Guerriera
Vorrei essere la tua guerriera,
l’armatura contro le tue insicurezze;
vorrei essere le armi
con cui combatti il mondo,
con cui distruggi i tuoi demoni.
Vorrei brandire una spada
Affilata, come la tua voglia di lottare,
e starti a fianco, difenderti,
combattere, macchiarmi di sangue,
guardarti le spalle, tener lontano
ogni brutto male da te.
Vorrei essere il cuscino soffice
a cui affidi i tuoi pianti;
vorrei essere il tocco sulla tua pelle,
le dita tra i tuoi capelli,
l’abbraccio in cui ti rifugi,
la tenerezza che meriti.
Vorrei essere fortezza, riparo
da ogni dolore, ogni paura;
vorrei costruire per te un mondo nuovo,
migliore, fatto solo d’amore.
Vorrei essere lo schiaffo
che ti scrolla quando sei a terra,
la voce che ti grida contro
quando ti stai arrendendo;
vorrei rimproverarti tutte le volte
in cui ti piangi addosso, e pensi
di essere inferiore, di non valere abbastanza,
di non essere in grado, di non meritare niente.
E vorrei arrabbiarmi, prenderti a pugni
e poi tirarti in piedi e urlarti: cammina,
che sulle tue sole gambe puoi prenderti il mondo.
Vorrei che per un attimo ti vedessi
con i miei occhi, come ti vedo io:
donna meravigliosa, forte e fragile,
sensibile e leale, un delicato dono
che solo i più attenti sanno apprezzare.
Vorrei farti capire che in te
Non c’è niente che non vada,
che anche quando avrai tutte le vie sbarrate
sarai in grado di costruire la tua strada,
perché in fondo siamo uguali, io e te:
anche io a volte crollo, sono fragile
e tu sei la mia bellissima guerriera.