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Autore: pikychan    18/06/2018    0 recensioni
Il viaggio di Ash, Lem, Clem e Serena a Kalos continua. I nostri eroi stanno per raggiungere la palestra di Fluxopoli, ma un Pokémon inaspettato si presenta sul loro cammino. Il Pokémon in questione pare essere molto famigliare ad Ash, ma per qualche strano motivo il ragazzo non riesce a ricordarsi perché. Per via della richiesta da parte di Clem e Serena di seguire il Pokémon, i nostri eroi si trovano a dover posticipare l'arrivo in città.
Fanfiction scritta sulla scia del ricordo di Pokémon DP, la generazione con cui sono cresciuta e che amo da sempre. Inutile dire che si tratta di una pearlshipping.
Genere: Generale, Sentimentale | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Ash, Clem, Lem, Lucinda, Serena
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Anime
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- Questa storia fa parte della serie 'Pokémon: Le mie fanficition sulla pearlshipping'
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Future lovely

Al Centro Pokémon gli amici sono tutti nell’atrio.

Stanno aspettando che Ash e Lucinda tornino. È normale che siano preoccupati, dopotutto è passata un’altra mezz’ora da quando Lem ha visto i due tornare dal bosco.

Finalmente, però, vediamo Ash entrare seguito subito dopo da Lucinda.

«Ash!» esclama Serena.

«Lucinda!» dice contemporaneamente Clem.

Tutto il gruppo corre incontro ai due.

«Dove eravate finiti?!» continua la bimba ancora agitata.

«Ora è tutto apposto Clem.» cerca di rassicurarla Lucinda.

«Allora, come è stata la passeggiata tra i boschi con Ash?» domanda Meringa alla Coordinatrice.

«E-era una missione di soccorso.» risponde la ragazza un po’ imbarazzata.

Improvvisamente le luci del Centro si spengono, segno che tutti devono raggiungere le proprie camere e gli amici non fanno eccezione.

 

Serena si è appena messa il pigiama e ora sta finendo di lavarsi i denti.

Proprio in quel momento, però, qualcuno bussa alla porta.

«Arrivo!» dice mentre continua a spazzolarsi i denti.

È convinta che siano Clem e Lucinda, poco fa erano di nuovo scese e siccome non hanno le chiavi deve aprirgli lei.

Corre e apre la porta senza pensarci… è Ash! Gli occhi le si spalancano e lo spazzolino le cade a terra.

«Aspetta solo un momentino…!» dice imbarazzata facendo un segno e raccogliendo lo spazzolino.

Chiude la porta, corre al lavandino per sputare e torna a riaprire la porta a tempo record.

«Avevi bisogno di qualcosa?» domanda ancora in imbarazzo.

«Sì, veramente dovrei parlarti...» risponde lui con la testa leggermente bassa.

Serena sgrana gli occhi stupita, questa è una situazione improbabile, di cosa vuole parlarle?

La ragazza lo lascia entrare e nota che è ancora vestito da viaggio. Indossa persino il cappello… non è che vuole scappare dal Centro Pokémon in piena notte?

«Di cosa volevi parlarmi?» chiede la ragazza.

«Vedi, c’è una cosa che non capisco...» dice lui non riuscendo a finire la frase.

La ragazza non sa bene cosa dire. Spera che l’Allenatore trovi il coraggio di terminare la frase...

«Pensi che tra l’amicizia e l’amore ci sia così tanta differenza?».

«Differenza?» si ripete confusa. «Non saprei, non mi sono mai posta il problema… perchè, pensi di essere innamorato?».

Serena decide di lasciare il suo stupore da parte per capire bene cosa sta succedendo. Teme che questa sua domanda sia dovuta alla ricomparsa di Lucinda e al fatto che hanno passato molto tempo da soli nel pomeriggio, anche se a detta loro hanno solo cercato Pikachu.

«N-no!» esclama lui arrossendo di botto.

La ragazza lo guarda confusa sul cosa dire, ma poi gli sorride.

«Non ne ho idea Ash, ci vorrebbe un esperto in amore, perchè io onestamente non lo so.»

Le è costato molto, ma ha deciso che rispondergli così sia la cosa migliore.

A dirla tutta non sa bene cosa fare neanche lei. Pensa sempre di più che sia colpa di Lucinda, non sarebbe dovuta tornare! Come se non bastasse anche Meringa si è messa a parteggiare per loro… no, non è colpa di nessuno, la verità è che credeva di poter conquistare Ash. Che il suo cuore fosse libero… ma evidentemente non è così...

In quel momento nella stanza entrano Lucinda e Clem.

Appena sente il rumore della porta il ragazzo guarda stupito, ma quando vede le due comincia ad essere nervoso.

«Si è fatto tardi, meglio che ora vada!» esclama Ash.

«Ash? E tu cosa ci fai qui?» si lascia scappare Lucinda stupita.

«Sicuro che ora è tutto apposto?» chiede a sua volta Serena.

«Sìsì, anzi, scusa per il disturbo!» risponde frettolosamente. «A domani!» conclude uscendo.

Lucinda e Clem guardano Serena ancora perplesse senza saper bene cosa chiedere.

Alla fine decidono di non indagare e lasciano che la discussione cada lì.

«Io vado a lavarmi i denti!» esclama all’improvviso la piccola Clem correndo verso il bagno.

Le due ragazze rimaste sole si continuano a guardarsi confuse.

«Cos’era venuto a fare Ash qui?» chiede la ragazza dai capelli blu.

«N-nulla di speciale...» taglia corto l’altra.

Naturalmente non ha intenzione di dire a Lucinda la verità, perché dovrebbe farlo? Forse non ha speranze con Ash, ma non per questo deve per forza aiutarli affinché si mettano insieme… anche perché ne è sicura: a Lucinda piace Ash, glielo si legge in faccia. Forse non vuole ammetterlo a sé stessa e agli altri per non rovinare la loro amicizia, comunque si capisce perfettamente, è forse Ash il solo a non accorgersene.

Anche se Lucinda non è totalmente convinta decide di lasciar perdere e va verso quello che sarebbe stato il suo letto per quella sera.

«Lucinda, ma Ash ha mai avuto la ragazza che tu sappia?» chiede Serena all’improvviso.

Lucinda smette immediatamente di fare quello che stava facendo e la guarda confusa.

«Non credo...» risponde sovrappensiero.

«Come non detto, dimentica pure quello che ti ho chiesto.» dice l’altra a disagio per aver fatto una domanda che non si sentiva neanche di fare.

«Ok...» emette Lucinda sempre più pensierosa.

 

Lucinda si gira e si rigira nel letto, ma niente. Sembra che non riesca a prendere sonno, così stanca di provare ad addormentarsi si alza e apre la finestra del terrazzo nella camera per uscire a prendere una boccata d’aria.

«Che pace...» commenta appoggiandosi alla ringhiera per poi chiudere gli occhi.

Si tranquillizza quasi subito quando sente il vento scorrerle tra i capelli. È una sensazione che adora, potrebbe stare lì per sempre.

«Lucinda?!» la chiama qualcuno.

Apre gli occhi di scatto e si volta.

«Ash?» emette sorpresa di vedere anche lui fuori sul balcone della sua camera in piena notte. «Anche tu non riesci a dormire?» domanda avvicinandosi per parlargli meglio.

«Esatto, troppe emozioni oggi.» risponde con leggerezza.

«Che intendi?»

«Ah no! Voglio dire il Team Rocket che ha cercato di catturare Pikachu!» esclama agitato. «Era da un po’ che non si faceva vedere! A proposito, chissà alla fine dov’era finito!»

La ragazza lo guarda confusa pensando a cosa dire per cambiare discorso, ma l’unica cosa che le viene in mente è la domanda di Serena di poco prima.

«Ash?» emette quasi senza accorgersene.

«Sì?»

Tuttavia si pente subito, così cerca il fretta qualcos’altro da dire. «Cosa pensi delle stelle?» gli chiede guardando il cielo. «Io trovo che siano così romantiche!»

Il ragazzo la guarda confuso, non capisce perché all’improvviso se ne sia uscita così.

Lei non ricevendo risposta distoglie lo sguardo per tornare a guardarlo, ma sorprendentemente quel contatto visivo la fa arrossire, così distoglie immediatamente lo sguardo e lo stesso vale per Ash che è arrossito a sua volta.

«Sarà meglio andare a dormire ora...» dice Lucinda voltandosi nuovamente sempre un po’ in imbarazzo.

«Credo che tu abbia ragione...» le fa eco Ash altrettanto imbarazzato.

La ragazza si affretta a raggiungere la porta della terrazza senza darlo a vedere. In questo momento si sente tesa come il giorno del Gran Festival.

«Lucinda?» la richiama l’allenatore prima che possa entrare.

Lei torna a guardarlo confusa sperando di non essere più rossa in volto.

«Buonanotte.» le dice sorridendo.

Ora sì che Lucinda si sente arrossire terribilmente e un po’ la imbarazza, ma vedere che per Ash è lo stesso e che in più non sembra vergognarsene le fa passare tutte le paure più insensate.

«Buonanotte.» dice a sua volta sorridendo.

 

«Congratulazioni per esserti qualificato!» dicono il coro gli amici sorridendo.

Lem ha in mano la torta, mentre Clem è vicina a lui, poi alle sue spalle ci sono Serena e Meringa.

«Grazie ragazzi.» sorride Ash. «Un’attimo, dov’è Lucinda?» chiede confuso cominciando a guardarsi intorno.

«Ash!» esclama Lucinda saltandogli fuori da dietro le spalle.

«Ehy Lucinda!» esclama entusiasta.

«Ma non sono riuscita a spaventarti neanche un po’?» chiede delusa incrociando le braccia. «Comunque complimenti, sei migliorato un sacco!» aggiunge per poi alzare il braccio intenzionata a dargli il cinque.

«Grazie, ma posso ancora migliorare, infondo non ho vinto.» dice tranquillo.

La ragazza abbassa il braccio e lo guarda stupita. «Lo sai che a volte stento a riconoscerti?».

«E sarebbe un complimento?» chiede lui incredulo.

«Ragazzi, noi siamo qui.» li richiama Meringa.

I due si voltano verso gli amici e notano che apparte Meringa sembrano tutti confusi.

«Allora, vogliamo mangiarla o no questa torta?» chiede Meringa ridendo sotto i baffi.

«Vado a chiedere all’Infermiera Joy se ha qualcosa che possiamo usare per tagliarla!» esclama Lem andando verso il bancone.

«Vengo con te!» esclama a sua volta Clem seguendolo.

«Ash, ti posso parlare un momento?» gli chiede Serena avvicinandosi a lui.

Sia Ash che Lucinda sono confusi, solo Meringa sembra aver capito bene la situazione, infatti continua a ridersela sotto i baffi.

«Va bene… cosa c’è?» chiede l’Allenatore.

«Beh… è una cosa privata, ecco… speravo ne potessimo parlare da soli… usciamo un momento?» farfuglia Serena visibilmente agitata.

Ash è sempre più stupito.

 

«Cosa volevi dirmi?» le chiede una volta che si trovano sotto un albero l’uno di fronte all’altra.

«Ecco… non è facile da dire, ma...»

«Ho capito.» dice lui con aria saccente. «Vuoi dirmi di non montarmi la testa e prendere questa esperienza per migliorarmi, lo apprezzo.»

«No!» esclama lei istintivamente. «Cioé, sì… cioé… va bene migliorarsi, ma io penso che tu sia stato davvero grande!»

«Beh, grazie...» ringrazia anche se è leggermente confuso.

«Sì, ma non è esattamente quello che volevo dire...» dice arrossendo sempre di più. «Ti prego di lasciarmi finire, perché davvero non è facile per me...»

«Tutto bene Serena? Hai le guance rossissime, sicura di stare bene?»

Intanto in lontananza ci sono Lucinda e Meringa che stanno osservando tutta la scena.

«Visto?» le chiede retorica Meringa con aria saccente. «Che ti dicevo?»

«Davvero Serena ha intenzione di dichiararsi ad Ash adesso?» domanda istintivamente Lucinda non riuscendo a staccare gli occhi da loro.

«Adesso o domani che differenza fa?» chiede provocatoria.

Vedendo, però, che la Coordinatrice non reagisce decide di cambiare tattica.

«Insomma Lucinda! Quand’è che ti svegli!?» esclama esasperata.

«Che vuoi dire?» chiede confusa.

«Voglio dire che non dovresti stare qui a guardare, ma da lui a dirgli cosa provi realmente!»

Lucinda diventa rossa all’istante, ma lo ricaccia indietro.

«Senti un po’, ma che vuoi da me?!» sbotta arrabbiata.

«Cosa non voglio vorresti dire, guarda che quella può portartelo via in meno di cinque secondi se non stai attenta.»

«Grazie dell’interessamento, ma non mi serve la combina-coppie personale!»

«Certo che sei davvero testarda!» esclama. «Ammetti una volta per tutte che Ash ti piace e facciamola finita!»

«Certo che mi piace Ash! Va bene?! Ora sei felice!?» esclama esasperata.

Nessuna delle due se ne era accorta, ma Ash era già lì quando Lucinda ha confessato tutto.

Nel vedere lo sguardo indescrivibile di Meringa, Lucinda si volta e appena vede Ash non ci pensa due volte prima di iniziare a correre.

«No Lucinda!» esclama lui correndo e riuscendo a prenderla per la mano. «È la verità?» chiede quando sono l’uno di fronte all’altra.

La ragazza non dice niente, perché sa che le sue guance potrebbero esplodere da un momento all’altro.

Senza dire niente Ash si avvicina e l’abbraccia. «Tu mi piaci molto, sai?» comincia a dire. «Non te l’ho detto prima perché non ero sicuro dei miei sentimenti, ma la verità è che tutto mi sembra più bello quando ci sei tu.»

La ragazza è completamente spiazzata, davvero non riesce neanche a capacitarsi di quel che sta succedendo. Solo quando il ragazzo torna a guardarla riesce a tornare in sé.

«Sta accadendo davvero?» emette inconsapevolmente.

«Pare di sì.» dice Ash ridendo.

«Anche a me piaci Ash.» riesce finalmente a dire Lucinda. «Credo dal primo momento che ti ho visto, non so perché non te l’ho mai detto, ma credo fosse per paura.» dice ancora. «Siamo abituati ad affrontare mille sfide, avversari temibili e Team nemici, ma dichiarare i propri sentimenti è qualcosa di enormemente più difficile.».

L’Allenatore ride ancora. «Non sono proprio d’accordo, diciamo che battere la Lega Pokémon è un tantino più difficile.»

«Ricominci?» chiede lei accigliata.

«Scherzo!» esclama Ash sorridendo per poi tornare a stringerla a sé.

Dopo un po’ tornano a guardarsi negli occhi. Ora sono tornati seri senza dirsi una parola. A un certo punto la distanza tra loro si accorcia sempre di più per poi scomparire completamente.

Finalmente succede quello che Lucinda aveva sempre sognato e forse anche Ash infondo infondo al suo cuore. Quel bacio avrebbe segnato per sempre un nuovo inizio. Il vero inizio che tutti e due volevano da tempo.

  
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