DETTAGLI
Ciao a tutte!
Durante un pomeriggio tranquillo, ho messo le cuffie per estraniarmi un po' da tutto e tutti e ascoltare un po' di musica. Ammetto di avere gusti musicali molto differenti, ma quel pomeriggio era particolare per me e ho cominciato ad ascoltare varie canzoni romantiche italiane di anni anche differenti: ecco, la storia è nata così.
Nei
capitoli ci saranno frasi che riprenderanno
proprio questi testi, in alcuni casi in modo integrale, in altre un
po’
modificate: SCRIVIMI, ECLISSI DEL CUORE, IN QUESTA NOTTE,
PENSIERO STUPENDO, PICCOLA STELLA.
REALIZZA IL TUO SOGNO! riprende una frase fin
troppo nota
agli amanti della coppia, con
protagonisti gli eterni Holly e Patty: ebbene sì, ancora
oggi, dopo molte ff, continuo
a chiamarli nel modo anglicizzato, ma per me resteranno sempre nel
cuore con
questi nomi.
Sarà
breve con pochi capitoli. Un grosso grazie a chi,
incuriosito, deciderà di leggerla!
Prologo
“Arrivederci
Holly, in bocca al lupo!”
“Arrivederci
Patty!”
Sto per
salire
sul pullman che mi porterà in aeroporto e le sento urlare:
“Realizza il tuo
sogno!”.
Il cuore
mi esce
fuori dallo sterno: è in quel momento che ho capito che non
avrei mai potuto
amare nessun’altra ragazza se non lei e mentre continuo a
fissarle i suoi
grandi occhi neri, i miei pensieri le parlano:
‘A
presto mia
dolce Patty, tornerò solo quando diventerò un
calciatore professionista,
aspettami, tornerò!’.
Il
fatidico
giorno della partenza per il tanto agognato Brasile era arrivato e
Holly stava
per andarsene; il volto di Patty era rigato dalle lacrime, non sapeva
cosa
sarebbe successo in futuro, ma una cosa era certa, non avrebbe mai
dimenticato
il suo primo grande amore e nessun altro avrebbe mai potuto
sostituirlo; il suo
cuore era lacerato da quel sentimento, non era mai riuscita a
confessargli il
suo amore, e per quale motivo poi? Lui sarebbe comunque partito. Ora
stava a
lei prendere una decisione: aspettarlo fino a quando non sarebbe
tornato o
cercare di dimenticarlo. In cuor suo sapeva già la risposta
e l’avrebbe portata
avanti.
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Realizza il
tuo
sogno!
Holly è partito ormai da
parecchi mesi; in Brasile le cose gli
vanno bene, ha superato le selezioni ed ora gioca nel Brancos. So che
è preso
dagli allenamenti che sono estenuanti, ma… ma io vorrei solo
ricevere sue
notizie tramite lettere scritte direttamente a me da leggere e
rileggere. E
invece, non mi scrive; le cose gli vanno bene perché si
sente periodicamente
con Bruce e ogni qualvolta riceve qualche notizia dal capitano subito
informa
la squadra.
Bruce è un caro
amico, racconta sempre
le novità quando io sono vicina al gruppo. Gliene sono
grata, non sopporterei di andargli
a chiedere qualcosa.
“Patty, tutto
bene?”, mi chiede il prof di musica
“Certo,
sì!”, rispondo alzandomi subito in piedi con un
atteggiamento di tipo militare.
I miei compagni scoppiano a ridere,
sanno benissimo che ero completamente
distratta.
“Ok, ti
credo…” e così riprende la lezione.
Terminata la scuola mi avvio al campo
sportivo insieme a Eve.
“Patty non stai bene, pensi
sempre al capitano?”
Mi lascio andare, sono stanca di
tenermi tutto dentro: “Eve…
non capisco, ma perché non mi scrive?”
“Sai Patty che Holly
è tanto preso dalle competizioni
sportive”
“Sì lo so bene
Eve, è la scusa che mi ripeto ogni giorno per andare
avanti”
“Eppure io sono certa che
lui sia interessato a te”,
asserisce con sguardo convinto
“Evelyn per
favore…”, mi lascio sfuggire una smorfia di
dissenso
“No Patty, pensaci,
perché mai Bruce racconterebbe agli
altri particolari su di lui solo quando tu sei vicina. Lo fa solo con
te, non
lo fa con me e neppure con Susi”.
“Penso lo faccia
perché sa cosa provo per lui”, rispondo con
totale sincerità: tutti conoscono i miei sentimenti per il
capitano, solo il
diretto interessato non se ne è mai accorto a quanto pare.
“Probabile, ma io credo che
in realtà ci sia uno scopo più
sottile…”.
La conversazione resta in sospeso non appena
varchiamo gli spogliatoi
e al termine degli allenamenti, non ho più voglia di riprendere il discorso, così torno a casa di corsa; nella tranquillità e sicurezza della mia cameretta mi metto a scrivere quelle parole che
risuonano nella mente.
“Holly scrivimi, anche solo
un semplice ciao, chissà se mi
pensi qualche volta…”
Guardo fuori dalle finestre e
riprendo: “Anche solo per
dirmi che ti sei innamorato di qualcun’ altra, ti
prego… scrivimi”.
Mi blocco, non potrei mai inviargli
una lettera del genere e
comincio a piangere.
Continuo a scrivere i miei tristi
pensieri, sono turbata, il mio cuore è a pezzi.
“PATTY, PATTY!”
Mi asciugo le lacrime:
“Dimmi mamma”
“C’è
una telefonata per te! Corri!”
“Arrivo”
Penso sia Eve, vorrà
certamente accertarsi che io stia
meglio dato che sono stata tutto il giorno triste.
“Sbrigati, non sei mai
stata così lenta”, mi rimprovera mia
madre
“Eccomi”,
rispondo infastidita: “Pronto”
“Ciao…ciao Patty”
“Holly…”, il cuore perde un battito, lo
stomaco si attorciglia… la sua voce,
era da troppo tempo che non la sentivo.
“Come…come
stai?”, mi chiede quasi timoroso di una risposta
scontrosa.
“Bene”, le
lacrime scendono copiose sul mio viso
“Non ti disturbo
vero?”
“No, ma cosa dici; tu, tu
come stai invece?”
“Sono molto preso dal
calcio, lo sai, sono malato per questo
sport (si sente una leggera risata), ma…”
“..ma…
?”
“… ma tutti i
giorni la nostalgia di casa si fa sentire …”
Scivolo per terra, girando ripetutamente su se stesso con un dito il cavo
telefonico: “Ci credo però stai collezionando
tanti successi, vero?”
“Sì,
ma… mi …. Manc…manca la vecchia
vita… i vecchi impegni…
i vecchi compagni… mi manca tutto Patty”
“Anche tu ci manchi
tanto”, le lacrime non accennano a
diminuire
“Non hai idea di quanto mi
manchi…ate…”
Il cuore fa mille battiti a quel
“manchi…ate” detto in modo
così strano, e continuiamo a parlare ancora degli amici,
della scuola, del Brasile.
Un po’ prima di salutarci
mi impongo di fargli la richiesta che mi tormenta da troppo tempo:
“Capitano scrivimi qualche volta,
quando potrai ovviamente”. Colgo
l’occasione, così potrò
finalmente
leggere anche io una sua lettera.
“Ho un’idea
migliore: posso chiamarti ogni tanto? Così potrò
sentire la tua voce e mi sembrerà di essere meno
lontano”
“Sì, sarebbe
bello!”, chiudo gli occhi, non credo alle mie
orecchie, è ancora meglio di ciò che speravo
“Sì,
sarà sicuramente bello!” conferma lui.
Continuiamo a parlare e il mio cuore
batte sempre più
forte: sono ancora al telefono con lui e non vedo già
l’ora di ricevere una
nuova telefonata… sei e resterai per sempre il mio pensiero
stupendo capitano.