatamente alla base del mio collo dove cominciò a fare movimenti circolari, finché smisi di vomitar e alzai lo sguardo, accasciandomi contro un armadietto.
L'unico ragazzo ancora fermo accanto a me era Zayn che premurosamente mi aveva avvicinato una bottiglia d'acqua  e  che bevvi lentamente, passandomi poi una mano sugli occhi.
"Sarà il caso di chiamare la bidella, per pulire sto casino." Mormorai verso il moro, tossi leggermente per cercare di eliminare la sensazione di bruciore che si era impossessata delle mia gola.
Ero abituato a vomitare quando lo decidevo io, quando ero pronto, non così alla sprovvista in mezzo al corridoio. Pensai di aver preso una brutta influenza, teoria che si accertò quando toccandomi la fronte Zayn urlò un:
"Cazzo, Louis ma sei bollente."
Inutile dire che passai tutte le successive quattro ore di scuola sul lettino dell'infermeria, con il mio nuovo amico accanto, alla fine decisi di dargli veramente una possibilità.
Si era comportato gentilmente con me e in meno di un giorno aveva fatto di più di quelli che conoscevo da una vita. La medicina che l'infermiera mi diede, mi fece venire un sonno terribile, mi si chiudevano le palpebre da sole.
"Grazie mille, Zayn."
Lo ringraziai veramente quella volta, non sapevo cos'altro dirgli, nessuno si era mai preso così cura di me e nessuno era mai stato così simile a me come lui, quelle poche ore passate assieme a lui mi sembrarono anni, era come se lo conoscessi
da una vita.
Passammo l'intera mattinata in infermeria, decise perfino di saltare le lezioni e stare con me, sorrisi e arrossii solamente quando mi afferrò la mano.
Rimanemmo mano per mano tutto il tempo, parlavamo di cavolate, niente di speciale ma nella mia testa un piccolo barlume di speranza si accese, mi addormentai così, mano per mano con lui e sorriso sulle labbra.





SPAZIO ME.
Allora, so che ci sono un sacco di personcine che hanno messo fra i seguiti o preferiti questa storia, ed ecco, sarebbe il momento di lasciarmi una piccola recensione! 
Voglio sapere cosa ne pensate e anche come posso migliorarmi nella mia scrittura; perché senza spronamento non mi va di continuare, ecco.
Intnato però vi ringrazio per averla messa fra le seguite|etc.., mi fa piacere sapere che vi piace.

Baciones.

 
   
 
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