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Autore: Meggie    11/05/2005    16 recensioni
Sono passati sei anni dalla fine di Hogwarts... Ron e Hermione si sono sposati e sono felici... ma è tutto come sembra? E gli altri, che fine hanno fatto? Dov'è Harry? E che cosa nasconde Ginny? (R/Hr)
Genere: Drammatico, Romantico, Triste | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato | Coppie: Draco/Ginny, Ron/Hermione
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
Capitoli:
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OUR LAST TEARS

OUR LAST TEARS

 

 

Ultimo capitolo (ma aspettatevi quelli extra!) di questa storia… e come tutti i finali degni di nota, preparate i fazzoletti…

 

 

Give me a reason to believe that you're gone
I see your shadow so I know they're all wrong
Moonlight on the soft brown earth
It leads me to where you lay
They took you away from me but now I'm taking you home

CHORUS:
I will stay forever here with you
My love
The softly spoken words you gave me
Even in death our love goes on

Some say I'm crazy for my love, Oh my love
But no bonds can hold me from your side, Oh my love
They don't know you can't leave me
They don't hear you singing to me

Chorus

And I can't love you, anymore than I do

 

(Even in Death – Evanescence)

 

******

 

Capitolo 20: You can't leave me

 

Quattro anni dopo

 

Ginny sorrise. Davanti a lei il piccolo Harry stava giocando con alcune macchinine, in attesa che sua madre lo venisse a riprendere dal lavoro.

 

“Zia!”

 

La voce de bimbo le fece alzare gli occhi da giornale. “Dimmi, Harry…”

 

“Quando arriva mamma?”

 

Ginny chiuse il quotidiano con uno scatto e si alzò a fatica dalla poltrona. Cercando di sforzarsi il meno possibile riuscì a prendere in braccio il bambino. “Presto… non ti preoccupare… e tra poco arriverà anche lo zio… sei contento?” Harry annuì, sorridendo. “Bene… e adesso che ne dici di aspettarli in cucina? Hai fame?”

 

Harry scalciò. “Si! I biscotti! Quelli buoni che fai tu!! Mamma non è capace…”

 

Ginny annuì. “Vada per i biscotti allora…”

 

Il bambino saltellò felice e corse in cucina, mentre Ginny lo seguiva con lo sguardo.

 

Harry.

 

Quel bambino era una forza della natura… un concentrato di vivacità e dolcezza. Forse anche grazie a quel suo nome così significativo… e un cognome non da meno.

 

Harry Weasley.

 

Aveva così tanto di Ron. Ogni volta che lo osservava non poteva non ricordare il viso di suo fratello. Quegli occhi azzurri e profondi come il mare… quei capelli rossi, stampo della sua famiglia…

 

E quel sorriso. Dio… il sorriso di quel bambino era così uguale a quello di Ron…

 

“Zia!”

 

Il bambino fece capolino dalla porta e Ginny si riscosse, decidendosi finalmente di seguire il bambino in cucina…

 

Ginny prese alcuni biscotti dal barattolo e li diede ad Harry che si sedette al tavolo.

 

La domanda del bambino arrivò precisa e puntuale come ogni volta che si trovavano da soli.

 

Non aveva mai avuto il coraggio di farla a sua madre… la prima volta, e l’occhiata che ne era seguita, gli era bastata… mentre zia Ginny gli rispondeva sempre con il sorriso…

 

“Mi racconti qualcosa?”

 

Ginny posò lo sguardo negli occhi di Harry e, ancora una volta dopo tanti anni, le sembrò di osservare suo fratello…

 

E quella domanda. Una domanda che Harry faceva solo a lei…

 

Si ricordava quando, tempo prima, Hermione era arrivata con una faccia stravolta in casa sua…

 

“Vuole sapere di suo padre… vuole sapere di Ron… ma io non posso…”

 

E così era toccato a lei quel compito. Semplicemente si sedevano a quel tavolo e Ginny gli raccontava qualcosa della loro infanzia… di quando erano bambini, di quando andavano ad Hogwarts, di quando si era sposato… un po’ di tutto…

 

Semplicemente la vita e la persona meravigliosa che era stata suo fratello.

 

Ginny prese una sedia e si accomodò come meglio riuscì, quel pancione iniziava a farsi pericolosamente sentire, sorridendo.

 

“Ti ho mai raccontato delle litigate che la tua mamma e il tuo papà facevano ad Hogwarts?”

 

Il bimbo scosse la testa e continuò a mangiare il suo biscotto…

 

“Beh…” proseguì Ginny “Allora ho molte cose da raccontarti oggi…”

 

******

 

Hermione si scostò una ciocca di capelli e si sistemò meglio gli occhiali da sole. Accanto a lei, Ginny, scuoteva convulsamente una mano nel vano tentativo di farsi aria e di trovare un po’ di sollievo da quel caldo che opprimeva la città.

 

Hermione portò il suo sguardo sull’ampia figura che troneggiava al centro del prato e sul bambino a pochi metri da essa.

 

Potrebbero essere padre e figlio…

 

Hermione sorrise tristemente. Amava il cambiamento di Draco. E le faceva un enorme piacere il fatto che Harry fosse così legato a lui… ma non poteva impedire al suo cuore di essere triste e amareggiato…

 

Al suo posto, in quel prato, ci sarebbe dovuto essere Ron…

 

Il suo Ron…

 

Dio, era passato così tanto tempo e dopo così tanto tempo faceva ancora male come allora.

 

Non sarebbe mai passata.

 

Il tempo allevia tutte le ferite…

 

Stronzate.

 

Le sue ferite non si sarebbero mai alleviate. Forse perché ne aveva troppe.

 

Ed era così difficile anche solo riuscire a guardare suo figlio senza pensare a Ron. All’uomo che amava disperatamente e che non c’era più.

 

La sua ragione di vita. Se n’era andata… come poteva continuare lei da sola?

 

Si trascinava avanti… aiutata dalle persone che le volevano bene, aiutata da Harry… ma non era uguale.

 

Ancora una volta, era impazzita. E quella volta non c’era stato Ron a riportarla indietro dall’inferno in cui era caduta.

 

Si ricordava gli sforzi di Ginny per farla stare meglio. Tutti completamente inutili.

 

L’unica persona che le serviva, non sarebbe mai tornata.

 

E così aveva continuato. Era andata avanti… ma non si era risollevata… stava ancora male… troppo male, forse… era ancora in quell’inferno…

 

Solo, che nessuno lo sapeva…

 

“Grazie per tutto quello che fate tu e Draco… e tutta la tua famiglia…” Hermione decise di non lasciarsi più trasportare da quei pensieri che facevano troppo male…

 

“Lo sai che è un piacere… e poi adoro Harry… e anche Draco!” Ginny sorrise in direzione di suo marito.

 

Suo marito…

 

Lei e Draco, sposati. Anni prima a un’affermazione del genere sarebbe scoppiata a ridere e invece…

 

E grazie ad Hermione, Draco aveva potuto risollevarsi.

 

Non era più Draco il Mangiamorte. Con la definitiva conclusione della guerra, era diventato Draco l’Auror…

 

E tutto grazie a lei.

 

“E poi… mi alleno per quando arriverà il pupetto!”

 

Hermione rise. “Già… ma manca ancora un po’ di tempo…”

 

Ginny annuì, accarezzandosi la pancia con una mano. “Non vedo l’ora di vederlo… e vorrei tanto sapere se sarà un maschio o una femmina… non ne ho proprio idea, sai…”

 

Hermione la osservò. “E’ strano… io sono sempre stata convinta che fosse un maschio… lo sentivo…”

 

Ginny scosse la testa. “Che vuoi che ti dica? Test non ne voglio fare… se un giorno mi arriverà un’illuminazione mistica, ben venga… altrimenti aspetterò il parto!”

 

Hermione spostò lo sguardo di nuovo verso il prato e vide Harry correre verso di lei, sorridente come sempre…

 

Dio quel sorriso…

 

“Mamma, mamma! Guarda! Sono per te!” il bambino porse un mazzolino di fiori a sua madre, che li prese sorridendo.

 

“Grazie tesoro, sono bellissimi.” Un veloce bacio sulla guancia. La voce di Draco che lo chiamava e subito Harry corse via.

 

“Quel bambino ti adora… farebbe di tutto per te…”

 

Hermione annuì. “Lo so… anche in questo assomiglia a lui… non trovi?”

 

“Già”.

 

Non c’era bisogno di dire altro. 

 

“E il lavoro, come và?”

 

Hermione scosse la testa. “Come al solito… c’è ancora quel gruppo di invasati che pensa di poter sostenere Mc Dowell andando in giro lanciando Avada Kedavra…”

 

Ginny spalancò gli occhi. “Me l’ha detto Draco… ma non mi sembra che sia come al solito… quegli Avada hanno colpito degli innocenti…”

 

Alzata di spalle. “Capita…”

 

Ecco le due facce della nuova Hermione Jane Granger in Weasley… e Dio solo sapeva quanto odiava quella sua veste cinica e impassibile…

 

“Capita? Un tempo non avresti detto così…”

 

“Un tempo non avrei nemmeno pianto una notte sì e una no…”

 

Liquidata.

 

Non c’era bisogno di dire altro…

 

In quel momento, sotto le continue pressioni del bambino, Draco prese in braccio Harry e iniziò a girare. Le risate che provenivano dai due non potevano essere testimonianza più vera.

 

Harry era felice.

 

Forse non aveva un padre, ma Draco l’aveva aiutato molto. Ed Hermione non poteva che ritenersi soddisfatta.

 

Forse quel bambino avrebbe avuto una vita migliore rispetto alla sua.

 

Forse quel bambino non avrebbe sofferto così tanto.

 

E le piaceva pensare che in quel bambino, ci fosse anche un po’ del loro amato amico Harry… e che questo, lo potesse aiutare nei momenti difficili.

 

Si. Quel bambino ce l’avrebbe fatta.

 

Ginny rise ed Hermione non potè non lasciarsi trasportare in quell’atmosfera generale di felicità…

 

Forse Harry avrebbe avuto più possibilità…

 

Doveva essere così, perché non poteva permettere che suo figlio soffrisse…

 

Non anche lui.

 

******

Hermione piegò la testa all’indietro. Le piccole goccioline di acqua si infransero sul suo volto. Chiuse gli occhi e socchiuse la bocca.

 

Si passò più volte le mani nei capelli scombinati e sul volto.

 

Fece un passo indietro e si appoggiò alla parete.

 

Rabbrividì al contatto tra la sua pelle calda e il freddo delle piastrelle.

 

L’acqua le scorreva ancora addosso.

 

Adorava la doccia. Lì, protetta da quelle quattro pareti, poteva piangere… e le lacrime potevano essere scambiate con semplice acqua.

 

 

“Non voglio più soffrire… non voglio più piangere…”

 

Ron l’abbracciò. “E allora non piangeremo…”

 

“Come si può fare questo?”

 

“Non lo so… ma ci proverò…”

 

“Anch’io… anch’io voglio provarci…”

 

“Si… queste sono state le nostre ultime lacrime…”

 

“Le nostre ultime lacrime…”

 

 

Stronzate.

 

Un tempo poteva appoggiarsi a Ron… ma adesso era sola… completamente sola…

 

E non era affatto vero che aveva Harry… lui non aveva realmente bisogno di lei e lei… era troppo distrutta per potersi appoggiare ad un bambino di quattro anni…

 

Amava suo figlio. E suo figlio amava lei. Ma non era abbastanza…

 

Non era abbastanza.

 

Lei voleva Ron. E basta.

 

E Harry… lui aveva Ginny… aveva Draco… e aveva tutta la splendida famiglia Weasley… lei… lei, no.

 

Perché lei non aveva la pretesa e l’innocenza di un bambino… sapeva come andava il mondo… e quel mondo l’aveva fatta soffrire troppo. Anche per un cuore apparentemente forte come il suo.

 

Nessuno poteva aiutarla.

 

Chiuse l’acqua con uno scatto, prese l’asciugamano e uscì dalla doccia.

 

Si asciugò in fretta, non badando troppo alle goccioline rimaste sul suo corpo, e gettò la salvietta a terra.

 

Si portò davanti allo specchio e osservò l’immagine riflessa.

 

Quanti anni? Molti di più di quanti erano veramente.

 

Non sembrava nemmeno lei. Profonde occhiaie solcavano il suo viso, e i suoi occhi opachi avevano ormai perso la vitalità di un tempo.

 

Era morta. Era morta dentro. E nessuno era riuscito a riportarla indietro.

 

Chiuse gli occhi e sospirò.

 

E ancora una volta, nella sua mente, vide quelle immagini… Ron… Ron…

 

Sempre e solo lui. Unica fonte di conforto e totale distruzione della sua vita.

 

Riaprì di scatto gli occhi. La sua mano si mosse da sola e andò ad aprire un’anta. Prese un piccolo contenitore, lo aprì e rovesciò alcune pillole sulla sua mano.

 

Le ingoiò con naturalezza.

 

Il suo piccolo segreto…

 

Rimise a posto tutto e tornò a guardarsi allo specchio. Si sforzò perfino di sorridere, ottenendo come risultato il volto di una donna schiacciata da troppo dolore anche solo per poter fingere di sorridere.

 

E le lacrime iniziarono a scendere. Si morsicò un labbro, come faceva sempre.

 

E come sempre si accasciò a terra.

 

Il suo corpo iniziò ad essere scosso dai singhiozzi mentre le lacrime continuavano la loro discesa.

 

“Ti troverò… ti sto cercando… ti troverò…” balbettò.

 

Se una persona avesse visto una giovane donna accasciata sul pavimento, completamente nuda, in preda a delle violente crisi di pianto, avrebbe probabilmente pensato che fosse pazza.

 

Ma non era così.

 

Lei era morta.

 

E da morti… tutto il resto spariva…

 

******

 

Look into my eyes - you will see
What you mean to me
Search your heart - search your soul
And when you find me there you'll search no more

Don't tell me it's not worth tryin' for
You can't tell me it's not worth dyin' for
You know it's true
Everything I do - I do it for you

Look into my heart - you will find
There's nothin' there to hide
Take me as I am - take my life
I would give it all - I would sacrifice

Don't tell me it's not worth fightin' for
I can't help it - there's nothin' I want more
Ya know it's true
Everything I do - I do it for you

There's no love - like your love
And no other - could give more love
There's nowhere - unless you're there
All the time - all the way

Oh - you can't tell me it's not worth tryin' for
I can't help it - there's nothin' I want more
I would fight for you - I'd lie for you
Walk the wire for you - ya I'd die for you

Ya know it's true
Everything I do - I do it for you

 

(Everything I do-I do it for you – Bryan Adams)

 

******

 

Qualche giorno dopo…

 

Il suo orologio iniziò a emettere una serie di bip…

 

Ginny si volse a guardare l’amica. Sapeva cos’era quel segnale… era il richiamo degli Auror.

 

Draco si materializzò nella stanza e si volse subito verso la collega. “Devi venire, gli scagnozzi di Mc Dowell stanno facendo una cazzata, come al solito… ma hanno richiesto i migliori Auror, quindi…”

 

Hermione annuì. Poi si rivolse verso Ginny. “Harry può stare qui?”

 

“Certo!”

 

Hermione si girò e prese in braccio il figlio. “Ehy piccolino… me lo dai un bacio forte forte?” Harry si sporse e la baciò su una guancia. “Bravo… ti voglio bene Harry… ricordarlo ok? Ricordalo sempre… la mamma ti vuole tanto bene… te ne ha sempre voluto…”

 

Mettendo a terra il bambino gli sussurrò all’orecchio. “E anche papà te ne ha sempre voluto… e ricorda che da lassù ti proteggerà sempre…”

 

Harry annuì e sgranò gli occhi. Sua madre non gli aveva mai parlato di suo padre… a parte quella prima, disastrosa volta…

 

Gli accarezzò la testa dolcemente. “Adesso sei grande… sei un ometto… fai il bravo mentre io non ci sarò…”

 

Hermione fece un passo indietro e osservò Draco salutare dolcemente il bambino.

 

Poteva vivere senza Ron?

 

Adesso sapeva la risposta. L’aveva sempre saputa…

 

Con un ultimo sguardo a Harry e Ginny, si smaterializzò…

 

******

 

Hermione agitò il polso e una luce verde partì dalla sua bacchetta, finendo in pieno petto ad un uomo.

 

Dietro di sé, sentiva la chiara e forte voce di Draco.

 

Sapeva perché si trovava dietro di lei. Ginny non gliel’aveva mai detto, ma lei non era di certo stupida…

 

Sapeva benissimo che era controllata…

 

Forse perché anche Ginny aveva iniziato ad accorgersi di qualcosa. Non lo sapeva… ma era sicura che avesse raccomandato a Draco di tenerla d’occhio…

 

Peccato che aveva deciso… e nessuno avrebbe potuto fermarla…

 

Si abbassò appena in tempo per schivare un Avada e rispose all’attacco, mandando a terra il nemico.

 

La sua precisione era micidiale. Nessuno sarebbe mai riuscito a eliminare Hermione Granger… a meno che…

 

La ragazza sentì dei passi dietro di sé. Senza dare il tempo all’uomo si girò e sferrò un potente calcio al nemico. Poi lo finì con un incantesimo…

 

Diede una rapida occhiata in giro… quegli invasati erano stati quasi tutti catturati…

 

Bene…

 

Ormai era finito.

 

Non aveva più senso.

 

Con la coda dell’occhio lo vide, che si avvicinava furtivo…

 

E davanti a lei Draco stava combattendo (e vincendo) contro due uomini…

 

Era occupato, quindi.

 

Chiuse gli occhi e respirò profondamente…

 

E non sentì nemmeno arrivare l’incantesimo…

 

******

 

Ginny urlò con tutte le forze che aveva. Si portò una mano sulla pancia mentre delle piccole lacrime si formavano nei suoi occhi.

 

Aveva sentito una fitta terribile alla pancia… e ora il respiro era terribilmente affannoso…

 

Non riusciva a capire che cosa fosse successo.

 

A fatica si portò a sedere, mentre Harry la fissava spaventato.

 

“Zia… stai bene?”

 

Ginny non rispose e continuò a respirare profondamente. Gli occhi del bambino si riempirono di lacrime.

 

Senza dire una parola abbracciò Ginny. “Cosa c’è? Che cos’hai?”

 

Ginny, nonostante tutto, non riuscì a fare a meno di sorridere nel vedere la dolcezza di quel bambino…

 

“Va tutto… bene… Harry…” Sospirò. “Non so cos’è stato, ma va tutto bene… non preoccuparti…”

 

Il bimbo annuì, poco convinto. “… è il cuginetto?”

 

“La cuginetta!”

 

Ginny ribatté senza accorgersi. Solo in un momento successivo, realizzò il significato delle sue parole…

 

Cuginetta…

 

L’aveva detto d’istinto… senza pensarci…

 

Eppure non le era mai capitato. Non era mai riuscita a sentire se suo figlio fosse maschio o femmina… com’era possibile? Perché in quel momento era assolutamente convinta?

 

Non aveva più dubbi.

 

Era una bambina…

 

Si. Sarebbe stata una splendida bambina…

 

E mentre Harry la guardava ancora con gli occhi sgranati e spaventati, Ginny non potè evitare di sorridere…

 

Perché una nuova consapevolezza era nata in lei.

 

******

Draco si girò di scatto e sbarrò gli occhi.

 

Cazzo no…

 

Iniziò a correre e si inginocchiò a terra, accanto ad Hermione.

 

Non un Avada… non lei porca puttana…

 

“Hermione…”

 

La ragazza non si mosse. Immobile e impassibile… ma con un piccolo sorriso sul volto…

 

Il ragazzo le prese la testa tra le mani ed Hermione percepì chiaramente la sua presenza.

 

Vedeva tutto bianco… allora aveva ragione Ron… la morte era veramente bianca…

 

Il suo Ron… l’avrebbe rivisto…

 

Dopo tutto quel tempo l’avrebbe rivisto…

 

E mentre tutto era sempre più luminoso e bianco, non poteva non allungare una mano.

 

E all’improvviso si sentì afferrare… l’aveva trovato…

 

L’aveva trovato…

 

 

 

Draco la scosse leggermente, ma gli occhi rimasero chiusi.

 

Non poteva crederci… non poteva essere successo… non lei… lei era il miglior Auror in circolazione… come era potuto succedere?

 

Come aveva fatto a non notare quell’uomo?

 

A meno che…

 

E Draco capì. E tutto fu chiaro. Come un fulmine gli attraversò la mente…

 

Lei, non voleva essere salvata.

 

Aveva scelto. Aveva trovato la sua risposta.

 

Senza Ron… non poteva vivere…

 

E Harry… Hermione se n’era andata così, perché sapeva che suo figlio avrebbe avuto comunque una famiglia…

 

Aveva pensato a tutto…

 

Draco le accarezzò una guancia e osservò il sorriso sulle labbra della ragazza. “Hai trovato quello che cercavi… ne sono sicuro… ma Dio solo sa quanto mi dispiace… ti ammiro Hermione. Ti ammiro moltissimo. E non preoccuparti per Harry… ci penseremo noi… te lo prometto. Tu pensa solo a essere felice, almeno lì, dove sarai… e sono sicuro che avrai un’altra possibilità… anzi, che avrete un’altra possibilità… perché non può finire così… non finirà così… abbi cura di te, piccola…”

 

Draco chinò il capo. Le parole non servivano più.

 

L’aveva trovato. E non si sarebbero più divisi.

 

Perché lui non aveva mai lasciato lei.

 

Perché lei non aveva mai lasciato lui.

 

Perché loro non potevano dividersi…

 

Si può dividere un cuore in due parti?

 

Si può dividere un’anima?

 

Si può vivere a metà?

 

Si può vivere da soli?

 

Lei aveva sempre saputo la risposta… perché la risposta era semplice ed eterna…

 

No.

 

FINE

 

******

 

Ed eccomi qui! Adesso corro veramente a nascondermi perché non so quanto bene possiate volermi in questo momento!

 

Però gente, lo scorso capitolo aveva lanciato chiari input! Quando Herm alla fine gridava “NO”… era la risposta alla domanda (e nessuno l’aveva capito, ma che brava che sono stata!! ^______-). Tutti avete interpretato l’ultimo pezzo come il fatto che lei avrebbe continuato a combattere… e invece non era proprio così!

 

E così questa storia è finita… ma non del tutto… manca il capitolo extra (che arriverà tra breve) e l’epilogo… per cui vi dico di non disperarvi per questo finale… non tutto è così semplice…

 

Questo capitolo è lungo il doppio dei soliti… e questo perché il finale doveva essere degno e ben fatto, spero di esserci riuscita…

 

Ah, vi avverto che potete trovare qualche spunto per l’epilogo sparsi qua e là… ^______-

 

E ora un’ultima cosa prima dei ringraziamenti: Volete che scriva il prequel di questa storia o che ne inizi una nuova (sempre su Ron e Hermione, ovvio!!)? fatemi sapere… anche se alla fine deciderò io!! Ahahah…

Grazie a Sabry perché è stata la prima a leggerlo… e a scandalizzarsi… ^___-

 

Grazie mille a quelli che hanno recensito:

 

Ely: chissà che dirai di questo capitolo, di nuovo tragico! Io l’ho detto che avresti avuto un altro motivo per ammazzarmi… ^______- bacione!!

Patty: la mia fedelissima lettrice fin dal primo capitolo!! ^___- Comunque… Hermione, come vedi, non è stata abbastanza forte… o forse si… dipende dai punti di vista… forse è stata, per una volta, egoista… Mi raccomando dimmi che te ne pare di questo capitolo… e dimmi se hai qualche idea su come potrebbe essere l’epilogo… ti dico solo che è ambientato circa undici anni dopo la morte di Hermione… La storia dei capitolo l’hai capita? In pratica il prossimo sarà un capitolo extra (molto corto, è proprio una sciocchezza) e il prossimo ancora sarà l’epilogo! Un bacione!

Kamomilla: Meggie si inchina a tali complimenti… sperando che con questo capitolo non mi sia tirata la zappa sui piedi… ^___- Quel “Non ancora” era significativo… quattro anni prima non era ancora il momento di raggiungere Ron… ma ora, che Harry è più grande, può farlo… ^_____- Grazie mille! Un bacione!!

Kaho_Chan: Allora? Non è andato come si sperava… ma d’altra parte, sarebbe stato troppo scontato per me, tragica donna! ^___- Credimi che è un bel colpo al cuore scrivere della morte dei miei due personaggi preferiti… ma non avevo scelta, esigenze di storia! Grazie mille per i complimenti che mi fanno sempre un piacere immenso! Mi raccomando, dimmi che te ne pare di questo! Un bacio!!

Ciel: già mi immagino le nuove grida della serie “Come hai potuto?”… non lo so nemmeno io! Come vedi ho usato i testo che mi hai consigliato… mentre l’altro sembrava scritto apposta per questo capitolo “I die for you”… è proprio per questa fic!!!). Grazie per l’ottimo consiglio! Un bacione!!

Opalix: ci credi che mi sono innalzata e ho camminato almeno 3 metri da terra? Anzi… più su… almeno tre metri sopra il cielo! ^_____- ti ringrazio tantissimo per tutti quei complimenti che non penso proprio di meritarmi… il mio ego sta svolazzando e non riesco più a riprenderlo!! ^_____- aiuto!! Comunque… ti ho già ringraziato?? ^__- sono contenta di aver rappresentato un piccolo punto di allegria in una giornata di studio (mai piacevole!!). un bacione grande!!

Sunny (anzi… penso il suo fantasmino…): dopo un capitolo così penso che tu ti sia definitivamente innalzata insieme a Hermione… sbaglio? ^_____- Prima di tutto: oddio… se anche tu hai interpretato Adagio come me, significa che… -_______- NOOOOOOO!!!!! Non so chi e non so cosa ma sono onorata di aver ricevuto una tale notizia (oddio… se ci ripensassi, sappi che io sono d’accordo… ma in fondo decidi e noi poveri lettori ci adegueremo! ^____-) sul futuro di FMI! Comunque… come puoi vedere, alla fine, Hermione l’ha trovato… quella mano che l’afferra e la trascina nella luce non è a caso… tutto qui dentro significa qualcosa… perché, come il 19, doveva essere come l’avevo immaginato… e perché, come il 19, è il capitolo più importante! Fammi sapere che te ne pare… e non piangere!! Un bacione grandissimo!!

Lady Numb: anche tu con le lacrime! Non ci credo… ma sono felice… significa che ho scritto qualcosa che ha colpito, ed è questo il mio obiettivo infondo. Mi raccomando non piangere troppo anche per questo! Ok?? E non disperarti, ci sono ancora due capitoli prima della fine assoluta! Ti saluto dal tuo angolino buio e ti mando un bacio formato gigante!

 

Grazie a tutti…

 

Alla prossima!!

 

(e recensite… questo capitolo è importante per me!)…

   
 
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