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Autore: victoria electra black    08/03/2018    3 recensioni
||STORIA INTERATTIVA - CONCLUSA||
-
I cavalieri della Luna Rossa e del Sole Nero sono dei maghi speciali nel mondo della magia.
Solo chi ha sviluppato un particolare potere può entrare ma il sacrificio è enorme.
Chiunque riesca a superare le prove per accedervi, deve essere disposto a tutto pur di mantenere la pace, anche ad usare le maledizioni senza perdono sui propri cari se necessario.
Per questo i ragazzi che vengono chiamati, sperano di non dover superare mai le prove.
Tuttavia, alcuni non chiedono di meglio che entrare a farne parte visto che l'eternità è un dono molto ambito.
Nei secoli, però, i circoli si sono sempre più ristretti ed è il motivo che spinge i restanti 4 membri a cercarne altri nelle varie scuole di magia del mondo.
Ovviamente, Hogwarts non è esclusa.
Chi sceglieranno i cavalieri fra tutti i nostri eroi?
Genere: Avventura, Fantasy, Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Lily Luna Potter, Maghi fanfiction interattive, Nuovo personaggio, Scorpius Malfoy | Coppie: Lily/Scorpius
Note: OOC | Avvertimenti: Triangolo | Contesto: Nuova generazione
Capitoli:
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- Questa storia fa parte della serie 'Zodiac Chronicles'
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Angolo Autrice:


Ciao a tutti!

Immagino che, dato che non ho più aggiornato, vi stavate chiedendo che fine avessi fatto... ebbene... mi dispiace tantissimo non aver più pubblicato i capitoli che avevo nel pc ma, purtroppo, ho avuto dei mesi davvero... di m***a.

Ad Ottobre hanno dovuto rioperare mia madre con estrema urgenza ed è stato un periodo davvero faticoso sia dal punto di vista fisico ma soprattutto, mentale.

Davvero, se avessi potuto obliviarlo... lo avrei fatto senza ripensamenti.

In più ho avuto vari problemi anche nella vita privata (ad iniziare dall'università dove ho avuto la bella idea di cambiare da Scienze Politiche a Lettere)...

Comunque per la mia lunga assenza vi chiedo immensamente scusa.

Spero che possiate perdonarmi e che il capitolo possa ripagarvi (in minima parte) dell'attesa.

Altri “misteri” verranno svelati in quello successivo (che è il conclusivo e poi ci sarà l'epilogo) e se non vi è chiaro qualcosa non esitate a chiedere.


Buona lettura

Baci

Vic :)


CAPITOLO 14:

La Fine per Te”



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Inghilterra, intorno all'anno 1000...


L'aria era fredda e pungente, tipica di un grigio giorno di metà febbraio. La natura circostante sembrava aver perso la propria linfa vitale, tant'era l'oscurità che l'avvolgeva, quasi a farla sembrare priva di vita, esattamente come lo erano gli occhi cristallini del ragazzo che se ne stava in attesa in mezzo alla radura.

Avvolto nel suo mantello blu notte, mentre brandiva fra le mani la sua bacchetta, il giovane attendeva con impazienza l'arrivo degli altri invitati che aveva fatto convocare con estrema urgenza: i rampolli di tutte le più famose, ed illustri, famiglie di maghi purosangue di quell'epoca.

Non era certo che tutti loro si sarebbero presentati, così come non lo era il fatto che avrebbero accettato la sua proposta, eppure il ragazzo non aveva indugiato un'istante di più e si era deciso ad agire, anche se le probabilità di successo si erano rivelate piuttosto scarse.

Il Santo Graal doveva essere nascosto e tenuto al sicuro, prima che qualche forza oscura cercasse di impadronirsene esattamente come aveva fatto Morgana mesi addietro.

Un simile oggetto di valore come quello non poteva e non doveva finire in mani sbagliate. E lui, Merlino, ne era più che consapevole.


Guarda un po' chi ha portato il vento”


L'ex serpeverde si mosse in direzione di quella voce cristallina con un sorrisetto stampato sulle labbra e, sforzandosi di non ridere, rispose alla provocazione:

Potrei dire la stessa cosa, Aqua


Tesoro, sei tu che ci hai convocato ricordi? Era naturale che venissi. Fossi in te non mi stupirei più di tanto”

La ragazza si liberò del cappuccio nell'esatto istante in cui si avvicinò al suo più caro amico e, nel giro di pochi istanti, anche un'altra figura incappucciata prese forma accanto a lei.


Aqua, ti avevo detto di aspettarmi! Sei sempre la solita!”

La ragazza sbuffò all'affermazione del suo gemello e, sistemandosi meglio i capelli, rispose a tono alla sua affermazione:

Sei tu che sei sempre il solito, Aquarius. Sempre a fare le cose con una calma esasperante... Non ce l'ho fatta ad aspettarti, sei così dannatamente irritante!”

Io? TU, piuttosto, non fai altro che mettermi ansia!”

Se non reggi il confronto non è mica colpa mia, fratellino”

Figuriamoci, io sono sempre il top. Ricordatelo, sempre, sorellina”

Sì, sì, come vuoi”


Merlino scoppiò a ridere di punto in bianco, dopo aver assistito a quella scena, catturando fin da subito l'attenzione dei fratelli Black.

Beh? Che hai da ridere?” domandò, con una punta di irritazione, Aquarius al suo migliore amico.

Niente, solo che, gli anni passano ma voi due siete sempre gli stessi ragazzi”

E meno male, aggiungerei!”

Ovviamente, Aqua. E, fidati, che ciò non può che farmi piacere”

Incrociando lo sguardo di entrambi, Merlino tornò serio in volto e si girò più volte su se stesso alla ricerca di qualcosa. O di qualcuno.

Immagino che ti starai chiedendo dove sono gli altri, non è vero?”

Esattamente, Aqua. Ma, data la loro assenza, devo dedurre che oltre a voi non verrà nessun altro, vero ragazzi?”

Merlino si rabbuiò non appena ebbe terminato la frase ma fu costretto a ricredersi dopo aver sentito le parole di Aquarius:

Verranno, tranquillo amico, hanno solo avuto qualche problema con le loro famiglie. Ma arriveranno, abbi fede, è solo questione di tempo”

Lo spero proprio, Aquarius. Lo spero davvero”



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Le sue iridi brillarono in netto contrasto con l'oscurità che lo circondava.

Sentiva il suo immenso potere, scorrergli prepotente nelle vene nell'attesa di essere liberato.


E Farley non ci pensò una seconda volta.


In pochi istanti, le oscure nuvole furono scacciate violentemente dalla volta del firmamento, per far spazio a qualcosa di più significativo e potente: il Sole.

Il Sole e la sua luce splendente.


I raggi luminosi ricoprirono tutto lo scenario fino a raggiungere le profondità del sottosuolo.


E a quel punto, fu un attimo.


Adelaide dovette coprirsi il volto con entrambe le mani, per quanta luce scaturì dal buio.

Era notte fonda, perciò come aveva fatto il Cavaliere del Capricorno a far apparire il sole di punto in pianto?

Come era possibile che sole e luna coesistessero nello stesso spazio, nello stesso istante, alla stessa altezza?

E, soprattutto, cos'era quel bruciore che le scorreva nelle vene in quel momento?


Brucia!”

La grifondoro si portò velocemente le mani al capo. Sentiva come se la testa le stesse scoppiando mentre percepiva una sorta di energia mentale che mai aveva provato in vita sua. E poi... cos'erano tutte quelle scritte in arabo che non facevano che figurarlesi nella mente?


Ada!”


Leila, rinvigorita di energia da quella strana luce quasi artificiale, si affrettò a raggiungere l'amica con aria preoccupata seguita a ruota da Keith.


Ada, andrà tutto bene. Non agitarti” tentò di rincuorarla il corvonero ma nulli furono i suoi sforzi... Sbattendo le mani sul terreno ed iniziando a graffiarlo con le unghie, Adelaide non poté fare a meno di scattare la testa a destra ed a sinistra in preda al dolore.

BRUCIA!”


A quel punto, agitato, Keith si rivolse a Leila:

Che sta succedendo? Perché si comporta così?”

Io... Keith, io... io non lo so e... le sue mani!”

Cosa?”

Le sue mani... stanno comparendo delle scritte sulle sue mani... ed anche sulle tue, Keith!”


Il ragazzo spostò la sua attenzione su quella parte del suo corpo e, se poco prima era riuscito a mantenere un minimo di lucidità, a quel punto fu preda dell'ansia. E come Adelaide prima di lui, anche Keith sentì uno strano bruciore pulsargli nelle vene ma, a differenza della ragazza, lui non provava dolore.

No, per niente.


Forse credo di capire, quello che ci sta succedendo Leila”


Lui provava una sorta di esaltazione.

Sì.

Un' esaltazione mista ad adrenalina.

Una sensazione che pensava di conoscere da migliaia di anni e, in un certo senso, era più o meno così.


E cosa ci sta succedendo?”


Uno, due, tre, quattro, cinque...


Ad uno ad uno, dieci di loro – compresi Iris, Ted, Nox ed Eric - si ritrovarono più o meno nella stessa situazione in cui si trovavano lui ed Adelaide. Lo si capiva da come si reggevano gli avambracci, quasi urlando dal dolore, o dalle scritte che gli erano apparse sulla pelle.


MA... cosa... BRUCIAAA!”

Undici, se si aggiungeva anche Kiyomaro in quel preciso istante, e dodici se si contava anche Leila.


Dodici, come i segni zodiacali...


MALEDETTI MOCCIOSI!”

Tredici, se si contava anche Shade sotto forma di dissennatore.

E, in poco tempo, tutto gli fu chiaro come l'acqua.


Mabel guardò la scena, accovacciata per terra, mentre anche Shade iniziava a dimenarsi sotto i suoi occhi nel vano tentativo di cancellare con le mani le scritte luminose che gli erano apparse su quasi tutto il corpo.


Non dodici, bensì tredici.


Esattamente come i membri che avrebbero dovuto comporre l'ordine originariamente!

Ecco perché quella Chloe Shafiq si era guardata bene dal far cacciare Frederick dall'ordine il prima possibile.

Ecco perché aveva insistito affinché il membro più anziano dei vecchi cavalieri, esperto di astronomia, fosse allontanato.

Ecco perché aveva insistito, fino a manipolare il vecchio Cavaliere Reggente, affinché cambiasse il numero di posti da tredici a dodici.


Quello era il Vero Potere che possedevano i Cavalieri degli Ordini.

E più scrutava fra i ricordi della coscienza di Frederick, e più la verità non faceva che palesarlesi di fronte.


L'Armonia dello Zodiaco.


L'antico potere che legava un cavaliere all'altro amplificandone le potenzialità.

L'arma letale dei secoli che si tramandava di generazioni in generazioni ad ogni successivo cavaliere e che era andata perduta nell'esatto istante in cui Frederick era stato allontanato.


Ed ora, grazie a Farley, erano riusciti a ritrovarla.

Dovevano solo trovare la giusta maniera di canalizzarla.



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Kiyomaro quasi ringhiò non appena percepì il Potere dell'Armonia scorrergli sotto la pelle.

Aveva letto di un qualcosa di simile quando era piccolo, in uno dei libri appartenenti alla famiglia di sua madre, gli Shimizu. E, sebbene in tenera età si fosse elettrizzato al solo pensiero di un evento del genere, esserne partecipe era decisamente un'altra cosa. Ma la cosa gli piaceva.

Oh, eccome se gli piaceva.

Per questo non indugiò oltre, non appena lo sentì salirgli fin sopra il collo e, come liberato da delle pesanti catene d'acciaio, si decise a liberarlo e lasciarlo scorrere nell'aria.


Una nube oscura lo avvolse da capo a piedi, mentre una maschera di scheletro, con due corna appuntite ed un sorriso da malato psicopatico, prese forma sul volto del giapponese davanti agli occhi allibiti di Kendra.

Fulmini e saette si librarono in cielo, generate dalle mani tremanti del ragazzo, in attesa di essere scagliate contro il suo avversario.


Il cielo si tinse di rosso misto a scintille dorate.

Se non l'avesse visto con i suoi occhi, probabilmente non ci avrebbe mai creduto. Eppure la scena era lì, davanti a lei, più vera che mai.

Ed anche se il dolore e la paura che sentiva in corpo erano tali da farla impazzire e terrorizzare, Kendra mantenne lo sguardo con fierezza davanti a quella scena uscita dall'Apocalisse di San Giovanni.

Farley, ormai sommerso dalla luce da lui generata, le rivolse un'occhiata complice come se si aspettasse una qualsiasi mossa da parte sua. Un sorriso sghembo si allargò sul suo volto quando quelle iridi violacee incontrarono le sue gelide come il ghiaccio.

E' ora di finirla, una volta per tutte, Kendra”


Un altro urlo si levò dalle labbra di Adelaide, posizionata proprio dietro di lei.

Sdraiata sulla schiena, continuando a reggersi gli avambracci con le mani, la grifondoro non faceva che dimenarsi sotto gli occhi di Keith e Leila, graffiandosi ripetutamente la pelle con le proprie unghie.

Kendra scosse la testa senza parole.

Eppure tutti gli altri non davano l'idea di star soffrendo, come invece stava succedendo alla mora.

Che cosa le stava succedendo da farla soffrire in quel modo?


E' perché lei, in fondo, non ha mai accettato i propri poteri”

Come se le avesse appena letto nel pensiero, Farley le si affiancò continuando a tenere lo sguardo fisso su Adelaide.

Cosa?”

E' così, la percepisco. Forse è per via di questo strano potere ma sento come se, una parte di me, fosse legata a quelle di tutti voi. E' come se fossimo connessi, in qualche maniera. E la sento chiaramente in Adelaide”

In effetti, ora che ci faceva caso, era rimasta talmente esterrefatta dal susseguirsi di tutti quegli eventi che Kendra non si era focalizzata a sufficienza su quello che stava succedendo dentro di lei.

Si voltò a guardarsi la mano destra mentre strane scritte continuano a ronzarle di fronte, senza sosta, variando continuamente ogni secondo che passava.

All'inizio aveva pensato che si trattasse di una qualche tipologia di arabo ma, più lo guardava e più era convinta che si trattasse di qualcosa di più... antico? Non sapeva neanche lei cosa fosse ma, qualsiasi cosa stesse accadendo in quel momento, anche lei non faceva che percepire onde magiche che non le appartenevano.

Sentiva scorrere il potere dentro le sue vene eppure, in qualche maniera, sapeva che non era solo il suo quello che riusciva a captare.

Mosse lo sguardo in direzione di Kiyomaro, guardandolo attentamente come aveva fatto poco prima.

Potere.

Ecco cosa percepiva in lui.

Potere misto ad esaltazione per quello che stava provando.


Poco dopo si girò in direzione di Kyla e si focalizzò sulle sue sensazioni.

Stupore, ecco cosa sento in lei.


E, inconsciamente, fece lo stesso anche su di Ian mentre si affrettava a raggiungere Kyla proprio di fronte a lui.

Preoccupazione misto a... sollievo? O, per lo meno, qualcosa di simile.


E, ad uno ad uno, il suo sguardo vagò sulle tredici persone colpite da quella sorta di incantesimo antico.

Tutti, ognuno di loro, le stava dando qualcosa senza neanche rendersene conto. Ed anche Adelaide, mentre giaceva supina in preda al dolore, inconsciamente le stava mandando qualcosa.

Resistenza..” le parole le uscirono in un sussurro, ma Farley riuscì a sentirle ugualmente.

Esatto, lei sta resistendo ai suoi poteri. Per questo sente così tanto dolore”

Ma è terribile”

Già, anche perché abbiamo bisogno di lei affinché il potere funzioni nel verso giusto. Senza di lei...”

Le parole gli morirono in gola come se avesse timore di pronunciarle e Kendra capì al volo cosa il moro stesse cercando di dire.

Senza di lei...” continuò lei, facendosi coraggio mentre il cuore non faceva che batterle all'impazzata per la paura.

... non vinceremo mai questa guerra”



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Non vinceremo mai questa guerra.


Le parole le risuonarono nella testa per quella che le parve un'eternità senza fine.

Ok, forse 'un'eternità senza fine' era a dir poco un'esagerazione, ma proprio non riusciva a fare a meno di ripetersi quelle parole nella testa.


Senza di lei, non vinceremo mai questa guerra.


LURIDI RAGAZZINI SCHIFOSI! INGHIOTTIRO' QUESTO MONDO CON LA MIA OSCURITA' E CREPERETE FRA LE FIAMME DELL'INFERNO, PAROLA MIA!”

Le urla disumane di Shade sovrastarono l'aria ed interruppero il flusso dei suoi pensieri riportandola alla realtà.

Ancora non aveva capito bene cosa avesse fatto di preciso Farley ma una cosa era certa: nel momento esatto in cui lei aveva riportato “alla vita” (se così possiamo dire) la coscienza di Frederick, tutto aveva iniziato a muoversi. Ed anche se era Shade quella che presenziava al posto del suo padrone, in quel momento, la situazione poteva definirsi una vera e propria botta di fortuna.

Avevano una sola possibilità e Mabel non aveva intenzione di sprecarla.

Senza contare il fatto che Shade aveva appena minacciato di inghiottire il mondo nelle tenebre e, da quello che riusciva a percepire da quella sotto specie di spettro, non stava scherzando per niente.

No, non l'avrebbe mai permesso!

Si alzò di scatto dal terreno e, con una carica che quasi non le apparteneva, si affrettò a raggiungere Kyla ed Ian.

E' il nostro momento” le sussurrò l'americana non appena la raggiunse.

Abbiamo una sola possibilità” continuò Ian posizionandosi al suo fianco, stringendo forte la mano di Kyla nella sua.

Una folata d'aria improvvisa scompigliò i capelli (ormai arruffati) di entrambe le ragazze poco prima che una voce roca e profonda iniziasse a parlare:

E non possiamo permetterci di sprecarla”

Gli occhi di Mabel incrociarono quelli di Kiyomaro non appena si voltò a guardarlo mentre, al suo fianco, si posizionarono anche Kendra e Farley.

Ognuno di loro era una persona diversa e con una propria personalità. Eppure in quel momento un solo sentimento non faceva che infiammare le iridi di tutti loro.

Determinazione.

Volevano vincere e dovevano vincere.

E loro avrebbero vinto se avessero unito le forze, ne era sicura.


Ian si voltò a guardare Kyla mentre, con il pollice, disegnava piccoli cerchi immaginari sul dorso della mano della ragazza.

Forse questa potrebbe essere l'ultima volta che la guardo.


L'inglese si morse il labbro inferiore proprio mentre i suoi occhi incrociarono lo sguardo dell'americana.

Il cuore di Kyla batteva all'impazzata mentre teneva lo sguardo fisso di fronte a lei su quella sorta di dissennatore. Sapeva cosa sarebbe successo da lì a breve e, proprio mentre cercava di rilassarsi con respiri profondi, delle emozioni che non le appartenevano iniziarono a pizzicare lo strato superiore della sua pelle generandole una sensazione irritante.

Avvertendo un leggero brivido di paura, si girò alla sua sinistra incrociando lo sguardo muschiato del ragazzo che le teneva la mano.

I suoi occhi si soffermarono, poco dopo, sulle sue labbra leggermente inumidite dai suoi stessi denti ed un morsa al cuore le attorcigliò lo stomaco.

Trasformando la sua collana in un'arma, con l'altra mano libera, Kyla strinse più forte quella del ragazzo poco prima di attirarlo a sé e baciarlo appassionatamente sotto lo sguardo di tutti gli altri ragazzi.

Ma degli altri, a dire il vero, non gliene poteva fregare assolutamente niente per questo approfondì quel contatto portando entrambe le sue braccia al collo di lui.

Restarono così per quelle che parvero ore e si staccarono solo quando il bisogno d'aria nei polmoni fu necessario ad entrambi.

Ian portò la sua mano sulla guancia di Kyla accarezzandola leggermente.

Non avevano bisogno di parole, dato che gli occhi di entrambi parlavano, talmente erano carichi di emozioni.

Trascinando la mano verso il suo fianco, Ian appoggiò la sua fronte su quella di lei poco prima che scariche di elettricità prendessero forma, all'esterno del suo pugno, attorcigliandosi per tutto il braccio.

Un altro generato da Shade ed entrambi tornarono alla realtà.

Tocca a noi” gridò forte Farley preparandosi per la battaglia.

Come facciamo con Adelaide? Abbiamo bisogno di lei”

Ci penserò io a lei, Kyla, voi occupatevi di Shade” rispose Mabel senza staccare gli occhi di dosso alla mora che ancora se ne stava stesa per terra fra Leila e Keith.

Nessuno di loro disse niente.

Posizionati tutti su una fila orizzontale, ognuno di loro richiamò a sé tutte le energie necessarie.

Poi, come destati da un sogno, i muscoli di tutti loro si mossero all'unisono, esattamente come i battiti dei loro cuori.

Mentre Farley, Ian, Kyla e Kiyomaro schizzarono in avanti verso Shade, Mabel si affrettò a raggiungere Adelaide mentre il cuore minacciava di schizzarle via dal petto.

In un attimo fu al suo fianco e, nella stessa frazione di secondo, le sue mani furono sulle sue tempie.

Inspirò profondamente e chiuse gli occhi poco prima di lasciar fluire il suo potere nella ragazza.

Infine, fu nella sua testa proprio mentre il primo fulmine si schiantò sul terreno accanto a Kiyomaro.



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Adelaide fluttuava, sospesa in un vortice di pensieri e ricordi, nella parte più profonda del suo io.

Il dolore che percepiva fino a poco prima era completamente svanito nel nulla ed ora si sentiva in pace con la realtà che la circondava, esattamente come quando era piccola ed i suoi genitori la portavano al mare durante le vacanze estive.

A quei tempi il suo unico pensiero era quello di dover creare delle piccole sculture con la sabbia, mentre si alternava fra un tuffo in acqua ed il calore dei raggi solari sulla propria pelle.

Adorava andare al mare. Ed ancor più adorava quando, dopo aver fatto una bella nuotata spezza braccia, si ritrovava a riposare sulla superficie facendo il così detto “morto a galla”, allargando le braccia e le gambe e rivolgendo i palmi in direzione del cielo. In quel momento si sentiva come se niente avesse mai potuto farla sprofondare nell'oscurità degli abissi proprio sotto di lei. Si sentiva leggera, libera e senza alcuna preoccupazione al mondo. E lei adorava quella sensazione di serenità.


Con gli occhi ancora chiusi, mentre immaginava la densità dal mare sotto le sue mani, uno schianto ruppe il silenzio e la calma che l'avevano invasa.

Un rumore secco, assordante e potente che la fece ridestare dall'abisso in cui era stata trascinata dalla sua stessa paura di affrontare i suoi poteri.

In un attimo recuperò i ricordi delle azioni appena accadute. Si ricordò di Farley, della luce, di Shade e degli sguardi di Keith e di Leila su di lei mentre si dimenava dal calore che le infiammava le vene.

Il dolore.

A quell'ultimo ricordo sussultò rannicchiandosi su se stessa.

Ora non fluttuava più nel nulla ed il suo corpo era premuto contro un gelido e solido pavimento colore dell'ossidiana.

Adelaide, Ada mi senti?”

La domanda le arrivò come se risuonasse in lontananza da chissà quale parte del suo cervello.

Ada, abbiamo bisogno di te, ti prego riprenditi”

Non vedeva nessuno, da quella misera prospettiva, se non la distesa infinita del pavimento sotto di sé. E, ad essere sinceri, non ci teneva neanche a starla a sentire.

Ada, ti prego, ti supplico...”

Un altro schianto fece sussultare la grifondoro e riuscì a farla smuovere leggermente da quella posizione.

L'aveva visto chiaramente e, nello stesso istante in cui era guizzato davanti ai suoi occhi, non aveva fatto che ripetersi “che cosa ci fa qui un fulmine?”

E la sua domanda aveva trovato risposta quando la realtà attorno a lei aveva iniziato a riaffiorare, piano piano, sotto i suoi occhi.

Terrorizzata da quella visione, proprio mentre riusciva a percepire di nuovo quell'energia opprimente nelle sue vene, la ragazza si portò le braccia a copertura degli occhi.

Aveva paura.

Aveva paura di quella forza che non faceva che urlare prepotentemente di essere liberata da ogni singolo poro della sua pelle.

Lei, che per causa dei suoi poteri, non aveva fatto che isolarsi dal resto del mondo per anni ed anni.

Ora lo ricordava. Era per quello scherzo di cattivo gusto che il Pilastro della Magia le aveva tirato che non aveva fatto altro che vivere anni di solitudine.

La stessa solitudine che l'aveva allontanata dall'avere delle amicizie stabili ed un amore stupido come tutte le altre ragazze della scuola che avevano la sua stessa età.

Un amore...

Uno strano calore, completamente diverso da quello che le bruciava nelle vene, si espanse dentro di lei. Partì dallo stomaco fino a raggiungere ogni angolo del suo corpo, facendo sì che abbassasse le braccia fino alla pancia, come se stesse abbassando le proprie difese.

Ada...”

Questa volta la voce non era la stessa che l'aveva chiamata prima. No, era maschile. Molto più decisa, ma incredibilmente più dolce rispetto alla prima. Ed Adelaide l'avrebbe riconosciuta anche tra un milione di voci confuse.

Ada”

L'immagine di Eric prese forma proprio davanti a lei mentre, tornata all'oscurità precedente, iniziava a tendere la mano verso di lei.

Un sorriso caldo e sincero, come lo era sempre stato il suo padrone.

Se non avesse avuto quel fattore plus probabilmente Adelaide non avrebbe mai incontrato Eric. Forse non sarebbe mia uscita fuori da quella specie di depressione che l'aveva avvolta per così tanti anni. Non avrebbe mai conosciuto Leila, che l'aveva aiutata quando si era trattato di uscire con Eric la prima volta, oppure Keith che, non si sa per quale motivo, aveva fiducia in lei e nelle abilità. E così pure Mabel con la quale era riuscita a sbloccare la coscienza di Frederick, liberando Scorpius dalla morsa di Shade. Ed anche tutti gli altri ragazzi che speravano che lei si riprendesse il prima possibile per poterli aiutare in quella battaglia.

Non li vedeva ma li sentiva.

E sentiva che erano impazienti di averla con loro su quel campo di guerra.

Se lei non fosse così lei tutto questo non sarebbe mai potuto accadere e la verità di quelle parole le accecò la vista in quell'angolo oscuro del proprio inconscio.

Adelaide”

Non riusciva più a vedere niente, tant'era la luce che la circondava, eppure quel dettaglio non le interessava.

Voleva solo afferrarla con tutte le sue forze e non lasciarla mai più andare.

E, senza neanche sapere come, fu esattamente ciò che fece.

In pochi istanti tutto attorno lei fu inondato di luce.

Adelaide non poté che esserne più felice.



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Nell'esatto istante in cui Adelaide aprì gli occhi, elargendo la sua energia, anche gli altri ragazzi sentirono la forza aumentare a dismisura dentro di loro.

Ora erano tutti dentro l'Armonia dello Zodiaco. Tutti loro ora potevano definirsi quasi come una sola anima ed anche se, dentro quel cerchio, Shade era considerata il tredicesimo cavaliere – e quindi godeva anche lei di quel potere – la cosa perse quasi del tutto valore agli occhi di Farley.

Alzò gli occhi al cielo mentre, battendo con forza le mani sopra la sua testa, sprigionò ancora di più il suo potere.

Il sole si tinse di nero mentre la luna si tinse di rosso.

Sole Nero e Luna Rossa, esattamente come il nome degli ordini che costituivano i cavalieri.

Farley sogghignò non appena la sua mente generò quel pensiero.


Ma tu guarda, ecco perché si chiamano così.


Kiyomaro accanto a lui scattò non appena Shade fu nella sua traiettoria.

Con un urlo disumano, facendo scattare le braccia verso il basso, due fulmini gli si posizionarono nelle mani e, come se fosse una versione in miniatura di Zeus, li scagliò in direzione della sua avversaria.

Shade si portò entrambe le braccia a copertura del volto ed uno scudo di oscurità inghiottì i fulmini del ragazzo.

Ridacchiando dietro la coltre oscura, con gli occhi scintillanti, si rivolse al giapponese in tutta la sua arroganza:

Tutto qui quello che sai fare? Da un discendente del vecchio cavaliere del Cancro, mi aspettavo di meglio. D'altronde...” fece un passo avanti non appena la nuvola svanì fra lei e Kiyomaro “... è stato proprio quel grandissimo bastardo a relegarmi nell'Oltretomba” continuò la sua avanzata senza che alcun segno di paura le contrasse il volto “L'ho già sistemato quel grandissimo stronzo ma niente mi vieta di sistemare anche te, questa volta”.

Una sorta di serpente oscuro le si attorcigliò sul braccio sinistro poco prima che lo lasciasse andare e prendesse le dimensioni di un'enorme frusta di oscurità.

Cavolo, quella tizia ne aveva di fantasia per creare una cosa del genere.

Shade la scoccò sul terreno accanto a lei prima di indirizzarla verso Kiyomaro.

Il ragazzo fece per proteggersi ma, poco prima che l'arma potesse abbattersi su di lui, un fendente la spezzò a mezz'aria, facendola precipitare sotto i suoi occhi.

MA COSA...”

Leila ridacchiò non appena il suo sguardo incontrò quello di Shade, in preda all'ira.

Desolata di averti rovinato la festa, ma tu...” agitando velocemente le braccia, incrociandole al suo petto, Leila materializzò le due scimitarre d'acqua che aveva creato proprio sopra la sua testa.

Aguzzò gli occhi, mentre questi iniziarono a brillare di un innaturale colorazione ramata, ed affermò:

...Tu non farai proprio niente a nessuno di loro”

Shade urlò, ancor più fuori di sé dalla rabbia, prima di precipitarsi in direzione della strega di Salem.

Leila portò le braccia in avanti mentre, muovendo le gambe, si preparava in una posizione di difesa. Le lame si spiegarono accanto a lei in segno di protezione ma, poco prima che Shade potesse anche solo avvicinarsi, la ragazza fu spinta alla sua sinistra da una strana scarica di elettricità color cobalto.

Leila si girò dalla parte dove provenivano quelle scariche ed incrociò lo sguardo perlescente di Ian.

Accanto a lui, Kyla impugnò la sua lancia nella mano destra e, con un agile colpo del polso, la lanciò dritta contro di Shade in direzione del suo torace.

Leila sperava davvero di vederla impalata, nel giro di due secondi, quella sorta di spettro. Purtroppo, si era dimentica di quello che la ragazza era in grado di fare.

Pochi istanti prima che la lama le trafiggesse il torace, Shade mutò nel dissennatore con la maschera. Prese l'arma nella sua mano con una facilità impressionante e la spezzò proprio sotto gli occhi della sua proprietaria.

Merda”

A Kyla gli si accapponò la pelle mentre vedeva la sua lancia cadere per terra, dopo essere stata spezzata con una facilità impressionante.

Shade lesse il terrore negli occhi di tutti loro mentre, lentamente, iniziavano ad indietreggiare trattenendo il fiato.

E' la vostra fine cavalieri” sfoderando un sorriso malefico, la ragazza si decise a rimutare nella sua forma 'umana' e si preparò ad attaccare richiamando a sé l'oscurità.

Stava proprio ricreando i tentacoli di poco prima quando, di colpo, le sue mani furono bloccate ed inchiodate al terreno.

Le radici degli alberi si mossero fino a raggiungere il suo collo, nel tentativo di piegarla completamente verso il terreno.

Ma non penso proprio!” la voce di Kendra riecheggiò in quella parte del giardino mentre, grondando sudore dalla fronte, si concentrava per tenerla fissa verso il basso.

Ada, Mabel. Adesso!”

Shade ebbe come una sorta di deja-vù quando vide entrambe le ragazze avanzare nella sua direzione e, se poco poco prima pensava di avere tutto sotto controllo, ora non ne era più così sicura.

I suoi occhi, dai quali si riusciva a scorgere chiaramente il terrore, si focalizzarono sugli astri nel cielo.

Fin che il sole nero e la luna rossa fossero stati presenti, tutti loro avrebbero goduto dell'Armonia dello Zodiaco. Di conseguenza i poteri di tutti loro si sarebbero amplificati se tutti e tredici i membri fossero stati presenti nello stesso istante, nello stesso spazio vitale.

Queste erano le regole che avevano imposto Merlino ed i suoi amici il giorno in cui avevano creato gli ordini. E lei le conosceva a mena dito, esattamente come conosceva alla perfezione il modo per bloccare tutto quell'insulso teatrino in cui lei, alla fine, era diventata la vittima.

Sapeva che doveva distruggere o il sole o la luna per porre fine alla sue sofferenze. Voleva poterlo fare e doveva farlo assolutamente. Eppure, quando tentò di rilasciare l'oscurità dal suo corpo – affinché raggiungesse o uno o l'altro – i suoi tentativi furono vani.

Scattò la testa verso il basso, ringhiando come un animale in gabbia, non appena Adelaide si insinuò nella sua mente ed iniziò a manipolarla.

Non ci pensare neanche”

Affermò, a denti stretti, la mora non appena capì le intenzioni di Shade.

La battaglia stava per giungere al termine. Ormai era palese ad ognuno di loro ma Shade non era intenzionata a perdere. Non aveva perso quel giorno contro i vecchi cavalieri e non avrebbe perso, oggi, con quelli nuovi.

Ne era certa. E fu solo per uno strano miracolo che riuscì ad alzarsi in piedi, liberando il suo potere, e liberandosi dalla stretta di Kendra.

Mutò, di nuovo, il suo corpo in quello del dissennatore quando l'onda d'urto si riversò su ognuno di loro, cogliendo l'attimo a suo favore.

Richiamando a sé tutta l'oscurità necessaria, levò le braccia al cielo mentre sentiva le sue vene sul punto di esplodere per lo sforzo. Se avesse continuato di questo passo, probabilmente, sarebbe morta per via dello sforzo ma se comparava questo gesto folle al fatto che, sicuramente, se non avesse fatto niente sarebbe morta lo stesso... beh. Non ci pensò due volte a caricarsi come una sorta di bomba umana.


Se devo morire, moriranno anche tutti loro. E se morirò potrò comunque continuare a vivere nell'Oltretomba grazie alla mia maschera. E, forse potrò tornare di nuovo, un giorno, su questo mondo. Nessuno potrà fermarmi. Nessuno!


Un tornado prese forma nell'aria mentre Shade continuava, e continuava senza sosta, nella sua folle impresa. La maschera kabuki le volò via dal volto senza che neanche se ne rendesse conto. E quello fu proprio un errore imperdonabile da parte sua.

Spalancando le mostruose fauci per rilasciare l'ennesimo urlo disumano, brandelli del suo corpo iniziarono a spargersi tutti intorno a loro.

Luce ed ombra coesistettero fino a che Farley continuò a reggere, con non poca fatica, entrambi gli astri nel cielo.

Poi, quando ormai tutto sembrava perduto, una voce si levò dietro quella dei cavalieri.

Expecto Patronus”

Il serpente di luce generato, tuttavia, non raggiunse mai il suo avversario a causa della troppa debolezza del suo padrone. Si affievolì e svanì nell'aria.

Reggendosi a mala pena in piedi sulle proprie gambe, Scorpius tentò il possibile con la sua bacchetta.

Gli occhi di Lily, sbarrati, si voltarono verso la direzione del ragazzo chiedendogli cosa stesse cercando di fare.

E' un dissennatore no?”

Non è proprio un dissennatore, non so se c'hai fatto caso”

Lo so, Lily, ma tu hai un'idea migliore di questa? Almeno sto tentando di fare qualcosa io e si tratta comunque di un qualcosa di oscuro. Quindi... tanto vale tentare. Expecto Patronus!”

Il serpeverde ci provò di nuovo e questa volta, a differenza di prima, l'animale di luce raggiunse Shade e la trafisse ad una spalla distraendola dal suo operato.

Per un nano secondo tutto sembrò bloccarsi sotto gli occhi di tutti loro, per poi ricominciare non appena Shade si riprese dal colpo subito.

A quel punto, però, la speranza si riaccese di nuovo in ognuno di loro e fu quella che spinse anche i giovani Potter a produrre l'incanto Patronus.

Prendendo fra le mani Samantha, anche Killian prese la sua bacchetta e produsse lo stesso incantesimo.

Il giardino fu sempre più inondato di luce e questo spinse ognuno di loro a dare il meglio di sé mentre l'anima di Shade iniziava a sgretolarsi sempre di più.

Quando anche l'ultimo animale luminoso l'ebbe trafitta al torace, in preda al panico ed allo stremo delle forze, Shade tentò la fuga.

No, non è possibile” continuò a ripetere mentre, svolazzando di qua e di là, tentava di raggiungere la Porta dell'Inferno del Castello.

Fermatela!” urlò Farley accasciandosi al suolo a causa del troppo sforzo.

Ruppe la connessione con gli altri, mentre il sole lasciava lo spazio alla luna nel cielo e le scritte iniziavano a svanire sulla sua pelle.

Kendra richiamò a sé le sue ultime energie e fece materializzare dei tuoni alati nel cielo che generarono fulmini, scagliandoli senza sosta sul corpo di Shade.

Kiyomaro colse l'occasione per massacrarla anche lui con il suo potere e lo stesso fece Ian al suo fianco.

Adelaide la costrinse a rimanere bloccata a terra grazie anche all'aiuto di Sam che non faceva che impartire ordini verbali. Mentre Ada la torturava nella testa, Sam la massacrava all'esterno con ordini che i suoi muscoli non potevano obiettare. Ed anche se era rimasta incosciente per gran parte del suo tempo, all'ultimo sentì il bisogno di essere d'aiuto ai cavalieri esattamente come avevano fatto Killian, Albus, Lily e Scorpius.

Ma il colpo finale fu decisamente per merito di Lavi.

I suoi occhi brillarono quando richiamò a sé le sue energie ed anche se il desiderio precedente gli era costato un enorme fatica fisica, niente lo fermò dall'esprimere la sua sentenza verso la giovane donna che aveva davanti.

Respirò a fondo prima di riuscire a rialzarsi.

Camminò lentamente nella sua direzione, alzando il braccio sinistro mentre stringeva il pugno fra le mani.

Il battito del suo cuore rallentò e si bloccò per un attimo prima di pronunciare le fatidiche parole e poi... E poi...

Sparisci dalla faccia di questa Terra...” il cuore riprese a battere con un suono sordo nel suo torace “...non fare mai più ritorno...” Shade si contorse sotto le scariche dei fulmini mentre le parole risuonarono chiaramente all'interno della sua testa. In tutto quel delirio non avrebbe dovuto neanche sentirle eppure erano lì, impresse nella sua testa, e scandite con una precisione incredibile.

... e lascia riposare in pace il tuo padrone, una volta per tutte”.

L'ultima frase risuonò nell'aria come il gong di un orologio alla mezza notte.

Shade si bloccò, spalancando le braccia verso l'alto e alzando la testa.

Luce.

Ormai vedeva solo la luce.

Non sapeva neanche più se i fulmini si stessero ancora scagliando su di lei e, a quel punto, la cosa non gli importò assolutamente.

Si sentiva in pace, quasi come liberata da un peso che l'aveva tenuta inchiodata sulla Terra per tutti quegli anni. Eppure era strano perché quella era una sensazione che sapeva che non gli apparteneva.

Ma certo...” inspirò profondamente, inalando il suo ultimo respiro.

... queste emozioni sono le tue vero, Frederick?” reclinò la testa di lato. Gli occhi divennero vitrei mentre qualsiasi segno di vita non fece che abbandonarla.

Il suo corpo iniziò a sgretolarsi sotto gli occhi di tutti loro mentre delle piccole luci presero a fluttuare in aria, staccandosi da esso.

Per un attimo queste si unirono fra di loro proprio sopra di lei e la paura si impossessò nuovamente del volto dei ragazzi, come se si aspettassero il peggio.

Ma ormai il peggio era passato.

Frederick riacquistò le sue sembianze nell'esatto istante in cui di Shade non rimase più niente. Gli smeraldi del ragazzo incrociarono quelli di tutti loro mentre sul suo volto si levava in sorriso sereno. I suoi occhi indugiarono un attimo in più su quelli di Leila, proprio mentre accanto a lui si realizzava una forma di una ragazza identica a Kyla.

Bluebell gli prese la mano e gli rivolse un sorriso carico d'amore, quel tipo di sentimento che solo una sorella sa dare ad un fratello. Ed anche se non erano fratelli di sangue, era come se lo fossero sempre stati.

Frederick la prese in braccio e la fece volteggiare in aria come Leila aveva visto fare alle due figure nella sua visione, quelle che erano uscite dal carillion. Poi, fra una risata ed un'altra, i due se ne andarono librandosi nell'aria sotto forma di tante piccole luci luminose.

Era finita.



To Be Continued...



Piccola noticina per voi che siete SOPRAVVISSUTE A BEN 15 PAGINE DI CAPITOLO:

Davvero, ragazze, mi complimento con voi e, se devo essere sincera, mi sono immaginata per tutto il tempo le vostre facce mentre affermavate:

Ma questa Shade non crepa mai?!” xD

Comunque, vi chiedo ancora scusa per il ritardo e spero che il capitolo vi sia piaciuto.

Il prossimo sarà lo special su Leila.

Baci ^^

  
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