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Autore: RaElle    27/08/2019    3 recensioni
Rukawa alle prese coi compagni. In spiaggia.
[ Questa storia partecipa alla Fast Challenge: Estate indetta dal gruppo facebook "Il Giardino di Efp ]
Genere: Slice of life | Stato: in corso
Tipo di coppia: Nessuna | Personaggi: Akira Sendoh, Hisashi Mitsui, Kaede Rukawa, Ryota Miyagi
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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Prompt 45: "Non so nuotare".


Il teppista aveva un punto debole, e Miyagi aveva aiutato Rukawa a scoprire qual'era senza fiatare.
Certo, Rukawa si era dovuto separare da una foto del suo secondo anno di medie per far aprire bocca al tappo, d'altronde un'immagine di Ayako giovane era un'occasione troppo ghiotta per non approfittarsene: Miyagi aveva cantato...
Kaede Rukawa camminava come se nulla fosse, con uno short nero e un maglioncino leggero con la manica intonsa che gli corpiva il braccio destro, mentre della manica sinistra non restava nulla: era stata barbaramente tagliata alla base della cucitura quella stessa mattina. Girò tra i lettini, evitando ciabatte e borse sparse per il perimetro che circondava la piscina, e infine lo notò.
Mitsui era sdraiato su un lettino, forse addormentato. Indossava un boxer nero, le braccia erano piegate dietro la testa e un paio di enormi cuffie erano poggiate sulle sue orecchie.
Rukawa gli si avvicinò, fermandosi poi ai piedi del lettino. Pur avendogli fatto ombra, quello non si era mosso. Forse dormiva davvero, e si stava abbronzando per bene, quel maledetto. Le lunghe gambe stavano prendendo colore, così come il petto e la faccia. Che peccato dovergli rovinare la giornata... Rukawa ci pensò su, poi scosse le spalle, ricordandosi che stava subendo le pene dell'inferno a girare vestito sotto il cocente sole d'agosto.
Gli andò di lato, e in men che non si dica, aveva già ficcato un braccio sotto le sue ginocchia e l'altro braccio sotto le spalle, tirandolo su di peso dal proprio posto.

Mitsui non capiva. Fino ad un secondo prima stava beatamente pomiciando con una tipa sconosciuta, e di colpo stava annaspando.
Incapace di schiudere gli occhi sbattè le braccia alla cieca, trovando davanti a sé la barriera formata dall'acqua, e aprì bocca in preda all'agitazione, mentre il respiro se ne andava.
Qualcosa gli si strinse con energia attorno al polso, e infine l'aria tornò a circolargli nei polmoni.
Mitsui tossì un paio di volte, col cuore che batteva a mille dal terrore. Alzò gli occhi e non fece in tempo a proferire parola che il braccio che l'aveva tratto in salvo, tornò a spingerlo sott'acqua con perfidia.
Durò meno della prima volta, ma sentì comunque gli occhi bruciare e il desiderio di fare sul serio del male a quel- oh, aria!
Mitusi ne approfittò per respirare il più possibile, poi si aggrappò con disperazione alla maglia di Rukawa, tirandolo involontariamente contro di sé.
"Non so nuotare, bastardo!" gli sputò addosso, a meno di un centimetro dal suo volto.
Rukawa inarcò le sopracciglia. "E allora?"
Mitsui avrebbe voluto spaccargli la faccia, ma nel momento in cui capì che l'altro stava per spingerlo di nuovo giù, parlò: "Send-"
Le parole gli morirono in gola, una volta di nuovo in apnea. Eppure mezzo secondo dopo era di nuovo fuori e Rukawa sembrava più incazzato del solito. "Cos'hai detto?"
"È stato Sendoh!" sbottò Mitsui, in preda al panico. Un'altra volta spinto lì sotto e sarebbe morto. "È stata un'idea di Sendoh! Prenditela con lui, maledizione!"



#500 parole.
Povero Mitsui, sì, ma Sendoh?
Grazie a Cathy Black per la recensione della scorsa flash!

   
 
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