Anime & Manga > One Piece/All'arrembaggio!
Ricorda la storia  |       
Autore: fiona3    10/09/2018    1 recensioni
Non è infrequente comprendere di tenere davvero a qualcuno proprio quando cominci a perderlo. Ti ripeti per anni che non c'è fretta, finché non compare la situazione che rischia di portartelo via per sempre. E ti senti sprofondare...
Genere: Angst, Erotico, Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Nico Robin, Roronoa Zoro
Note: Lime, Missing Moments | Avvertimenti: nessuno
Capitoli:
   >>
Per recensire esegui il login o registrati.
Dimensione del testo A A A
Him Era tardi. Stava varcando la soglia della biblioteca, per riporre l’ultimo libro, prima di dirigersi verso la stanza delle ragazze. Ripensava alla piacevole serata: la cena, le risate, le chiacchiere fino a notte inoltrata… Poi, uno per volta, i suoi nakama avevano cominciato a ritirarsi e solo lei si era trattenuta a dialogare con Law.
Le piaceva la sua compagnia, nonostante la sua mezza aria di superiorità: con lui poteva avere quel tipo di rapporto intellettuale che in linea di massima le mancava con i Mugiwara. Anche se, a dirla tutta, non le pesava poi così tanto. A questo pensiero, le labbra si incresparono istintivamente in un sorriso che racchiudeva tutto l’affetto che nutriva per loro: non li avrebbe scambiati per tutti i professori del mondo.
Stava per accendere la luce, quando avvertì una presenza indefinita: c’era un forte odore di alcool, probabilmente sakè. Dalla finestra filtrava la luce della luna, che delineava una sagoma seduta sul davanzale: capelli scompigliati, fisico possente, una bottiglia in mano. Ruotò la testa nella direzione da cui proveniva il suono dei passi che accedevano alla stanza e la luce rifletté dal lato sinistro del volto. Si limitò a fissarla.
“Zoro…?”
Nessuna risposta.
“Ti senti bene? Quanto hai bevuto?”
Ancora niente.
Robin cominciò ad avvertire una sensazione difficile da definire. Restò bloccata pure lei.
Dopo attimi infiniti, finalmente lui parlò: “Cosa ci trovi in lui?”. Un sospiro, appena percepito.
Robin si sentì confusa: “Lui chi?”, chiese, in un tono che trasudava tutta la sua mancanza di comprensione; ma non ricevette risposta. Zoro la fissava senza muovere un muscolo, come se cercasse di abbandonare la propria forma fisica e dissolversi in un pensiero, un’anima, una sensazione che potesse penetrare dentro di lei e ottenere quelle risposte che a lui parevano così inaccessibili.
Con estrema calma, Robin poggiò il libro sul tavolo e tentò di avvicinarsi, per controllare quanto effettivamente lui stesse male: era stranissimo.
A pensarci bene, non era improvviso, questo cambiamento: erano giorni che si faceva vedere poco in giro ed era più taciturno del solito. Aveva posto poca attenzione a questi dettagli, rispondendosi che, probabilmente, stava trascorrendo più tempo in allenamenti e meditazione. Succedeva ogni tanto anche prima, soprattutto dopo uno scontro importante, in cui lui si era reso conto di qualche difetto nella propria preparazione. Ora però non c’era stato nessun grosso combattimento che avesse potuto incrinare quell’autostima a volte fin troppo pompata. E soprattutto, mai prima aveva saltato così tanti pasti. Che qualcuno glieli stesse portando nella coffa? Era alquanto improbabile: avrebbe notato se qualcuno si fosse allontanato da tavola in modo pressoché costante. Ma possibile che nessuno si fosse accorto di nulla? A quanto pare, avevano tratto le sue stesse conclusioni.
Ma cos’era successo? Perché si comportav… Improvvisamente un volto si fece largo fra i suoi pensieri e si rese conto di chi fosse quel “lui”.
La sua confusione si amplificò: Zoro era geloso di Law? Perché mai? Non era il tipo da offendersi se qualcuno lo strappava dal centro dell’attenzione – non che di solito fosse così socievole. “Cosa ci trovI in lui?” Non aveva parlato al plurale…
Come se lui stesse seguendo il suo filo di pensieri, in quel momento, con una lentezza estenuante, si alzò e le si avvicinò. Era troppo sveglia, sicuramente aveva già capito cosa lui stesse cercando di comunicarle.
Il volto di lui fu illuminato dalla luce lunare e Robin sentì lo stomaco contorcersi. Si aspettava di vedere in lui un’espressione adirata o infastidita, come di solito si confà alla gelosia. Non lo aveva mai visto così triste…
La fronte aggrottata in cui si disegnavano le tre rughe che gli si formavano fra le sopracciglia quando era serio; le labbra appaiate e stirate, quasi a volerle serrare ad ogni costo, nel timore che rivelassero verità troppo sconvolgenti che l’alcool stava riesumando dal baratro in cui le aveva affondate; le narici dilatate come prima di uno scontro, ad arraffare ogni briciolo di ossigeno che potesse aiutare il cervello a continuare a prevalere sull’istinto – da quando aveva iniziato a notare così tanto i dettagli di Zoro? – ; i pomelli arrossati, per effetto del sakè o di quel tumulto di emozioni che, si vedeva, lo stavano dilaniando.
Ma non poté non sciogliersi nell’osservare quell’occhio così umido e mai così lontano dalle lacrime. La scrutava con intensità, quasi a chiederle perché gli stesse strappando l’anima a brandelli coi suoi denti bellissimi e perfetti. Robin ebbe l’impressione che la stesse implorando di avere pietà di lui; stava iniziando a provare disagio di fronte a quello sguardo penetrante ma immobile: cosa fissava? Perché era venuto lì? Solo lei accedeva a quella stanza con regolarità. Cosa voleva da lei?
Cosa continuava ad osservare con tanta ostinazione?

  
Leggi le 1 recensioni
Ricorda la storia  |        |  Torna su
Cosa pensi della storia?
Per recensire esegui il login oppure registrati.
Capitoli:
   >>
Torna indietro / Vai alla categoria: Anime & Manga > One Piece/All'arrembaggio! / Vai alla pagina dell'autore: fiona3