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Autore: Angelo Azzurro    21/02/2018    0 recensioni
Majinbu è stato sconfitto...ma ha lasciato sicuramente un segno nella vita di Vegeta e Bulma,sapranno rimettere a posto le cose?
Genere: Generale, Commedia, Introspettivo | Stato: in corso
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Altri, Bulma, Vegeta
Note: What if? (E se ...) | Avvertimenti: nessuno
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In farmacia

IN FARMACIA

“Tu sei cosa????????????” chiese Vegeta portandosi le mani al volto.

“Non ho la certezza di esserlo e proprio per questo motivo ti ho chiesto di andare in farmacia e acquistare il test di gravidanza che potrà toglierci ogni dubbio a riguardo” rispose Bulma mentre si stendeva sul letto.

Quella donna, che lo stava maltrattando da giorni, pretendeva che lui andasse in una farmacia che vendeva intrugli per malattie terresti per comprare uno strumento che lui nemmeno sapeva com’era fatto, sapeva anche che difficilmente l’avrebbe avuta vinta, ma cercò comunque di ribattere: “E perché dovrei andarci proprio io? Sei tu quella che sta male no?”.

Vegeta comprese subito di avere detto qualcosa di molto sbagliato, perché Bulma scattò a sedere sul letto rossa in viso e con tutta la voce di cui era capace gli gridò: “Perché io sto male e non posso uscire e perché anche se sicuramente la cosa a te non importerà molto, se aspetto un bambino sei stato tu. Fai almeno questo per me, poi potrai anche fuggire lontano se sarò incinta, io e Trunks troveremo il modo di andare avanti. Siamo abituati a non fare affidamento su di te!

Quelle parole gli erano arrivate dritte al cuore, lei era ancora furibonda con lui e non aveva nessun mezzo per poterle fare cambiare idea, non bastava essersi sacrificato per salvare tutti, lei non avrebbe mai dimenticato quello che lui aveva fatto prima, se solo fosse riuscito a mostrarle ciò che provava lui senza perdere il suo orgoglio. E invece si limitò a rispondere che sarebbe andato in quella farmacia come da lei richiesto.

Una volta fuori si rese conto di non essere mai entrato in uno di quei negozi e che forse poteva avere bisogno di aiuto, Trunks sarebbe stato sicuramente capace di aiutarlo, però qualcosa gli diceva che se avesse chiesto aiuto a lui Bulma avrebbe avuto da ridire. Decise quindi anche se con qualche incertezza, di rivolgersi all’unica persona con cui aveva dialogo ovvero Karoth.

Si diresse, perciò, verso i Monti Paoz e quando si fermò nel giardino di casa di Karoth trovò Chichi che lo stava osservando con le mani sui fianchi e senza nemmeno salutarlo gli chiese spazientita: “ma perché sei tornato? Le cose non sono andate bene? Ti avverto che non possiamo permetterci di ospitarti ancora qui per molto tempo, potresti andare dal Genio o da Crillin…”

“Tranquilla donna sto meglio a casa mia piuttosto che qui nella vostra capanna. Ho bisogno di Karoth immediatamente, quindi dimmi dove posso trovarlo, sono di fretta!” la interruppe Vegeta.

A quelle parole Chichi si rilassò un poco e gli rispose che suo marito stava lavorando nei campi dal momento che loro erano poveri dovevano lavorare per vivere, e Karoth non poteva perdere tempo in allenamenti come faceva lui ora che era tornata la pace.

Anche quella donna pensava che lui non sarebbe mai cambiato, era davvero solo, sembrava che nessuno avesse fiducia in lui.

“Stai calma donna, non ho bisogno di lui per gli allenamenti. Ora vado da lui, starà via solo per pochi minuti non preoccuparti!” le rispose e si diresse verso i campi.

E là trovò Karoth e Goten intenti a lavorare e a ridere a squarcia gola di qualcosa che uno dei due doveva avere detto poco prima. Ancora una volta provò invidia per il rapporto che c’era tra i due, lui e Trunks non avevano mai riso insieme; se non per scherno, lui non aveva mai riso per divertimento da moltissimo tempo.

Karoth smise di ridere e guardò in direzione di Vegeta, doveva aver percepito la sua aurea.

“Ehi Vegeta sei tornato. Mi spiace, ma ora non ho tempo per gli allenamenti, Chichi vuole che sistemiamo i campi e se non lo farò saranno guai!” lo salutò Karoth, anche lui pensava che fosse lì per allenarsi.

“Non ho bisogno di allenarmi con te, lo vedo anche da solo che ora c’è la pace, anche se non fate altro che ripetermelo tutti quanti! Sono qui perché ho bisogno che mi accompagni in un posto, ma è meglio se ti metti qualcosa di pulito…sei sporco!” esclamò Vegeta che in vita sua non aveva certo mai lavorato la terra.

Karoth andò a cambiarsi e in poco tempo fu indietro da Vegeta e gli chiese con tono allegro dove dovevano andare.

Vegeta si guardò attorno con fare furtivo e vedendo che Goten si era allontanato per tornare a casa dalla madre quasi sottovoce rispose che dovevano andare in farmacia.

Karoth per tutta risposta guardò Vegeta con fare interrogativo, a loro non servivano le farmacie, nemmeno Chichi andava in farmacia, quelle poche volte che lei o i ragazzi si ammalavano, lei utilizzava le erbe dei campi, era bravissima a preparare intrugli, forse poteva fare qualcosa anche per Vegeta; era meglio informarsi su qual era il suo problema.

“Non ti senti bene Vegeta? O magari non sta bene Trunks? O Bulma? Chichi è capace di preparare delle medicine con le erbe, quindi se mi vuoi spiegare qual è il problema, forse lei può fare qualcosa.” disse Karoth.

Ecco, doveva solo superare l’imbarazzo e spiegare a quel Karoth che la sua donna con le sue arti da fattucchiera non poteva essergli d’aiuto, quindi gli spiegò con parole semplici la situazione: “Bulma non si sente bene, ma forse non è esattamente ammalata, dice che potrebbe aspettare un bambino e mi ha detto di andare in farmacia a prendere un test che ti dice che lo aspetti o no. Ma io non so nemmeno come sono fatti questi cosi, quindi pensavo che tu potresti accompagnarmi e aiutarmi a prenderlo.” disse tutto ciò tutto di un fiato perché se si fosse fermato si sarebbe pentito di aver chiesto aiuto proprio a Karoth per una cosa così imbarazzante.

Karoth avrebbe voluto dire a Vegeta che nemmeno lui sapeva come erano fatti quei cosi, però una volta che Vegeta si era deciso a chiedere aiuto non poteva deluderlo e quindi decise di accompagnarlo nel centro della Citta dell’Ovest col teletrasporto.

Una volta arrivati in poco tempo riuscirono a trovare una farmacia, la riconobbero grazie ad un insegna luminosa, entrarono timidamente guardandosi attorno, c’era davvero moltissima gente e sugli scaffali c’erano moltissime scatole colorate.

“Credo che dovremo chiedere a una di quelle donne col camice. Su va e chiedi!” ordinò Vegeta a Karoth, che voleva rifiutarsi, ma non avendo il coraggio di contraddire il principe dei sayan decise di dirigersi a grandi passi verso il bancone dove una ragazza in camice bianco rivolse ad entrambi un luminoso sorriso.

Entrambi i sayan arrossirono e Karoth iniziò a balbettare che avevano bisogno di un aggeggio per i bambini.

La ragazza lo fissò con faccia incerta e gli chiese di spiegarsi meglio, allora Karoth disse che l’aggeggio che serviva a loro era forse qualcosa di elettronico.

La commessa allora molto pazientemente andò in magazzino a prendere dei termometri elettronici di vario tipo.

Karoth e Vegeta presero ad osservare tali oggetti, ma entrambi sapevano che non era quello che stavano cercando e quindi scossero insieme la testa.

Allora la ragazza andò a prendere una macchinetta per l’aerosol, uno scaldabiberon e alcuni giochini con lucine e pulsanti per bambini e disse che quello era tutto ciò che avevano di elettronico che aveva a che fare con i bambini.

Karoth aveva un’espressione imbarazzata e non sapeva come fare a dirle che ancora non era riuscita a soddisfare la loro richiesta, ma a questo pensò il principe dei sayan che era ormai spazientito, non ce la faceva più a stare in mezzo a tutte quelle persone e quella ragazza sciocca che li stava servendo gli stava sui nervi, come faceva a non capire di cosa avevano bisogno.

“Abbiamo bisogno di un aggeggio che ci dice se si aspetta o no un bambino e tu lo andrai a prendere alla svelta, sono stato abbastanza chiaro adesso?” chiese Vegeta che ormai aveva alzato la voce e tutti quanti i clienti della farmacia ormai lo stavano guardando incuriositi.

“Eh eh lo scusi signorina, oggi è un pochino nervoso sa com’è, quando c’è un bambino in ballo,,,” cercò di giustificarlo Karoth e la ragazza sparì nuovamente nel magazzino e questa volta tornò con un test di gravidanza, che somigliava tremendamente ad un termometro e quindi entrambi i sayan esaminarono con attenzione la scatola.

Appurato che era proprio quello l’oggetto che stavano cercando, Vegeta diede dei soldi alla ragazza, troppi soldi, tant’è che lei cercò di restituirgliene buona parte, ma lui rifiutò dicendole che poteva permetterselo. 

Una volta che i due sayan furono usciti sia la ragazza che i clienti si chiesero chi fossero quei due energumeni che avevano bisogno così urgentemente di un test di gravidanza.

Uscirono dalla farmacia senza guardarsi attorno e ritornarono grazie al teletrasporto sui Monti Paoz, Vegeta teneva stretto tra le mani il prezioso pacchetto.

“Ehm vuoi che chiediamo a Chichi di spiegarci come si usa?” chiese Karoth.

“Ma che dici, Karoth, anche Bulma è una donna e sicuramente lo saprà usare. E poi sulla scatola ci sono scritte le istruzioni sembra piuttosto semplice, si fa la pipì su questo termometro e se sei incinta vengono fuori delle linee” spiegò Vegeta spazientito.

“Urka, ma sei diventato espertissimo solo leggendo le istruzioni. Beh allora poi mi fai sapere com’è andata?” chiese Goku, ma per tutta risposta Vegeta fece una specie di grugnito e poi si mise in viaggio verso la Capsule Corporation con tantissimi pensieri che gli attraversavano la mente.

 

Ciao, è molto tempo che non scrivo; qualche giorno fa ho pubblicato un paio di capitoli di una mia storia originale (Isabella ed Edoardo), ma oggi mi è venuta voglia di riprendere questa storia che avevo riletto poco tempo fa: cercherò di darle un finale perché lo merita. A presto

  
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