Crossover
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Autore: Suikotsu    14/06/2009    4 recensioni
Un malvagio negromante cerca di impossessarsi degli artefatti più potenti del creato per realizzare i suoi diabolici scopi: quattro eroi, riuniti dalla volontà degli dei, uniranno le loro forze per sconfiggere lui ed i suoi spietati generali. Mentre la guerra infuria, un potentissimo elfo corrotto, seguendo la volontà del suo dio, ha liberato un terrificante esercito di demoni, per poi stringere un'alleanza con gli elfi oscuri.
Questa è la mia prima fic: all’inizio sembrerà un po’ banale, ma ci saranno numerosi personaggi e alcuni colpi di scena; consigliata a chiunque piacciano le storie ricche di combattimenti. Se vi ho incuriosito leggete, e lasciate un commentino!(ma non siate troppo severi)
Ho messo “non per stomaci delicati” perché le scene di combattimento spesso sono violente.
Importante: se dovessi commettere dei plagi fatemelo sapere. Grazie!
Genere: Avventura, Azione, Fantasy | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Anime/Manga, Libri, Videogiochi
Note: AU, Cross-over, OOC | Avvertimenti: Violenza
Capitoli:
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CAPITOLO 100: LA PROVA DI ILLIUS



Siamo arrivati al 100esimo capitolo, un record personale. Colgo l'occasione per ringraziare coloro che hanno messo la storia tra i preferiti:

Bankotsu 
CaMbAbOy 
harua_96 
Illidan 
Jakotsu 
Karen94 
marjane 
princessangel 
quigon89 
Ramona37 
Vodia 


E tra le seguite:
Bankotsu 
Shakuma92 
Targul 
Vodia

E poi:
XBankotsu: God of War, he? Non ci avevo pensato...
Xharua_96: Aggressiva sì, ma solo un pochino!


E prima di leggere, ricordo che Rezo è molto più forte degli altri campioni!(ricordate come, per la vostra gioia, ha pestato Caim).

Illius corse per le strade verso il centro della città, nel quale aveva percepito la presenza di Arthas.
"Devo muovermi. Chissà cosa può mai avere in mente..."
"Fermati." - disse una voce dall'alto.
Illius alzò lo sguardo e vide un uomo vestito di rosso.
"Chi sei?"
"Sono Rezo, il terzo uomo più potente dell'esercito dopo il sommo ed il suo braccio destro. Chiunque cerchi di ostacolare il mio signore merita la morte!"
Illius si mise in posizione.
"Sono pronto!"
Rezo scese levitando e fissò il suo nemico.
"Percepisco un grande potere in te, chi sei?"
"Io sono Illius Inverse, grande mago e appartenente al gruppo che ha ucciso numerosi generali di Saddler!"
"Ho, voi? Bene, vendicherò tutti i comandanti!"
"Spirale di luce!"
Illius creò una catena dorata che si avvolse attorno allo stregone, ma questi si liberò facilmente.
"Spirito del fuoco!"
Una palla di fuoco allungata si mosse a spirale ma venne parata.
Rezo si mosse con una velocità superiore perfino a quella di Durza, al punto che nemmeno i fasci di luce di Illius riuscirono a colpirlo.
"Sei lento e prevedibile!" - gli disse colpendolo con una ginocchiata.
Illius fu spinto indietro, ma non si arrese.
"Fulmine rosso!"
Rezo sorrise e spalancò le braccia, creando un buco nero che risucchiò il fulmine.
"Cosa?"
"Ora ti mostro un fulmine rosso degno di questo nome!"
Il fulmine scarlatto fu creato in un secondo e Illius fece appena in tempo ad erigere una barriera: l'onda d'urto abbatté gli edifici più deboli.
"Anf, anf...ma questo mago è potentissimo!"
"Lo hai capito." - disse Rezo senza dare alcun segno di cedimento.
"Vortice acquatico!" - tentò Illius, ma ancora una volta il colpo fu inutile.
"Ha ha! Frusta di fuoco!"
Il mago ne venne avvolto e fu sollevato di peso e poi sbattuto a terra.
"Sei bravo, ma contro di me non c'è storia."
"Sì, sei più forte di me, ma non ti permetterò di fermarmi!"
"Sei solo un pazzo..."
Rezo alzò la mano, poi però si teletrasportò per evitare una freccia infuocata.
"Hu? Una maga?"
La giovane aveva una veste rossa ed i capelli del medesimo colore.
"Mi chiamo Hikaru e sono appena arrivata! Lascia stare Illius!"
"Hikaru! Vattene! È troppo potente!"
"Non sperare di potermi dare ordini!"
La maga gridò e alzò il bastone, che Rezo parò, muovendosi con grande rapidità e prontezza.
"Notevole per una ragazzina."
Il monaco rosso immobilizzò la ragazza con i suoi poteri, ma Illius lo afferrò da dietro, lo alzò di peso e lo sbatté a terra.
"Fammi largo!"
I due maghi furono travolti da un'onda d'urto.
"Hikaru...ti avevo detto di non intrometterti..."
"Non potevo lasciarti da solo, no?"
"Ho, che scenetta toccate! Siete fidanzati?"
"Beh, non proprio." - rispose il mago rialzandosi e aiutando la sua compagna.
"E allora vediamo fin dove arriva il vostro "amore". Puah! Non esistono sentimenti buoni e affetti, ci sono solo coloro che hanno il potere e chi non ce l'ha. Non lo avete ancora capito alla vostra età?"
"Ti sbagli!"
"Tsk! Secondo voi è amore vendere il proprio figlio per tre sacchi di farina?"
"Cosa?"
"Anche se ero ancora in fasce mi ricordo bene: mia madre morì dandomi alla luce, e mio padre mi vendette per tre sacchi di farina, per di più ad un uomo che mi trattava come uno schiavo e che mi picchiava tutti i giorni. Ma lui non sapeva che in me erano assopiti enormi poteri mistici, e quando avevo solo sei anni non perdonai più il suo comportamento, così lo uccisi. Vagai per anni solitario, vivendo di caccia e lottando ogni giorno per sopravvivere: i miei sforzi, ma sopratutto il mio odio per gli uomini mi fecero diventare sempre più potente. Un giorno però conobbi lui, Lord Saddler: egli mi accolse nel suo esercito, e mi insegnò a controllare meglio le mie capacità, insegnandomi i veri principi della vita. Se non fosse stato per lui a quest'ora sarei ancora un brigante, ma guardatemi ora: adesso io sono il numero tre di un magnifico impero!"
La maga lo guardò con occhi tristi.
"Posso capire che tu abbia avuto un'infanzia difficile, senza ricevere affetto da nessuno, ma..."
"Affetto? Chi ha bisogno dell'affetto? Quando c'è il potere c'è tutto!"
Rezo alzò la sua arma al cielo, caricando un potere enorme.
"Ed adesso ve lo dimostrerò, uccidendovi!"
"Hikaru, vattene, è un tipo troppo pericoloso."
"Non mi hai ancora capita, he? Non puoi darmi ordini."
Rezo gridò e lanciò un raggio rosso carico di energia.
"E allora uniamo le nostre forze!"
I due maghi furono avvolti da un alone dorato, unendo le loro menti ed i loro poteri.
"Vortice di luce, massimo splendore!" - gridarono assieme.
"Cosa?" - disse Rezo stupito quando vide un magnifico vortice dorato.
La prova di forza fu molto impegnativa per entrambi.
"Ha! Vi schiaccerò come formiche! Nessuno può ostacolarci! Non capite?"
"Rezo..." - lo ammonì Illius - "Non puoi vincere! Mi dispiace che tu abbia avuto un passato doloroso, ma dobbiamo fermarti!"
Lo stregone richiamò i poteri dei suoi oggetti, aumentando il potere dell'attacco, che iniziò a prendere il sopravvento sul fulmine rosso.
"Non ce la farete!"
Il fulmine si divise e partì verso il mago, ma Hikaru gli fece scudo con i suoi poteri e col suo corpo.
"HAAAAA!" - gridò la ragazza per il dolore.
La scena scatenò la rabbia di Illius, che aumentò ancora i suoi poteri ad un livello mai raggiunto fino ad ora: il vortice si fece sempre più potente e luce inghiottì il fulmine, e con esso Rezo.
"Haaaaaaaaaa!" - gridò il mago mentre volava in cielo per poi ricadere a terra pieno di ferite.
I due maghi caddero in ginocchio, sfiniti per lo sforzo.
"Ce...l'abbiamo...fatta di nuovo...!" - esultò la maga.
"Sì, ma certo che tu non impari mai! Potevi farti ammazzare!"
"Lo sai che sono testarda!"
"Ho Hikaru!" - disse il mago abbracciandola.
"Tu..." - sussurrò una voce.
I due videro che Rezo era ancora vivo.
"Sta indietro!" - disse Illius.
Il monaco rosso si rialzò.
"Eri davvero disposta a rischiare la tua vita per lui? Perché? Che cosa ti ha spinto ad agire così?"
La maga superò il compagno e con tono sicuro rispose:
"L'affetto che provo nei suoi confronti."
"L'affetto?"
"Sì. Tu non ne hai mai ricevuto, e forse non puoi capire cosa significhi...ci basta sapere che la persona che amiamo starà bene, anche se questo significa sacrificarci. Questo vuol dire amare qualcuno."
Una lacrima scese lungo il volto del monaco rosso.
"Io...io non ho mai avuto nessuno disposto a fare per me una cosa simile...non ho mai ricevuto l'amore, nemmeno dai miei genitori!"
"Non è mai troppo tardi per cambiare." - gli disse la maga.
"No. Ho spezzato troppe vite per poter essere perdonato. Ma magari posso fare qualcosa."
L'uomo riparò il bastone, la cui gemma era stata infranta, e lo consegnò ad Illius.
"Ho fatto in modo che esso ti ubbidisca. Ora funzionerà come se fosse tuo."
Illius rimase scioccato.
"Avrei voluto incontrarvi prima." - disse, per la prima volta in vita sua sorridendo per aver compiuto un gesto gentile - "Ora andate, Arthas, il leader dei generali, sta penetrando in città."
"Ma tu..."
"Mi resta poco da vivere..." - spiegò indicando le terribili ferite che aveva su tutto il corpo - "E devo riflettere un po'. Sapete, è un po' imbarazzante rendersi conto che le convinzioni di una vita sono false."
I due lo guardarono allontanarsi zoppicando.
"Hikaru, non ho mai visto in faccia il nostro nemico, ma so che è troppo forte per te. Meglio che tu vada ad aiutare qualche gruppetto, altrimenti potresti non farcela."
"Ma io.."
"Lo dico per il tuo bene."
La ragazza sospirò ed abbassò lo sguardo.
"Va bene."
Illius l'abbracciò e le dette un bacio su una guancia, facendola arrossire un po'.
"Tornerò, te lo prometto."
Il mago fece roteare i due bastoni e sparì.
"Ha, che uomo!" - disse la ragazza.
Poi però la sua mente andò a Rezo.
"Chissà...forse oggi avremmo combattuto fianco a fianco se non avesse avuto un simile destino."
Il monaco rosso camminò per una strada polverosa e deserta.
"Possibile che mi sia sbagliato? Ho sempre creduto di avere una mente sopraffina, invece...quei ragazzi...nutrivano un profondo affetto l'un l'altra, emozioni che nessuno ha mai provato per me e che io no proverò mai per nessuno."
Il mago continuò a camminare, arrivando in un accampamento dove stavano numerosi feriti.
Rezo si avvicinò ad un soldato con una profonda ferita sul braccio, e solo toccandola essa si cicatrizzò; senza neanche che l'uomo potesse ringraziarlo lo stregone continuò a curare i soldati, ma presto sentì le forze mancare: la sua ora era giunta.
"Ho salvato delle vite. Per la prima volta in vita mia...ho dei, vi prego: permettetemi di rinascere, cosicché io possa comportarmi diversamente. Datemi una nuova possibilità. E vi prego: fatemi conoscere questo sentimento chiamato amore."
Il monaco sentì un dolore atroce su tutto il corpo, tale che perse l'equilibrio e cadde a terra.
"La mia ora è giunta. Illius, mi aspetto molto da te. Tu hai vissuto la tua vita, la mia invece è stata vuota e misera."
Un istante dopo il cuore smise di battere e Rezo morì.



  
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