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Autore: anna900    18/04/2021    2 recensioni
Dal secondo capitolo:
il giornalista lo intervistò.
“Sei emozionato Hutton per questa ultima partita in Brasile?”
“Ultima partita?” ripetè quasi in simultanea Patty, non ne sapeva nulla
“Sì, ringrazio tutti i miei tifosi e coloro che hanno giocato con me in questi anni, ma ora è giunto il momento di fare scelte diverse, anche se il Brasile, e in particolar modo il Brancos, resterà sempre nel mio cuore!”.
“Ma voi ne sapevate qualcosa?” si chiesero tra loro i compagni nipponici...
Genere: Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Sanae Nakazawa/Patty Gatsby, Tsubasa Ozora/Holly
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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DETTAGLI

Ciao a tutte!

Durante un pomeriggio tranquillo, ho messo le cuffie per estraniarmi un po' da tutto e tutti e ascoltare un po' di musica. Ammetto di avere gusti musicali molto differenti, ma quel pomeriggio era particolare per me e ho cominciato ad ascoltare varie canzoni romantiche  italiane di anni anche differenti: ecco, la storia è nata così.

Nei capitoli ci saranno frasi che riprenderanno proprio questi testi, in alcuni casi in modo integrale, in altre un po’ modificate: SCRIVIMI, ECLISSI DEL CUORE, IN QUESTA NOTTE, PENSIERO STUPENDO, PICCOLA STELLA.

REALIZZA IL TUO SOGNO! riprende una frase fin troppo nota agli amanti della coppia,  con protagonisti gli eterni Holly e Patty: ebbene sì, ancora oggi, dopo molte ff, continuo a chiamarli nel modo anglicizzato, ma per me resteranno sempre nel cuore con questi nomi. 

Sarà breve con pochi capitoli. Un grosso grazie a chi, incuriosito, deciderà di leggerla!

 

 

   Prologo

“Arrivederci Holly, in bocca al lupo!”

“Arrivederci Patty!”

Sto per salire sul pullman che mi porterà in aeroporto e le sento urlare: “Realizza il tuo sogno!”.

Il cuore mi esce fuori dallo sterno: è in quel momento che ho capito che non avrei mai potuto amare nessun’altra ragazza se non lei e mentre continuo a fissarle i suoi grandi occhi neri, i miei pensieri le parlano:

‘A presto mia dolce Patty, tornerò solo quando diventerò un calciatore professionista, aspettami, tornerò!’.

 

Il fatidico giorno della partenza per il tanto agognato Brasile era arrivato e Holly stava per andarsene; il volto di Patty era rigato dalle lacrime, non sapeva cosa sarebbe successo in futuro, ma una cosa era certa, non avrebbe mai dimenticato il suo primo grande amore e nessun altro avrebbe mai potuto sostituirlo; il suo cuore era lacerato da quel sentimento, non era mai riuscita a confessargli il suo amore, e per quale motivo poi? Lui sarebbe comunque partito. Ora stava a lei prendere una decisione: aspettarlo fino a quando non sarebbe tornato o cercare di dimenticarlo. In cuor suo sapeva già la risposta e l’avrebbe portata avanti.

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Realizza il tuo sogno!

Holly è partito ormai da parecchi mesi; in Brasile le cose gli vanno bene, ha superato le selezioni ed ora gioca nel Brancos. So che è preso dagli allenamenti che sono estenuanti, ma… ma io vorrei solo ricevere sue notizie tramite lettere scritte direttamente a me da leggere e rileggere. E invece, non mi scrive; le cose gli vanno bene perché si sente periodicamente con Bruce e ogni qualvolta riceve qualche notizia dal capitano subito informa la squadra.

Bruce è un caro amico,  racconta sempre le novità quando io sono vicina al gruppo. Gliene sono grata, non sopporterei di andargli a chiedere qualcosa.

“Patty, tutto bene?”, mi chiede il prof di musica

“Certo, sì!”, rispondo alzandomi subito in piedi con un atteggiamento di tipo militare.

I miei compagni scoppiano a ridere, sanno benissimo che ero completamente distratta.

“Ok, ti credo…” e così riprende la lezione.

Terminata la scuola mi avvio al campo sportivo insieme a Eve.

“Patty non stai bene, pensi sempre al capitano?”

Mi lascio andare, sono stanca di tenermi tutto dentro: “Eve… non capisco, ma perché non mi scrive?”

“Sai Patty che Holly è tanto preso dalle competizioni sportive”

“Sì lo so bene Eve, è la scusa che mi ripeto ogni giorno per andare avanti”

“Eppure io sono certa che lui sia interessato a te”, asserisce con sguardo convinto

“Evelyn per favore…”, mi lascio sfuggire una smorfia di dissenso

“No Patty, pensaci, perché mai Bruce racconterebbe agli altri particolari su di lui solo quando tu sei vicina. Lo fa solo con te, non lo fa con me e neppure con Susi”.

“Penso lo faccia perché sa cosa provo per lui”, rispondo con totale sincerità: tutti conoscono i miei sentimenti per il capitano, solo il diretto interessato non se ne è mai accorto a quanto pare.

“Probabile, ma io credo che in realtà ci sia uno scopo più sottile…”.

La conversazione resta in sospeso non appena varchiamo gli spogliatoi e al termine degli allenamenti, non ho più voglia di riprendere il discorso, così torno a casa di corsa; nella tranquillità e sicurezza della mia cameretta mi metto a scrivere quelle parole che risuonano nella mente.

“Holly scrivimi, anche solo un semplice ciao, chissà se mi pensi qualche volta…”

Guardo fuori dalle finestre e riprendo: “Anche solo per dirmi che ti sei innamorato di qualcun’ altra, ti prego… scrivimi”.

Mi blocco, non potrei mai inviargli una lettera del genere e comincio a piangere.

Continuo a scrivere i miei tristi pensieri, sono turbata, il mio cuore è a pezzi.

“PATTY, PATTY!”

Mi asciugo le lacrime: “Dimmi mamma”

“C’è una telefonata per te! Corri!”

“Arrivo”

Penso sia Eve, vorrà certamente accertarsi che io stia meglio dato che sono stata tutto il giorno triste.

“Sbrigati, non sei mai stata così lenta”, mi rimprovera mia madre

“Eccomi”, rispondo infastidita: “Pronto”
“Ciao…ciao Patty”
“Holly…”, il cuore perde un battito, lo stomaco si attorciglia… la sua voce, era da troppo tempo che non la sentivo.

“Come…come stai?”, mi chiede quasi timoroso di una risposta scontrosa.

“Bene”, le lacrime scendono copiose sul mio viso

“Non ti disturbo vero?”

“No, ma cosa dici; tu, tu come stai invece?”

“Sono molto preso dal calcio, lo sai, sono malato per questo sport (si sente una leggera risata), ma…”

“..ma… ?”

“… ma tutti i giorni la nostalgia di casa si fa sentire …”

Scivolo per terra, girando ripetutamente su se stesso con un dito il cavo telefonico: “Ci credo però stai collezionando tanti successi, vero?”

“Sì, ma… mi …. Manc…manca la vecchia vita… i vecchi impegni… i vecchi compagni… mi manca tutto Patty”

“Anche tu ci manchi tanto”, le lacrime non accennano a diminuire

“Non hai idea di quanto mi manchi…ate…”

Il cuore fa mille battiti a quel “manchi…ate” detto in modo così strano, e continuiamo a parlare ancora degli amici, della scuola, del Brasile.

Un po’ prima di salutarci mi impongo di fargli la richiesta che mi tormenta da troppo tempo: “Capitano scrivimi qualche volta, quando potrai ovviamente”. Colgo l’occasione, così potrò finalmente leggere anche io una sua lettera.

“Ho un’idea migliore: posso chiamarti ogni tanto? Così potrò sentire la tua voce e mi sembrerà di essere meno lontano”

“Sì, sarebbe bello!”, chiudo gli occhi, non credo alle mie orecchie, è ancora meglio di ciò che speravo

“Sì, sarà sicuramente bello!” conferma lui.

Continuiamo a parlare e il mio cuore batte sempre più forte: sono ancora al telefono con lui e non vedo già l’ora di ricevere una nuova telefonata… sei e resterai per sempre il mio pensiero stupendo capitano.

 

 

   
 
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