Libri > Twilight
Segui la storia  |       
Autore: artemide88    28/08/2009    1 recensioni
Tratto dal primo capitolo. "Correvo, correvo. Nei boschi dei druidi, correvo. Libera come non mi sentivo da tempo, libera per una volta di essere me stessa e non la signora di Avalon. Corsi spensierata senza una meta precisa. Mia madre mi stringeva forte la mano e mi guardava sorridente. Mia madre? È morta tanti anni fa, lo so bene, ero con lei quando...mi sorrise ancora e mi indicò un punto davanti a sé. Guardai ma il sole mi colpì gli occhi. Distinsi solo una figura prima di coprirmi il volto con una mano. Strano, io non avevo mai avuto paura del sole, mio padre, e dei suoi raggi miei fratelli. Pregai le forze della natura mie sorelle perché mi permettessero di vedere. La figura in controluce si volse verso di me. Gli alberi gli chiusero ogni via di fuga e i loro rami allontanarono anche i raggi del sole. L’uomo mi guardò con intensi occhi dorati. Sorrise, sporgendo denti affilati..." Ispirato al romanzo "Le nebbie di Avalon" di M.Z.Bradley. Per conoscere il resto, leggete!!!
Genere: Sovrannaturale, Introspettivo, Sentimentale | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Edward Cullen, Isabella Swan
Note: AU | Avvertimenti: nessuno
Capitoli:
 <<    >>
Per recensire esegui il login o registrati.
Dimensione del testo A A A
cap 3 Ciao a tutti... =) ho trovato un attimo di tempo tra le valigie da preparare, il casino pre-partenza e gli appunti da stampare (mi tocca studiare anche in vacanza, mannaggia!!!) per postare il nuovo capitolo. Mi sarebbe dispiaciuto un sacco non poter aggiornare prima di partire (lo so, lo so, sono una persona originale e vado in vacanza quando tutti tornano XD) quindi eccolo!!!! bè buona prima settimana di settebre e mi raccomando, lasciate anche solo un piccolissimo commento per farmi sapere che ne pensate =) p.s.: dimenticavo, grazie a chi ha messo la storia tra i preferiti, a chi la segue e a chi la legge soltanto!!
Isy_624:  ciao!!! si, ho dovuto modificare leggermente la storia di Edward per renderlo più umano...perchè secondo me alla fine è un gran tenerone anche se non lo ammetterà mai con gli altri e forse nemmeno con se stesso.  Emmett e Rose mi fanno morire dal ridere e poi si prestano benissimo per le descrizioni più divertenti...per il prossimo capirolo (con l'incontro tra i due =)) dovrai aspettare un po' più di una settimana, mi disp... ah, grazie per il sostegno!!!

CAPITOLO 3 – PARTENZA E ARRIVO.
Era arrivato il giorno della partenzae e con grande rammarico avevo esaurito le scuse per rimandare. Feci controllare il baule e tutti i miei averi. Nel portagioie di madreperla era conservata la Goccia di Avalon, il ciondolo simbolo antico di potere e di amore delle sacerdotesse, lo presi e prima di legarmelo al collo lo osservai a lungo. Indossai un abito la cui gonna, ricamata a sangallo, arrivava appena al di sopra delle ginocchia mentre una grossa cintura di cuoio lo fermava appena sotto il seno. Era di un tenue color verde, comodo e all’ultima moda ma io personalmente per il viaggio avrei preferito un bel paio di pratici jeans, ma come al solito mi era stato risposto che la signora di Avalon non indossava certi vestiti.  Amavo la comodità e la praticità e correre nudaattraverso l'isola ma avevo un debole per la moda quindi quella sera per la cena in mio onore avrei messo il vaporoso abito da sera che mi ero fatta fare apposta ad imitazione si un abito visto ad una passerella parigina. Mio padre non avrebbe sicuramente approvato visto quanto amava le convenzioni ma non me ne importava, anzi un po’ mi divertiva stuzzicarlo. E io dopo aver viaggiato un giorno intero per raggiungere il villaggio che ospitava il concilio dei druidi mi sentivo in diritto di mettermi in ghingheri per farmi guardare. Secondo Jacob, giocavo sporco visto che non pensavo minimamente a soddisfare i miei spasimanti. Sorrisi all’idea che tra poco lo avrei rivisto quando qualcuno bussò alla mia porta.
“signora, siamo pronti, quando vuole possiamo partire.” Gael era un rematore della barca della Signora di Avalon, mi avrebbe accompagnato lui sulla terraferma. La sua voce piena di dolcezza e rispetto mi distolse dai miei pensieri.
“andiamo Gael, o faremo tardi.” Gli sorrisi e lo seguii alla barca.

Osservai triste la mia isola diventare sempre più piccola man mano che ci allontanavamo e quando divenne un puntino in lontananza mi alzai cercando di mantenere l’equilibrio. Alzai le mani al cielo in un gesto antico, che tutte le sacerdotesse prima di me avevano compiuto. Il ciondolo a forma di goccia si illuminò, dissolvendo la nebbia che avvolgeva perennemente la strada per la mia isola, quanto bastava per farci passare. La densa foschia tornò ad avvolgere il mio regno non appena la nave la oltrepassò. Ora eravamo in quello degli umani, il molo era a pochi metri da noi. Il mio sorriso istintivamente si allargò vedendo Jacob che mi aspettava nella sua forma umana mentre i suoi compagni, erano alle sue spalle sotto forma di lupo. L’accoglienza non poteva essere migliore, la Guardia al completo mi attendeva. La barca non fece in tempo a toccare terra che io ero già tra le braccia del mio migliore amico che mi strinse in un abbraccio soffocante. Avevo tante cose da dirgli! Il sogno del giorno prima mi perseguitava ancora e volevo che fosse il primo a saperlo. La cosa che mi assillava maggiormente era che nel giro di due giorni avevo avuto sogni diversi e non era mai successo.
“Isabella. Non è tempo per i saluti, dobbiamo partire e abbiamo fretta.” Quella voce. Mio padre. Rimasi basita, quella proprio non me l’aspettavo. Di solito si faceva trovare tra gli altri druidi. Arrossii.
“si padre.” Presi le redini del cavallo che mi tendeva e agilmente salii in sella, per noi niente automobili durante gli incontri ufficiali, e di certo quei congegni infermali ed inquinanti li lasciavo volentieri ai comuni mortali amandoli ben poco. Jake mi guardò dispiaciuto e mentalmente mi comunicò che non aveva potuto dire di no al capo druido quando aveva voluto venire con lui. Triste gli sorrisi sapendo che non poteva evitarlo. Scambiai un altro sguardo complice con il mio migliore amico che sotto i miei occhi si trasformò. La mia guardia personale si dispose ai lati della compagnia a cavallo. Non potevo parlare con Jake, non adesso o avrebbero saputo tutto il suo branco del sogno. Maledissi le menti comunicanti dei licantropi e aspettai che mio padre prendesse la parola.
“Isabella, hai quasi 18 anni.” Sbuffai, come se non sapessi la mia età! Se avesse detto ancora una volta il mio nome completo mi sarei incazzata sul serio. Già la prima parte del discorso non mi piaceva, sapevo bene dove voleva andare a parare. “devi celebrare il tuo compleanno. Ne abbiamo già parlato e non sono ammesse repliche. Il consiglio è d’accordo con me.”
“lo hai detto al consiglio???” ero incredula. Io la consideravo una questione tra padre e figlia. Sembrava che non contasse niente che fossi la signora di Avalon, per lui, per il capo dei druidi, ero solo una ragazzina da controllare. Per il resto del viaggio non dissi niente e non gli risposi. Chiusi la mia mente a chicchessia.

Mi muovo tra le nebbie di Avalon. Alzo le mani come al solito per disperderle. Chiedo un aiuto supplementare al ciondolo, da lui attingo forza ma non riesco a disperderle. Sotto i miei piedi nudi non sento il famigliare legno della barca ma solo la terra umida. Una mano fredda mi afferra e mi trascina a sé. Finalmente la nebbia si è dissolta, sono nel bosco dei druidi. Il mio volto è a pochi centimetri dal suo. Sorride beffardo. Urlo.

“BELLA!” sentii la voce di Jake che allarmata cercava di scuotermi dal torpore che mi ha preso. Mi sono addormentata a cavallo e sarei caduta se Seth, il luogotenente di Jacob, non mi avesse vista in pericolo e si fosse prontamente trasformato per sorreggermi. Il capo alfa avrebbe voluto fermarsi per farmi riposare. In effetti avevo cercato di non addormentarmi in questi giorni, non dopo quel sogno poichè appena abbassavo le palpebre rivedevo sempre quel volto. Mi perseguitava ma non capivo che volesse dire, se non che forse lo avrei incontrato di persona. Ma c’era qualcosa, un particolare che mi sfuggiva, oltre alla sensazione di aver già visto da qualche parte quel viso. Inoltre il quesa visione era così definita rispetto al primo sogno, una grande massa rossa fumosa che ad un certo punto si illuminava. Insistetti per proseguire il viaggio per avvivare al villaggio e potermi rilassare con un bagno caldo. Arrivammo quando il sole stava per tramontare a un villaggio che conoscevo bene e in cui avevo trascorso parte della mia infanzia. Eravamo arrivati a Eyam.

   
 
Leggi le 1 recensioni
Segui la storia  |        |  Torna su
Cosa pensi della storia?
Per recensire esegui il login oppure registrati.
Capitoli:
 <<    >>
Torna indietro / Vai alla categoria: Libri > Twilight / Vai alla pagina dell'autore: artemide88