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Autore: Leireel    02/09/2009    6 recensioni
Era qualcosa di più di una presenza costante – era una presenza necessaria, l’unica che sapesse donarle momenti di gioia. Fu con una fitta di dolore che si chiese da quanto tempo non provava con Ron una sensazione simile – la sensazione di essere legata intimamente, in maniera indissolubile – e fu con un vago senso di colpa che si rese conto che forse non l’aveva mai provata.
Ma... erano amici, no? Mentre Ron era il suo ragazzo da... beh, da sempre. E loro erano sempre stati Harry e Hermione, nulla di più. Giusto?
Forse un legame simile era proprio dell’amicizia, non dell’amore. Forse l’amore aveva altre vie.
Ultimo capitolo online!
Genere: Romantico, Commedia, Fluff | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Harry Potter, Hermione Granger | Coppie: Harry/Hermione
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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Eccomi qui con la seconda parte di questa storia *-* Non mi aspettavo tante recensioni, mi avete lasciato senza fiato *-* Graziegraziegraziegraziegrazie <3<3<3<3 I ringraziamenti a fine pagina, per ora vi lascio alla seconda parte della storia <3

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La porta aperta sembrava deridere lei e la sua forza di volontà. Maledisse la sua debolezza, e quella dannata porta che ne era la prova più lampante.

«Mi stai evitando».
«Non ti stavo evitando, Harry... non avevo voglia di parlare, tutto qui». Sperò con tutto il suo cuore che quel tono seccato e altezzoso risultasse convincente, perché la voce non smetteva di tremare.
«Per un mese intero?» rispose fulminandola con lo sguardo. Si stava avvicinando lentamente, notò Hermione, come se avesse paura della sua reazione. Come se non volesse lasciarla scappare.
«Ho forse detto – o fatto – qualcosa di sbagliato nei tuoi confronti, Hermione? Perché è da un mese che cerco di trovare una ragione per il tuo comportamento, e ancora non ne ho trovate». Adesso era troppo vicino, troppo. Cercò di indietreggiare, per resistere alla tentazione di abbracciarlo. Merlino, quanto le mancavano i suoi abbracci!
 Sta con un’altra, adesso. Non ti appartiene.
«Pensavo fossi troppo occupato per trovare il tempo di parlare con me, hai così tanti impegni». Probabilmente il suo tono risultava un po’ troppo velenoso, ma non vi badò. Era fin troppo intelligente per non capire che il suo atteggiamento era infantile, ma non riusciva a farne a meno, come quando aveva scagliato contro Ron quello stormo di canarini. Infantile, sì, ma le dava un’immensa soddisfazione.
«Impegni? Ma cosa...» iniziò Harry, poi sembrò improvvisamente ricordare qualcosa, e lo stupore fece spazio all’ira. «Mi stai dicendo che mi eviti, ignori i miei gufi, mi impedisci di venire a casa tua da un mese, perché per una volta avevo qualcosa da fare, perché per una dannatissima volta avevo un altro impegno? Merlino, Hermione, credevo fossi più matura, credevo...»
«E io credevo che i nostri incontri per te fossero qualcosa di più importante che delle semplici chiacchierate quando non avevi di meglio da fare! Ma è logico, uscire con la tua nuova ragazza è di gran lunga più importante che stare ad ascoltare me!»
«La mia ragazza? E questo cosa diamine c’entra, Hermione?»
Stava per scoppiare, se lo sentiva. Era a due passi da lei, e non ne poteva più di vederlo così irrimediabilmente lontano. Voleva baciarlo, voleva confessargli tutto, voleva piangere e sentirsi dire che non aveva motivo di preoccuparsi, perché provava per lei le stesse cose, gli stessi sentimenti. Voleva che quell’enorme senso di solitudine, di tristezza che gli attanagliava le viscere quando pensava a Ron, se ne andasse. Voleva sentirsi felice, e non ne poteva più di fingere.
« Pensavo - speravo di essere qualcosa di più per te, Harry. Pensavo di essere davvero importante, e quando hai lasciato Ginny ho sperato, sperato che le cose tra noi potessero cambiare... Ma è come a Hogwarts, è sempre stato così. Non mi vedrai mai come qualcosa di più dell’intrattabile secchiona pronta a farti copiare quando serve, non mi vedrai mai come una ragazza. Quindi scusami se fa male, scusami se non ho più voglia di vederti, ora. Vai via.»
« Hermione...»
«Vai via, ho detto!» Si costrinse a mantenere fermo lo sguardo, nonostante le lacrime. E, mentre Harry varcava quella soglia, sentì qualcosa dentro di sé spezzarsi irrimediabilmente. Senza forze, rimase in un angolo a piangere, per sé e per quelle speranze disilluse.

L’indomani decise di non andare al lavoro. Non ce la faceva neanche ad alzarsi in piedi. Si rannicchiò ancora di più tra le coperte, gli occhi serrati per impedirsi di piangere ancora.
Stava per riaddormentarsi, quando sentì uno strano rumore soffocato provenire dalla cucina, seguita da un’imprecazione a mezza voce. Hermione aprì di scatto gli occhi. C’era... c’era qualcuno nel suo appartamento? Sentiva uno strano sibilo, e un odore nell’aria che non riuscì immediatamente a riconoscere. Si costrinse in piedi, la bacchetta in mano. L’odore si stava facendo più penetrante, più intenso. Sembrava... caffè bruciato?
Si diresse di soppiatto verso la cucina, guardinga. Udì lo scroscio del rubinetto aperto, e altre imprecazioni, questa volta più forti – ormai era sicura di ciò che avrebbe visto in cucina.
«Harry, cosa ci fai qui? Pensavo di essere stata chiara», disse con freddezza, sperando di risultare convincente.
«Buongiorno anche a te, Hermione», le sorrise di rimando, mentre continuava a trafficare con la caffettiera per cercare di ottenere qualcosa di decente. La caffettiera sembrò non gradire molto le sue attenzioni: lanciò un fischio assordante, poi si spostò indispettita verso il lavello, scivolandogli dalle mani.
«Fa’ fare a me, Harry», lo scansò Hermione con un gesto secco, poi mosse appena la bacchetta. Il bollitore iniziò immediatamente a fischiare sopra le fiamme blu che aveva evocato – quell’incantesimo le era sempre piaciuto particolarmente.
«Sto ancora aspettando una risposta».
«Ho semplicemente pensato che avresti gradito un po’ di caffè – l’idea era di portartelo direttamente in camera, ma temo di aver fatto un po’ di, ecco... rumore. Quella macchinetta mi odia, te lo dico io»
Per tutta risposta, la caffettiera si limitò a sbuffare con aria offesa.
«Ma non mi dire», disse Hermione con tono annoiato.
«Perché non mi hai detto che avevi rotto con Ron?» le chiese a bruciapelo. I suoi occhi, benché nascosti dietro le lenti appannate, sembravano amareggiati.
«E tu perché non mi hai detto di Ginny? O della tua nuova ragazza? Non puoi davvero pretendere che io ti racconti tutto della mia vita, quando tu mi tagli fuori dalla tua».
«Io... non volevo addossarti i miei problemi. Sembravi triste negli ultimi tempi, e l’ultima cosa che desideravo era aggiungere altre preoccupazioni a quelle che già avevi. Ti chiedo scusa se nel fare ciò ho ferito i tuoi sentimenti, ti assicuro che non era mia intenzione».
Hermione distolse lo sguardo – Harry era maledettamente bravo a farla sentire in colpa, dannazione.
«Perché non mi avevi detto della rottura con Ron, e dei tuoi sentimenti per me?» le chiese con dolcezza, avvicinandosi. Dannazione! Non voleva piangere davanti a lui, non voleva!
«Io volevo... ma poi ti ho visto insieme a lei, e io...»
Non riusciva più a trovare la forza per trattenersi. Scoppiò a piangere, il volto nascosto tra le mani.
«Shh, va tutto bene. Non preoccuparti», le disse abbracciandola. Hermione si abbandonò contro il suo petto, scossa dai singhiozzi.
«Ho rotto con Ginny perché mi ero accorto che non eravamo più felici assieme. E in quei giorni pensavo spesso a te, in un modo che prima mi sarebbe parso impensabile... Ma tu stavi con Ron, e sembravi... irraggiungibile, e, per Merlino, eri la mia migliore amica, non potevo pensare a te in quel modo! Quando hai iniziato a evitarmi, ho pensato che avessi capito qualcosa, che io avessi lasciato trapelare... Non osavo farne parola con Ron; aveva l’aria abbattuta, e credevo fosse per colpa mia. Non avevo idea... Sono andato a parlargli ieri sera – mi sa che aveva già capito da un pezzo. Vorrei solo averlo capito prima anch’io. Hermione...» prese delicatamente il suo volto tra le mani. Aveva gli occhi gonfi e arrossati per il pianto, occhiaie profonde e l’aria sciupata – non era mai stata più bella, si ritrovò a pensare Harry. Senza lasciarle il tempo di ritrarsi, la baciò. Sapeva di lacrime e sale, e di promesse non dette, e di sogni e speranze. Continuò a baciarla nel tepore della cucina, mentre la caffettiera emetteva fischi che assomigliavano parecchio a dei sospiri felici.

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Innanzitutto, mi auguro che vi sia piaciuta *-* a me è piaciuto scriverla, anche se è da un mese che scrivo e cancello, scrivo e cancello xD

@Morgana: ecco qui il seguito <3 è una storia davvero breve - ho deciso di spezzarla in due solo perché in un unico capitolo mi sembrava troppo lungo xDAnyway, anch'io amo Harry ed Hermione insieme, e tutti i libri sono pieni di momenti magici, che non avrebbero potuto vivere con nessun altro. Ho adorato quando nei Doni della Morte vanno al cimitero insieme - e, a mio parere, è un momento che Harry non avrebbe potuto condividere con Ginny, né Hermione con Ron.

@Nee: Le tue recensioni mi fanno sempre arrossire *-* Grazie per tutti i complimenti <3 Lo stile pensavo risultasse un po' pesante, in effetti - nella prima parte praticamente non ci sono dialoghi, ed è tutto molto introspettivo - e sono contenta che la lettura alla fine sia risultata piacevole. E questo anche grazie a te, visto che senza la betatura probabilmente sarebbe stata una schifezzuola xD Ancora grazie <3<3<3<3

@Sabri89: Grazie mille per i complimenti! In questo capitolo ho adottato sempre il punto di vista di Hermione, ma penso che anche i pensieri e le sensazioni di Harry abbiano trovato spazio. Spero ti sia piaciuto <3<3<3

@Herm735: Sono contenta di essere riuscita a esprimere bene le emozioni di Hermione - avevo paura che risultasse tutto troppo artificioso, e sono felice di essermi sbagliata <3<3<3 Grazie mille per i complimenti, spero che questo seguito non ti abbia deluso <3

@Lights: Sono onorata che la mia storia abbia catturato fino a questo punto la tua attenzione! Anch'io adoro Hermione quando nega a se stessa i suoi sentimenti, è così... tenera, e ingenua <3<3<3 Penso sia soprattutto il suo lato razionale che cerca di soffocare la realtà; è un tipo abitudinario, alla fine, e vedere le proprie abitudini sconvolte non dev'essere molto piacevole xD Spero che questo secondo capitolo ti sia piaciuto <3 Ancora grazie <3<3<3

Un grazie anche a tutti coloro che hanno aggiunto la storia tra i preferiti, o tra le seguite: grazie, grazie davvero <3 e un grazie anche a tutti coloro che leggono silenziosamente, con la speranza di aver trasmesso a tutti qualcosa <3

   
 
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