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Autore: AlmaKarma    21/10/2020    0 recensioni
Due fratelli, la caccia e gli affari di famiglia. La storia la conosciamo tutti...
ma se le cose andassero diversamente? Se le vicende e i personaggi iniziassero a cambiare quello che é il percorso naturale degli eventi? E se Sam fosse una donna?
Sulla strada per trovare Occhi Gialli possono succedere molte cose!
Una fan fiction di Supernatural come non l’avete mai letta.
Stessi personaggi, tutta un’altra storia!
La storia è disponibile anche su Wattpad (nickname: Dgrayman1994)
Genere: Drammatico, Sentimentale, Sovrannaturale | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het, Slash, Crack Pairing | Personaggi: Castiel, Crowley, Dean Winchester, John Winchester, Sam Winchester
Note: Cross-over, Lime, OOC | Avvertimenti: Gender Bender, Incest, Triangolo | Contesto: Più stagioni, Contesto generale/vago
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-Altro caffè?
Chiese la ragazza della tavola calda rivolgendo un immenso sorriso a Dean. Lui le sorrise di rimando e prima che lei si voltasse le fece l’occhiolino. Mi schiarì la gola.
-Che c’è?
Chiese con aria innocente mentre si portava alle labbra la tazza bianca. Alzai la mia dal manico. Bevvi l’ultimo goccio e la poggiai rumorosamente sul tavolo ma la ragazza dai capelli neri e perfettamente piastrati era troppo presa da una conversazione telefonica. Con una mano reggeva il cellulare vicino l’orecchio, con l’altra puliva distrattamente il bancone rosso. Ascoltando le sue parole potevo capire di che argomento stesse parlando. Era decisamente troppo presto per parlare con quel tono di voce di una certa Emily e della sua relazione con un certo Josh.
Mi guardai attorno. Oltre noi un uomo robusto mangiava delle uova strapazzate a due tavoli di distanza. Fuori dalle grandi vetrate il cielo scuro mostrava i primi avvisagli di un’alba che sarebbe sorta da lì a poco. Nel giro di una mezz’oretta la tavola calda si sarebbe riempita di automobilisti che transitavano lungo la I-5 N. Eravamo in viaggio da sole tre ore.
-Allora, dove siamo diretti?
Chiesi osservando alcune foto di una cittadina bellamente esposte su una parete bianca. La targhetta d’orata riportava a caratteri cubitali “Redding”. Avevo visto quel nome sui cartelli stradali poco prima di fermarci nel piazzale della tavola calda. Doveva trovarsi a meno di un miglio di distanza. Eravamo ancora in California ma ci dirigevamo verso nord.
-Oregon.
Rispose mio fratello con la bocca piena. Addentava con voracità il sandwich che reggeva con entrambe le mani.
Sorrisi e tornai a guardare attraverso il vetro sporco il parcheggio ancora vuoto.
-E che ci andiamo a fare in Oregon?
Dean si infilò in bocca l’ultimo boccone e si pulì le mani sfregandole tra loro. Poi estrasse da una tasca della vecchia giacca in pelle un foglio dai bordi strappati ed irregolari.
Scossi la testa prendendolo in mano. Vi era segnato un indirizzo.
-Falls City? Che significa?
Lui alzò le spalle.
-Non ne so più di te, ma a quanto pare papà stava lavorando ad un caso collegato a quella città. Forse si trova lì o è passata da quelle parti.
Notando il mio sguardo perplesso si affretto ad aggiungere
-non è un grande indizio, ma è l’unico che abbiamo al momento.
-Falls City…
Pronunciai quelle parole a fior di labbra restituendoli il pezzo di carta.
-Non è vicino Salem?
Lui annuì.
-Streghe?
Domandò cercando di intuire i miei pensieri. Io scossi la testa, in realtà non stavo pensando a nulla in particolare. Mi riportai la tazza alle labbra salvo poi ricordarmi che era ancora vuota e la cameriera continuava a spettegolare della povera Emily. 
-Lo mangi quello?
Continuò Dean indicando i miei pancakes ancora intatti. Non risposi e gli porsi il piatto. Non avevo molta fame. Tutta quella situazione mi aveva tolto l’appetito. Papà che era scomparso, Dean che era venuto a chiedermi aiuto irrompendo nel mio appartamento nel cuore della notte e poi c’era Jack. Probabilmente a quell’ora stava dormendo, lo avrei chiamato tra qualche ora.
Fuori ormai albeggiava.
Sabato primo novembre, avevo solo 2 giorni per risolvere un caso di cui non sapevo ancora nulla.
 
   
 
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