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Autore: Stekao    24/12/2020    16 recensioni
Da amante delle 'What if' non potevo non riprendere anche l'episodio di Cenerentola... E allora mi sono chiesta... Ma se durante quella famosa serata Kaori avesse finalmente trovato il coraggio di rivelare i suoi sentimenti a Ryo, ma lui si fosse dimostrato lo stupido di sempre?
Parto da qui, sfruttando questa occasione per raccontarvi una storia nuova che spero apprezzerete...
Ho inserito degli aspetti un pochino forti, una cosa diversa per me.. Vediamo come va!
Buona lettura!
Genere: Azione, Romantico, Sentimentale | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Kaori Makimura, Ryo Saeba
Note: What if? | Avvertimenti: nessuno | Contesto: City Hunter
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8 – FESTEGGIAMO!

L’aveva fatta uscire da quella casa…

Miki era arrivata, l’aveva accompagnata fino alla macchina, le aveva viste partire dalla finestra e lui era rimasto lì… come un cretino.

Non riusciva a perdonarselo. Lo aveva fatto di nuovo. L’aveva lasciata andare via senza muovere un dito e senza dirle nulla…anzi no, qualcosa le aveva detto… buon Natale… ma si poteva essere più stupidi di così?

Quel mese in cui era rientrata nella sua vita, era stato il più bello dopo tempo in cui si era ritrovato a vivere come una larva senza di lei… era quasi morto di dolore all’idea che durante il rapimento potesse succederle qualcosa e nel momento in cui lei tornava da lui, lui cosa faceva? Niente. Un emerito e dannatissimo niente.

E così era arrivato anche Natale e senza di lei non era che un giorno come un altro, un giorno all’inferno sarebbe stato sicuramente più allettante… ma quale era la differenza del resto? Tutta la sua vita senza di lei era un inferno!

Avrebbe voluto chiamare Miki e dirle che no..non voleva andare alla maledettissima cena di Natale che aveva organizzato al Cat’s eye, con Saeko, Reika e chissà chi altro… perché a quella cena Kaori non ci sarebbe andata e allora a cosa sarebbe valso? Che divertimento ci sarebbe mai stato? E poi pensare a Kaori mentre si godeva la sua cena con i colleghi di lavoro e certo, ci sarebbe stato anche Harumi di sicuro e magari si sarebbe seduto proprio accanto a lei…

OK, stava impazzendo…

Cercó di recuperare la calma e riflettere.

Non poteva non andare alla cena al Cat’s eye… Kaori gli aveva detto che semmai avesse finito presto, li avrebbe raggiunti, pertanto valeva la pena tentare e Dio solo sapeva quanto avrebbe voluto che la ragazza varcasse la soglia del locale.

Avrebbe aspettato il suo arrivo per tutta la notte se fosse stato necessario.

E così quella sera, forzandosi, indossò la sua solita faccia da schiaffi e cercó di fingere che gli interessasse trascorrere quella cena coi suoi amici.

Ma le ore passavano e il messaggio di Kaori non arrivava…

A mezzanotte ormai ogni speranza rimase vana, era ovvio che lei non sarebbe più andata.

Chissà che stava facendo? Forse si stava divertendo così tanto da essersi dimenticata di loro… di lui… ma del resto che cosa gliene sarebbe mai potuto importare di un uomo che l’aveva fatta andare via migliaia di volte, che l’aveva tenuta con sé per anni senza rivelarle mai nulla dei suoi sentimenti, che era rimasto zitto mentre lei gli diceva di amarlo, e che anche in quell’ultimo mese trascorso con lei, non era stato in grado di dirle davvero cosa provava?!

Beh, tutto sommato era plausibile che non provasse più niente per lui… chi mai avrebbe potuto amare un simile soggetto?

Tornó a casa quella notte e faticó non poco ad addormentarsi… il Natale più brutto della sua vita senza alcun dubbio, perché il primo, da quando la conosceva, che non aveva trascorso con lei.

L’indomani mattina si sveglió di buon’ora.. Non aveva neanche voglia di rimanere nel letto come suo solito…

Forse alla lavagna avrebbe trovato qualche incarico.. E nel frattempo si sarebbe potuto fermare qualche minuto nel negozio di Eriko...

Del resto la boutique si trovava proprio lungo la strada per andare alla stazione, e lui non avrebbe certo potuto rischiare di comportarsi come un maleducato evitando di salutare le ragazze e fargli gli auguri… quindi sì, sarebbe passato dal negozio e magari si sarebbe potuto soffermare qualche minuto in più a parlare con Kaori..per poi magari invitarla a bere un caffè con lui nel pomeriggio al Cat’s eye… e con un po’di coraggio avrebbe potuto chiederle di rifare una partita ai videogiochi o di guardare di nuovo un film insieme e chissà, forse avrebbe accettato di condividere anche la cena con lui e magari anche il resto della vita…

Ryo scrolló la testa… I pensieri ormai avevano preso a vagare per conto proprio. Cercó di calmarsi e riflettere. Un passo alla volta. Intanto sarebbe passato al negozio di Eriko e l’avrebbe rivista…e tanto bastò per rinvigorirlo. Fece un bel respiro ed uscì di casa.

Non appena entrato nel negozio, vide la stilista al bancone…

“Hey, ciao Eriko.. Buone feste!”

“Buone feste anche a te Ryo”

“Ma…sei sola stamani?” chiese Ryo cercando di nascondere la sua profonda delusione

“Ho deciso di concedere qualche altro giorno di ferie a Kaori, preferisco si rimetta del tutto… Aina invece mi darà una mano nel pomeriggio.. Ma come mai qui Ryo?”

“Ah no niente.. Stavo andando alla stazione e visto che il tuo negozio è di strada ho pensato di soffermarmi un attimo per farvi gli auguri, ecco tutto… ma insomma, allora…” Ryo cercó di ostentare indifferenza, ma in realtà la sua intenzione era quella di indagare il più possibile…non avrebbe di certo sprecato quell’opportunità.

“Come è andata la cena di Natale coi colleghi ieri?”

“Cena di Natale coi colleghi? Ma di che parli?” gli chiese lei stupita

A quel punto un campanello di allarme cominciò a suonare nella testa dello sweeper

“Come di che parlo… Kaori mi ha detto di essere stata invitata da te per Natale, a una cena con tutti voi colleghi”

“Non ho idea del perché Kaori ti abbia detto una cosa simile, ma ti posso assicurare che non c’è stata alcuna cena del genere ieri”

Ryo, di fronte a quell’affermazione, rimase basito… perché gli aveva mentito? Come aveva trascorso davvero il Natale Kaori?

Nessuna delle sue domande avrebbe mai trovato risposta se fosse rimasto lì, salutó quindi in fretta Eriko e cominciò a correre a perdifiato.

Quando arrivò di fronte alla palazzina di Kaori suonò il campanello con una tale insistenza che la ragazza per un attimo si preoccupò e ancora di più quando vide arrivare Ryo davanti alla sua porta

“Perché mi hai mentito?” chiese lui a bruciapelo, non appena lei gli aprì e guardandola con occhi di ghiaccio

“Non so di che parli Ryo” cercó di dissimulare lei

“Non mentirmi ancora… ho incontrato Eriko poco fa… perché mi hai detto di essere stata invitata a una cena da lei? Cosa hai fatto ieri in realtà Kaori?”

La ragazza, di fronte a quelle domande, sospirò.

“Mi dispiace di averti mentito.. Ho mentito anche a Miki e a tutti gli altri del resto, ma… comunque non ho fatto nulla, sono rimasta qui a casa”

“Qui a casa? Da sola Kaori? Ma che ti prende..tu hai sempre amato questa festa.. Perché non hai voluto trascorrere il Natale con noi? ”

“In realtà… beh…la verità è che…” Kaori si sentiva estremamente a disagio. Non avrebbe voluto affatto affrontare quel discorso.

“Avanti Kaori.. Credo di avere il diritto di sapere perché mi hai mentito…”

“Beh, la verità è che non volevo trascorrere il Natale con te, ecco”

A quella confessione lo sweeper sentì il proprio cuore ridursi in mille pezzi…

“Mi detesti così tanto Kaori?”

“Sei proprio uno stupido Ryo… non capisci mai niente..”

“E cosa c’è che dovrei capire?”

“Non ha più senso parlarne… avevo solo voglia di starmene da sola ok?”

“Eh no, non puoi rimangiarti quello che hai detto poco fa… sei stata chiara.. Non volevi passare il Natale con me e credo di avere il diritto di sapere il perché”

“Andiamo Ryo.. Proprio non ci arrivi? Ho trascorso un mese bellissimo a casa tua, ma starti accanto così… beh, insomma… quello che ti ho detto sette mesi fa dovrebbe bastarti.. Non ho intenzione di tornare sull’argomento”

“Aspetta… che vorresti dire? Sette mesi fa…? Ma tu allora..? Quello che mi hai detto sette mesi fa è ancora valido?”

“Che vuol dire Ryo se è ancora valido… guarda che per certe cose non c’è mica la data di scadenza! Credi davvero che potessero bastare pochi mesi lontani, per cancellare quello che provo per te da anni? Ecco, lo sapevo… avevo detto che non volevo tornare sopra a questo argomento e invece… comunque ok, non voglio che si creino di nuovo disagi fra di noi… non volevo vederti e non volevo stare con te in un giorno di festa, non ero del morale adatto e ho preferito…”

“Ti ho mentito anche io” la interruppe bruscamente lui

“Cosa?”

“Beh.. Tecnicamente non è che ti ho mentito, ma direi piuttosto che ho omesso di dirti delle cose importanti”

“Quando? Che intendi dire?”

“Beh.. Quel giorno, al porto… quando tu mi hai rivelato i tuoi sentimenti… io sono stato in silenzio e tu hai creduto che… insomma, ti ho fatto credere… ma la verità è che…”

“Ryo, ma non ci sto capendo più nulla… cosa stai cercando di dirmi?”

“Che anche io provo le stesse cose che provi tu”

C’era riuscito, finalmente ce l’aveva fatta e fu come sentire un grosso peso, cadergli dalle spalle.

Kaori di fronte a quella confessione, rimase completamente attonita. Si sarebbe aspettata di tutto, ma non che Ryo, in quel momento, sarebbe stato in grado di aprirle finalmente il suo cuore.

“Quella sera ho finto di non riconoscerti perché per una volta volevo trascorrere con te una serata essendo me stesso fino in fondo.. Comportandomi con te come avrei sempre voluto fare, perché sono anni che fingo indifferenza nei tuoi confronti e che nascondo ciò che provo davvero Kaori… ma quando poi tu sei riuscita a rivelarmi i tuoi sentimenti, beh io… sono rimasto spiazzato, non me lo aspettavo e mi sono sentito in imbarazzo.. È da così tanto tempo che provo tutto questo per te e…non l’ho mai provato prima… tu hai avuto così tanto coraggio e io invece sono stato un vigliacco.. Ci ho pensato tanto nei giorni successivi, ti vedevo stare male e mi odiavo per questo, avrei voluto dirti la verità, ma quando tu poi mi hai confidato di voler tornare da tua sorella, a quel punto non me la sono più sentita di negarti questa possibilità… credevo che una volta da Sayuri saresti stata finalmente al sicuro.. Del resto è lei la tua vera famiglia…”

“Quanto puoi essere stupido Ryo... Sei sempre stato tu la mia vera e unica famiglia. Sei sempre stato tu la persona più importante della mia vita..”

“Ti chiedo scusa Kaori… quando ti ho vista di nuovo a Tokyo ho capito di aver sbagliato e a quel punto non sapevo più come rimediare…e quando ti hanno rapita ho creduto di impazzire.. e ho capito che preferisco mille volte che tu abbia di nuovo le mie ricetrasmittenti nei vestiti, perché semmai ti succedesse qualcosa io…”

Ryo era sempre stato un po’ contorto nei suoi ragionamenti ma Kaori aveva capito perfettamente cos’è che intendesse dire…la rivoleva con sé nel lavoro e nella vita…

“Non sai la gioia Kaori nel saperti sana e salva e nel riportarti poi a casa nostra… Sono stato uno stupido a lasciarti andare via ancora una volta, se solo avessi avuto il coraggio di parlarti prima…”

“Hai parlato adesso… ed è questo che conta per me” gli disse lei avvicinandosi a lui senza staccargli gli occhi di dosso e a quel punto lo sweeper non capì più niente e prendendole il viso fra le mani, la guardò intensamente prima di posare le sue labbra su quelle di lei e di lasciarsi andare ad un bacio lungo, profondo, intenso… di quelli da togliere il fiato.

E quando si allontanò da lei, notando quel suo tenero viso arrossito per l’emozione, fu forte il bisogno di posarle dolci baci anche sulla fronte, sugli occhi, sul naso per poi tornare lì, su quelle labbra che, dopo anni, si era finalmente concesso di assaporare.

E continuarono a baciarsi, a fondersi l’uno nell’altra, per un tempo infinito. Il loro primo bacio… atteso, bramato, sperato..

E ad un tratto lui si staccò nuovamente da lei per guardarla, solo per imprimere nella sua mente l’immagine dell’unica donna che avesse mai amato e alla quale era riuscito a donare finalmente il suo cuore.

Un turbine di emozioni lo invase nel vederla così bella, con quelle labbra socchiuse, così morbide e rosee… e non avrebbe osato chiedere di più ma fu Kaori a stupirlo, fissandolo a sua volta e donandogli uno dei suoi sorrisi più dolci, per i quali sarebbe stato pronto a morire…

La donna gli prese una mano e intrecciando le dita con le sue lo accompagnó dove lui non avrebbe mai osato sperare.

Quando Kaori aprì la porta della sua camera, Ryo, in preda all’imbarazzo, la guardò incredulo in cerca di un ennesimo cenno….

Era incredibile quanto quella donna riuscisse a rendere insicuro un uomo come lui. Kaori era la sua più grande forza, ma anche la sua più grande debolezza…

La donna, si perse nuovamente nei suoi occhi e lo attirò a sé baciandolo con una passione fino a quel momento sopita, ma che sapeva essere viva in lei.

E a quel punto ogni barriera, ogni freno, ogni paura caddero inesorabilmente e i due, in preda ad un desiderio sempre più crescente, si ritrovarono avvinghiati, stretti, su quel letto dove per tante notti lei si era ritrovata a sognare quel momento che finalmente, quel giorno, stava diventando realtà.

Un calore mai provato prima, si fece presto spazio scaldando il centro dei loro corpi… si guardarono a lungo, carezzandosi il volto vicendevolmente, sorridendosi increduli per quanto stavano vivendo, fino a che le labbra dell’uno ritornarono a cercare bramosamente quelle dell’altra.

Le loro mani iniziarono ben presto a vagare senza sosta alla scoperta di luoghi fino a quel momento inesplorati...liberandoli, in breve tempo, dai loro vestiti e da ogni inibizione.

E si lasciarono andare ad un silenzio solo loro, fatto di sguardi e di sorrisi, di baci e di gemiti, di carezze e di sospiri… fino a che l’estasi li colse, lasciandoli tremanti e senza fiato.

Dopo quel momento perfetto, rimasero stretti, incollati, quasi avessero paura di poter sfuggire l’una dalle braccia dell’altro..

Ryo, con la testa appoggiata al ventre di Kaori, le afferró dolcemente una mano e intrecciandola con la sua, cominciò a ricoprirla di teneri baci.

E a Kaori parve di toccare il cielo con un dito… Ryo si sentiva finalmente libero da ogni costrizione e quindi in grado di mostrarle quel suo lato così tenero che per tanto tempo le aveva celato. Non sapeva neanche lei da quant’è che avesse sognato l’arrivo di quel momento.

La ragazza arrossì di gioia nel ripensare alle attenzioni del suo compagno e all’estrema dolcezza dimostratele nell’amore, pochi attimi prima.

Sorrise… era davvero dolce il suo Ryo e lei lo amava…di un amore forte, incondizionato e assoluto.

Ma Kaori fu ben presto ridestata dai suoi lieti pensieri non appena sentì Ryo rivolgersi a lei, interrompendo quel momento di pura pace di cui stavano godendo…

“Ma adesso almeno il Capodanno con me lo vuoi festeggiare?”

“Quanto sei scemo! Dimmi, è questa la cosa più carina che sai dirmi dopo aver fatto..” la ragazza si ammutolì improvvisamente, in preda all’imbarazzo..

“L’amore Kaori… abbiamo fatto l’amore… Una cosa meravigliosa che entrambi non avevamo mai fatto, una delle esperienze più belle della mia vita e immagino anche della tua, del resto sei una donna fortunata, hai lo stallone di Shinjuku tutto per te adesso”

“Ma cosa dici? ”arrossì lei… felice per quello che Ryo aveva voluto farle intendere con le sue parole.

“Kaori.. Però c’è una cosa importante che sento di dover precisare. Prima ho detto che preferisco tu riabbia le mie ricetrasmittenti nei vestiti… ma la verità è che ti preferisco proprio senza vestiti”

“Ma smettila!” arrossì lei

“Sei sempre così romantico…non riesci mai ad essere serio! Sei proprio un caso irrecuperabile!”

“Comunque non mi hai risposto alla domanda di prima… vuoi festeggiare il Capodanno con me adesso vero?”

“È ovvio che lo voglio passare con te… non ti libererai mai più di me adesso..”

“Ed è l’unica cosa che voglio sentire” disse lui posandole un dolce bacio sulle labbra..

“Kaori?”

“Hmm? ”

“È stato meraviglioso e unico…perché è stato con te”

La ragazza avvampando, tornó a stringerlo forte forte a sé.

……………….

“Mi vuoi dire dove stiamo andando?”

“Ti ho detto che è una sorpresa… hai detto che ti fidavi a lasciarmi organizzare il nostro primo Capodanno come una vera coppia no?”

“OK ok.. Mi fido e non ti farò più domande, promesso”

I due, in viaggio sulla loro vettura, raggiunsero la destinazione prima del previsto…

“Ma siamo al porto…”

“Ottima deduzione Watson…”

“Non prendermi in giro… che siamo venuti a fare qui...?”

“Ti ricorda qualcosa?”

“Beh, qui è dove sono stata rapita…”

“Oddio Kaori… non era certo mia intenzione riportarti a certi tipi di ricordi…”

“Beh, l’altro ricordo che ho è la famosa serata con me vestita in maniera elegante, mentre, con una parrucca in mano, sto confessando i miei sentimenti ad uno stupido che rimane lì zitto come uno stoccafisso… beh, di sicuro preferisco mille rapimenti piuttosto che quello che ho provato in quel momento…”

“Mi dispiace Kaori..” disse lui stringendola forte a sé

“È mia intenzione sostituire i ricordi brutti con qualcosa di bello… almeno spero… comunque io ti chiedevo se ti ricorda qualcosa quella nave laggiù”

“Oddio che vergogna…Certo che mi ricordo! Quando nei panni di Cenerentola, ho finto di dover partire su quella nave e tu mi hai detto che quella in realtà era una nave ristorante… avrei voluto sprofondare” arrossì lei…

“Esatto… e ho fissato un tavolo per noi due proprio lì…”

“Davvero? Ma ti costerà una fortuna!”

“Tutto per la mia principessa…e non Cenerentola, ma la sola e unica principessa Kaori… la principessa del mio cuore”

“Smettila di sfottermi…” sorrise lei imbarazzata nel sentirlo urlare quelle parole senza alcun ritegno…ma era felice, non era certo cosa di tutti i giorni ricevere un complimento di quel tipo da Ryo.. Seppur sempre coi suoi soliti modi burleschi..

“Dillo Kaori…”

“Dirti cosa?”

“Quello che mi hai detto quel giorno…”

“Ma perché..? “

“Ti prego, avanti…voglio sentirmelo dire di nuovo”

La ragazza sollevandosi sulle punte, si avvicinò al suo viso appoggiando la sua fronte a quella dell’uomo e guardandolo negli occhi gli sussurrò…

“Io sono innamorata di te Ryo”

E l’uomo stavolta, non esitò più a risponderle..

“E io sono innamorato di te Kaori”

La ragazza non poté trattenere un sorriso che illuminò completamente il suo volto..

“Ricordo sostituito” disse lei, rilasciandogli un dolce bacio sulle labbra.

I due sorridendo si tennero stretti e rimasero lì, per un tempo indefinito, ad ascoltare l’incessante infrangersi delle onde ed il battito all’unisono dei loro cuori.

FINE

   
 
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