Serie TV > Gossip Girl
Segui la storia  |       
Autore: Lexi Niger    13/07/2009    7 recensioni
Cinque anni. Sono rimasti separati a lungo, senza cercarsi affatto. Ora Blair ha bisogno dell'aiuto di Chuck per scoprire un segreto che le è stato a lungo nascosto. Lo convincerà? Insieme verranno a capo al mistero? Un incontro il loro che cambierà necessariamente lo scorrere ordinario delle giornate di entrambi.
Genere: Romantico, Comico | Stato: in corso
Tipo di coppia: non specificato
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
Capitoli:
 <<  
Per recensire esegui il login o registrati.
Dimensione del testo A A A
Ciao ragazze! Non sapete che piacere immenso vedere che vi ricordate di questa storia e che vi siete affezionati ad essa XD
Ho postato in fretta perchè fino a fine settimana sarò via e non potrò scrivere.
Spero che anche questo capitolo vi piaccia e di trovare i vostri commenti.
Un bacio, Ale.


Capitolo 9.

Il locale era impregnato dal pungente odore di fritto, che fece arricciare il naso del giovane seduto ad un tavolo in disparte rispetto agli altri avventori, per lo più camionisti di passaggio.
Avrebbe desiderato avere ancora a disposizione la propria limousine come in passato e non aver dovuto prendere uno stupido pullman di linea, affollato di casalinghe, bambini e anziani che provocavano un rumore fastidioso già dopo pochi minuti.
Con la forchetta, come se si trattasse di un animale pericoloso e orripilante, mosse la bistecca che si trovava davanti a lui, al centro di un piatto spartano dalla fattura ordinaria, tipico di quei luoghi di ristoro sorti sulla strada, privi di qualsiasi ricercatezza.
Fosse stato per lui non vi avrebbe mai messo piede, ma la necessità di mangiare incombeva su di loro e avevano approfittato del cambio di mezzo per mandar giù un boccone.
Addentò di malavoglia un pezzo di carne, cercando di non prestare attenzione al sapore disgustoso che avvertì sul palato.
< Tutto bene, signore? > chiese un cameriera piuttosto attraente sfilandogli accanto.
Chuck Bass avrebbe voluto dire che non andava affatto tutto bene, che quel pranzo si stava rivelando uno dei peggiori a memoria d'uomo, ma annuì distratto, per non offendere la volontà che quelle persone mettevano nello svolgere il proprio lavoro.
Guardò l'orologio e si accorse che erano passati quasi dieci minuti da quando Blair si era alzata per andare in bagno, abbandonando la sua insalata, dall'aspetto poco appetitoso, sul tavolo.
Possibile che avesse trovato tante persone che avevano avuto la sua stessa idea?
Pensò per un attimo di alzarsi e andare a controllare ma si fermò in tempo per evitare di ricadere negli sbagli del passato, di ritornare a prendersi cura di lei come un fidanzato.
Blair Waldorf era adulta ormai, una donna indipendente e in grado di gestire i propri problemi anche senza il suo aiuto.
Una vocina, venuta da chissà dove, gli suggerì che la ragazza non doveva cavarsela sempre così bene se aveva dovuto cercare lui, dall'altra parte dell'Oceano, ma Chuck la zittì non prestandole ascolto.
Allungò una mano verso il bicchiere di vino che si era fatto portare poco prima nel tentativo di diluire il sapore della bistecca e ne bevve un sorso, non riuscendo a nascondere una smorfia.
Forse avrebbe fatto meglio ad accettare un bicchiere di caffè caldo come gli altri avventori, senza ricercare un vino decente in un posto che non riusciva nemmeno ad offrire un pasto accettabile per i suoi standard.
Guardò di nuovo l'ora, perplesso: Blair si era assentata da troppo tempo.
Alzò una mano per richiamare la cameriera che si era occupata del loro tavolo e quella arrivò velocemente.
< Mi fa un favore? > le chiese il giovane con cortesia.
La ragazza annuì, aspettando di sapere di che cosa si trattava.
< Può controllare se nei bagni vi è una donna sui venticinque anni, castana, che si chiama Blair? > precisò, allungandole dieci dollari di mancia.
Si lasciò cadere sullo schienale rigido della sedia, aspettando che la cameriera ritornasse da lui, per informalo che la sua compagna di viaggio stava bene, che lui si stava preoccupando per nulla, come non avrebbe dovuto fare.
Bevve un nuovo sorso di vino, tentando di distendere i nervi.
All'improvviso gli ritornò in mente il passato, quando aveva scoperto che Blair aveva sofferto di bulimia, senza che lui lo sapesse, senza che nessuno lo sapesse, nemmeno Serena, che trascorreva la maggior parte del tempo con la sua migliore amica.
Era stato uno shock: la splendida e sicura Queen B. aveva un punto debole, non era intoccabile come appariva. Quando l'aveva rivista, dopo quella rivelazione, si era accorto dei tratti più fragili della ragazza, quelli che ad un osservatore poco attento sfuggivano: da allora si era ripromesso di starle accanto, di esserle vicino, per non permetterle di ricadere di nuovo in quel tunnel di sofferenze inferte al proprio corpo, alla propria anima.
Una mano sulla spalla lo riscosse dalle divagazioni da cui si era lasciato trasportare e Chuck vide la cameriera in piedi davanti a lui, con espressione dispiaciuta.
< La sua amica non si trova nei bagni > gli confidò, avvicinandosi alla sedia.
Il ragazzo la ringraziò e rimase ancora un attimo fermo in quel posto, chiedendosi se Blair non fosse stata così furba da non farsi trovare: non era una principiante, poteva benissimo eludere il tentativo di quella giovane poco avveduta.
Si alzò lentamente, con un atteggiamento del tutto ordinario, che non lasciava trapelare nemmeno una goccia della preoccupazione che gli intasava i polmoni, come acqua salata.
Arrivato davanti ai bagni entrò in quello femminile, discreto, senza farsi vedere da nessuno.
Davanti a lui vi erano una serie di cabine, mentre sulla parete opposta campeggiava un lungo specchio posto sopra i lavandini bianchi.
Una signora si voltò e lo guardò con accusa, ma il giovane la ignorò, proseguendo nella sua ricerca.
Si abbassò sulle gambe per vedere se qualcuno occupava uno dei tanti scompartimenti, ma non vide nessuna traccia di Blair o delle sue cose.
In quel bagno non c'era, aveva ragione la cameriera a cui si era rivolto.
Possibile che avesse lasciato quel locale da sola, abbandonandolo al suo pranzo, dopo che lo aveva pregato di accompagnarla?
Uscì di nuovo nel salone e lanciò uno sguardo al suo tavolo, nella vana speranza di trovarvi la ragazza seduta impeccabilmente, a gustare la sua insalata con tonno.
Non era tornata e non sapeva dove si fosse cacciata mentre lui era stato così stupido da lasciarla andare, come avrebbe fatto chiunque nella sua stessa situazione.
Prese il cappotto che aveva appeso alla parete dietro la sua sedia e si avvolse la sciarpa intorno al collo per uscire all'esterno, dove la neve aveva ricominciato a cadere silenziosa.
Qualche tir era parcheggiato sul piazzale sterrato, ora cosparso di pozzanghere e fango, su cui il nuovo manto bianco si stava posando.
Chuck si guardò intorno, parandosi gli occhi con la mano aperta, e la vide, rannicchiata su una panchina malandata vicino alla fermata del pullman che avrebbero dovuto prendere da lì a quindici minuti.
In fretta si diresse verso di lei che in quel momento sollevò gli occhi vedendolo, prima di distogliere lo sguardo e riportarlo sulla strada.
< Che diavolo fai qui, Waldorf? > domandò il giovane stizzito appena le arrivò vicino.
Blair non gli diede risposta, continuando ad osservare un punto indefinito, perso tra i campi innevati che fiancheggiavano il selciato.
Il ragazzo la scosse, costringendola ad incontrare i suoi occhi preoccupati, nonostante il viso fosse imperturbabile come sempre.
< Perchè sei qui fuori al freddo? > chiese di nuovo.
< Avevo bisogno di schiarirmi le idee > rispose sibillina.
Chuck si sedette accanto a lei e per un secondo pensò di metterle un braccio sulle spalle, per riscaldarla con il calore del proprio corpo, ma si trattenne, limitandosi a fissarla.
< Non so se ho fatto la scelta giusta > ammise torturandosi freneticamente le mani.
< Riguardo cosa? > si informò il giovane.
Sentì lo stomaco contorcersi al pensiero che lei si fosse pentita di averlo cercato, di aver voluto il suo aiuto, ma scacciò quella sensazione completamente fuori luogo: avrebbe dovuto essere felice di poter ritornare a Parigi prima del previsto.
< Henry Smith > disse semplicemente.
Chuck inarcò un sopracciglio, non credendo alle sue parole.
< Dov'è finita la regina, B.? > la incalzò pungente, deciso a scuoterla, < chi è questa codarda che ho di fronte? >.
Vide gli occhi della ragazza fulminarlo, mentre il suo viso assumeva la consueta aria di alterigia che lui conosceva perfettamente.
< Non osare Bass > gli intimò, alzandosi, < non osare accusarmi di scappare, quando tu lo hai fatto un'infinità di volte >.
Il giovane si alzò a sua volta, affiancandola e facendola voltare con uno strattone poco delicato.
< Ricordati chi ha scelto di fuggire cinque anni fa > le sputò addosso, arrabbiato.
Rivangare il passato era ancora doloroso, ma non le avrebbe permesso di farlo apparire colpevole, quando era stata lei ad aver paura, o forse ad essere più accorta.
Blair si divincolò dalla sua stretta, tornando all'interno del locale.
Posò sul tavolo una banconota da venti dollari e tornò sui suoi passi, trovando Chuck sulla porta che l'aspettava, osservando ogni sua mossa.
< Sono pronta per affrontarlo > ammise risoluta, sollevando il volto al cielo perlaceo, da cui la neve continuava a cadere.
In silenzio il giovane si portò al suo fianco, assecondando la scelta di Blair di porre un velo su quanto li riguardava: non erano in quel piazzale per affrontare ciò che era rimasto in sospeso tra loro.
Un pullman arrivò dalla curva, fermandosi di fronte alla banchina: destinazione Henryville, Pennsylvania.



Spazio autrice:

-marta: sei sempre presente, mi segui ovunque e mi lasci sempre dei commenti bellissimi e pieni di spunti..non posso dirti altro che grazie di cuore!

-vale: grazie per essere ancora qui a seguirmi!

-chocola: grazie per esserci ancora, sono felice che ti sia piaciuto quel pezzo!

-sigaretta: speravo di non essermi arrugginita, voglio credere alle tue parole XD

-juju: grazie, B. alle prese con oggetti quotidiani è strana :D
  
Leggi le 7 recensioni
Segui la storia  |        |  Torna su
Cosa pensi della storia?
Per recensire esegui il login oppure registrati.
Capitoli:
 <<  
Torna indietro / Vai alla categoria: Serie TV > Gossip Girl / Vai alla pagina dell'autore: Lexi Niger