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Autore: lonewolf87    18/11/2017    4 recensioni
Cinque anni dopo la battaglia contro i draghi malvagi, Goku decide di tornare dalla famiglia e dagli amici per partecipare a un torneo di arti marziali organizzato da Mr. Satan, dove incontrerà due misteriosi ragazzi che hanno un vecchio conto in sospeso con lui. Nuovi alleati, nuovi nemici e nuove battaglie per il destino della Terra attenderanno Goku e il resto del gruppo.
Genere: Avventura, Azione, Sentimentale | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Goku, Nuovo personaggio, Pan, Un po' tutti, Vegeta | Coppie: Bra/Goten, Bulma/Vegeta, Chichi/Goku, Gohan/Videl , Pan/Trunks
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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- Questa storia fa parte della serie 'Dragon Ball Ultimate Heroes'
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Il giorno dopo il matrimonio, le due coppie fecero un viaggio di nozze in crociera.  Tra le loro tappe ci fu Papaya Island, bella località di mare nonché storica sede del torneo mondiale di arti marziali, dove avrebbe gareggiato Ub. Com’era prevedibile, l’allievo di Goku stracciò tutti i suoi avversari e divenne campione del mondo. Dopo la premiazione, fece davanti al pubblico la sua proposta di matrimonio a Marron, che ovviamente accettò. Qualche giorno dopo Bish, seppur in privato, avrebbe fatto lo stesso con Hatsuri, e anche lei accettò. Al ritorno dal viaggio di nozze, Goten e Bra si prepararono al trasferimento nella loro nuova casa.
“Goten, siete proprio sicuri di non voler vivere con noi? Questa casa è enorme e ci sarebbe spazio per tutti.” propose Trunks.
“Ti ringrazio dell’offerta, Trunks, ma adesso io e Bra siamo una coppia sposata ed è giusto che viviamo in una casa tutta nostra. E poi non credo che a tuo padre farebbe molto piacere trovarmi qui tutti i giorni.” replicò Goten.
“Guarda che mio padre non ti odia.”
“Lo so, ma in questo momento non è facile per lui accettarmi nella sua famiglia. In fondo sono l’uomo che gli sta portando via la sua adorata bambina. Forse col tempo cambierà idea, ma per il momento è meglio non mettergli troppa premura.”
“Spero che tu abbia ragione.”
“Non preoccupatevi, vivremo a West City e l’appartamento non è lontano dalla Capsule Corporation. Inoltre non dimenticarti che tra poco avrete un piccolo Brief in questa casa. Non vedo l’ora di giocare con il mio nuovo nipotino.”
“Ormai non manca molto, sperando che la gravidanza proceda bene. Non hai idea di quanto mi faccia impazzire Pan, non può fare a meno di stare in volo, neanche ora che ha il pancione. Si dice che il matrimonio ti rende più responsabile, ma a quanto pare il discorso non vale per tua nipote.”
“Pan è proprio incorreggibile. Dovrai sopportare questa e tante altre sue pazzie.”
“Già. Meno male che tu sei diverso da lei. Alla fine è bello quello che stai facendo per mia sorella. Hai deciso di prenderti una casa tutta vostra con i soldi del tuo lavoro, senza chiederle uno zenie, pur sapendo che è di ricca famiglia.”
“Mia madre mi ha insegnato che un buon marito deve saper mantenere la propria famiglia. Sembra strano detto da me, visto che fino a un anno fa ero un perdigiorno cronico, ma voglio che Bra sia fiera di avermi come marito. Spero solo che la nostra nuova casa le piaccia. Avrei voluto darle un’abitazione degna di una regina, ma non posso permettermi molto con il mio stipendio. Magari in futuro, quando finirà gli studi e lavorerà anche lei, ne cercheremo un’altra più grande.”
“Sono certo che mia sorella apprezzerà la vostra nuova casa. Pur di stare con te, sarebbe disposta a vivere persino in una capanna in mezzo alla giungla.”
“Adesso non esagerare. Per quanto mi voglia bene, non credo che Bra accetterebbe di vivere lontana dai centri commerciali.”
“Ahahahah! Hai ragione. Però se vorrai cavartela da solo, lei non potrà più fare shopping sfrenato come prima.”
“Sarà dura, ma dovrà contenersi e comprare solo ciò di cui avrà davvero bisogno, almeno finché sarò solo io a lavorare. Piuttosto, dove si è cacciata mia moglie? Ormai abbiamo finito da un pezzo di raccogliere le sue cose.”
“E’ andata ad accompagnare Pan dalla ginecologa per una visita di routine. Ma dovrebbero rincasare a momenti.”
“Siamo tornate!” annunciò Pan.
“Ciao a tutti!” salutò Bra.
“Giusto in tempo. Vi stavamo aspettando. Allora? Com’è andata la visita?” domandò Trunks.
“Tutto in regola, fratellone. Il mio nipotino sta crescendo bene.” rispose la sorella.
“Bra, ho finito di prendere le tue ultime cose. Possiamo andare.” l’avvisò Goten.
“Di già? Non vi va di pranzare con noi?” propose Pan.
“Magari un’altra volta. Ho un mucchio di lavoro da sbrigare e dovrei mostrare a Bra la nostra nuova casa.” declinò lo zio.
“E’ vero. Sono proprio curiosa, non vedo l’ora di entrarci. Ma dov’è papà?” chiese Bra.
“Si sta allenando nella Gravity Room, come al solito.” rispose il fratello.
“Capisco…” sospirò la turchina, con un pizzico di dispiacere. Nonostante avesse accettato il matrimonio, sapeva bene che suo padre non era molto entusiasta di vederla andare via di casa, per giunta con un altro uomo.
“Ehi, sorellina. Non ti preoccupare per lui. Adesso sei una donna sposata e devi pensare alla tua nuova vita con Goten.” la rassicurò Trunks.
“Trunks ha ragione. Lascia che ci pensiamo noi a Vegeta.” fece altrettanto Pan. “Tuo padre sa che verrai a trovarlo tutti i giorni, quindi stai tranquilla e vai a vedere la tua nuova casa.”
“D’accordo. Grazie ragazzi.” disse Bra.
“Non dirlo neanche per scherzo, zietta.” la provocò Pan.
“Non chiamarmi in quel modo! Mi fai sentire vecchia!” si offese la cognata, facendo ridere tutti.
“Coraggio, amore. Andiamo. Ci vediamo più tardi, ragazzi.” li salutò Goten, ma mentre si apprestava a dirigersi verso la loro nuova abitazione assieme a Bra, qualcuno li fermò.
“Aspettate un attimo!” esclamò Vegeta alle loro spalle.
“Papà!” lo chiamò la figlia.
“Vegeta!” fece altrettanto Goten.
“Hmph! Vedo che siete già pronti.” osservò il principe dei sayan.
“Sì. Goten ha finito di prendere le mie ultime cose.” spiegò la turchina. “Papà, senti… io…”
“Risparmia il fiato.” la interruppe il padre. “So già quello che devi dirmi. Sarò anche vecchio, ma l’udito e il cervello mi funzionano perfettamente.”
“Certo, non me lo sono dimenticata. Per questo sei il papà più figo del mondo.” l’abbracciò affettuosamente Bra, facendolo arrossire. “Mi mancherai.”
“Anche tu. Questa è casa tua e puoi tornare qui tutte le volte che vorrai.” le ricordò Vegeta.
“Grazie.”
“Adesso vai. Non perdere altro tempo.”
“D’accordo.”
“Ci vediamo presto, Vegeta.” lo salutò Goten.
“Hmph!” sbuffò il principe dei sayan, prima di rientrare in casa.
                                                                                   
Poco dopo, Goten e Bra giunsero in quella che poteva definirsi la loro nuova casa. Si trattava di un piccolo appartamento all’interno di un palazzo.
“Eccoci arrivati.” la fece entrare Goten.
“È proprio un bel posto.” osservò Bra.
“Ti piace?”
“Sì. L’appartamento è piccolo ma c’è abbastanza spazio per noi. Inoltre non è lontano dalla Capsule Corporation.”
“L’ho preso apposta per questo. E poi c’è anche una camera per gli ospiti, così potremmo invitare chiunque. Ma adesso seguimi, ti mostro la nostra camera da letto.”
“Okay.”
“Ecco qua. Non è tanto grande, ma sono certo che è il posto ideale per la nostra nuova vita insieme.”
Bra rimase stranamente in silenzio. Nonostante avesse apprezzato l’appartamento, sembrava avere la testa da un’altra parte e la cosa non passò inosservata a Goten.
“Bra, c’è qualcosa che non va?” domandò lui..
“Assolutamente no. Sono felicissima, Goten. Non potevo chiedere di meglio. È solo che… non saremo soli.” rispose Bra.
“Non capisco. Cosa vorresti dire?” chiese il figlio di Goku e Chichi.
“Ti ho detto una mezza bugia. Io e Pan siamo andate dalla ginecologa. Non per lei, ma per me. Sono incinta, Goten.” confessò la moglie.
“Ehhhh??? I-incinta?”
“Sì. Da circa quattro settimane. Ho cominciato ad avere qualche sospetto durante il nostro viaggio in crociera, ma oggi ho deciso di fare la visita che ha confermato la mia gravidanza.”
A quel punto fu Goten a restare in silenzio.
“Goten, per favore, dimmi qualcosa, perché se non mi parli, non so cosa pensare.” lo pregò Bra, preoccupata di averlo deluso.
“Scusami. È solo che non me l’aspettavo.” replicò il marito. “Ci siamo appena sposati e… tra poco meno di otto mesi …”
“Neanch’io avrei immaginato che questo momento sarebbe arrivato così presto. So che potrebbe essere prematuro per noi. Ci siamo appena trasferiti nella nuova casa e io devo anche pensare allo studio, ma…”
“Wow!” la interruppe Goten.
“Eh?”
“E’… è meraviglioso.”
“Dici sul serio, amore? Non sei arrabbiato?”
“Come potrei esserlo? Mi hai appena reso l’uomo più felice della Terra, Bra! Diventerò papà, te ne rendi conto? Non vedo l’ora di dirlo a mia madre e a tutti gli altri!”
Bra a quel punto abbracciò Goten. “Oh grazie! Ti amo, Goten!”
“Ti amo anch’io, Bra!” fece altrettanto Goten. Da quel giorno sarebbe cominciata la loro vita insieme, con l’attesa di un nuovo arrivo in famiglia.
 
Trascorsero quattro anni dal doppio matrimonio che aveva unito le famiglie Son e Brief e la vita scorreva serena sulla Terra. Le nuove famiglie si erano allargate con la nascita di due bambini: il primo fu Gon, figlio di Trunks e Pan, mentre circa sei mesi dopo nacque Yumi, figlia di Goten e Bra. Trunks dirigeva brillantemente la Capsule Corporation, aiutato da Goten e, una volta conclusi gli studi e il periodo di maternità, anche dalla sorella, mentre Pan gestiva la palestra del nonno materno a Satan City, addestrando ogni giorno i suoi allievi e cercando sempre di contenere la propria forza per non far del male a qualcuno. Un bel giorno, le due famiglie decisero di festeggiare il natale insieme. Qualcuno suonò il campanello e una simpatica bambina dai capelli lunghi e turchini andò ad aprire la porta di casa Brief.
“Mamma! Papà!” esclamò la bimba.      
“Ciao, principessa.” la prese subito in braccio Goten.
“Come stai, tesoro?” chiese Bra.
“Bene.” rispose la piccola Yumi. La bimba assomigliava molto alla defunta nonna materna, sembrava la sua fotocopia in versione rimpicciolita.
“Stavi giocando con Gon?” domandò il padre.
“No. Gon è nelle gravity room con nonno Vegeta. Io ho cucinato con nonna Chichi e la zia Videl.” rispose la figlia.
“Davvero? Non vedo l’ora di provare i tuoi manicaretti. Sono certo che saranno più buoni di quelli che prepara tua madre.” replicò Goten, prima di ricevere un pugno in testa da Bra. “Ahia, che male!”
“Tieni a freno la tua lingua, idiota.” lo rimproverò la moglie.
“Non capisco perché te la prendi, amore. Lo sai anche tu che ai fornelli sei un disastro.” si difese il marito. Bra infatti, a differenza di Pan, non era in grado di cucinare, per mancanza di volontà e anche perché il lavoro la teneva molto occupata.
“Finalmente siete arrivati.” li salutò Trunks.
“Hmph! Andiamo, Yumi.” sbuffò Bra appena vide il fratello, portando la bimba da un’altra parte.
“Sì, mamma.” la seguì Yumi.
“Eheheh! È ancora arrabbiata con me, non è vero?” chiese il lilla.
“Ovviamente. L’hai costretta a lavorare persino oggi che è la vigilia di natale.” lo richiamò Goten.
“Sbaglio o era lei quella che ci teneva tanto a diventare vicepresidente della Capsule Corporation?
“Questo è vero, ma non pensi di aver esagerato?”
“Bra è giovane e ha ancora tanto da imparare. È giusto che alla sua età faccia la gavetta. E poi non posso farci niente, lo sai che queste sono le direttive di mia madre. Mi ripeteva sempre che Bra dovrà guadagnarsi il posto di vicepresidente e intendo rispettare la sua volontà.”
“Ricordo bene, c’ero anch’io quando Bulma ne aveva parlato, però Bra ci tiene molto ad essere anche una buona mamma.”
“Mia sorella è sempre libera nei weekend e lo sarà anche per le prossime due settimane. Inoltre lei sa che Yumi non rimarrà mai sola. Oggi si è divertita un sacco a cucinare assieme a Chichi e a Videl. Mia nipote è davvero una bimba dolce e adorabile, a differenza di quella piccola peste di Gon. Non sa stare fermo un attimo e ne combina di tutti i colori. Si vede che ha preso tutto da sua madre.”
“Beh non si può dire che tu da piccolo fossi un angioletto.”
“Ahahahah! Non hai tutti i torti.”
“Piuttosto, tuo figlio si sta ancora allenando con tuo padre?”
“Come sempre. L’allenamento è l’unica cosa che lo fa stare tranquillo.”
“E’ incredibile. Gon non ha nemmeno quattro anni ed è già in grado di stare nella gravity room, per giunta con Vegeta. Mi sa che di questo passo prima o poi sarà in grado di trasformarsi in super sayan. Sono certo che anche mio padre si sarebbe divertito ad allenarlo, se solo fosse qui.”
“Già. Sono passati cinque anni e di Goku non si hanno più notizie, né ha fatto quelle brevi apparizioni che spesso ci aiutavano a risolvere i nostri problemi. Pan s’intristisce spesso quando pensa a lui e non immagino la povera Chichi.”
“Manca tanto a tutti noi, ma anche se non sappiamo dove si trovi in questo momento, mio padre è ancora vivo e sono certo che un giorno potrà finalmente tornare a casa e conoscere i suoi nuovi nipotini.”
“Papà!” lo chiamò intanto un bambino.
“Ciao, campione!” lo prese in braccio Trunks. “Guarda chi è venuto a trovarci.”
“Ehi Gon!” lo salutò Goten.
“Ciao, zio Goten!” fece altrettanto il bimbo, che al contrario di Yumi, era un mix di entrambi i genitori. Aveva infatti lo sguardo del padre e i capelli neri della madre, seppur a punta come quelli dei sayan.
“Che mi racconti, piccolo? Ho saputo che ti sei allenato con nonno Vegeta, non è così?” domandò lo zio.
“Sì. Sono riuscito a colpirlo in faccia.” rispose Gon.
“Ma bravo! Così quando sarai grande, c’aiuterai a proteggere la Terra in caso di pericolo.”
“Certo, zio. Voglio diventare fortissimo come nonno Vegeta e nonno Goku.”
“Eheheh!”
“Spero che non ce ne sarà bisogno, anche perché è da un po’ che non abbiamo più problemi.” disse Trunks.
“Lo spero anch’io, anche se non c’è da abbassare la guardia. Adesso siamo dei padri di famiglia e abbiamo molte più responsabilità di prima.” replicò Goten.
“Hai ragione, Goten. Ma siamo forti e possiamo sempre contare sull’aiuto di mio padre, su Gohan e sui nostri amici.” lo rassicurò suo cognato.
“A tavola! È pronto!” avvisò nel frattempo Videl.
“Finalmente! Avevo una fame da lupi!” esclamò Goten con la bava alla bocca.
“A chi lo dici. Andiamo a mangiare, Gon.” fece altrettanto Trunks.
“Okay.” replicò il figlio.
“Bene, siamo tutti?” domandò Chichi.
“Sì, nonna.” rispose Pan.
“Perfetto. Buon natale a tutti!” esclamò Trunks.
“Buon natale!” fecero altrettanto gli altri, prima di cenare tutti insieme.
 
Fine
                     
Angolo dell’autore
 
Ciao a tutti!
Alla fine siamo arrivati alla conclusione, mai avrei immaginato di scrivere così tanti capitoli (ben sessantuno!). La storia comunque non è ancora conclusa, avrei in mente di fare un sequel, anche se ci vorrà un po' di tempo per pubblicarlo. Ringrazio di cuore tutti coloro che hanno recensito e seguito questa storia, chi l’ha inserita tra le preferite/ricordate, e anche chi ha dedicato il proprio tempo a leggerla. Spero di ritrovarvi in futuro.
A presto,
Lonewolf87
  
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