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Autore: LoliRoxDanceMoon    28/12/2017    2 recensioni
Tutti lo credevano morto. Sepolto nel bel mezzo del Tartaro.
Ma è tornato, insieme a Queen Chrysalis, che in contempo credevano non sarebbe più tornata, dopo la sua sconfitta da parte dell'allieva di Princess Twilight Sparkle: Starlight Glimmer.
Ma si sono alleati, Sombra è adagiato dal nuovo Alveare della Mutante e la Mutante si sente indistruttibile con i schiavi ipnotizzati dal Tiranno.
Quest'ultimo poi, ha rapito i personaggi più influenti del Regno, come Twilight e i suoi amici, una certa Ivana Breaksweet e le Principesse Alicorne, le quali sono state torturate in malo modo.
Equestria ormai appartiene a loro.
Ma Re Sombra ha fatto un grande sbaglio prima di salire salire al potere, che potrebbe segnare la sua Dittatura.
Volete sapere quale? Leggete e scoprirete tutto sul Tiranno più amato di sempre.
Genere: Drammatico, Fantasy, Guerra | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Un po' tutti
Note: Lemon | Avvertimenti: Violenza
Capitoli:
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Canterlot quella notte era in fiamme.

Il fumo non permetteva la vista della luna e delle stelle e anzichè la normale quiete notturna, si sentivano le grida di molti pony che venivano uccisi senza pietà dai loro simili ipnotizzati da qualche incantesimo malefico.

Il sangue creava pozze spaventose, e i puledrini ci finivano dentro mentre cercavano di scappare da quella follia.

Ma molti non ci riuscivano e venivano uccisi con un'ascia dietro le spalle o con una spada trafitta nella schiena.

Lo scenario era terribile, tanto da far venire le lacrime agli occhi a chi amava una città meravigliosa come Canterlot.

Sulla cima del Castello di quest'ultima, c'era una figura incappucciata da un mantello rosso con ai bordi una pelliccia bianca.

Sotto al cappuccio, emergevano due rubini che non erano altro che gli occhi, che brillavano come la luce solare.

La loro vista godeva di quel panorama pieno di sangue, morte, distruzione e dolore.

"Vostra Maestà, abbiamo già ucciso cinquanta pony, solo per voi." Affermò una Guardia Reale con l'armatura nera, inchinandosi alla figura girata di spalle.

"Solo cinquanta?" Mormorò lentamente l'Unicorno, voltandosi lentamente e guardando dritto negli occhi lo stallone davanti a lui.

Il legionario impallidì dalla paura, non sapendo ciò che dire.

"Dì a quegli Zombie senza palle e senza cervello di fare di più...se non vogliono che a cena si mangino la mia merda e dopo che li butti nella Everfree Forest come pasto per quelle creature mostruose." Disse con puro sadismo la figura incappucciata, facendo tremare ancora di più lo stallone, che obbedì.

"Riferirò le vostre stesse identiche parole, mio Re." E dopo un inchino, scappò via.

Lo stallone sorrise malignamente, ritornando a guardare il panorama dalla cima del Castello.

Ma mentre fissava le fiamme divampare sempre di più e i pony morire dentro queste, pensava.

Pensava a come fosse felice in quel momento, che aveva riconquistato la sua amata Equestria.

Aveva assaltato la città di Canterlot con una finezza e una prontezza impeccabile.

Aveva sbagliato l'ultima volta a partire da Nord, se vuoi conquistare una Terra, devi prendere la sua fortezza, il suo punto di riferimento.

Niente lo avrebbe più fermato.

"TU! SEI UN FOTTUTO BASTARDO DI MERDA!" Gridò a squarcia gola una voce femminile, che a Sombra parve moltissimo familiare.

Si girò di nuovo e davanti a lui adesso c'erano otto pony e un draghetto, immobilizzati da altre Guardie.

Le imprecazioni provenivano da Rainbow Dash, che si dimenava cercando di liberarsi dalla presa di due legionari "MERDE! VE LA FARO' PAGARE! SIETE DEGLI ILLUSI, IO VI AMMAZZO!"

Sombra la guardava disgustato: non aveva mai visto una Pegasus così maschiaccia e insopportabilmente detestabile.

Ma la ignorò, guardando gli altri presenti, soprattutto un piccolo Drago dalle squame verdi, che rimase paralizzato dalla paura.

"Il tuo nome è Spike, non è così, puttanella da quattro soldi?" Chiese con puro disprezzo, per poi aggiungere "Che c'è? Adesso non sei più l'onorevole Spike, glorioso e coraggioso? Ti hanno chiamato così perché mi avevi ucciso. Ma a quanto pare non ci sei riuscito del tutto."

Il Draghetto tremava, perché non era mai stato così vicino a lui.

Però, all'improvviso, ebbe un sussulto al cuore, che lo rese coraggioso e la sua espressione cambiò, quando con orgoglio disse "Forse non ti avrò completamente ucciso. Ma è stato bello vederti distrutto dall'Amore che c'era, sentimento che tu non conosci e non potrai mai conoscere, perché nel tuo cuore c'è solo odio e arroganza. Forse dopo ciò che ti avrò detto mi farai uccidere. Ma non mi importa, nessuno nella vita potrà mai amarti. Perché fai schifo!"

"Spike! No!" Gridò Twilight, che ebbe un vuoto nello stomaco per la sorte che sarebbe adesso toccata al suo animaletto domestico.

"Mi dispiace Twily. Ma io ho sempre detto la verità a chiunque, indipendentemente da chi fosse. E io non ho paura di te, Sombra Hagres, perché è solo la corona che hai sulla testa che ti fa Re."

Sombra lo fissava con occhi indifferenti, per poi chiuderli dolcemente e sospirare "Mio caro Spike...non ti farò uccidere per i tanti insulti che adesso stai dando a me stesso. Ma bensì di saper la verità, quando invece sei solo uno dei tanti che fa pregiudizi del tutto errati. Io ho amato, ma tanto...e so, che cos'è l'Amore, ma questo sentimento mi odia...ed è tutta colpa sua...se io sono così."

Il Drago si inginocchiò tremante e la paura ritornò.

Lo stallone ridacchiò "Mi hai fatto sempre pena, con i tuoi modi di renderti utile e serio. Ma va beh, non tutti nella vita possono vincere. Portatelo via."

"NO! SPIKE!" Twilight scoppiò a piangere, cercando di liberarsi dalle sue Guardie che la tenevano prigioniera.

"Mi dispiace amica mia...ti voglio tanto bene." Sussurrò il Draghetto, mentre veniva portato al suo Destino.

L'Alicorna dal manto viola si accasciò a terra dal terribile dolore e singhiozzò con la testa appesa, mentre le lacrime sfiorarono il pavimento.

Sombra non abbassò nemmeno lo sguardo, rimase freddo e silenzioso.

"SEI UN INFAME! MA COME HAI POTUTO FARLO? SE DAVVERO SAI CHE COS'E' L'AMORE NON  MANDARLO A MORIRE DAVANTI ALLA SUA AMICA, LA SUA PADRONA!" Gridò un'altra voce femminile, proveniente alla destra del Tiranno.

C'era un'Unicorna dal manto bianco latte e la criniera marroncina, che ricordava un dolce cappuccino.

Sombra la guardò con massima impassibilità, ma con occhi pieno di ribrezzo e odio.

"Perché odi tutti? Perché ci rendi la vita un inferno? Se sei incazzato con il tuo passato sono solo cazzi tuoi non nostri!" Esclamò con le lacrime agli occhi la giumenta, mentre il Re Unicorno tornò a fissare la povera Twily che piangeva ancora sconvolta.

"Tutto questo che state passando, l'ho passato anche io. L'Amore, quello di cui tanto parlava il tuo schifoso animaletto sputafuoco, mi ha fatto conoscere solo l'amarezza e il dolore nel perdere qualcuno. Vedevo gli altri pony che erano felici, e io non lo ero. Non sapete quanto odio ho per voi, che siete contenti e spensierati. Ho giurato a me stesso che giocherò con le vostre menti fino a farvi arrivare al suicidio, vi farò conoscere cosa significa perdere qualcuno, così che tutti SAPPIANO QUANTO L'AMORE SIA INFAME CON QUALCUNO CHE E' TROPPO BUONO E COME INVECE LA VENDETTA SIA UNA DOLCE MADRE CHE TI ABBRACCIA QUANDO QUEL SENTIMENTO TI FA PASSARE LE PENE DELL'INFERNO!" Gridò con gli occhi inniettati di sangue il Tiranno, sputando a terra con una vena pulsante al collo "VI GIURO CHE NEL MIO REGNO NON CI SARA' NESSUN SENTIMENTO, NESSUNA EMOZIONE SE NON L'ODIO E LA VENDETTA! GUARDIE! PORTATE QUI LE PRINCIPESSE!"

Twilight e le sue amiche si alzarono di scatto, mentre altri legionari entravano nel terrazzo con tre figure inccappucciate.

"CHE COSA LE HAI FATTO? SE LE HAI TORTO UN CAPELLO DELLA LORO CRINIERA IO..."

"Rainbow Dash rilassati. Vuoi una camomilla?" Chiese con voce dolce ma assolutamente falsa Sombra, mettendo uno zoccolo sotto al mento della giumenta, che voltò il muso dall'altro lato.

"Non voglio nulla da te."

"Allora cerca di calmarti da sola se non vuoi assaggiare la stessa sorte di quel Draghetto!" Affermò con tanto odio e sadismo il Tiranno, per poi girarsi e andare dalle tre figure a terra.

"Vostra Maestà, a chi volete parlare per prima?" Domandò un legionario davanti a lui, inchinandosi ossequiosamente.

"Mhhh, bella domanda, ho tante cose da dire a tutte e tre, soprattutto una di loro." Rispose con un sorriso malizioso Sombra, per poi aggiungere "Ma va beh, partiamo da Princess Cadance."

L'Unicorna dalla criniera color cappuccino ebbe un sussulto al cuore quando sentì quel nome: Ivana Breaksweet era dell'Impero di Cristallo e teneva molto alle sue radici.

Nella frazione di un millisecondo, Ivana vide il cappuccio della sua Principessa essere tirato via con violenza, nel quale uscì un muso rosa con una scompigliata criniera viola, rosa e oro.

La pony prese fiato, dopo essere stata a scarso contatto con l'ossigeno.

"Bene e bene. Guardate un po', Princess Cadance sottomessa da Re Sombra hahahahaha, incredibile vero come tutto possa cambiare in un singolo e comune giorno."

"Sei un verme."

"Ma questo verme è riuscito a mettertelo nel culo senza scoparti. Tanto a quello ci pensa il tuo Shining Armor."

"Non nominarlo."

"Hahahahahahahahahahahaha!" Rise con gusto Sombra "Oggi hai la lingua corta Principessa dell'impero di Cristallo, chissà perché."

"Mia Principessa." Mormorò Ivana, attirando l'attenzione di Cadance che sorrise dolcemente.

"Va tutto bene, piccola mia. Ci sono io."

Sombra scoppiò a ridere con una malignità assurda "Hahahahahahahahahahaha! Siete davvero adorabili, credete nell'amore anche in un Regno di odio. Tsk, ridicole!" 

"E tu che cosa ne sai dell'amore?" Domandò con rabbia Cadance.

"Se tu non fossi arrogante e presuntuosa come quello schifoso stallone di tuo padre, sapresti che l'amore ti porta a fare certe cose come queste. Guardie?"

Cadance sbarrò gli occhi quando vide arrivare un carrozzino e non appena sentì un vagito scoppiò a piangere "FLURRY HEART!" 

Twilight cadde a terra di nuovo: che cosa avrebbero fatto adesso a sua nipote? Quale altro dolore doveva subire dopo la perdita del suo piccolo Spike?

"NON FARLE NIENTE! LEI NON HA COLPE!" Disse strillando la Principessa dell'Amore, mentre le lacrime cadevano copiosamente dal viso.

"Ha la colpa di essere tua figlia!"

"NO! NON FARLE NIENTE! TI PREGO!" Cadance si accasciò davanti a Sombra, che sorrise malignamente.

Si chinò con dolcezza, posando uno zoccolo sotto al muso della sua nemica, che si sentiva debole e incapace di difendere la sua puledrina "Ascoltami..."

Cadance guardò dritto negli occhi Sombra, che continuò a parlare "Unisciti al mio schieramento...e tua figlia sarà salva."

"No! Principessa, non ascoltatelo, è una trappola!" Esclamò Ivana.

"Qualcuno le dia uno schiaffo. Adesso." Ordinò il Tiranno senza nemmeno distogliere lo sguardo da Cadance.

Una Guardia si avvicinò all'Unicorna e con lo zoccolo destro le diede due schiaffi, uno sulla prima guancia, l'altro sulla seconda.

Ivana perse sangue dal naso, ma riuscì ad alzare la testa e a sputare a terra con indignazione.

"Sto aspettando una risposta, Princess Cadance. Se davvero ami tua figlia, alleati con me...e lei vivrà, ti dò la mia parola."

La Principessa dell'Amore fissò la culla dove dormiva la sua piccolina "Puledrotta mia..." Sussurrò dolcemente.

Chiuse gli occhi, riflettendo su quello che doveva fare.

Odiava Sombra, più di ogni altra cosa al Mondo.

Ma sua figlia era la ragione per cui si alzava il mattino.

Dopo tutto quello che avevano passato lei e Shining Armor per averla, perderla sarebbe stata una tragedia.

E non doveva, non poteva, non voleva.

Il suo odio per Sombra era pari alla grandezza della Terra, ma il suo amore per Flurry era pari alla grandezza dell'Universo, delle Galassie, delle Stelle, della Luna e del Sole.

Niente era più grande del suo amore. Niente.

Stava per dire la cazzata più pazza della sua vita, ma doveva farlo.

"Se è questo che vuoi...accetto. Mi alleereò con te."

"NO!" Gridò Ivana con le lacrime agli occhi.

Sombra sorrise malignamente "Bene." Sussurrò.

"NO PRINCIPESSA NON FATELO!"

"Mi dispiace Ivana, ma io non posso stare senza la mia Flurry."

"L'amore di una madre supera ogni cosa, Breaksweet, anche l'amore per i suoi sudditi."

"Ma..."

"E adesso, è giunto il momento. Addio, Cadance."

"Cosa?"  La Sovrana dell'Impero di Cristallo non ebbe nemmeno il tempo di riflettere, che Sombra illuminò il suo corno e i suoi occhi, colpendo il corno della sua nemica.

"PRINCIPESSA, NO!"  Gridarono all'unisono le pony.

Cadance ad un tratto perse gli occhi rosa e presero posto dei rubini rossi con il bulbo verde e la nebbiolina viola.

Quando Sombra finì l'incantesimo, lei mormorò "Cosa posso fare per voi, mio Re?"

"Per il momento niente. Puoi anche ritirarti." Rispose con un sorriso malizioso il Tiranno, mentre Cadance usciva dal terrazzo senza guardare in faccia nessuno.

"Guardie, prendete la piccola, tagliatele le ali e portatela in un orfanotrofio."

"NO!" Gridò Twilight "E' ASSURDO! NON PUOI FARLE UNA COSA DEL GENERE! NO!"

"Con l'odio posso tutto, Sparkle."  Affermò Sombra, mentre la culla veniva trasportata via da due legionari.

"NON TAGLIATELE LE ALI! SENTIRA' TANTISSIMO DOLORE!"

"Un motivo in più per farlo." 

"MI FAI SCHIFO!"

"Lo so." Rispose con un sorriso il Tiranno, per poi portare lo sguardo alle due figure, che erano ancora incappucciate "Adesso parleremo con le vere Regnanti di Equestria, le vostre care Principesse..."

"Bastardo, se hai fatto qualcosa alle nostre insegnanti te ne pentirai amaramente!" Esclamò Starlight, guardando con puro odio Sombra.

"E' inutile che minacci, cara Starlight Glimmer. Qui l'unico che può agire sono io. Guardatevi, non riuscite neanche a stare su due zoccoli." Affermò lo stallone "Non immaginate come mi sono divertito a torturarle. SOPRATTUTTO LEI!" Dopo le ultime due parole, strappò con la magia del suo corno il cappuccio che teneva coperta una giumenta dal manto bianco e la criniera arcobaleno, con due occhi viola chiaro arrossati.

"CELESTIA NO!" Strillò Twilight, alzandosi di scatto e dimenandosi alle Guardie Reali che la tenevano ancora bloccata.

"Sta tranquilla Twilight...va tutto bene..." Mormorò debolmente la ex Sovrana di Equestria, sorridendo con forza.

La Principessa dell'Amicizia fece scendere delle lacrime agli occhi con un sorriso: la sua insegnante, riusciva sempre ad essere felice per i suoi sudditi, anche con mille cicatrici in corpo.

"Allora Celestia, raccontaci un po'. Come ci si sente ad essere schiacciati da un nemico che credevi morto da tempo?" Domandò con sadismo Sombra, tirando con la magia del suo corno la criniera della Principessa del Sole, che gemette.

"Tu non potrai mai schiacciarmi. Anche se adesso hai conquistato il Trono di Equestria, sarò sempre ad un passo davanti a te." Rispose con ribrezzo la giumenta dal manto bianco.

"Non dirai più lo stesso quando ti butterò nelle celle più sudice del Castello, le stesse in cui gettasti me mille anni fa, solo che si trovavano nel Tartaro." Sombra la buttò a terra, cacciò un coltellino e con questo tagliò la guancia della sua nemica.

"PRINCESS CELESTIA!" Gridarono all'unisono le Mane 7.

La povera Principessa strillò dal dolore, ma l'incubo non finì lì.

Il Tiranno tagliò altre parti del viso, da cui uscirono cicatrici evidenti e spaventose.

"NO! FERMO INFAME!" Esclamò con una vena pulsante alla tempia Twilight, mentre le lacrime le bagnavano l'intera faccia.

Ma il Re non l'ascoltò, e continuò a sfigurare Celestia senza pause, fin quando non si stancò e riprese fiato.

Tutte le presenti erano sconvolte da tale follia.

Alcune come Twilight, Rarity e Applejack guardavano l'ex Sovrana di Equestria piangere silenziosamente, con le lacrime che si univano alle gocce di sangue.
Altre si limitavano a fissare Sombra con ribrezzo, come Starlight, Rainbow Dash, Ivana e addirittura Fluttershy.

"PUTTANA!" Gridò poi Sombra, rigirandosi e riguardando la giumenta a terra "SE SONO ARRIVATO A QUESTO PUNTO, LA META' DELLA COLPA APPARTIENE A TE! A TE E A TUA SORELLA!"

Celestia si alzò con fatica e l'occhio destro viola guardò con puro odio il Tiranno, con le ferite che mettevano a risalto tutto.

"Volevi sfigurarmi alla vecchia maniera eh? Beh, sappi che porterò queste cicatrici con orgoglio, per l'eternità, semmai mi lascerai il dono dell'Immortalità."

"No...non posso levarti l'Immortalità...ma la Libertà...oh, quella te l'ho già tolta. E...anche tua sorella..."

La Principessa del Sole ebbe un sussulto, un vuoto nello stomaco "Non potrai mai farlo." Disse.

"L'ho già fatto." Sorrise malignamente l'Unicorno oscuro.

"Ti giuro che se hai solo osato..."

"Guardie?"

Arrivarono due legionari, che tolsero il cappuccio e il mantello all'ultima figura, che mostrò un'Alicorna dal manto blu che si teneva con uno zoccolo il vetre abbastanza gonfio.

In quel momento tutti quanti sbarrarono gli occhi, soprattutto Starlight.

"Princess Luna..." Mormorò quest'ultima "voi...lui..."

"Si Starlight."

Sombra sorrise malignamente, avvicinandosi alla Principessa della Notte e alzandola con violenza da terra "Mai visto una gravidanza più veloce di questa? Concepisci la notte prima e partorisci in quella dopo. Ormai manca poco e nascerà una bellissima puledra."

"Luna..." Celestia fissò con tristezza la sorella minore, che cercava di trattenere le lacrime.

"Mi dispiace...vi ho deluso di nuovo. Ma lui mi aveva ipnotizzata e..."

"Non date spiegazioni mia Principessa. Non è colpa vostra." Affermò Starlight.

"Sei arrivato ai limiti della Tirannia. Hai stuprato una Principessa. Sei una maiale!" Esclamò Celestia, respirando con affanno, mentre gli occhi si inniettavano di sangue dalla rabbia.

"L'ho fatto per un semplice motivo: mi serviva un erede, con i miei stessi poteri non indeboliti da altri contrapposti. Princess Luna ha la mia stessa Magia, noi due apparteniamo alle Tenebre. Immagina che cosa potrebbe fare questa creatura dentro di te..."

La ex Co-regnante di Equestria girò lo sguardo dall'altro lato: non riusciva a guardarlo nemmeno negli occhi per quello che le aveva fatto.

"Suvvia, non fare l'orgogliosa. Non ha fatto poi così mal-" Il Tiranno non finì la frase perché uno sputo gli andò a finire nell'occhio, facendogli voltare il viso dall'altro lato.

In quell'attimo, Luna buttò Sombra a terra e con la debole magia del suo corno provò ad alzare la sorella maggiore.

Celestia si ricredette e con un salto si alzò e scappò via insieme a Luna, volando in cielo e riuscendo a scansare le Guardie che si erano allertate subito non appena Re Sombra era caduto a terra.

Le Mane 8 sorrisero, sapendo che sarebbero riuscite a liberarle da quell'inferno.

"Vostra Maestà, state bene?" Chiese un legionario, aiutando il Tiranno ad alzarsi.

L'Unicorno guardò da lontano le due sorelle, poi affermò "Illuse. La puledra nascerà sempre e sarà uguale, identica al padre, non vincerete mai..."

Le due ex Regnanti volavano sui cieli di Equestria, guardando dal basso la loro amata città natale Canterlot morire tra le alte fiamme del malvagio Re Sombra.

"Tia...devo fermarmi..." Mormorò con voce stanca Luna, mentre il suo grembo si contraeva.

"Oh no...per favore cerca di resistere!"

"E' in arrivo Celestia..."

"Trattienila!"

Luna sbarrò gli occhi, tenendosi il ventre dolorante.

"Appoggiati su di me." Celestia si mise sotto alla sorella minore, che per poco non gridò.

Le due sorelle atterrarono dolcemente sul suolo della Everfree Forest e la Principessa del Sole affermò "Ti porto da Zecora, ti farà partorire lì."

"AAAAAAAAAAH!" Strillò l'Alicorna dal manto blu "FA MALISSIMO!"

"Shhh, lo so, lo so, ma per favore cerca di sopportarlo, se urli attirerai una creatura e le cose peggioreranno solo."

"Io non posso camminare sorellona, la piccola scalcia troppo." Disse con le lacrime agli occhi la Principessa della Notte "E io non voglio partorire un mostro."

"Non è un mostro, è tua figlia."

"E' la figlia di Re Sombra."

"E anche tua."

"Io non voglio..." Luna strizzò gli occhi e trattenne il respiro, sopportando con sofferenza la seconda contrazione.

"Non può nascere qui, è troppo rischioso. Aggrappati a me, ti porterò io da Zecora."

"Andiamo adesso...fa male!"

"Shhh...tra un'ora finirà tutto."

Celestia fece salire Luna sulla schiena e cominciò a correre il più veloce possibile.

Corse fino al punto di non sentire più gli zoccoli e le spalle ma quando intravide da lontano la casa della sua fidata zebra sorrise.

"Ci siamo Luna, resisti!" Esclamò alla sua consaguinea, che chiuse gli occhi con la fronte fradicia di sudore.

Arrivata alla porta di uscita, Celestia bussò con lo zoccolo destro, lasciando scivolare dolcemente la sorella minore, che cercò di non cadere a terra.

La porta si aprì e vi uscì una giovane zebra dalla criniera a cresta.

La creatura sorrise dolcemente, guardando le due sorelle con solidarietà "Celestia e Luna, figlie di Re Cosmos e Regina Galaxia...non ho mai visto così tanta bontà, in sguardi fatti di maestosità."

"Zecora, devi aiutarci. Luna sta per partorire..."

"La figlia di Re Sombra. La sua erede. Non tutto è perduto, il Regno è solo abbattuto. Entrate dentro, per due ferite stare in questo posto è più pericoloso di un mostro." Affermò Zecora, facendo entrare tutte e due.

Nel giro di dieci minuti, la zebra fece stendere Luna su un comodo divano, con gli zoccoli aperti davanti a lei.

"Mh." Mormorò "Le contrazioni si sono fermate e la piccola si trova con la testa nella zona inguinale. Ti darò dell'essenza di Drago per rianimare i dolori, poi useremo una pinza per tirarla fuori."

"Fai ciò che devi fare." Mormorò con coraggio la Principessa della Notte.

"Ditemi solo una cosa, Principessa, poi non farò più richiesta: voi amate la creatura che usa il vostro corpo come armatura?"

Luna gemette sconvolta, per poi chiudere gli occhi e chinare il capo a terra.

"Non pensate a chi è suo padre. Guardate sua madre."

"...io non posso amarla..."

Zecora sorrise dolcemente, per poi prendere dalla sua borsa una bottiglietta con dentro del liquido verde con sù scritto "Essenza di Drago" "Bevetelo in un unico sorso. Il sapore non è buono, ma il suo effetto sarà veloce come un improvviso suono." 

La Principessa della Notte non se lo fece ripetere di nuovo, con la magia del suo corno prese la bottiglietta, l'aprì ed ingoiò il liquido.

Nel giro di qualche minuto, Luna cominciò a gemere perché i dolori tornarono e stavolta erano più forti.

"Respirate dolcemente. Così, brava. Più male fa, più il parto sarà felice."

"Celestia...non posso vederti perdere tanto sangue..." Sussurrò con voce debole Luna, mentre le lacrime scorrevano dal viso guardando la sua parente perdere sangue dalla faccia.

"Prima il parto, sorella." Affermò con un sorriso dolce la Principessa del Sole.

"Io tengo più a te che a questa puledra."

"Non dire così mio amore."

"Principessa Notturna, vostra sorella non è in pericolo di vita, è la puledra che rischia di essere finita." Si intromise Zecora, mentre Luna ebbe un tuffo al cuore e sbarrò gli occhi.

"Perché? Che cos'ha?" Domandò quasi tremando: tutto ad un tratto i suoi sentimenti per la neonata cominciarono a crescere.

"Non vedo che dà segni di vita nel suo grembo, forse è addormentata, ma sarebbe molto strano, visto che durante il travaglio, le creature lottano contro il parto."

"L'Essenza di Drago avrebbe dovuto svegliare anche la piccola..." Aggiunse Celestia.

"Potrebbe nascere...AAAAAAAAAAAH!" La contrazione fece strillare di nuovo la povera Luna, che drighignò i denti "MALEDIZIONE!"

"Zecora...se la puledra non si muove, dovrete lavorare tu e Luna per farla uscire."

"Il problema è che adesso la nostra futura madre ha solo i dolori e non lo stimolo di spingere. Se figlia e madre vogliamo aiutare, la pinza dovremo utilizzare."

"La pinza? Ma farà malissimo, sia a lei che alla piccola."

"O questo o il cesareo. Molta scelta non abbiamo."

"AAAAAAAAAAAAAH! BASTA VI PREGO! PRENDI LE MALEDETTE PINZE E TIRALA FUORI!" Strillò piangendo Luna, portando la testa all'indietro.

Zecora sospirò, prendendo delle pinze marroni dalla borsa e aprendole leggermente.

Celestia si voltò dall'altro lato spaventata.

Quello strumento era enorme; infilarlo dentro alla povera Principessa le avrebbe causato un dolore fuori dal normale.

"Andrà tutto bene...fidatevi di me." Sussurrò la zebra all'Alicorna dal manto blu, che respirò a fondo.

Dopo un paio di secondi, Luna iniziò a sentire la pinza che entrava dolcemente.

La sensazione di dolore era sopportabile ma quando arrivò la contrazione fu inevitabile non gridare.

"Shhh, va tutto bene, passerà."

"AAAAAAAAAAH E' INSOPPORTABILE! TI PREGO PRENDI LA TESTA! AAAAAAAAAH" 

"Ci sono quasi ma respira! Se respiri riesci a sopportarlo!"

La ex Co-regnante di Equestria gemette e trattenne il respiro, obbedendo alla sua levatrice.

Nel giro di qualche minuto, Zecora riuscì ad afferrare la piccola.

"L'ho presa. Ho preso la testa!" Esclamò contenta.

Luna sentì un calcio sulla parte superiore dell'addome, che la sconvolse totalmente.

"Ha scalciato. E' viva!" Disse con le lacrime agli occhi la Principessa Notturna.

"Davvero?" Domandò Celestia, che si ricredette e sorrise, avvicinandosi al viso della sorella.

"SI!" 

"Allora dormiva solo. Coraggio Princess Luna, spingete...che alla nascita di vostra figlia manca poco veramente." Disse con un sorriso sollevato Zecora.

Luna non se lo fece ripetere due volte: la contrazione riuscì a farla spingere, mentre Zecora tirava con tutte le forze che aveva.

"Dai ci siamo quasi sorella. Spingi!"

Dopo circa due o tre spinte, la zebra fece uscire le pinze contenenti la testa che sbucava dal corpo della madre.

"Eccola..." Mormorò la zebra, per poi estrarre il corpicino della piccola che cominciò a strillare.

E il tempo si fermò per la neomadre.

Luna e Celestia sorrisero con le lacrime agli occhi, soprattutto la prima, che guardava la neonata incantata.

"Ti prego...dammela." Sussurrò felice.

La zebra avvolse la piccola in delle asciugamani calde, per poi darla alla madre.

"E' bellissima sorellina..." Affermò emozionata Celestia.

"Non ho mai visto niente di simile...adesso capisco Cadance quando diceva "com'è bello quando ti danno la tua piccolina..."" La Principessa della Notte baciò con dolcezza la fronte della neonata, che si attaccò al petto della madre "sono così felice che tu stia bene, amore di mamma..."

La piccola vagì, mentre agitava gli zoccoli in aria, facendo sorridere Zecora.

"Mi sbagliavo sul suo conto: la puledra è forte come il sapere di un colto. E' figlia dell'Ombra e della Luna, un potere di cui ha fortuna."

"E' stupenda. Ha il mio stesso colore del mio manto quando nacqui. Ha quasi gli stessi capelli e..."

"E ha gli occhi rossi di quell'infame." 

Luna guardò Celestia, per poi sospirare e coprire il muso della neonata, che vagiva allegramente "Perdonami...non avrei dovuto farmi violentare da quel mostro. Questa Principessina sarebbe nata più in là con un altro padre..."

"Non è mai colpa della vittima. Tu eri ipnotizzata da lui, non potevi reagire." Rispose la Principessa del Sole, poggiando uno zoccolo su quello della Principessa della Notte.

Quest'ultima sospirò, per poi affermare "Tanto non mi interessa più."

"Dopo la tempesta il sole torna sempre a nascere. La piccolina adesso è una stellina che non farà altro che crescere." Disse Zecora, accarezzando con uno zoccolo il capo della puledrina, che succhiava sbavando il petto della mamma.

"Vuole mangiare. Credo sia il momento di allattarla sorella." Affermò Celestia.

Luna annuì, spostando leggermente la piccola e sedendosi sul letto.

La zebra poi guardò la Principessa del Sole, posandole uno zoccolo sotto al mento "Vostra Altezza, adesso devo curarvi le ferite. Non temete, farò il più in fretta possibile."

Celestia sorrise dolcemente e, insieme a Zecora, si alzò, lasciando sola la sorella ad allattare.

Nel frattempo al Castello di Canterlot...

Un'infermiera dal manto giallo e la criniera verde, curava con molta attenzione e professionalità Re Sombra nella sala del Trono, che si era ferito quando Luna lo aveva spinto a terra per scappare.

"Vi brucerà un po', mio Re." Disse dolcemente la Pegasus, fasciando con delle bende la parte colpita.

Il Tiranno sospirò, per poi guardare una delle tante finestre della stanza.

Vide una piccolissima stella luminosa, che brillava di una luce bianco seta.

In quel momento, l'Unicorno oscuro sorrise, pronunciando due parole "E' nata."

"Ho finito Vostra Maestà. Spero che vi abbia curato bene." Affermò impaurita l'infermiera.

Sombra guardò lo zoccolo fasciato per poi abbassare il capo all'ingiù "Va bene così. Puoi andare."

La giumenta ebbe un sospiro di sollievo, per poi approntare gli strumenti e fare un inchino dinanzi al Tiranno.

Ma poi, arrivò una figura, alta quanto la Principessa del Sole Celestia, con la chitina nera mischiata col grigio scuro, la criniera lunga, liscia e verde acqua, che al contatto sembrava umido, con gli zoccoli bucherellati e la schiena verde. Gli occhi erano due pozze dallo stesso colore dei capelli.

"Togliti dalla vista, brutta sgualdrina!" Esclamò disprezzata, facendo sombalzare dalla paura l'infermiera, che camminò più veloce verso quella che era l'uscita.

"Suvvia, non trattarla così, è una a posto. Sa fare il suo lavoro." Affermò con un sorriso Sombra, alzandosi dal trono e raggiungendo la Regina dei Changeling.

"Non poteva essere un infermiere a curarti quella ferita?" Chiese con voce dolce quest'ultima.

"Sei gelosa?"

"No, ma se c'è qualcuna che può toccarti con la finezza, posso essere solo io."

"Se solo sapessi che quella Pegasus non sfiora di un millimetro i tuoi livelli...Queen Chrysalis!"

Le lingue dei due si incontrarono, dando inizio ad un lento e focoso bacio che eccitava da morire. Era così bello per tutti e due, il Mondo ad un tratto spariva.

"Shh, trattieniti amore..." Sussurrò Chrysalis, che teneva fermi gli zoccoli che volevano sfilare il mantello dell'amante.

Sombra si staccò dolcemente e respirò a fondo, calmando il desiderio.

"Comunque sia, i miei Changeling stanno attaccando l'intero Continente. All'alba Equestria sarà nostra." Lo informò la moglie, facendolo sorridere divertito.

"Me ne compiaccio."

"Già. Tuttavia...devo dirti una cosa."

"Sono tutto a orecchie. Dimmi pure."

"Ma prima voglio sedermi sui tuoi zoccoli."

"Oh, va bene."

Sombra e Chrysalis si diressero verso il trono e si misero nella posizione che aveva voluto la Changeling.

Quest'ultima gonfiò il petto e la sua espressione divenne malinconica.

"Hey...tutto bene?" Domandò leggermente preoccupato Sombra, mettendo uno zoccolo sotto al mento della moglie "Sei l'unica nel mio Regno a non dover essere triste."

"Non sono triste...sono felice, ma non so come dirtelo..." La Regina sorrise dolcemente e con le lacrime agli occhi.

"Fallo a gesti allora..." Rispose il Tiranno.

Chrysalis a quel punto sorrise di più, prendendo uno zoccolo del marito e poggiandolo sul suo ventre.

Il battito cardiaco di Sombra accelerò, sentendo l'organo interessato come se volesse uscire dalla carne.

"Chrysalis...aspetti un puledro."

"Si...ed è tuo..."

Il Re delle Ombre era sconcertato, quasi sconvolto: non poteva credere che la sua amante fosse riuscita a concepire, viste le scarsissime possibilità.

Fu allora, che si odiò.

Assunse un'espressione fredda e riflessiva.

"...va tutto bene?" Domandò allora la Changeling "Hai una brutta cera. Credevo sarebbe stata una bella notizia per te."

"Lo sarebbe stato se non avessi messo incinta quell'Alicorna." Pensò con le lacrime agli occhi per la rabbia "Sei un bastardo Sombra."

Chrysalis rimase scioccata alla vista di quelle lacrime, credeva di averlo deluso "Pensavo saresti stato felice, avresti avuto un erede."

"Ma io..."

"Tu cosa? Pensi che non sarà all'altezza? Perché sarà mezzo Changeling?"

"No, affatto, sarebbe perfetto. Ma..." No, non poteva dirglielo, l'avrebbe odiato.

Chrysalis gonfiò il petto di nuovo, con la voce che tremava per il pianto che stava per arrivare "...che cos'hai fatto, Sombra?"

L'Unicorno la guardò negli occhi, che stavano cominciando ad affogare nel pianto.

"Perdonami..."

"Cos'hai fatto?"

"Ha capito che c'è qualcosa che non va. Devi dirglielo." Pensò ancora il Tiranno.

Non sapendo dove, prese coraggio e cominciò a parlare, seppur balbuziente "...ho violentato Princess Luna, ed è rimasta incinta di una puledra."

La Mutante per un attimo perse le forze, non credendo alle parole del marito, che si preparò al peggio.

"...perché l'hai fatto?" Chiese lei, cercando di non piangere.

Quella domanda lo sorprese un po', pensava se ne sarebbe già andata.

"Volevo un erede...e visto che la percentuale di una probabile gravidanza con te era del 13%..."

"Mi hai tradita con un'altra pur di iniziare una dinastia col tuo cognome!"

"Io non ti ho mai tradita."

"Violentare qualcuna mentre ti sei sposato con un'altra come lo chiami? Tu non sei un Tiranno, sei solo un verme!" Dopo avergli dato una sberla sulla faccia, Chrysalis si alzò dai suoi zoccoli e fece per correre verso l'uscita.

Ma in quel lapsus, Sombra ebbe un pensiero: non poteva perderla.

E così si alzò e la bloccò.

La Regina dei Changeling si dimenò per liberarsi, ma invano.

"LASCIAMI! NON TOCCARMI!"

"NO! IO NON TI PERDO!"

"LASCIAMI! SCHIFOSO BASTARDO!"

"PER FAVORE, CALMATI, FALLO PER NOSTRO FIGLIO!"

"A TE COSA IMPORTA SE ABORTISCO? TANTO HAI LA FIGLIA DI PRINCESS LUNA!"

"QUELLA PULEDRINA E' NIENTE IN CONFRONTO ALL'AMORE CHE POSSO PROVARE PER TUO FIGLIO! TI PREGO!"

Chrysalis diede un calcio allo stomaco di Sombra, che gemette di dolore e cadde a terra.

La Regina dei Mutanti si sedette sul pavimento e cominciò a piangere a dirotto, abbracciandosi il grembo.

Sombra si alzò e distrutto nel guardare la moglie in quello stato, l'abbracciò da dietro, baciandole l'orecchio.

"...quando l'ho fatto, non godevo nemmeno. Non ero mai stato con una giumenta prima di te. Tu hai preso la mia verginità ed io ho preso la tua. Non godo con nessuna se non con te. Perché sei spettacolare...in tutto e per tutto. Odiami se vuoi, ma sappi solo questo...io ti amo da impazzire." Il Tiranno passò uno zoccolo sul ventre della Regina, fino ad arrivare sulle parti basse.

Chrysalis chiuse gli occhi, mentre la testa scivolò sul petto.

Poi però, mormorò "...se vuoi essere perdonato...devi lasciarmi fare una cosa..."

"Dimmi...qualsiasi cosa tu voglia..."

Intanto nella Everfree Forest...

Zecora aveva appena finito di curare l'ultima ferita rimasta sul volto di Celestia.

"Grazie, Zecora." Disse stanca quest'ultima, con un sorriso dolce.

"Non ringraziatemi Vostra Altezza, spero solo di avervi medicata con accuratezza." Rispose umilmente la zebra, posando i disinfettanti in una borsa.

"Hai fatto un grande lavoro, soprattutto con quelle due."

La sensitiva si girò e sorrise di più quando vide la neonata bere il latte di Princess Luna, che la guardava innamorata.

"Si amano già alla follia."

"L'amore di una madre per un figlio supera i limiti, perché sono anime simili."

"Già."

Dopo aver distolto lo sguardo però, Zecora assunse un'espressione malinconica, accompagnata da un leggero sospiro.

Celestia se ne accorse e come se fosse un modo per ringraziarla per tutto quello che aveva fatto, le poggiò uno zoccolo sulla spalla e le chiese "Ti senti bene? Vuoi riposarti?"

"Non si tratta di questo, Principessa. Ma presto voi dovrete andare, prima che veniate catturate." Affermò un po' preoccupata la zebra, ritornando a guardare Luna e la piccola.

"Mh." Mormorò riflessiva l'Alicorna dal manto bianco, per poi fare un ipotesi "Non penso ci cercheranno, almeno, non subito."

"Re Sombra conosce i poteri della creatura, li vuole usare come armatura. E se cadrà nei suoi zoccoli, sarà la sua attrezzatura."

"Tuttavia è andato a letto con mia sorella proprio per questo: perché sapeva che sarebbe nata una puledra più forte di lui. Infame." Rispose con voce disprezzata Celestia, pensando al Tiranno.

"So che non gli perdonerete mai per ciò che ha fatto: è solo un ratto. Ma adesso pensate a vostra nipote, che ha delle doti ignote, e devono essere protette." Affermò Zecora, poggiando uno zoccolo sulla spalla di Celestia, che sospirò.

"...non appena Luna si rimetterà, partiremo il più veloce possibile. Adesso quello che entrambe hanno bisogno adesso, è riposare."

"Indubbiamente. Hanno avuto un parto difficile, sono stanche, ed è visibile. Ma il riposo per voi è riferibile, mia Principessa."

"Certo, appena mi troverai un posto mi corricherò, tranquilla."

"Vi preparo un letto accanto al caminetto."

Detto ciò, la zebra e l'alicorna si separarono, mentre la seconda andò dalla sorella, che era sul punto di addormentarsi.

"Come stai, tesoro?" Domandò premurosamente la sorella maggiore, accarezzando con uno zoccolo la fronte della minore.

"Sono completamente distrutta, ma sono felice." Rispose Luna, per poi tornare a fissare sua figlia, che succhiava il latte dalla mammella.

"Ha molto appetito la Principessa." Disse con sarcasmo Celestia, facendo ridacchiare la Principessa della Notte.

"Mi sta facendo uno solletico con quelle piccole labbra."

"E' davvero bellissima, sorella."

"E pensare che prima non la volevo. Se le fosse successo qualcosa davvero non avrei saputo che fare." Affermò con tristezza l'Alicorna dal manto blu, per poi prendere con la magia la neonata, che aveva fatto un ruttino e uno sbadiglio.

"Shh, è tutto finito. Adesso niente potrà andare storto."

"Lo spero. Tuttavia qui non siamo al sicuro."

Celestia sbarrò un po' gli occhi: non voleva che Luna si preoccupasse già di questo "N-no, per adesso stiamo bene."

"Tia, ho sentito che parlavi con Zecora. Non preoccuparti, sono disposta a partire anche adesso per non far cadere questa piccola nelle brame di Sombra."

"Tu non ti muoverai da qui finché non avrai ripreso le forze necessarie!" Esclamò severa la Principessa del Sole.

"Mi sento già molto meglio." Affermò spavalda la Principessa della Notte.

"Lì fuori ci sono creature mostruose. Come faremo a combatterle se tu ad ogni sforzo hai male ai punti?"

"Se staremo attente magari non ci noteranno nemmeno."

"No Luna, è fuori discussione. Rimarremo qui finchè non ti sarai ripresa completamente."

"Ma ci vorrano minimo quattro o cinque giorni prima che questo accada. E noi non possiamo permetterci di rischiare."

"Senti, lo so: capisco la tua ansia, ma pensa anche a tua figlia: siamo quasi in autunno, l'aria comincerà a rinfrescarsi e alla puledra potrebbero salire i decimi."

Luna sospirò, posando lo sguardo sulla figlia, che si stava divertendo a tirare i suoi piccoli zoccoli posteriori "Non voglio che me la portino via."

Celestia sorrise, per poi dare un bacio sulla tempia della sorella "Nessuno te la porterà via, perché noi non lo permetteremo."

"Che il Destino ti ascolti, sorella."

"Sarà così, vedrai."

La neonata, poi, cominciò a ridere forte e a guardarsi intorno.

"Non potrà mai essere come quel Dittatore. Ha il cuore puro, proprio come il tuo." Affermò poi Celestia, posando uno zoccolo sul pancino della nipote, che la guardò con aria curiosa.

Luna rise dolcemente "Sembra che tu le piaccia."

"Oh, Vostra Altezza, ne sono veramente felice." Affermò sarcasticamente la Principessa del Sole, ridendo anche lei.

"Oh, non le ho ancora dato un nome." Si accorse poi la Principessa della Notte.

"Come vorresti chiamarla?"

"Mh, a dire la verità non so. E' bella come la Luna, delicata come il sonno, forte e oscura come la Notte..."

"Perché non la chiami Stella?" Propose Celestia.

"Oh, Stella?" Replicò incuriosita la sorella minore.

"Beh...è piccola come una Stella, luminosa come una Stella, pura come una Stella."

"Mh, è un nome particolare: Princess Stella. Penso che mi piaccia."

Anche la piccola dimostrò approvazione, facendo vagiti felici.

"Sembra che anche a lei piaccia." Disse divertita Celestia.

"Infatti è stupendo, proprio come la piccolina della sua mamma." Disse dolcemente Luna, solleticando con lo zoccolo il petto della neonata, che ridacchiò ancora di più.

"Va bene, adesso però è il momento di dormire. Vedrai che domani ti sentirai già meglio." Replicò la Principessa del Sole, dando un altro bacio a Luna, che sbadigliò.

"Lo spero."

"Dai, cerca di dormire. Domani sarà un altro giorno."

Continua...

Angolo Roxy:
EEEEEEEEEEEEEEEEEEEEEEEEEEEEEEEE ECCOMI QUA DOPO CIRCA...27 ANNI!
Eh si, non ci sono stata per parecchio tempo...ma adesso sono qua con questa nuova storia che non ha più come protagoista la Lumbra (diciamo), come era mio solito fare, ma la Sombralis, che onestamente mi piace, anche se la Lumbra mi scorrerà per sempre nelle vene. :3
E niente, questo è il primo capitolo, spero che vi colpisca sempre di più e se volete lasciate una recensione perché sono stracuriosa di sapere se me la sono cavata.
Bhè, alla prossima!
LoliRoxDanceMoon.
"Fu un periodo davvero terribile. Sapevo così poco, volevo così tanto, non riuscivo in niente."










 


   
 
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