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Autore: victoria electra black    20/03/2018    1 recensioni
||STORIA INTERATTIVA - CONCLUSA||
-
I cavalieri della Luna Rossa e del Sole Nero sono dei maghi speciali nel mondo della magia.
Solo chi ha sviluppato un particolare potere può entrare ma il sacrificio è enorme.
Chiunque riesca a superare le prove per accedervi, deve essere disposto a tutto pur di mantenere la pace, anche ad usare le maledizioni senza perdono sui propri cari se necessario.
Per questo i ragazzi che vengono chiamati, sperano di non dover superare mai le prove.
Tuttavia, alcuni non chiedono di meglio che entrare a farne parte visto che l'eternità è un dono molto ambito.
Nei secoli, però, i circoli si sono sempre più ristretti ed è il motivo che spinge i restanti 4 membri a cercarne altri nelle varie scuole di magia del mondo.
Ovviamente, Hogwarts non è esclusa.
Chi sceglieranno i cavalieri fra tutti i nostri eroi?
Genere: Avventura, Fantasy, Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Lily Luna Potter, Maghi fanfiction interattive, Nuovo personaggio, Scorpius Malfoy | Coppie: Lily/Scorpius
Note: OOC | Avvertimenti: Triangolo | Contesto: Nuova generazione
Capitoli:
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- Questa storia fa parte della serie 'Zodiac Chronicles'
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CAPITOLO SPECIAL FINALE:

Quando tutti i nodi vengono al pettine”



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Dopo le selezioni, un giorno nei corridoi di Planetarium...


Mabel camminava, svogliatamente, per i lunghi corridoi di Planetarium.

Leila l'aveva convocata con estrema urgenza per consultare insieme le lista di tutti i ragazzi col fattore plus che erano riusciti a scovare e, per quanto la cosa potesse elettrizzarla, non riusciva a capire il motivo per cui avesse dovuto convocarla alle sei e mezza del mattino.

Anche se non era riuscita a diventare il cavaliere del suo segno, assieme a Lavi e gli altri, le era stato detto che avrebbero fatto meglio a rimanere uniti “tutti sotto lo stesso tetto”.

Per questo le avevano dato una stanza in cui alloggiare e libero accesso a tutte le ali del castello.

E poi, se doveva dirla tutta, non fremeva proprio dalla voglia di ritornare a casa.


Chissà che avrà di così urgente da dirmi.


Presa dai suoi pensieri, intenta a raggiungere Leila il prima possibile, un bagliore violaceo le sfrecciò a due millimetri dal naso facendole prendere un colpo.

Ma che ca- ah, scusa Ma-belle, ti sei fatta male?”

MERLINO! Meghetos, hai appena attentato alla mia vita forse?”

Con un sorriso divertito, Keith si appoggiò allo stipite della porta della sua stanza, intento a guardarla. Dopodiché scoppiò a riderle in faccia senza ritegno.

Ti diverti forse?”

Veramente, se devo essere sincero: sì, la tua faccia è impagabile!”

Ah, ma davvero? Vedremo quanto ti divertirai quando ti avrò cancellato il ricordo di questo incontro dalla memoria!”

Mabel agitò velocemente la mano nella sua direzione, con l'intento di instaurarsi nella sua mente prepotentemente ma qualcosa andò storto e lei si ritrovò di fronte al nulla.


Dov'era finito Keith?


Sono qui, dolcezza”

Esattamente dietro di lei, e nella medesima posizione di prima, il corvonero se la rideva sfacciatamente.

E ciò fece imbestialire Mabel ancora di più.


Perseverando nel suo intento, la ragazza continuò a provare ad instaurare una connessione col suo cervello per farlo bloccare all'istante.

Ma il fatto che il biondo potesse apparire e scomparire come gli pareva, stava creando una situazione decisamente di stallo.

Sono qui” affermava un secondo prima ed il secondo dopo continuava con un “O forse qui”.

Davvero seccante.


Alla fine, Mabel si decise ad attuare la più vecchia tattica di tutti i tempi.

Se non riusciva a fermarlo con i poteri l'avrebbe fermato con le mani.


Intercettando il suo “compari-appari”, non appena il ragazzo si materializzò al centro della stanza di fronte, Mabel gli si gettò addosso facendolo cadere di schiena dolorante.

AAAAH! Che dolore, un rinoceronte ha appena incontrato la mia strada! Morirò fra ATROCI agonie me lo sento!”

MA PIANTALA! Non sono mica così pensate come dici!” rossa in volto, come un peperone, Mabel tentò di difendersi come meglio poté. Ma Meghetos era comunque un avversario temibile. E, sotto sotto, stava iniziando a piacerle il modo in cui si tiravano quelle fossette ai lati della sua bocca mentre sorrideva.

Per non parlare di quei profondi occhi color verde smeraldo.

Che poi, occhi del genere non li aveva mai visti in vita sua.


Sono verdi all'esterno mentre all'interno prendono una colorazione dorata, quasi ramata.

Davvero begli occhi.


Beh? Ti sei imbambolata Ma-belle? Troppo presa a contemplare il mio viso perfetto ed i miei lineamenti aggraziati?!”


A quelle parole, Mabel si ritrasse di scatto e si voltò in direzione del muro.

Imbarazzata come non mai in vita sua, sperava quasi che un fulmine passasse di lì e la incenerisse... giusto per non dare soddisfazione a quel Meghetos.

Ma, non appena il suo sguardo incrociò il dipinto davanti a lei, tutti quei pensieri si dissolsero nell'aria lasciando spazio ad una domanda:

Cos'è questo?”

Keith si alzò da terra e le si affiancò, iniziando a guardare anche lui di fronte a sé.

Questo è l'albero genealogico della mia famiglia”

E perché si trova qua?”

In teoria, questa sarebbe la mia stanza e dato che a casa mia ce ne è dipinto uno... ho pensato di fare la stessa cosa anche qui”

La corvonero si avvicinò al muro ed alzando lievemente un mano iniziò a seguire le linee verdognole che lo componevano.

Christopher... Nathaniel... Michael... Cornelia...

Uno ad uno esaminò tutti quei volti fino ad arrivare quasi in cima e, una volta che l'ebbe raggiunta, si fermò di colpo.

Alkab Black”


Dove l'aveva già sentito?


Sei imparentato con la famiglia Black?”

Di scatto si voltò verso il biondo, inarcando un sopracciglio.

Sistemandosi meglio la maglietta, Keith si alzò velocemente da terra e la raggiunse con poche falcate.

A dire il vero non è proprio il ramo “principale” della famiglia Black”

Il ramo “principale”? Che vuol dire, che esistono anche dei rami secondari della famiglia Black?”

Keith annuì senza distogliere lo sguardo dalla pergamena col nome dipinta sul ramo; portò la sua mano sinistra proprio nel punto in cui si leggeva Alkab Black e, agitando la bacchetta nell'altra mano, sussurrò uno strano incantesimo in una lingua che Mabel riconobbe subito come...


Tedesco? Come fa a conoscere il tedesco?


Voleva chiederglielo, ma la domanda gli morì in gola quando vide tante linee sottili colorate partire da quel nome e dispiegarsi sulla parete accanto, alla loro destra, che era ancora perfettamente bianca.

Sotto ogni linea, poi, altri nomi di altri maghi appartenenti alla famiglia di Keith iniziarono a prendere forma.

Solo la voce del ragazzo la distolse da quella magia.

Durante le generazioni molti membri della famiglia Black sono stati dimenticati e cancellati dall'albero genealogico solo per aver compiuto gesti che i loro genitori ritenevano “indegni” ed inaccettabili per un membro di quella famiglia”

Mabel sbatté gli occhi sorpresa a quell'affermazione: “Davvero? Non ne avevo idea”

Già. Ma il bello è che bastava davvero pochissimo per essere “espulso” dalla famiglia. Prendiamo il mio antenato, Alkab, per esempio. Guarda qua, la vedi questa linea orizzontale proprio accanto a lui?”

Keith allungò il braccio e, con un dito, iniziò a seguire la linea violacea fino a che non incontrò un'altra pergamena con su scritto un nome quasi impronunciabile.

Kliemhilde Liesbeth Magnus?”

Esattamente. Il mio antenato fu cancellato dall'albero della famiglia Black solo perché decise di sposare una nobildonna tedesca piuttosto che inglese. Ed il fatto che anche lei fosse una strega purosangue non servì a molto quando i miei tris-tris-tris-tris- nonni decisero di diseredare il loro primogenito. Per questo non discendo proprio dal ramo principale della famiglia Black, bensì da quel ramo che ha deciso di proseguire, portandosi comunque il nome di quel casato, per una propria direzione. Alkab amava Kliemhilde più della sua stessa vita, più della fama che il suo nome gli aveva procurato nei secoli e non ci pensò due volte ad abbandonare tutto per sposare la donna che amava”

Che cosa romantica”

Già, lo penso anch'io”

Minuti di silenzio si protrassero dopo il discorso, appena concluso, del biondo e Mabel era talmente presa da tutta quella storia che, nel frattempo, si era dimenticata di un particolare FONDAMENTALE che girava attorno a tutta quella faccenda.


Kliemhilde Magnus.

Magnus.

Aspetta, oh cazzo, QUEL casato Magnus?!?!?!


Mabel indietreggiò quasi di scatto mentre continuava a leggere quel nome illuminato nella parete.

Ehi, tutto bene?”

Keith se ne rese conto fin da subito e, con sguardo interrogativo, si avvicinò alla ragazza.

Che hai, Mabel?”

Ho una domanda da farti”

Oooook” il biondo inclinò la testa di lato, sempre più confuso, dopo aver sentito la freddezza delle parole che la corvonero aveva appena pronunciato “Spara”

Kliemhilde Magnus” Mabel inspirò ed espirò lentamente prima di ripetere il cognome della donna “Magnus... che tu sappia, esistono altre famiglie di maghi e streghe che portano il cognome Magnus in Germania?”

Keith aggrottò la fronte.

Come mai questa domanda?”

Rispondi e basta”

Beh... veramente no. Di famiglia Magnus ne è sempre esistita una sola, in Germania, e l'ultima discendente appartenente a quel casato fu proprio Kliemhilde”

Quindi mi stai dicendo che...”

Che, dato che era l'unica figlia femmina in vita, il casato si è estinto secoli or sono quando ha deciso di sposare un Black. Tutti i loro figli hanno ereditato il nome del padre e, da quel che ne so, non ci sono più Magnus in vita da secoli, ormai”

Quindi, facendo due conti veloci, l'unico discendente diretto, ancora in vita...”

Gli occhi azzurri della ragazza incrociarono quelli color smeraldo di lui e, deglutendo pesantemente, pronunciò la frase che le ronzava in testa da un po ':

... sei tu?”

Esattamente, vivo ed in carne ed ossa!”

Il biondo le regalò un sorriso a trentadue denti prima che, purtroppo per lui, Mabel gli tirasse un destro sullo zigomo.

Keith cadde a terra esterrefatto.

Ma dico sei scema? Ora che ti ho fatto?!”

Questo è per aver rovinato per sempre la vita della mia famiglia!”

COSA?! IO non c'entro proprio niente?! E che cosa avrei fatto mai alla tua famiglia sentiamo?!”

Mabel urlò, con occhi iniettati di sangue, contro al ragazzo con tutte le energie in corpo prima di affermare: “La famiglia Magnus, la TUA FAMIGLIA-”

Ehy, io sono un MEGHETOS, non dare colpe che non mi appartengono-”

Fa lo stesso! La TUA famiglia maledisse LA MIA secoli fa e, ad ogni generazione, ogni donna del casato Crowlee è destinata a perdere per sempre ciò che più ama al mondo, per uno stupido litigio avvenuto fra i nostri antenati!”

Uh...” Keith si irrigidì all'istante “brutta storia...”

Già, davvero brutta”

Il ricordo di quello che avvenne anni prima con sua nonna, e la predizione che quest'ultima le aveva fatto, le gelarono il sangue.

All'epoca era solo una bambina ma già aveva avuto modo di conoscere la sofferenza che aleggiava nella sua famiglia. E tutte quelle emozioni negative: la paura negli occhi di suo padre quando sua madre l'aveva quasi ammazzato quel giorno, la rabbia di sua madre e di sua nonna costrette a vivere delle vite che non le appagavano e, per ultimo, il dolore di suo nonno... il dolore che Louis era stato costretto ad accettare nello sposare una donna che non lo reputava quasi neanche un uomo ma che, nonostante tutto, lui continuava ad amare anche se non ricambiato. Così come aveva imparato ad amare anche la sua unica figlia e la sua unica nipote.

Suo nonno era l'unica brava persona esistente in quella famiglia di pazzi. Pazzi resi tali per via di un'insulsa maledizione che si portavano avanti da generazioni. E la chiave per rompere una volta per tutte quel legame col passato, era proprio lì. Davanti a lei. Vivo e vegeto e col respiro affannato, probabilmente per via dell'odio che stava emanando in quel momento la ragazza.

E niente l'avrebbe fermata dall'imporre al ragazzo di spezzare la maledizione!


Con un sorrisetto malvagio si avvicinò al biondo, che ancora non si era deciso ad alzarsi da terra, e, piegandosi sulle ginocchia, iniziò a guardarlo dritto negli occhi con uno strano luccichio.

Quindi, dato che tu sei l'unico discendente di quella famiglia che ha maledetto la mia, TU mi aiuterai a spezzare l'incantesimo”

Keith sbatté gli occhi più volte.

Aveva capito bene? La corvonero voleva che LUI, che a mala pena sapeva di essere imparentato con quella famiglia, spezzasse una maledizione che, a quel punto era ovvio, nessuno era mai stato in grado di infrangere per tutti quei secoli?!

Doveva essere impazzita per davvero.

Scusa, quando hai detto che è stata lanciata questa fantomatica maledizione?”

Intorno all'anno 1000, circa”


Coosaaaa?!


E tu ti aspetti che io possa aiutarti ad annullare una maledizione così antica?!”

Mabel parve pensarci su per un attimo, ma in realtà quella scena era tutta una finta perché già sapeva quale era la risposta esatta.

Sinceramente, sì”

Keith si alzò di scatto quasi indignato.

Ma non penso proprio invece” e tentò di lasciar cadere là quella conversazione ma era ovvio che Mabel non avesse intenzione di cedere.

Aspetta, dove vai? Non puoi lasciarmi così?!”

Oh, sì che posso”

Ed invece NO!”

Per chi mi hai preso? Non sono mica Merlino IO? Ammesso che trovassimo il grimorio del mio antenato, in chissà quale dei dieci castelli che possediamo solo in Germania, IO non credo di essere capace ad infrangere un incantesimo del genere. Quindi, scusa, ma no”

Keith fece altri passi in direzione della porta ma la corvonero gli si parò di fronte e, più determinata che mai, continuò:

Hai idea di quello che la mia famiglia abbia mai potuto subire per colpa di quella maledizione?!”

Fammi indovinar-”

Te lo dico IO” Mabel non lo fece neanche terminare di parlare che le parole le uscirono dalle labbra come un fiume in piena “E' stato l'Inferno. E' sempre stato così fin da quando sono nata! Sai che cosa vuol dire essere una bambina e percepire la negatività nella tua stessa casa? Vivere con delle persone, che poi sono i tuoi genitori dannazione, che non fanno altro che urlarsi contro dalla mattina alla sera? Ed in tutto questo tu che fai? Ti rintani in dei piccoli spazi bui, perché ormai l'unico su cui puoi fare affidamento è solo il buio che non ti tradisce mai, sperando che qualcuno venga a salvarti e puntualmente...” la voce le tremò leggermente mentre la vista iniziò ad appannarsi “.... e puntualmente... non arriva quasi mai nessuno. E tu stai lì, che piangi e ti rialzi solo quando senti che il suono dei cocci sbattuti al muro ha smesso di propagarsi per la casa...” Mabel deglutì a fatica mentre cercava, in vano, di trattenere le lacrime che già avevano iniziato a rigarle il volto.

Quindi ti prego, anche se non sei capace, ti prego... almeno proviamoci perché io non voglio continuare a vivere una vita infelice” alzò, finalmente, lo sguardo ed i suoi occhi si incrociarono nuovamente con quelli del biondo “Keith, ti sto implorando. Ti prego

Keith sostenne lo sguardo della ragazza per tutto il tempo, metabolizzando ogni singola parola che aveva appena pronunciato.

La sua vita, se paragonata a quella di Mabel, era sempre stata il Paradiso: i suoi parenti gli volevano bene, lo sostenevano in qualsiasi sua assurda decisione e non gli avevano mai fatto percepire la freddezza del buio che Mabel era stata costretta a percepire.

Anche se erano purosangue, la sua era una famiglia incentrata su degli antichi valori che Alkab Black stesso aveva fatto mettere nero su bianco il giorno in cui si era spostato con la discendente dei Magnus.

Non a caso il motto di famiglia era l'antica frase latina “Omnia vincit amor et nos cedamus amori” e, sempre non per caso, i suoi genitori si erano sposati solo ed esclusivamente per amore. E, sotto sotto, anche lui sperava di sposarsi, un giorno, perseguendo questo ideale.


Omnia vincit amor et nos cedamus amori. L'amore vince tutto e noi cediamo all'amore.


E se lui amava Mabel anche solo un decimo di quello che gli piaceva ammettere, l'avrebbe aiutata a spezzare la maledizione. L'avrebbe fatto per lei e per nessun altro. Ed è quello che si ripromise quando le rispose di sì, alla fine.


Ok, ti aiuterò Mabel”



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A quasi un anno da quella promessa...


Starà bene, sì?”

Sì, tranquilla Mabel, ha perso molto sangue ma starà bene”

Sei sicuro Kiyo? Mi sembra un po'... non so... intontito”


Kiyomaro ridacchiò al commento della corvonero mentre, con attenzione, ripuliva la sua bacchetta dal sangue del Cavaliere dei Pesci.

Keith, sdraiato supino su uno dei letti dell'infermeria, non faceva che sbattere le palpebre ripetutamente con l'intento di mettere a fuoco la scena.

Aveva perso i sensi durante il rituale, ne era più che sicuro. Così come lo era del fatto che per poco non moriva dissanguato nel tentativo di sciogliere quella stupida maledizione imposta dal suo antenato.


Che dico, poi... ma come cazzo gli è venuta in mente una maledizione del genere? Non poteva imporre tutti figli maschi ad una famiglia di sole donne, giusto per interrompere la discendenza?! No, lui doveva fare lo STRONZO fino alla fine. Maledetto quel Magnus che mi ha quasi ucciso oggi, per colpa del suo stupido orgoglio!


Beh, Mabel, per rompere la maledizione si è dovuto tagliare le vene dopo essere entrato in un cerchio magico apposito. Sfiderei chiunque a non sembrare intontito quando si è stati ad un passo dalla morte. Roba che forse solo Dean Winchester sarebbe riuscito a fare”

E chi è questo Dean, scusa?”

Lascia stare, non capiresti. Sappi solo che è colpa di Leila e delle sue serie tv babbane”

Ooooook”


Sta parlando di Supernatural... Mabel...”


Dalle profondità della Terra, quasi come tornato alla vita, Keith si inserì nella conversazione col suo solito spirito e sorriso sghembo che lo faceva apparire affascinante a tutte le pulzelle di Hogwarts.

O, almeno, ci provò fino a quando un colpo di tosse non gli rovinò la scena.


Keith! Meno male che ti sei svegliato. Ero così in pena per te”

Ti sono mancato, eh piccola?”


All'ennesimo tentativo, mal riuscito, del ragazzo di rimpossessarsi della sua “posa da figo”, Mabel scoppiò a ridergli in faccia divertita da quella situazione. Una risata che mai e poi mai si era concessa in tanti anni di agonia e sofferenza. Ed ora era libera, libera come l'aria.

Ora poteva ridere, poteva affrontare la vita senza più sentire il peso della maledizione gravare sulle sue spalle.

Ora poteva vivere.

E tutto per merito di un invasato dagli occhi color smeraldo.

Istintivamente si protrasse verso di lui e con slancio gli portò le braccia al collo mentre le parole le uscirono, sole, dalle labbra:

Ci puoi scommettere, baby

A Keith venne un colpo.

Baby? BABY?!” la afferrò per le braccia e la allontanò da lui, in modo che potesse vederla per bene negli occhi “Baby, proprio NO, eh?!”

Mabel iniziò a ridere senza ritegno.

A no?”

No. No. NO” l'espressione di Keith era serissima eppure la corvonero non accennava a smettere di ridere.

E se ti chiamassi...” tentò di dire fra una presa d'aria e l'aria “... cucciolo?”

Oh Merlino santissimo”

Keith ricadde sul letto con un tonfo, portandosi entrambi i palmi delle mani sugli occhi.


Baby... cucciolo... Salazar riportami nell'Oltretomba.


Suvvia, cucciolo non è così male” lo sfotté Kiyomaro, unendosi alle risate di Mabel.


Adesso Salazar, ora o mai più!


Comunque anche baby non era male” la voce di Ian, il suo migliore amico, gli fece drizzare le orecchie.

No, Ian, anche tu NO”


Tutti i presenti risero a crepa pelle e, solo quando le acque parvero essersi calmate un pochetto, Keith riuscì a cambiare completamente discorso.


Comunque Mabel, dato che mi sono quasi fatto ammazzare direi che è il caso che mi meriti un premio”

Mabel lo guardò con uno strano luccichio negli occhi, ghignando leggermente a quella richiesta.

A sì? E cosa vorresti mai, sentiamo?”

Keith fece finta di pensarci su ma la risposta arrivò anche fin troppo velocemente:

Bah... direi che un bacio possa essere una degna ricomp-” ma non ebbe neanche il tempo di terminare la frase che fu zittito dalle labbra della ragazza premute sulle sue.

Keith sbattè gli occhi più volte, quasi come a voler credere di non star sognando. Eppure Mabel era lì, in carne ed ossa, e lo stava baciando!

Gli girò appena la testa quando la lingua di lei gli inumidì il labbro superiore e, il suo cuore perse un battito quando questa si scontrò con la sua.

Per essere stata una ragazza sempre in disparte e all'angolo, in tutti quegli anni di scuola, la ragazza ci sapeva fare!

E solo quando furono entrambi bisognosi d'aria decisero di staccarsi per respirare,.

Io non pensavo lo facessi sul serio” dichiarò secco Keith, guardandola insistentemente negli occhi cristallini.

Ti dovevo una risposta ad una dichiarazione no?” rispose Mabel accarezzando dolcemente le cicatrici sui pulsi del ragazzo.

A dire il vero erano mesi che non faceva che pensare intensamente a Keith.

Ogni giorno, ad ogni ora del giorno, anche quando erano insieme.

All'inizio si era detta che non faceva che pensare a lui solo per il semplice fatto che la stesse aiutando con la maledizione di famiglia. Eppure, più i giorni passavano e più sentiva come una sorta di bisogno della sua presenza nella sua vita. E quel giorno, quando aveva rischiato di perderlo per sempre, si era detta che sì. Lei amava Keith indipendentemente dal fatto che l'aiutasse o meno.

Ed ammetterlo a se stessi era stato più facile che fingere che ciò non fosse vero.


Quindi ora io e te stiamo insieme?”

Beh... ora insieme è un parolone”

Ma mi hai appena baciato e mi hai confessato il tuo amore!”


Mabel alzò gli occhi al cielo, sorridendo.

Com'era melodrammatico.

Ho detto che ti dovevo una risposta alla tua dichiarazione”

E non è la stessa cosa che dire che mi hai confessato il tuo amore?”

Iniziamo ad uscire, per ora” Mabel strinse le sue mani attorno a quelle del ragazzo e, senza alcun segno di esitazione, continuò:

Ci frequentiamo, come tutte le persone normali, e poi pensiamo dopo se stiamo insieme o meno. Che ne dici? Affare fatto?”


Affare fatto che sì, baby!”


The End!





NOTE FINALI:


Ebbene siamo giunte anche allo “Special dello Special”.


Io e Gin avevamo pensato a questo finale, per la dolce Mabel, fin da quando abbiamo ricevuto la sua scheda (insomma, io sono una di quelle persone che adora l'happy ending ed anche Gin non era molto felice di non regalarlo anche a lei) e la creatrice di Keith aveva scritto nella sua scheda che era imparentato con i Black.

Quindi, manco a farlo apposta, il tutto calzava a pennello, noi abbiamo aggiunto solo il pezzo del mago tedesco Magnus (grazie ancora Phebe per i dettagli).


Ovviamente, avendo spezzato la maledizione, la visione che le fece la nonna quando era piccola (ovvero che la dinastia si sarebbe estinta con lei e che Mabel avrebbe vissuto un futuro fatto d'oscurità) NON AVVERRA' MAI!


Beh, è tutto. Buon “Special Finale” a tutte ^^










  
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