Two Pairs of Chilling Eyes
1
– Runaway killer .
Nina
Williams era una donna che vendeva cara la pelle, la cui fama di infallibile ed
implacabile killer era ben nota ed apprezzata dai suoi potenti clienti.
Clienti
che, almeno in Giappone, erano sprofondati nella più nera disgrazia: la Mishima Zaibatsu era crollata,
trascinando con se il regime dittatoriale e le vite di Jin
Kazama e dei suoi consanguinei Kazuya
e Heihachi Mishima.
Accartocciata su se stessa sia la struttura fisica di quel colosso che aveva
fatto tremare il mondo, con i suoi laboratori pieni di esperimenti genetici,
sia gli ultimi tre membri di quella stirpe maledetta.
Ammesso
e non concesso che non ci fosse in giro qualche altro piccolo erede in procinto
di venire al mondo: d’altronde, anche Kazuya si era
concesso qualche ora di svago prima di venir gettato in un vulcano, e se fosse
stato vero il detto “Tale padre, Tale figlio”, probabilmente l’umanità avrebbe
avuto ancora qualche demone psicolabile con cui fare i conti.
Ma
questo non aveva importanza in quel momento.
Il
crollo della Mishima Zaibatsu,
in concomitanza con la fine del Sesto Torneo del Pugno d’Acciaio, aveva
scatenato una caccia aperta ad ogni loro fiancheggiatore, alleato, aiutante.
E
Nina Williams da cacciatrice era diventata preda. Ambita, per altro, da più
fronti. Qualcuno voleva la sua testa, altri forse i suoi servizi. Ma tutti la
stavano comunque cercando con il mitra spianato. Un po’ impossibile capire le
intenzioni delle varie fazioni mentre si veniva inseguiti da un elicottero
militare, tra i sibili dei proiettili.
Molto
meglio sparire per un po’, tagliare la corda in fretta e furia e restare
nascosta in attesa che le acque si fossero calmate.
Era
una donna che ragionava per obbiettivi, una volta focalizzata l’attenzione su
uno di essi, si prodigava anima e corpo per riuscirvi, dopodiché si concentrava
su un altro obbiettivo e così via.
Il
suo obbiettivo primario era quello di lasciare Tokyo, seminando coloro che la
stavano attaccando il più velocemente possibile.
A
rendere ulteriormente difficoltosa la sua fuga, ci si era messa pure la
pioggia.
Un
mezzo nubifragio che stava mandando in tilt il traffico cittadino, già messo a
dura prova dai disordini scoppiati dopo l’evento e che faceva depositare il
nuvolone di polvere e il fuoco dell’esplosione del grattacielo della Mishima Zaibatsu.
E
che la stava intralciando davvero troppo.
La
moto le era scivolata via durante una curva, e solo i suoi pronti riflessi
l’avevano salvata dal finire schiacciata tra le ruote di un camion. Aveva
iniziato a correre, mentre i lampeggianti di una qualche unità speciale le si
avvicinavano. Si gettò tra i vicoli della città, concentrata sulla strada da
percorrere, per non trovarsi in un vicolo cieco.
Sentì
quattro colpi alle sue spalle, e decise che era meglio darsi alla fuga sui
tetti: era da un po’ che non sentiva il rombo dell’elicottero, avrebbe avuto
più opportunità di salvezza. Saltò sulle scale anti-incendio di una palazzina.
Vedendo i nemici avvicinarsi si lanciò nel palazzo di fianco, aggrappandosi su
un palo.
Una
scivolata sul cornicione che poteva risultare fatale e di nuovo tra le scale
antincendio di palazzine anonime. Finché qualcosa le entrò dritto nel
polpaccio, in un’esplosione di dolore.
Strinse
i denti, perdendo l’equilibrio, cercando disperatamente di trascinarsi sulla
scala.
Ultimo
piano. Capolinea? Nonostante il dolore atroce e la gamba quasi inutilizzabile,
fece un ultimo tentativo. Una breve rincorsa sofferta e il salto verso la ricco
palazzo di fronte, separato solo da un paio di metri.
La
mano sinistra che si aggrappava sul davanzale della finestra. La presa che le
sfuggiva da sotto le dita. La destra che arrivava troppo tardi e la caduta.
La
fronte che andava a sbattere contro il davanzale più sotto spense la luce.
Buongiorno
a tutte!
Una
nuova Ff in un fandom a me
completamente nuovo! Vedremo come andrà a finire!
Nina
Williams è uno dei miei personaggi preferiti del mio videogioco preferito di
tutti i tempi: lo seguo dal 1997, l’anno in cui mi regalarono la mia prima
Playstation, e da allora non ne posso più fare a meno, e conto i giorni che mi
separano dall’acquisto della PS3 e del 6° capitolo!
Non
ho mai trovato un uomo alla sua “altezza” prima di Sergei
Dragunov, e ho avuto l’ispirazione per questa storia.
Recensite
numerosi!
EC