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Autore: victoria electra black    12/03/2018    2 recensioni
||STORIA INTERATTIVA - CONCLUSA||
-
I cavalieri della Luna Rossa e del Sole Nero sono dei maghi speciali nel mondo della magia.
Solo chi ha sviluppato un particolare potere può entrare ma il sacrificio è enorme.
Chiunque riesca a superare le prove per accedervi, deve essere disposto a tutto pur di mantenere la pace, anche ad usare le maledizioni senza perdono sui propri cari se necessario.
Per questo i ragazzi che vengono chiamati, sperano di non dover superare mai le prove.
Tuttavia, alcuni non chiedono di meglio che entrare a farne parte visto che l'eternità è un dono molto ambito.
Nei secoli, però, i circoli si sono sempre più ristretti ed è il motivo che spinge i restanti 4 membri a cercarne altri nelle varie scuole di magia del mondo.
Ovviamente, Hogwarts non è esclusa.
Chi sceglieranno i cavalieri fra tutti i nostri eroi?
Genere: Avventura, Fantasy, Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Lily Luna Potter, Maghi fanfiction interattive, Nuovo personaggio, Scorpius Malfoy | Coppie: Lily/Scorpius
Note: OOC | Avvertimenti: Triangolo | Contesto: Nuova generazione
Capitoli:
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- Questa storia fa parte della serie 'Zodiac Chronicles'
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Leila

Angolo Autrice:

Ciao a tutte, ecco a voi lo special su Leila ^^

Ci ho messo un po' per pensare a cosa scrivere su di lei e volevo fare un qualcosa che mettesse in evidenza il suo carattere forte, competitivo e la sua testardaggine.

Spero di essere riuscita nell'intento e che vi piaccia.

Il prossimo special sarà quello su Lavi e, per ultimo, ho deciso di regalare a due autrici uno “special-dello-special” per risolvere una piccola questione rimasta in sospeso.

Vi ho incuriosito un pochino? Spero di sì.

Buona lettura :)

Baci

Vic


P.S. Da oggi aggiornerò un capitolo ogni due/tre giorni.

Quindi il prossimo arriverà sicuramente o mercoledì o giovedì sera.

Questa storia doveva già finire da mesi quindi alla fine ho deciso di chiuderla, definitivamente, entro marzo.



CAPITOLO SPECIAL 9:

Leila”



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Gutta cavat lapidem – La goccia scava la pietra
(Lucrezio)



Il gelo di Londra le penetrò attraverso la pelle fin dentro le ossa, costringendo una piccola Leila di appena sette anni a stringersi maggiormente dentro il suo cappotto color rosso fragola.

L'aria era fredda e nebbiosa e si può dire che la nostra dolce Leila non fosse proprio un'amante dell'inverno. Anzi, se avesse avuto la facoltà di variare le stagioni, probabilmente avrebbe imposto l'estate 365 giorni l'anno.

Ma, anche se mesi prima era riuscita a far levitare i biscotti che sua madre le nascondeva sul ripiano più alto della cucina, purtroppo dubitava seriamente di poterci riuscire. Il ricordo della fatica che aveva fatto per prendere quel barattolo, ancora le faceva accapponare la pelle.

Forse con l'aiuto di suo padre ci sarebbe riuscita.

Certo Erwin Redmund sapeva fare delle magie strabilianti, d'altronde era proprio da lui che aveva ereditato questa capacità, ma, in fondo in fondo conoscendo il carattere di suo padre dubitava seriamente che l'avrebbe mai aiutata in una cosa del genere.

Avrebbe rifilato il solito discorso sulla sicurezza magica e blablabla. Un copione che Leila conosceva fin troppo bene per avere appena sette anni.


Allora tesoro, sei pronta per la partenza?”

Una donna slanciata, dai lunghi capelli color cioccolato, si inginocchiò di fronte a lei per sistemarle meglio la zip del cappotto e la sciarpa al suo interno. Poi, con fare affettuoso, le accarezzò la guancia con le sue lunghe dita affusolate, prima di scoccarle un bacio sulla nuca.

Sì, mamma”

Sua madre, Rose Hendort in Redmund, a differenza del padre, era una normale donna americana che si era trasferita a Londra dopo gli studi universitari. Poco dopo aveva trovato lavoro presso un'azienda di fama internazionale e, dopo aver incontrato Erwin casualmente al bar sotto il suo ufficio, si era sposata con un mago inglese ed era rimasta in Inghilterra per tutto quel tempo.

Ma ora, a distanza di anni, aveva ricevuto una generosa offerta di lavoro in America, ad Orlando per la precisione, e mai come in quel periodo la donna si era scoperta desiderosa di tornare in patria.

La vita a Londra era stata davvero generosa con lei ma, come si dice, non c'è posto migliore di casa propria. E, per una donna abituata a vivere a due passi dal mare, il clima nebbioso della capitale inglese era davvero un'agonia senza eguali.

Motivo per cui, dopo averne parlato col marito, Rose aveva deciso di accettare il lavoro in Florida e portare Leila con sé.

Erwin, d'altro canto, aveva affermato che avrebbe continuato a vederle nel week end utilizzando una passaporta e, visto che il lavoro per l'uomo si stava facendo sempre più impegnativo, aveva preso bene la notizia della moglie. Anche se poteva sembrare un po' burbero e rozzo, era una persona dalla mentalità aperta e che rispettava molto le scelte della moglie. Ed era proprio per quell'aspetto del suo carattere che Rose si era innamorata di lui e non ne era rimasta intimidita quando aveva scoperto che era un mago.


Mamma”

Dimmi amore”

Ma perché dobbiamo prendere per forza questo... aereo, e non possiamo usare una passaporta come fa papà?”

Rose sorrise mentre prendeva per la mano sua figlia, indirizzandola ad oltrepassare il gate, per raggiungere l'aereo che le avrebbe portate in America.

Perché papà ha dei poteri che mamma non ha, amore mio, per questo ci tocca l'aereo come a tutte le persone normali”

Uff... Che pizza”

Rose ridacchiò al broncio di Leila.

Già, è proprio vero, che pizza”,

E quindi quando arriveremo là?”

Fra tante, tante, ma proprio tante ore”

E lì sarà come qui? Voglio dire... piove sempre come qui, lì?”

No tesoro mio, come dice un detto, ad Orlando c'è il sole tutto l'anno”

Il sole tutto l'anno?”

Sì, il sole tutto l'anno” Leila iniziò a saltellare a quell'affermazione. Che qualcuno lassù gli avesse letto nel pensiero e l'avesse accontentata? Non lo sapeva ma, chissà perché, dopo aver saputo una notizia del genere non vedeva l'ora di raggiungere la tanto famosa America.



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L'estate stava per giungere al termine, e quella era l'ultima settimana di vacanza prima che ricominciassero le lezioni. Poi, dal primo settembre, avrebbe ricominciato a riandare a scuola come ogni anno e non avrebbe più avuto modo di rivedere il suo amore: il mare.

Per questo, voleva godersi quella settimana e viverla come se non ci fosse un domani.

Perché, nella sua testa, era come morire quando stava lontano dall'acqua. E la cosa non le piaceva affatto.

Leeiiiiilaaaaaa, ti sei incantata o ti decidi a venire?”

Leila distolse lo sguardo dal cielo privo di nuvole per rivolgerlo in direzione della sua migliore amica, Bambi Huckleberry, che se ne stava spaparanzata sulla sua tavola da surf a metri e metri di distanza da lei, sventolando una mano nella sua direzione.

Oppure non mi vorrai dire che hai paura?” continuò la bionda.

Paura? Ma chi, lei?

Di Leila si poteva dire qualsiasi cosa tranne che fosse una codarda e, per una ragazza determinata come lei, quella gara di surf che avevano inscenato quella mattina era niente paragonato alla passione che le riempiva il petto ogni volta che cavalcava le onde.

Bambi l'aveva praticamente buttata giù dal letto alle sette di mattina, tanta era la voglia di surfare. E se si pensi che non era solo la sua migliore amica ma anche la sua vicina di casa, non era impossibile immaginarsi altre volte in cui era accaduta la stessa scena.

Come il copione che suo padre le recitava di continuo, ogni volta che tornava dal lavoro durante il week end, lo stesso lo si poteva dire delle azioni di Bambi. E, anche se non era una strega come lei, Leila apprezzava più di gran lunga la sua compagnia che non quella delle sue compagne di scuola, tutte figlie di maghi purosangue.

Non che si sentisse inferiore rispetto a loro, anzi, solo che lei era una persona competitiva, orgogliosa, studiosa, testarda e difficilmente si lasciava intimidire da delle galline la cui unica particolarità fosse quella di possedere un patrimonio che neanche sapevano gestire.

No, decisamente non invidiava la loro vita ma preferiva di gran lunga la sua, con sua madre, suo padre e la sua migliore amica. Che non fosse una strega, poi, beh non aveva molta importanza.

Allora? Ti decidi a venire o no? Guarda che fra mezz'ora è ora di pranzo ed io sto morendo di fame, sappilo, quindi non ci penserò due volte a mollarti qui per raggiungere il mio cibo!”

Iniziando a nuotare nella sua direzione, e ridendo a più non posso, Leila raggiunse velocemente la sua amica prima di focalizzare la sua attenzione sulle onde del mare.

Sempre la solita mangiona”

Sempre la solita lentona. Ma dico io, ma cosa facevi a Londra senza di me?!”

Ah, guarda, me lo domando spesso anch'io. Sta' tranquilla”

Lo so, lo so, non c'è bisogno che tu me lo dica. Anzi no, continua ad elogiarmi dalla mattina alla sera, sai, sono una persona insicura io. Ho bisogno di attenzioni”

Leila scoppiò a riderle in faccia mentre, seduta sulla sua tavola da surf, continuava a sentire l'acqua scorrerle sotto i polpastrelli.

Quanto amava sentire la consistenza dell'acqua sulla sua pelle.

Tu insicura? Ma non farmi ridere”

Tecnicamente, lo stai già facendo”

Leila ridacchiò ancora.

Sì, sì, come vuoi. Senti, piuttosto, direi di concludere la nostra gara ed andare a mangiare. Anche io sto morendo di fame. A quanto stiamo?”

Siamo pari quindi a maggior ragione, direi che questa è l'ultima della giornata”

Bene, allora vado io per prima ok?”

Prego, Vostra Maestà”

Grazie ma ti prego, risparmia gli applausi per dopo”

Se, se, come no. Vai su, ti aspetto qua”

E Bambi si avviò per raggiungere l'onda e cavalcarla.

Certo era che, per essere una che era nata come lei in un luogo freddo e umido, la sua amica se la cavava bene. Anche FIN TROPPO bene, per i suoi gusti.

E poi... che erano tutti quei reentry (*) che stava facendo in quel momento? Se avesse continuato così avrebbe vinto sicuramente la gara. E la parola “perdente” non rientrava proprio nel vocabolario di Leila.

Così, all'ennesimo reentry della bionda, la strega di Salem agitò leggermente la mano sinistra, sulla superficie dell'acqua, e fece sì che l'onda inghiottisse Bambi.

La sua migliore amica riemerse dall'acqua poco dopo e subito le si rivolse contro.


Pensi che non ti abbia vista eh? Traditrice, come hai osato?!”

Con tutto il dovuto rispetto, Vostra Altezza”

Sì Altezza un cazzo, hai barato! Mi autoproclamo vincitrice! E tu sei squalificata!”

Non detti mica te le regole!”

Eh invece oggi sì, motivo per cui mi mangerò anche quello che mia nonna ha cucinato per te, così impari a barare!”

Leila scoppiò a ridere, reggendosi la pancia e con le lacrime agli occhi.

Ridi, ridi, che dopo piangerai e mi IMPLORERAI per avere la tua razione di cibo e sai io che farò? Eh? Vuoi saperlo?!”

Ormai Bambi aveva quasi raggiunto la riva quando Leila le domandò che cosa avrebbe fatto, sempre continuando a ridere come un'ossessa.

Niente, ti lascerò morire di fame Redmund! Costi quel che costi!”

A quel punto Leila, che era in piena crisi da risate, mosse nuovamente la mano e, accidentalmente, creò un'onda che inghiottì – di nuovo - l'amica, facendole sbattere la faccia nella sabbia.


LEILAAAAAA!!!!” l'urlo stridulo di Bambi non tardò ad arrivare e, senza ritegno, Leila reclinò la testa all'indietro continuando a ridere, tenendosi lo stomaco con le braccia.


In vita sua, essere in grado di manipolare l'acqua non era mai stato tanto divertente come in quel momento.


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Dopo le selezioni...


Ehm... ragazzi? Credo che Leila si sia impazzita di botto”


Lavi irruppe nella stanza che avevano nominato come “sala professori” e, incrociando lo sguardo di Adelaide, Nox e Kiyomaro, avvisò gli altri cavalieri di ciò che stava accadendo nel campo da quidditch.

La mora fu la prima a parlare, alzando gli occhi dalla sua scopa, prestando attenzione alle parole di Lavi.

In che senso? Spiegati”

Più che spiegare veramente... dovreste venire a vedere quel che sta accadendo lì fuori. E' difficile da spiegare a parole”

I tre cavalieri si guardarono fra loro con sguardi curiosi.

Leila, fra tutti e dopo che avevano aperto la scuola ad altri ragazzi come loro, era l'unica che si era proposta come supplente - data l'assenza della professoressa che avevano assunto per insegnare Quidditch ai loro studenti – per l'esame di quella materia di quella settimana. E, ora che ci riflettevano, la cosa suonava veramente strana. Se consideriamo, poi, che l'ambizione del Cavaliere dello Scorpione era sempre stata quella di lavorare al Ministero nell'Ufficio per la Cooperazione Magica Internazionale, come suo padre, la cosa aveva ancor più dell'incredibile.


Vabbè, cosa starà facendo mai di male?”

Kiyomaro intervenne a difesa della sua ragazza ma, comunque, la cosa stava insospettendo anche lui.

Seriamente, forse è il caso che veniate a vedere”

Ok, allora andiamo”

Nox si alzò per primo, seguito a ruota dagli altri due, con l'idea che forse il rosso stesse solo esagerando e che Leila non stesse facendo niente di male. Ma, quando giunse al campo di Quidditch, la mascella quasi toccò per terra per via dello stupore.


Non ci credo”

Ve l'avevo detto, credo che Leila sia impazzita di botto”


Avanti, lavorate pigroni! Cosa sono questi culi mosci che vedo? Avanti, avanti, sù!”


Leila sedeva, su una tavola da surf incantata, sopra tutti gli altri ragazzi proprio al centro del campo.

Sotto di lei, partendo dal prato, aveva creato una sorta di bolla d'acqua gigante ed aveva sostituito le scope degli allievi con delle tavole da surf incantate come la sua.

Urlando e sbraitando incitava tutti loro a cavalcare le onde, schivare gli ostacoli che aveva disseminato (bolidi inclusi), e a lanciarsi le pluffe per fare punti nei cerchi che aveva posizionato più in basso del normale.

Ovviamente, poi, il tutto utilizzando l'incantesimo testabolla per permettere a tutti loro di respirare sott'acqua.

Un'esame faticoso è dire poco.

Ma... professoressa questo è il massimo che riusciamo a fare!”

Sciocchezze! Non vi state impegnando come si deve. L'attività fisica fa bene al corpo ed alla mente e se il corpo non sta bene è perché la mente, anche, non sta bene. Quindi avanti, voglio vedere il sudore scendere dalle vostre fronti sotto forma di tante piccole goccioline!”

Ma se stiamo immersi nell'acqua, come pretende di vedere il sudore?”

Invece di contestare le mie scelte, pensate a superare l'esame. Io vi avviso, se non acchiappate il boccino d'oro entro la fine della giornata, vi boccio. VI BOCCIO TUTTI! E dovrete ripetere l'esame fino a che non acchiapperete quella sfera dorata! Avanti, marche!”



Adelaide guardò la scena trattenendosi a stento dalle risate, esattamente come Nox e Kiyomaro.

Lavi, invece, era quasi impaurito dalla tenacia che dimostrava Leila nell'imporre le sue scelte agli allievi.

Secondo voi dovremmo fermarla in questa follia?”

Lo sai, Lavi, che quando Leila si mette in testa qualcosa è difficile fermarla. Anche se si stratta di fare una pazzia, lei persiste nel suo obiettivo”

E poi...” Adelaide continuò la frase subito dopo le parole di Kiyomaro “... vogliamo seriamente metterci contro di lei? In questo momento?”


Il silenzio si impossessò di ognuno di loro e la risposta fu unica per tutti.


Lasciamola fare, prima o poi si stancherà da sola”

Ma sì, quando volete che andrà avanti questa storia?”

E non credo proprio che boccerà TUTTI i nostri alunni, oggi, quindi...”

Lasciamola fare”


Inutile dire che, quel giorno, Leila bocciò TUTTI e li costrinse a ripetere l'esame altre otto volte ciascuno.


The End



NOTA:


(*) = Allora... la nota ci sta per il semplice motivo che, non avendo mai fatto surf in vita mia, non sapevo neanche come si chiamassero le “mosse” di questo sport. Quindi le ho prese da questo sito : http://www.nonsolofitness.it/sport/surf/tecnica-surf.html.

Ve lo metto nel caso qualcuno volesse sapere a quale azione mi stessi riferendo nel testo.



Piccolo Spazio “pubblicitario” : Per chi volesse, e per le poche anime pie che leggono ancora questa storia, ho deciso di pubblicare una nuova interattiva (dove sicuramente allungherò la data per inviare le schede, prolungandola fino a fine marzo).


Ve lo dico, così... nel caso abbiate voglia di dare un'occhiata :)



  
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