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Autore: audreyny    15/07/2009    13 recensioni
La vita di Oscar e Andrè narrata per bocca dei due protagonisti; una carrellata dall'infanzia alla maturità, tratteggiando quelli che per me sono stati i punti salienti della loro storia individuale e della loro storia d'amore. Perchè Oscar e Andrè sono una persona sola e la loro è un'unica vita, narrata a due voci.
Genere: Romantico, Erotico, Sentimentale | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: André Grandier, Oscar François de Jarjayes
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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Care amiche,

Care amiche,

questa storia è giunta al termine e sono lieta che vi sia piaciuta, io ci ho messo davvero l’anima.

Come sempre ringrazio col cuore tutte coloro che mi hanno solo letto, letto e recensito, seguito e inserito tra i preferiti. Sono davvero commossa e grata!

Auguro a tutte voi un’ottima estate, occasione per divertirvi e riposarvi, per affrontare l’autunno con rinnovata grinta!

 

Questa storia è dedicata a tutte voi, amiche lettrici, fan sfegatate della nostra meravigliosa coppia di eroi di cartone, che come me continuate a sognare l’amore da romanzo di Oscar e Andrè.

 

Un abbraccio

Audreyny

 

 

 

A DUE VOCI

 

Questa è la nostra notte.

È la prima, perché mai nel passato abbiamo trovato una comunione così perfetta di corpo ed anime, tanto vicine tra loro da potersi toccare, da potersi parlare.

È l’ultima, perché in futuro, in tutte le unioni che ancora avremo, in tutti i momenti che condivideremo da qui all’eternità, non riusciremo più a ripetere questo miracolo che stanotte si sta verificando con tale accecante intensità.

È la sola notte, è la nostra notte.

Ogni passo fatto, ogni parola detta, ogni gesto compiuto, ogni pensiero, ogni sogno, ogni istante, ogni giorno sono stati movimenti di un ballo danzato insieme, il nostro minuetto d’amore.

Quante volte ci siamo sfiorati, annusati, studiati a vicenda, appena accarezzati, avvicinati e poi subito ritratti, inseguiti e fuggiti. Ma il nostro sentimento è rimasto lì, quieto, ad attenderci, nuovo perché lo abbiamo scoperto stasera, eppure antico perché sappiamo che è sempre stato lì.

Aspettava.

Che io prendessi coraggio. E che io guardassi a fondo dentro di me.

Che io mi decidessi a rivelarti la verità. E che io fossi pronta ad accettarla e ad accoglierla.

Il nostro amore è stato paziente. Noi soffrivamo e lui sanguinava con noi, gioivamo e lui esultava per noi. Con noi è cresciuto, ci ha accuditi e preservati, fino ad arrivare a questa notte in cui siamo pronti per donarcelo totalmente.

Quanti anni abbiamo stasera? Quanta vita abbiamo avuto, quanta ancora la sorte vorrà donarci?

Eppure insieme siamo sempre stati ed insieme saremo per sempre.

Siamo due vite separate narrate all’unisono, o una sola vita con due voci per raccontarla?

Sono il bambino che giocava con te, o il ragazzo che ti implorava di diventare una donna?

Sono il capitano delle guardie reali, o la donna che cavalcava nella pioggia, aspettando che tu venissi a coprirmi con un mantello caldo?

Sono l’adolescente a cui tu hai salvato la vita o l’uomo che ti ha seguito in capo al mondo per proteggere la tua?

Sono la ragazza con il cuore confuso o l’adulta consapevole dinnanzi alla tua spada sguainata per difendermi?

Siamo tutte queste cose insieme, e tutte le altre che diventeremo a partire da questa notte.

 

Ah, Oscar, la seta dei tuoi capelli, la perfezione delle tue orecchie alle quali posso infine sussurrare pensieri d’amore, il candore della tua pelle color latte che brilla traslucida al chiaro di questa luna pallida e vergognosa, che si è nascosta tra le nuvole, perché teme il confronto con la tua bellezza e sa che non potrebbe che perdere; l’innocenza delle tue mani, che stanno liquefacendo il mio corpo con carezze audaci, proibite, senza pudore, senza inibizioni.

 

Andrè mio, cuore, anima, corpo, passione, luce ed ombra, cioccolato e cannella. Sento il tuo corpo caldo che mi avvolge e mi protegge e realizzo in un ultimo attimo di lucidità, immediatamente prima di perdere completamente il senno, che questa realtà è infinitamente più vera e più appagante di ogni mio sogno, ogni mia ardita fantasia. Lascio che le tue mani scorrano il mio corpo, riconoscendolo per averlo anelato per anni, e finalmente ne prendano interamente possesso.

 

Gli occhi verdi e gli occhi blu si guardano ancora una volta, l’ennesima in questa notte senza fine, che è l’inizio di tutto.

Poi si chiudono entrambi, abbandonandosi, finché il piacere si impossessa del tutto di loro.

* * *

I due amanti si muovevano lentamente, l’uno dentro l’altro, nella luce virginale della luna e delle lucciole, uscite a dar loro il benvenuto nel proprio territorio privato, sui bordi del fiume, che scorreva placido ed indifferente. Sembrava che questa intrusione dei due estranei non desse loro il minimo fastidio, proseguivano la loro danza festosa, accompagnando i movimenti dei due.

L’uomo e la donna erano nudi e la loro bellezza riempiva tutto lo spazio circostante, sublimata dal buio, dal silenzio, rotto soltanto dai loro gemiti e sospiri, e dall’amore che si scambiavano.

Erano Adamo ed Eva nel giardino proibito, erano Tristano e Isotta, Paolo e Francesca, erano tutte le coppie di sposi e di amanti del passato e tutte quelle che sarebbero venute in futuro.

Erano loro l’amore stesso.

Erano Andrè Grandier ed Oscar François de Jarjayes e da quella notte memorabile erano divenuti eterni sposi.

Lui si muoveva sopra di lei fissandola rapito e lei assecondava i suoi movimenti con eguale enfasi.

Erano il tormento e l’estasi, erano l’appagamento dei sensi, il nutrimento dell’anima, erano la felicità completa.

Le lucciole intorno non sapevano, non potevano sapere che quello era l’amore che avevano conservato per tutta la vita al sicuro ed al riparo nel loro cuore e che da quel momento avrebbe riempito le loro vite, e le nostre, per infiniti anni a venire.

 

Oscar e Andrè, la cui vita a due voci ho cercato di narrare in queste povere pagine.

Oscar e Andrè, che sicuramente meriterebbero di meglio.

Oscar e Andrè, che sopravvissero quella notte e quelle successive e che ogni notte, da allora, si amano sul bordo di quel fiume e nei nostri sogni di lettrici innamorate.

 

 

 

FINE

 

   
 
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